Thunbergia
Le Thunbergia sono piante a portamento arbustivo, a rapida crescita, molto decorative che possono essere coltivate sia in casa che all'aperto nelle regioni a climi temperati.

Thunbergia grandiflora - Nota 1
IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Classificazione botanica
- Origine e diffusione della pianta
- Caratteristiche generali della pianta
- Principali specie
- Rusticità della pianta
- Tasso di crescita della pianta
- Quanto vive la pianta di Thunbergera
- Tecnica colturale
- Etimologia del nome Thunbegia
- La thunbergia diventa infestante
- Tossicità della pianta
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
- Bibliografia online
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
Con classificazione botanica si intende l'identificazione delle specie vegetali in modo univoco. É la descrizione di una pianta tramite l'uso di termini standardizzati derivanti dal latino o dal greco e classificata all'interno di precise classi. Il primo che capì l'importanza di questa standardizzazione fu il naturalista svedese Carlo Linneo nel 1753 che nel suo libro Systema naturae affrontò e propose la loro classificazione, ancora oggi usata anche se non ci si basa più sulle caratteristiche morfologiche delle piante ma sul loro DNA.
ORIGINE E DIFFUSIONE DELLA PIANTA
Le Thunbergia sono piante originarie e diffuse in diversi paesi dell'Africa tropicale e meridionale, Madagascar e Asia da calda a tropicale, con diverse specie localizzate ai margini dei boschi o comunque in aerali aperti.
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA
Il genere Thunbergia conosciuto anche come tunbergia comprende piante rampicanti sempreverdi conosciute e apprezzate come piante per ornare giardini e terrazze e per decorare graticci. Possono essere allevate anche in appartamento sia come piante ricadenti in cesti sospesi che come rampicanti.

Le foglie sono semplici e opposte, con o senza picciolo o come nel caso della T. alata, con il picciolo alato. I fiori sono grandi, variamente colorati a seconda della specie e della varietà, caratterizzati da una corolla tubulosa costituita da cinque petali. Possono essere singoli o riuniti in grappoli. Il frutto è una capsula globosa che contiene al suo interno diversi semi.
PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE
Il genere comprende circa 200 specie ma solo due specie che sono coltivate nel nostro paese:
THUNBERGIA GRANDIFLORA
La Thunbergia grandiflora è una pianta nativa dell'India settentrionale ed è un rampicante sempreverde che può raggiungere i 5 m di altezza, caratterizzato da fiori lunghi dai 5 agli 8 cm, di colore azzurro-lavanda con la gola bianca.

I fiori sono riuniti in infiorescenze terminali e compaiono durante il periodo estivo.
Questa pianta ha molti nomi comuni: vite trombetta blu, vite dell'orologio, vite del cielo o fiore del cielo.
THUNBERGIA ALATA o SUSANNA DAGLI OCCHI NERI
La Thunbergia alata è la più coltivata ed è originaria dell'Africa, E' una pianta a crescita molto rapidità e fiorisce già il primo anno per questa ragione spesso viene coltivata come annuale.

