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Tillandsia

Le Tillandsia, le piante figlie dell'aria, sono delle sculture viventi, uniche nel loro genere, adatte per essere coltivate su pezzi di legno o altri supporti inerti.

Tillandsia, coltivazione
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Il genere Tillandsia appartiene alla famiglia delle (ordine Poales, clado Commelinoidi - Monocotiledoni - Angiosperme) e comprende più di 400 specie, e per questa ragione è il genere più grande della famiglia delle bromeliacee.

ORIGINE E DIFFUSIONE DELLA PIANTA

Il genere Tillandsia comprende piante distribuite dal Sud degli Stati Uniti al Cile e all'Argentina. Alcune specie come la Tillandisia usneoides sono molto diffuse mentre altre sono tipicamente endemiche sopratutto le specie messicane e peruviane dove si trovano solo in quei paesi.

GLI HABITAT DOVE VIVONO LE TILLANDSIA

Le Tillandsia crescono negli ambienti più vari:

  • foreste tropicali aride con precipitazioni solo in parte dell'anno: si tratta di tillandie epifite che crescono sugli alberi, dove hanno buone correnti d'aria e luce variabile a seconda dell'altezza e dell'abero nel quale si sono abbarbicate (se deciduo quando perde le foglie è probabile che riceva la luce diretta del sole). Abbiamo qua le T. brachycaulos, T. caput-medusae e T. xerographica;
  • ambienti aridi, che vanno dai deserti alle dune sabbiose; alle rocce delle zone andine dove alla poca umidità si associa una forte luce solare: queste tillandie sono terrestri o litofite (piante che vivono sulle rocce) con foglie di grigio-argenteo caratterizzate dalle presenza di tricomi. Abbiamo qua le T. tectorum, T. albida e T. edithae. La maggior parte delle Tillandsiae coltivate appartengono a questo gruppo;
  • foreste tropicali umide e, ombrose con grandi alberi sempreverdi: qui le tillandie sono epifite che crescono sugli alberi in un ambiente molto umido. Ritroviamo qua le T. cyanea, T. flabellata e T. biflora.

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Il genere Tillandsia comprende piante per lo più si tratta di piante (le piante che conosciamo di più con questa caratteristica sono le orchidee) e pertanto si coltivano per lo più su pezzi di legno o altri supporti. Sono di incredibile bellezza, delle vere e proprie sculture viventi e se anche facili da coltivare.

Rosetta di foglie delle Bromeliaceae

Una particolarità che le permette di vivere come piante epifite sono:

  • la presenza di particolari peli (tricomi) a forma di squame che riescono a trattenere l'umidità dell'aria e incanalare sia l'acqua che gli elementi nutrivi in essa disciolti, ai tessuti. In pratica funzionano come delle vere e proprie pompe di nutrimento;
  • la presenza di batteri azotofissatori che si trovano sulla pianta e che garantiscono alla pianta una buona scorta di azoto.

Le foglie sono estramamente diverse tra loro a seconda della specie: spinose o senza spine, alle volte pubescenti oppure a scaglie, lineari o lanceolate fino a filiformi. Insomma, una grande varietà per tutti i gusti.

In alcune specie di Tillandsia le foglie si dispongono a rosetta per allargamento delle loro basi formando una sorta di coppa nella quale in natura si raccoglie l'acqua piovana. In questa riserva di acqua si accumulano una flora e una fauna spesso abbondanti: residui vegetali e animali che con la decomposizione vengono in parte digeriti sicchè in un certo qual modo possiamo parlare di piante carnivore (anche se in maniera molto molto limitata).

Tillandsia ionantha

I fiori si formano all'ascella di brattee, molto spesso varimante colorate, e si riuniscono a formare un infiorescenza anche in questo di forma e dimensioni diverse a seconda della specie. Non durano molto ma mantengono le brattee colorate per parecchie settimane.

Il frutto è una capsula lineare che contiene tre semi alati.

PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE

Il genere Tillandsia comprende circa 450 specie. Vediamo le principali specie.

Tillandsia ionantha

TILLANDSIA IONANTHA

Tillandsia argentea

TILLANDSIA ARGENTEA

Tillandsia brachycaulos

TILLANDSIA BRACHYCAULOS

Tillandsia xerographica

TILLANDSIA XEROGRAFICA

Tillandsia caput medusae

TILLANDSIA CAPUT MEDUSAE

RUSTICITÀ DELLA PIANTA

Le Tillandsia sono piante semi-rustiche in quanto alcune attenzioni per avere successo nella loro coltivazione.

TECNICA COLTURALE

Le Tillandsia non sono piante difficili da coltivare se vengono rispettate le loro esigenze colturali. Sebbene le piante aeree richiedano una manutenzione incredibilmente bassa, richiedono tre cose: luce, circolazione dell'aria e un leggera umidità ambientale.

