Si tratta di piante per lo più a portamento arbustivo, a rapida crescita, molto decorative che possono essere coltivate sia in casa che all'aperto, nelle regioni a climi temperati.
Il genere Thunbergia (conosciuto anche come Tunbergia) comprende piante rampicanti sempreverdi appartenenti alla famiglia delle Acanthaceae originarie di diversi paesi dell'Africa e dell'Asia. Nell'Africa meridionale ritroviamo 11 specie localizzate ai margini dei boschi o comunque in aerali aperti.
Abbiamo in questo genere diverse specie molto conosciute e apprezzate come piante per ornare giardini e terrazze e per decorare graticci. Possono essere allevate anche in appartamento sia come piante ricadenti in cesti sospesi che come rampicanti.
Le foglie sono semplici e opposte, con o senza picciolo o come nel caso della T. alata, con il picciolo alato.
I fiori sono grandi, variamente colorati a seconda della specie e della varietà, caratterizzati da una corolla tubulosa costituita da cinque petali. Possono essere singoli o riuniti in grappoli.
Il frutto è una capsula globosa che contiene al suo interno diversi semi.
Il genere comprende circa 200 specie tra le quali ricordiamo:
E' una pianta nativa dell'India settentrionale ed è un rampicante sempreverde che può raggiungere i 5 m di altezza, caratterizzato da fiori lunghi dai 5 agli 8 cm, di colore azzurro-lavanda con la gola bianca.
I fiori sono riuniti in infiorescenze terminali e compaiono durante il periodo estivo.
E' una specie originaria dell'India ed è caratterizzata da foglie cuoriformi, lucide con i margini lievemente dentati. I fiori, che compaiono durante il periodo estivo, sono di colore bianco e larghi circa 3 cm.
E' una pianta originaria dell'India e della Birmania. E' caratterizzata da fiori di colore rosso con la parte centrale della corolla di colore giallo-arancio riuniti in grappoli penduli. Fiorisce a partire dall'inverno e fino alla primavera.
E' una specie perenne (ma coltivata come annuale) sempreverde rampicante a base legnosa, originaria del sud Africa ed è caratterizzata da fiori di colore aranciato larghi 4 cm che sbocciano durante il periodo estivo.
Specie originaria dell'India è caratterizzata da fiori imbutiformi, solitari o riuniti in racemi, con petali di colore azzurro con la gola di colore bianco-crema, molto simile alla grandiflora dalla quale differisce per il fatto che le foglie sono ovali-lanceolate, intere, mentre nella grandiflora sono più larghe alla base e più appuntite. Anche i semi sono differenti: nella laurifolia sono ellittici mentre nella grandiflora sono più rotondeggianti con una protuberanza lunga circa i 2/3 della lunghezza del seme.
Non sono piante di difficile coltivazione.
Temperature intorno ai 21-24°C sono ottimali. Possono anche sopportare temperature superiori ma in questo caso occorre che l'ambiente sia ben ventilato. D'inverno le temperature non devono scendere sotto i 10°C; l'ottimale è intorno ai 16°C.
Sono piante che amano la luce ma è preferibile che non siano al sole diretto. Pertanto se sono allevate all'aperto, sistematele in posizione dove durante le ore più calde della giornata non ricevano il sole diretto.
Durante il periodo primaverile - estivo va annaffiata in modo da mantenere il terreno costantemente umido. A partire dall'autunno e per tutto l'inverno le irrigazioni vanno diminuite in modo che il terreno sia appena umido.
Non lasciare ristagni idrici nel sottovaso che non sono tollerati.
Le piante si rinvasano ogni anno in primavera utilizzando dei vasi via via di dimensioni leggermente superiori al precedente fino a un massimo di 20 cm di diametro. Dopo di che ogni anno si rimuovono i primi 2-5 cm di terreno che va sostituito con del terriccio nuovo.
Se la pianta è allevata in panieri sospesi, prima del rinvaso, occorre foderare il vaso con dello sfagno o altro materiale poroso. Se invece si desidera allevarla come rampicante, al momento del rinvaso si sistemano nel terreno dei tutori sui quali ancorare la pianta.
Le concimazioni si effettuano a partire dalla primavera e per tutta l'estate utilizzando un concime liquido diluito nell'acqua di irrigazione ogni due settimane diminuendo le dosi rispetto a quanto indicato nella confezione. Durante gli altri periodi le concimazioni vanno sospese.
Si può utilizzare un buon concime liquido equamente bilanciato in azoto (N), fosoforo (P) e potassio (K) e che contenga anche i microelementi quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
La maggior parte delle specie sono a fioritura estiva.
Non appena i fiori iniziano ad appassire vanno rimossi prima che formino i semi per due ragioni: la prima è che la pianta dirotterebbe le sue energie nella formazione dei semi e rovinerebbe il suo aspetto, secondariamente perchè si abbrevierebbe la durata della fioritura.
Le piante giovani vanno cimate per favorire la ramificazione e avere una pianta più compatta. Le piante adulte, in primavera possono essere potate per accorciare i rami cresciuti troppo o troppo disordinatamente.
