Aspidistra, come coltivarla
L'Aspidistra, la pianta particolarmente indicata per chi non ha tempo da dedicare alle piante di casa: è infatti perfetta per chi non ha il pollice verde.

Aspidistra elatior
IN QUESTA PAGINA PARLEREMO DI:
- Classificazione botanica e origine della pianta
- Caratteristiche della pianta
- Principali specie
- Fioritura dell'Aspidistra
- Cura e coltivazione dell'Aspidistra
- Curiosità sulla pianta
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
CLASSIFICAZIONE BOTANICA E ORIGINE DELLA PIANTA
Il genere Aspidistra appartiene alla famiglia delle Ruscaceae (ordine Asparagales) ed è originario della Cina dove cresce spontaneo nelle foreste ombrose e fresche. E' una tipica pianta da sottobosco.
CARATTERISTICHE DELLA PIANTA
La caratteristica dell'Aspidistra è di crescere ovunque là dove altre piante non sopravviverebbero. Ovviamente non si consiglia di maltrattarla in questo modo perchè se vengono dedicate un minimo di cure colturali, sarà una pianta che ci farà compagna per tanti e tanti anni. Infatti non si sa con certezza quanto viva ma sicuramente più di 100 anni.
L‘aspidistra ha delle bellissime foglie verdi, lanceolate e coriacee, che possono arrivare anche a 70 cm e più di lunghezza.
I fiori sono di colore rosso cupo e si formano all'altezza del terreno, a metà estate ma raramente fioriscono in appartamento.
Il frutto è una bacca nerastra contenente numerosi semi.
L'Aspidistra è dotata di un rizoma (è una specie acaule), ha foglie verdi o variamente screziate ovali lanceolate lunghe anche 70 cm, portate da dei lunghi piccioli anch'essi di colore verde.
PRINCIPALI SPECIE
Esistono diverse specie di Aspidistra tra le quali ricordiamo
ASPIDISTRA ELATIOR O ASPIDISTRA LURIDA
L'Aspidistra elatior (foto sotto) chiamata anche Aspidistra lurida è una pianta con radice rizomatosa e viene coltivata per il suo fogliame decorativo con foglie lunghe anche 70 cm. e portate da dei lunghi piccioli che partono direttamente dal terreno.

ASPIDISTRA ELATIOR VARIETA' VARIEGATA
L'Aspidistra elatior variegata (foto sotto) ha le foglie variegate di bianco e di crema. La sua particolarità è che richiede pochissima concimazione in quanto un eccesso di elementi nutritivi potrebbero far scomparire la variegatura.