Una raccomandazione: se vedete che nel luogo dove l'avete sistemata si trova bene, non spostatela perchè vuol dire che ha trovato un microclima ideale.

COLTIVAZIONE IN VASO

Le Tillandsia come piante epifite e dal momento che si ancorano a supporti diversi, possono crescere su una grande varietà di superfici. Infatti non si può parlare di vero e proprio vaso. Ad alcune persone piace coltivarle come piante aeree all'interno di globi di vetro sospesi da nastri o lenze da pesca. Puoi anche attaccare le piante aeree a delle conchiglie, a pezzi di sughero, corteccia o adagiate su un letto di ciottoli asciutti in un piatto poco profondo. Sei limitato solo dalla tua immaginazione.

ESPOSIZIONE E LUCE

Le Tillandsia non amano la luce diretta del sole che potrebbe bruciare le foglie. Non richiedono grandi quantità di luce, anche la mezz'ombra va bene. Durante la bella stagione la pianta vi ringrazierà se la portate all'aperto e all'ombra.

Attenzione con la Tillandsia usneoides (foto sotto) perchè piace molto agli uccelli che la cercano per farci il nido.

TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

Le Tillandsia possono essere coltivate anche a temperature superiori ai 27°C mentre d'inverno non devono scendere sotto i 10°C.

Nelle zone dove la temperatura non scende sotto i valori indicati, la pianta può essere coltivata tranquillamente all'aperto, ancorata a qualche albero e in posizione ombreggiata. Se le temperature dovessere abbassarsi improvvisamente potete coprirla con un telo di tessuto non tessuto.

Tillandsia usneoides

TILLANDIA USNEOIDE o muschio spagnolo (nota 1)

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

La Tillandsia si annaffia, per le specie provviste di pozzetto, riempiendo il pozzetto che si trova al centro della rosetta e deve essere sempre pieno e ogni mese va svuotato per rinnovare l'acqua ed eliminare eventuali sali, residui vegetali o animali o altre sostanze che putrefacendosi danneggerebbero la pianta.

Per le piante piccole e dotate della rosetta di foglie, non diventati matti a cercare di riempirlo facendo delle contorsioni tra le foglie. Se dirigete il getto della spruzzatura verso l'alto e lo lasciate scivolare lungo le foglie, si riempirà da se.

Per le specie che possono essere coltivate in vasi (Tillandsia lindeniana e Tillandsia cyanea) con terriccio simile a quello utilizzato per le orchidee (a esempio per la va mantenuto costantemente umido (non bagnato) facendo attenzione a non lasciare acqua nel sottovaso.

Sono piante che richiedono un ambiente umido per cui occorre, soprattutto durante la stagione estiva effettuare delle regolari spruzzature ogni giorno.

Per le piante coltivate all'aperto, nei periodi delle pioggie non hanno bisogno di nessuna cura, ci pensa madre natura.

QUALE ACQUA USARE PER ANNAFFIARE

Le Tillandsia non amano il calcare per cui o si usa dell'acqua demineralizzata o acqua piovana oppure si può bollire l'acqua con qualche goccia di aceto prima di utilizzarla. Attenzione però a non eccedere con le spruzzature soprattutto d'inverno. Meglio un po' d'acqua in meno che in più.

TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE

Per la Tillandsia non si può parlare di rinvaso in quanto come piante epifite, vivono appoggiate sui rami o sui tronchi. Le piante si sistemano semplicemente in questo modo: si mette una gocciolina di mastiche per piante sulla superficie alle quale si vuole ancorare (nel legno o nella corteccia sono molto decorative ma potete sistemarle su qualunque supporto desideriate) e poi si e poi si sistema la pianta. Un'idea potrebbe anche essere sistemarla nel tronco di una dracena che già avete in casa: in questo modo si avvantaggerebbe anche delle nebulizzazioni e dell'ambiente più umido che permane tra le sue fronde.

Solo per le TILLANDSIA LINDENIANA e TILLANDSIA CYANEA si può parlare di vero e proprio rinvaso in quanto possono essere coltivate come un'orchidea Phalaenopsis.

CONCIMAZIONE

La Tillandsia si concima durante il periodo primaverile estivo vanno fatte due volte al mese diluendo il fertilizzante fogliare all'acqua di irrigazione, diminuendo le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione (le case produttrici tendono sempre a esagerare). In autunno e in inverno, una volta al mese.

Cercate di fare in modo che non cada nel pozzetto di foglie in quanto permanendo, rischiate di bruciare le foglie o che si formino delle alghe nocive per la pianta.