Forma fusti flessibili, rampicanti, lunghi fino a quasi 3 metri con foglie a forma di cuore o avere una forma a punta di freccia, sovrapposte, di colore verde scuro e leggermente coriacee. La fioritura è ininterrotta dalla primavera fino all'autunno producendo piccoli fiori gialli con il centro nero. Il colore dei fiori può essere anche rosso, rosa o bianco a seconda della cultivars.
RUSTICITÀ DELLA PIANTA
La Thunbergia è una pianta da semirustica a rustica, richiede infatti alcune attenzioni e condizioni pedoclimatiche per poter esprimere al meglio la sua bellezza.
TASSO DI CRESCITA DELLA THUNBERGIA
La Thunbergia è una pianta a crescita rapida. La T. alata in una stagione di crescita può crescere fino a 3 metri.
QUANTO VIVE LA PIANTA DI THUNBERGIA
La Thunbergia è una pianta coltivata spesso come annuale dato i suoi minimi termici abbastanza ristretti. In ogni caso, nelle zone a clima mite si coltiva come perenne tenendo conto che non ha una vita molto lunga ma di questo però non ce ne rendiamo conto in quanto si autosemina molto facilmente per cui la pianta si rinnova da se ogni anno.
TECNICA COLTURALE
Non sono piante di difficile coltivazione e non richiedono grande manutenzione.
COLTIVAZIONE IN VASO
La coltivazione in vaso è adatta per la coltivazione in balcone o in terrazzo utilizzata come spalliera. Se le temperature scendono sotto i 10°C ricordatevi di spostare la pianta in un luogo protetto. La pianta comunque può essere coltivata anche in casa, posizionando il vaso in un luogo molto luminoso, non al sole diretto e contenendo la sua crescita con le potature.
E' spettacolare coltivata nei cesti sospesi in quanto forma una cascata di foglie e di fiori.
COLTIVAZIONE IN PIENA TERRA
La Thunbergia può essere coltivata con successo in giardino in piena terra come singola pianta considerando che sono piante a crescita rapida. L'unica discriminante sono le temperature minime perchè la dove scendono al di sotto dei 10°C la pianta non può essere coltivata in piena terra ma in vaso per essere portata al riparo durante la stagione fredda.
Oppure, come spesso accade, la pianta viene coltivata come annuale, soprattutto la T. alata considerando che già dall'impianto ha una splendida fioritura.
Se coltivata come pianta perenne in un clima caldo, avrà una vita relativamente breve ma si colonizza facilmente per autosemina. Questo, nei climi caldi può essere un problema perchè diventa infestante.
IMPIANTO DELLA THUNBERGIA
La Thunbergia va sistemata nel terreno in primavera dopo aver scavato una buca profonda e tenedo a mente che predilige terreni soffici, ricchi e molto ben drenati in quanto non tollera i ristagni idrici.
SISTEMAZIONE DI TUTORI
Dato che la Thunbergia è una pianta rampicante, al momento dell'impianto ricordatevi di sistemare nelle immediate vicinanze dei tutori ai quali la pianta si può aggrappare: tralicci, pergole, recinzioni o altre strutture aeree. Diversamente i fusti cadono per terra. Oppure se coltivata in casa, posizionatela in cesti sospesi in modo da crescerla come ricadente.
TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE
Temperature intorno ai 21-24°C sono ottimali. Possono anche sopportare temperature superiori ma in questo caso occorre che l'ambiente sia ben ventilato. D'inverno le temperature non devono scendere sotto i 10°C, l'ottimale è intorno ai 16°C.
ESPOSIZIONE E LUCE
Sono piante che amano la luce ma è preferibile che non siano al sole diretto. Pertanto se sono coltivate all'aperto, sistematele in posizione dove durante le ore più calde della giornata non ricevano il sole diretto.
ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE
La Thunbergia va annaffiata abbondantemente durante il periodo primaverile - estivo lasciando però asciugare il terreno tra una annaffiatura e l'altra. A partire dall'autunno e per tutto l'inverno le irrigazioni vanno diminuite. Non lasciare ristagni idrici nel sottovaso che non sono tollerati.
TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE
La Thunbergia si rinvasa ogni anno in primavera utilizzando dei vasi via via di dimensioni leggermente superiori al precedente fino a un massimo di 20 cm di diametro. Dopo di che ogni anno si rimuovono i primi 2-5 cm di terreno che va sostituito con del terriccio nuovo.
Se la pianta è allevata in panieri sospesi, prima del rinvaso, occorre foderare il vaso con dello sfagno o altro materiale poroso. Se invece si desidera allevarla come rampicante, al momento del rinvaso si sistemano nel terreno dei tutori sui quali ancorare la pianta.
CONCIMAZIONE
La Thunbergia si concima a partire dalla primavera e per tutta l'estate utilizzando un concime liquido diluito nell'acqua di irrigazione ogni due settimane diminuendo le dosi rispetto a quanto indicato nella confezione. Durante gli altri periodi le concimazioni vanno sospese.
Si può utilizzare un buon concime liquido equamente bilanciato in azoto (N), fosoforo (P) e potassio (K) e che contenga anche i microelementi quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
FIORITURA
La Thunbergia nella maggior parte delle specie fiorisce durante il periodo estivo. Non appena i fiori iniziano ad appassire vanno rimossi prima che formino i semi per due ragioni: la prima è che la pianta dirotterebbe le sue energie nella formazione dei semi e rovinerebbe il suo aspetto, secondariamente perchè si abbrevierebbe la durata della fioritura.
COME POTARE LA PIANTA
La Thunbergia va cimata per favorire la ramificazione e avere una pianta più compatta. Le piante adulte, in primavera possono essere potate per accorciare i rami cresciuti troppo o troppo disordinatamente.
Abbiate l'accortezza di pulire e disinfettare, possibilmente alla fiamma gli attrezzi che utlizzate, per evitare di infettare i tessuti.
MOLTIPLICAZIONE
La Thunbergia si moltiplica per seme nel caso della T. alata e T. gregorii o per talea nel caso della T. grandiflora.
MOLTIPLICAZIONE PER TALEA (T. grandiflora)
In primavera si prelevano talee lunghe 8-10 cm dalle estremità degli steli tagliando subito sotto il nodo, con un taglio obliquo, al fine di avere una maggiore superficie per la radicazione ed evitare l'accumulo di acqua sulla superficie tagliata. Si eliminano le foglie poste più in basso.




