La Dracaena o dracena, meglio nota come tronchetto della felicità appartiene alla famiglia delle Ruscaceae, e una delle specie più presenti nelle nostre case oltre che per la bellezza delle sue fronde anche per la sua longevità e semplicità di coltivazione.
Sono piante originarie dell'Africa tropicale e dell'Asia.
Esistono numerose specie di Dracaena tra le quali ricordiamo:
La Dracaena deremensis originaria di Derema, nell'Africa orientale (tipica delle foreste di Usambara in Tanzania), è una pianta che non raggiunge mai dimensioni notevoli. Infatti può arrivare al massimo fino a un metro e mezzo. Presenta foglie affusolate striate di bianco, ricadenti verso il basso, portate da dei fusti rigidi.
Esistono diverse cultivars tra le quali ricordiamo: Dracaena deremensis ‘Bausei’ con foglie provviste da venature centrali bianche e la Dracaena deremensis ‘Warneckii’ con due bande chiare ai lati della foglie e una banda centrale bianca.
La Dracaena fragrans presenta un fusto spoglio e legnoso e unico che porta alla sommità un ciuffo di foglie striate di giallo, pendenti verso il basso.
Questa dracena è meglio conosciuta come TRONCHETTO DELLA FELICITA'. Si tratta di una talea che, messa in un vaso, nell'arco di tre mesi sviluppa foglie e radici e molto spesso accade che perdano la variegatura dando il tipico tronchetto della felicità che conosciamo. Produce dei fiori molto profumati ma raramente presenti nella coltivazione in vaso.
La Dracaena godseffiana è sicuramente la più caratteristica. Le foglie infatti sono corte, verdi e macchiettate di bianco, ad andamento cespuglioso. Può raggiungere anche i due metri di altezza.
Contrariamente alle specie del suo genere è una pianta che ama l'ombra.
La Dracaena marginata è una pianta originaria del Madagascar. Una delle sue caratteristiche è che crescendo, man mano che il fusto si allunga e cadono le foglie più basse, queste lasciano delle tacche che costituiscono un grazioso elemento decorativo. Un'altra caratteristica è dovuta al fatto che le foglie, si sviluppano anche nella parte basale: questo è dovuto al fatto che gemme dormienti che si trovano sotto la superficie del terreno germogliano. Questo si verifica quando la pianta viene tenuta in pieno sole in quanto si ha un migliore trasporto dei prodotti della fotosintesi clorofilliana.
E' provvista di fusti sottili e slanciati che portano dei ciuffi di foglie molto sottili.
La varietà Dracaena marginata ‘Tricolor’ ha la particolarità di avere le foglie con una striatura color crema.
La Dracaena sanderiana è originaria dell'Africa tropicale (Congo). Presenta foglie striate di bianco e disposte a rosetta portate da un fusto sottile. E' una pianta arbustiva che non supera il metro e mezzo di altezza.
La dracena essendo una pianta originaria dei climi caldi non ama il freddo infatti vive bene in ambienti caldi e umidi a temperature intorno ai 26°C. Sotto i 15°C la pianta inizia a soffrire.
Per quanta riguarda la luce, sono piante che non amano il sole diretto anche hanno comunque necessità di molta luce.
Nelle regioni a clima temperato le dracena possono essere tenute all'aperto tutto l'anno lontano però dalle correnti d'aria.
Per pulire le foglie utilizzate un panno umido. Si sconsigliano vivamente i lucidanti fogliari.
La dracena richiede un terriccio costantemente umido ma senza ristagni d'acqua. Pertanto durante il periodo primaverile - estivo, va annaffiata spesso. Poichè ama gli ambienti umidi ha necessità di quotidiane nebulizzazioni sulle foglie.
Viceversa, durante il periodo autunno - invernale, si annaffia giusto il tanto da non far seccare il terriccio.
Si rinvasa in genere ogni due anni, in primavera ma, se trova le condizioni ambientali ideali, è possibile che sia necessario rinvasare ogni anno in quanto è una pianta a rapido accrescimento. Inoltre è una pianta che ama spazio per le sue radici.
Si usa un terriccio torboso e poichè è una pianta che non ama in alcun modo i ristagni dell'acqua è buona abitudine disporre sul fondo del vaso dei pezzetti di coccio, in modo da favorire il drenaggio.
Durante tutto il periodo primaverile ed estivo, la dracena va concimata ogni settimana con un concime liquido somministrato assieme all'acqua di irrigazione in quantità minime (1/3 di quello indicato nelle confezioni). Durante il periodo autunno-invernale si devono sospendere le concimazioni.