Abbiate l'accortezza di pulire e disinfettare, possibilmente alla fiamma gli attrezzi che utlizzate, per evitare di infettare i tessuti.
La moltiplicazione può avvenire per seme nel caso della T. alata e T. gregorii o per talea nel caso della T. grandiflora.
MOLTIPLICAZIONE PER TALEA (T. grandiflora)
In primavera si prelevano talee lunghe 8-10 cm dalle estremità degli steli tagliando subito sotto il nodo, con un taglio obliquo, al fine di avere una maggiore superficie per la radicazione ed evitare l'accumulo di acqua sulla superficie tagliata. Si eliminano le foglie poste più in basso.
Usare un coltello ben affilato per evitare di sfilacciare i tessuti e che sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.
Cospargere la parte tagliata con una polvere rizogena per stimolare la radicazione e sistemate le talee così preparate in un terriccio formato per una parte terreno fertile e una di sabbia grossolana. Fate dei buchi con una matita e sistemate le talee compattando delicatamente il terriccio.
Il vaso si ricopre con un cappuccio di plastica trasparente sistemando dei bastoncini per fare in modo che la plastica non sia a contatto con la talea. Collocate il vaso all'ombra con temperature intorno ai 24-27°C. Ogni giorno togliete la plastica e controllate che il terreno sia costantemente umido ed eliminate eventuale condensa che si è formate nella plastica.
Una volta che iniziano a comparire i primi germogli vuol dire che le talee hanno radicato. A questo punto le talee si possono trapiantare in piccoli vasetti utilizzando un terreno così come indicato per le piante adulte e si trattano come tali. Ricordatevi, se desiderate allevare la pianta come rampicante, di sistemare dei tutori al momento del rinvaso nel quale, mano mano che pianta cresce, ancorare gli steli.
MOLTIPLICAZIONE PER SEMI (T. alata e T. gregorii)
I semi si piantano alla fine dell'inverno-inizio della primavera in file parallele su un terriccio per semi. Dato che i semi sono piccoli, per interrarli leggermente, spingeteli sotto il terriccio usando un pezzo di legno piatto. Per prevenire eventuali attacchi di funghi, somministrare con l'acqua di irrigazione anche un fungicida ad ampio spettro, nelle dosi indicate nella confezione.
Il vassoio che contiene i semi va tenuto all'ombra, a una temperatura intorno ai 18-24°C e costantemente umido (usate uno spruzzatore per inumidire totalmente il terriccio) fino al momento della germinazione. Il vassoio va ricoperto con un foglio di plastica trasparente o con una lastra di vetro che garantirà una temperatura costante ed eviterà che il terreno si secchi troppo rapidamente.
Dopo circa una settimana i semi germinano. A quel punto si toglie il telo di plastica e quando le neo piantine avranno emesso almeno tre foglioline e sono alte circa 12-15 cm si piantano in vasetti singoli di 8 cm di diametro usando un terriccio così come indicato per le piante adulte e si trattano come tali.
Questo sintomo è indice di temperature troppo basse.
Rimedi: spostare la pianta in un luogo più idoneo.
Questo sintomo è indice di troppe annaffiature.
Rimedi: controllare per prima cosa le radici perchè le eccessive irrigazioni possono farle marcire. Nel caso troviate delle radici che al tatto risultano molli eliminatele e cospargete le superficie di taglio con un fungicida ad ampio spettro e rinvasate. Per il futuro, regolate meglio le annaffiature.
Questo sintomo è indice che la pianta è stata esposta al sole diretto.
Rimedi: eliminate le foglie danneggiate e spostate la pianta in un luogo più idoneo.
Probabilmente si tratta di afidi o come comunemente sono chiamati pidocchi. Osservandoli con una lente di ingrandimento si riconoscono molto facilmente.
Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista.
Talvolta la pianta può subire anche ad attacchi di ragnetto rosso, un acaro. Osservando soprattutto la pagina inferiore delle foglie si possono vedere anche delle sottili ragnatele.
Rimedi: aumentare l'umidità ambientale intorno alla pianta in quanto il clima secco è il miglior alleato di questo parassita. Solo nel caso di gravi infestazioni intervenire con acaricidi specifici.
Il nome Thunbergia è dedicato a Carl Peter Thunberg (1743 - 1828), botanico svedese allievo di Linneo.
Secondo il CRC for Australian Weed Management and the Commonwealth Department of the Environment and Heritage la T. laurifolia (e in minor misura anche T. grandiflora) sta invadendo la foresta pluviale tropicale australiana con gravi danni nei confronti del resto della vegetazione formando delle vere e proprie foreste impenetrabili. Entrambe le specie (comprese anche le T. annua e la T. fragrans (pur non presenti ancora nel territorio) sono state dichiarate erbe infestanti e pertanto in tutto il paese è vietato importare qualunque altre specie appartenente al genere Thunbergia per evitare l'aggravamento della situazione a meno che siano sottoposte ad apposite quarantene atte a garantire che non siano o che i semi non contengano T. laurifolia.