FIORITURA DELL'ASPIDISTRA
L'Aspidistra molto raramente fiorisce in appartamento. In ogni caso i fiori sonodi colore rosso cupo e si formano all'altezza del terreno, a metà estate.
CURA E COLTIVAZIONE DELL'ASPIDISTRA
L'Aspidistra ha la caratteristica di crescere là dove altre piante non potrebbero sopravvivere per mancanza di luce o per scarsa umidità. Infatti questa pianta per quanto trascurata o dimenticata, sopravvive. Vediamo allora le condizioni necessarie per la sua crescita.
TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE
L'Aspidistra cresce bene a temperature modeste, intorno ai 10 °C anche se tollera brevi periodi con valori intorno ai 5°C. Non amando le alte temperature che si possono ritrovare nei nostri appartamenti soprattutto nel periodo invernale a causa del riscaldamento, è molto adatta per verande, vani scala, portici ecc.
ESPOSIZIONE E LUCE
Ama la luce ma non il sole diretto. L'ombra eccessiva viene tollerata ma in queste condizioni la pianta cresce stentata. Non amano le correnti d'aria e il fumo.
PULIZIA DELLE FOGLIE
E' opportuno pulire periodicamente le foglie con un panno morbido bagnato. Non usare mai lucidanti fogliari.
QUANTO CRESCE LA PIANTA
Pur essendo una specie molto rustica e che sopravvive anche a condizioni avverse, l'Aspidistra se ben curata può produrre anche 5 nuove foglie all'anno.
ANNAFFIATURA
L'Aspidistra richiede abbondanti annaffiature nel periodo primaverile - estivo che vanno diminuite sensibilmente durante il periodo autunno - invernale. In pratica in questo periodo si attende che il terreno si asciughi tra un'annaffiatura ed un'altra.
Durante i periodi più caldi si devono spruzzare le foglie frequentemente per mantenere un ambiente fresco ed umido.
TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE
L'Aspidistra si rinvasa all'incirca ogni 2-3 anni, a marzo-aprile, quando le radici hanno occupato tutto lo spazio a loro disposizione.
Per il rinvaso si utilizza un buon terriccio fertile composto da torba, foglie di faggio e sabbia per favorire il drenaggio dell'acqua di irrigazione.
CONCIMAZIONE
Durante l'autunno e l'inverno si devono sospendere le concimazioni mentre per tutta la primavera e l'estate si deve concimare l'Aspidistra regolarmente una volta al mese con un concime avente un titolo abbastanza elevato di azoto.
Per le piante che producono una grande quantità di foglie, è preferibile usare concimi che abbiamo un titolo più alto in azoto rispetto agli altri macroelementi chimici (fosforo e potassio) e che abbia anche i microelementi (magnesio, ferro, manganese, rame, zinco, boro, molibdeno), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
Diminuite leggermente le dosi da somministrare rispetto a quanto indicato nella confezione.
COME POTARE LA PIANTA
Di solito l'Aspidistra non si pota. Vanno semplicemente eliminate le foglie basali che via via disseccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.
MOLTIPLICAZIONE
Si riproduce per divisione dei rizomi. Tale moltiplicazione si effettua in genere al momento del rinvaso. In primavera, si dividono delicatamente i rizomi utilizzando un coltello pulito, disinfettato (possibilmente alla fiamma) ed affilato (in modo da evitare la sfilacciatura dei tessuti) e si divide il rizoma in più porzioni ognuna provvista di almeno 2-3 foglie e radici ben sviluppate.

Le superfici tagliate vanno trattate con prodotti fungicidi ad ampio spettro a base di zolfo. Dopo di che ogni porzione di Aspidistra ottenuta si pianta in vasi singoli utilizzando lo stesso terriccio per le piante adulte e si tengono all'ombra ed in ambiente fresco fino a quando non inizieremo a spuntare i nuovi germogli. A quel punto, vuol dire che le radici hanno ben attecchito e quindi si possono trattare come le piante adulte.
PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
Foglie con evidenti bruciature
Se le foglie presentano questo sintomo vuol dire che la pianta è stata esposta al sole diretto o comunque le temperature sono troppo alte.
Rimedi: sistemare la pianta in un luogo più fresco, luminoso ma non con il sole diretto
Foglie con evidenti bruciature
Le foglie evidentemente spaccate denotano un eccesso di elemento nutritivi e in particolare di azoto.
Rimedi: sospendere le concimazione per un paio di mesi quindi riprendete a concimare secondo le indicazioni riportate nel paragrafo "concimazioni".
Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie
Potrebbe trattarsi di cocciniglie ed in particolare della cocciniglia bruna. Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e si osservano. Confrontatele con la foto al lato. Sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.
Rimedi: toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande ed in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone. Per le piante più grandi e piantate all'aperto, potete usare degli antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.
Foglie che iniziano ad ingiallire, appaiono macchiettate di giallo e marrone
Successivamente a queste manifestazioni le foglie si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probalbilmente in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso.
Rimedi: aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma (la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione) ed eventualmente, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un insetticida specifico. Se la pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.
Presenza di piccoli animaletti biancastri sulla pianta
Se notate queste cose siete in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati pidocchi.

Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista.
CURIOSITÀ SULLA PIANTA
Il nome Aspidistra deriva dal greco aspidos «scudo» per alludere alla forma dello stigma.
Questa pianta è diventata famosa grazie al libro di Orwell Fiorirà l'Aspidistra (Keep the Aspidistra Flying, 1936) dove «L'Aspidistra, per la sua capacità di resistere al caldo e al freddo, alla polvere, alla mancanza di luce, è la pianta più diffusa nelle abitazioni della piccola borghesia inglese (...) costituiva dunque il simbolo che detestava: l'opaca rispettabilità borghese, il conformismo, la meschina aspirazione al benessere materiale come fine ultimo della vita». Tratto dal retro di copertina del libro omonimo edito Mondadori 1997.
TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.
articolo redatto da maria giovanna davoli