Per quanto riguarda il tipo di concime da somministrare, in commercio ne esistono di tanti tipi ma è buona norma leggere l'etichetta che specifica la composizione. Per la dracena, è preferibile usare concimi che abbiamo un titolo abbastanza elevato sia di azoto (N) che di potassio che favoriscono maggiormente lo sviluppo di questa pianta. Accertatevi pertanto che oltre ad avere i cosiddetti macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) e che tra questi l'azoto e il potassio siano in maggiore quantità che abbia anche i microelementi quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della vostra dracena.
Le Dracaena sono apprezzate per la bellezza delle loro foglie, verdi o variamente colorate e per i loro fiori bianco-panna che sbocciano nel periodo estivo anche se molto raramente fioriscono quando sono coltivate in vaso.
La Dracaena non si pota. Vanno semplicemente eliminate le foglie che via via disseccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.
La dracena si può moltiplicare per talee apicali del fusto.
Dalla pianta madre, in primavera, si preleva da un ramo laterale una porzione di fusto lungo almeno 10 cm. Vanno tolte tutte le foglie vecchie.
Si tratta la base con ormoni rizogeni in polvere (si trovano nei negozi specializzati) per favorire la radicazione e si pianta la talea in un terriccio per semi a base di torba e sabbia.
Il vaso con la talea di dracena deve essere piccolo, non più di 7 cm e vaso e talea vanno chiusi con della plastica trasparente. Usate dei bastoncini che sistemerete nel terriccio per tenere la plastica lontana dalla talea.
Collocate il vaso in una posizione dove ci sia luce abbondante ma non sole diretto e una temperatura intorno ai 20-24°C. Ogni giorno aprite l'involucro e controllate il grado di umidità del terriccio e fate un modo che sia sempre umido ed eliminate eventuale condensa presente nella plastica.
Quando inizieranno a comparire le nuove foglioline, vuol dire la taleadi dracena ha radicato. A quel punto si toglie l'involucro di plastica e si coltiva la piantina come una pianta adulta di dracena che trapianterete in un vaso più grande.
Molto spesso sintomo è associato a diversi
fattori, tutti legati a una cattiva tecnica di coltivazione.
Infatti sia un eccesso di acqua che di umidità o basse
temperature possono provocare questa patologia.
Rimedi: è necessario tastate il terreno per verificare il suo
stato. Se è troppo asciutto, provvedere; se troppo umido
sospendere le irrigazioni fino a quando il terriccio non si
asciugherà e poi riprendere con moderazione. Se non vi trovate di
fronte all'una o l'altra situazione, spostate la pianta in un
luogo più caldo.
Potrebbe trattarsi di cocciniglia e in particolare della cocciniglia bruna. Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e si osservano. Confrontatele con la foto al lato. Sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.
Rimedi: toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande e in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone. Per le dracena più grandi e piantate all'aperto, potete usare degli antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.
Se le foglie appaiono con questa sintomatologia la vostra dracena ha un attacco fungino, e in particolare un attacco di Colletotrichum spp., malattia è meglio nota come antracnosi.
Rimedi: bisogna intervenire chimicamente con prodotti a base di
Ditiocarbammati o Benzimidazoli.
In ogni caso per la prevenzione (come a tutte le malattie fungine) è importante non
avere un ambiente eccessivamente umido.
(Foto di un attacco di
antracnosi su pungitopo, del tutto simile a
quella che si manifesta su dracena)
Se le foglie presentano questo sintomo è molto probabile che la vostra dracena sia affetta da un patologia fungina e in particolare, per la dracena, dal Fusarium spp. in genere in concomitanza di clima caldo e troppo umido.
Le macchie hanno un aspetto dapprima circolare e oleoso e sono circondate da un alone giallo successivamente tendono ad allungarsi assumendo una consistenza cartacea.
Rimedi: per prima cosa sono preventivi. Poichè l'eccessiva umidità associata ad alte temperature sono il clima ideale per questi patogeni, regolarsi di conseguenza.
Una volta che l'attacco è in corso è necessario fare dei trattamenti a base di ditiocarbammati o benzimidazolici che troverete nei negozi specializzati.
Se notate queste cose siete in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati pidocchi.
Rimedi: trattare la dracena con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista.
Il nome Dracaena deriva dal greco drakaina «drago» riferendoci alla Dracaena draco. Questo albero infatti, dalla popolazione locale delle isole Canarie, i Guanci, era considerato un drago e gli attribuivano proprietà magiche (perchè dotato di diverse capacità terapeutiche). Tale credenza era dovuta al fatto che la linfa, rapprendendosi, diventa rossa (il sangue del drago).
La dracena pianta era conosciuta già nell'antica Roma, infatti la linfa veniva usata come colorante e successivamente nel medioevo, dagli alchimisti per le sue proprietà terapeutiche.