Si può utilizzare un buon concime equamente bilanciato in azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) 20:20:20, e che contenga anche i microelementi quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.

FIORITURA

La Tillandsia fiorisce in epoche variabili a sedonda della specie anche in linea generale possiamo dire che fioriscono verso la fine dell'estate e in autunno. I fiori compaiono in mezzo a brattee variamente colorate che durano diverse settimane.

Dopo la fioritura la rosetta di foglie che ha prodotto il fiore muore. Quando vi rendete conto che le foglie iniziano a imbrunirsi, dividete la pianta.

Tillandsia cyanea

TILLANDSIA CYANEA

COME POTARE LA PIANTA

La Tillandsia non si pota. Vanno semplicemente eliminate le foglie che si secccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

MOLTIPLICAZIONE

La Tillandsia si moltiplica per divisione della pianta. In primavera, si staccano dalla base della pianta le rosette di foglie che si formano, cercando di prelevarle con un po' di radici.

Moltiplicazione per polloni

Questi germogli si fissano con una goccia di colla a presa rapida al supporto scelto e si coltivate come le piante adulte.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

Con la Tillandsia bisogna ricordare che la somministrazione di antiparassitari va fatta con molta cautela e devono eventualmente essere somministrati in modo che non ristagnino nel pozzetto pieno d'acqua in quanto potrebbe danneggiare le foglie. In ogni caso sono piante abbastanza resistenti alle malattie.

La pianta ha un aspetto stentato e le foglie incominciano a morire

Questo sintomo ci dice che la pianta ha freddo, vale a dire che si trova in un luogo dove le temperature sono troppo basse o ci sono correnti d'aria.
Rimedi: spostare la pianta in un luogo più idoneo.

Foglie che diventano scure e fragili

Questo sintomo è indice che la pianta è stata esposta al sole o che l'umidità è troppo scarsa.
Rimedi: regolarsi di conseguenza.

Gli e farinose possono infestare la pianta

Cocciniglia farinosa e afidi sulla pianta

Le cocciniglie possono essere tolte semplicemente con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o, se è possibile lavatela con acqua e sapone neutro strofinando delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo risciacqure per bene per eliminare tutto il sapone. Per gli afidi, potete usare degli molto efficaci e meno pericolosi per la pianta dei prodotti di sintesi.

PERCHÉ LA TILLANDSIA HA TANTO SUCCESSO COME PIANTA ORNAMENTALE

Sono diversi i motivi del successo di queste piante che ormai tanto frequentemente si trovano nelle nostre case, questo grazie alle loro forme particolari e inconsuete e alla possibilità di coltivarle su supporti fantasiosi, creativi e insoliti. Anche la loro fama di piante anti-smog le rende ricercate come la grande capacità di assorbire l'umidità ambientale.

ETIMOLOGIA DEL NOME TILLANDSIA

Tillandsia, una pianta figlia dell'aria, così Carlo Linneo nel suo Hortus Cliffortianus del 1737 la definì e decise di dedicarla "al primo e unico botanico finlandese" Elias Tillands (1640-1693) perchè Linneo era convinto che come Tillandz, anche la Tillandsia detestasse l'acqua. Cosa di fatto poi non vera per nessuno dei due. Sia perchè Tillandz odiava i viaggi in mare e non l'acqua nè tanto meno odia l'acqua la Tillandsia supposto da Linneo per il fatto che molte specie sono senza radici.

STORIA DELLA TILLANDSIA

Furono descritte per la prima volta nel 1623 dal botanico e medico svizzero Gaspar Bauhin nel suo trattato Pinax Theatri Botanici e deve il suo nome a Linneo che circa 100 anni più tardi la classificò con il nome di Tillandsia. Ma la loro fisiologia e come facessero a vivere fu messo in evidenza solo nel 1904 grazie al botanico tedesco Carl Menz che descrisse appunto la fisiologia delle piante epifite svelando quindi un mistero che fino ad allora aveva incuriosito e stupito i tanti botanici e appassionati dell'epoca.

CURIOSITÀ SULLA PIANTA

Sono piante conosciute fin dall'antichità infatti erano note ai Maya con le quali adornavano le loro case.

TILLANDSIA COME PURIFICATRICI DELL'AMBIENTE

Un'altra particolarità delle Tillandsia è che sono capaci di assorbiere l'inquinamento dell'aria, diversi idrocarburi creati dai processi di combusione dei carburanti e secondo altri studi anche formaldeide, anidride solforosa, ozono e fumo di sigarette. Insomma averne una dentro casa può essere solo più che positivo.

TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI

I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a .

BIBLIOGRAFIA ONLINE

by UF/IFAS Gardenin Solution University of Florida,

Note

1. Foto

Trovapiante