Cospargere la parte tagliata con una polvere rizogena per stimolare la radicazione e sistemate le talee così preparate in un terriccio formato per una parte terreno fertile e una di sabbia grossolana. Fate dei buchi con una matita e sistemate le talee compattando delicatamente il terriccio.
Il vaso si ricopre con un cappuccio di plastica trasparente sistemando dei bastoncini per fare in modo che la plastica non sia a contatto con la talea. Collocate il vaso all'ombra con temperature intorno ai 24-27°C. Ogni giorno togliete la plastica e controllate che il terreno sia costantemente umido ed eliminate eventuale condensa che si è formate nella plastica.
Una volta che iniziano a comparire i primi germogli vuol dire che le talee hanno radicato. A questo punto le talee si possono trapiantare in piccoli vasetti utilizzando un terreno così come indicato per le piante adulte e si trattano come tali.
MOLTIPLICAZIONE PER SEMI (T. alata e T. gregorii)
I semi si piantano alla fine dell'inverno-inizio della primavera in file parallele su un terriccio per semi. Dato che i semi sono piccoli, per interrarli leggermente, spingeteli sotto il terriccio usando un pezzo di legno piatto. Per prevenire eventuali attacchi di funghi, somministrare con l'acqua di irrigazione anche un fungicida ad ampio spettro.



Il vassoio che contiene i semi va tenuto all'ombra, a una temperatura intorno ai 18-24°C e costantemente umido (usate uno spruzzatore per inumidire totalmente il terriccio) fino al momento della germinazione. Il vassoio va ricoperto con un foglio di plastica trasparente o con una lastra di vetro che garantirà una temperatura costante ed eviterà che il terreno si secchi troppo rapidamente.
Dopo circa una settimana i semi germinano. A quel punto si toglie il telo di plastica e quando le neo piantine avranno emesso almeno tre foglioline e sono alte circa 12-15 cm si piantano in vasetti singoli di 8 cm di diametro usando un terriccio così come indicato per le piante adulte e si trattano come tali.
PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
La piante perde le foglie senza apparente ragione
Questo sintomo è indice di temperature troppo basse.
Rimedi: spostare la pianta in un luogo più idoneo.
Le piante perdono colore e cadono
Questo sintomo è indice di troppe annaffiature.
Rimedi: controllare per prima cosa le radici perchè le eccessive irrigazioni possono farle marcire. Nel caso troviate delle radici che al tatto risultano molli eliminatele e cospargete le superficie di taglio con un fungicida ad ampio spettro e rinvasate. Per il futuro, regolate meglio le annaffiature.
La foglie appaiono come bruciate
Questo sintomo è indice che la pianta è stata esposta al sole diretto.
Rimedi: eliminate le foglie danneggiate e spostate la pianta in un luogo più idoneo.
Afidi e acari possono infastidire la pianta
Sia gli afidi, piccoli insetti giallastri che gli acari, riconoscibili dalle ragnatele che formano sopratutto nella pagina inferiore delle foglie, si possono trovare sulla pianta.

Per entrambi si possono usare degli insettici naturali altrettanto efficaci rispetto a quelli di sintesi e aiutano l'ambiente. Per gli acari potrebbe anche solo essere sufficiente aumentare l'umidità intorno alla pianta in quanto il clima secco è il miglior alleato di questo parassita.
ETIMOLOGIA DEL NOME THUNBERGIA
Il nome Thunbergia è dedicato a Carl Peter Thunberg (1743 - 1828), botanico svedese che ha viaggiato in Sud Africa e in Giappone ed è diventato professore di botanica all'Università di Uppsala (Svezia) ed era un allievo di Carlo Linneo.