Tutto il mondo vegetale è stato sempre oggetto di ammirazione, di culto e anche di superstizione infatti l'uomo, sotto queste diverse forme, intendeva essere riconoscente alla natura perchè la sua stessa sopravvivenza dipendeva per buona parte dalle piante: gli alberi come rifugio; la frutta come primo nutrimento; i fiori le prime gioie e dalle piante traeva i primi rimedi contro le malattie scoprendo alle volte che provocano dolore in quanto velenose e quindi le si attribuivano poteri demoniaci, altre volte guarendo e quindi attribuendole poteri divini benefici e con il passare del tempo, le espressioni e il linguaggio dei fiori anzichè invecchiare, sembrano essersi ringiovaniti e rinfrescati di più profondi significati.
Le piante che accompagnano la vita di ogni giorno degli esseri umani hanno ispirato non solo miti e leggende ma poeti e artisti; ci danno cibo, farmaci e troppo spesso questo lo scordiamo. Questa rubrica tenta di ripercorrere attraverso il linguaggio e il significato che i nostri progenitori hanno dato alle piante e alle erbe più in generale, le vie per riappropriarsi di una memoria storica, per non perdere la nostra identità di esseri che appartengono alla storia, trovando il legame che unisce l'uomo, le piante e i fiori come un tutt'uno di un unico mondo e di un unico universo.