La Primula, impariamo a coltivarla
La Primula una piccola piantina che deve il suo nome al fatto che è la prima a spuntare appena finiscono i grandi freddi invernali, ci rallegra ogni anno con i suoi variopinti colori.
Contenuti
- Classificazione botanica
- Descrizione della pianta
- Principali specie
- Tecnica colturale
- Coltivazione in vaso della primula
- Come coltivare la primula in terra
- Temperatura di coltivazione
- Esposizione e luce
- Annaffiatura e umidità ambientale
- Tipo di terreno da usare e come rinvasare
- Concimazione
- Fioritura
- Come potare la pianta
- Moltiplicazione
- Parassiti e malattie e come curarli
- Raccolta e conservazione
- Proprietà medicinali
- Uso in cucina della pianta
- Etimologia del nome Primula
- Curiosità sulla pianta
- La Primula nel linguaggio dei fiori e delle piante
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
Il genere Primula appartiene alla famiglia delle Primulaceae, ordine Ericales, clado Asteride - Eudicotiledoni - Angiosperme e ovviamente al regno delle Plantae. Ci sono numerose specie nel genere che puoi vedere nel paragrafo «Principali specie»
DESCRIZIONE DELLA PIANTA
Il genere Primula è sicuramente una delle piante più conosciute e diffuse. Comprende numerose specie sempreverdi, annuali, rustiche e non. Sono piante che, a seconda della specie, producono fiori praticamente tutto l'anno.
Le foglie sono radicali, disposte a rosetta e ricoperte da una fitta peluria soprattutto nella pagina inferiore, in quasi tutte le specie.
I fiori possono essere disposti a ombrella, a spiga e in genere hanno una grande varietà di colori coprendo quasi tutto l'arcobaleno.
Al gruppo delle primule appartiene anche un gruppo di ibridi orticoli chiamato POLYANTHUS (derivanti da incroci con la P. vulgaris) adatti sia per il giardino che per l'appartamento.
PRINCIPALI SPECIE DI PRIMULE
Esistono numerose varietà di specie di Primula (circa 500). Di seguito riportiamo le più conosciute:
PRIMULA VERIS (P. ODOROSA)
La Primula veris è una specie spontanea molto conosciuta che si ritrova un po' ovunque e fiorisce alla fine dell'inverno formando dei deliziosi fiori disposti a ombrella e campanulati, di colore giallo-dorato o spesso bianchi con delle macchie arancione, molto profumati.
Le foglie leggermente dentate e ricoperte da una fitta peluria nella pagina inferiore sono disposte a rosetta. E' una pianta erbacea sempreverde rizomatosa ed è una specie protetta.
PRIMULA ACAULIS (P. VULGARIS)
La Primula acaulis è la specie spontanea che più frequentemente ritroviamo nei boschi di montagna di tutta l'Europa. Non supera i 10 cm di altezza ed è caratterizzata da foglie strette e allungate con i margini ondulati.
Possono essere coltivate tranquillamente in appartamento purchè ci sia fresco per tutto il periodo della fioritura dopo di che devono essere portate all'aperto perchè dentro casa morirebbero. Da questa specie sono derivati una grande varietà di ibridi dai colori più svariati.
PRIMILA MALACOIDES
La Primula malacoides è originaria della Cina ed è una graziosa piantina non più alta di 20-25 cm. Le foglie sono picciolate con i margini dentati di colore verde pallido e le nervature bianche.
I fiori compaiono alla cima di steli fiorali lunghi anche 40 cm, riuniti in infiorescenze di colore variabile dal bianco al rosa. Ha una fioritura molto abbondante da gennaio ad aprile e per questo è molto apprezzata come pianta d'appartamento.
PRIMULA OBCONICA
La Primula obconica è originaria della Cina è caratterizzata da foglie oblunghe-ovate, con i margini ondulati e ricoperti da una leggera peluria che contengono delle sostanze che al tatto possono irritare.
I fiori, riuniti in infiorescenze a ombrella, sono portati da steli lunghi 20-30 cm, caratterizzati da un grande calice e di diversi colori: bianchi, rossi, salmone, azzurri, blu. Sbocciano dall'inverno e per tutta l'estate. Tutti gli appartenenti a specie sono molto rustici e di rapido accrescimento. Viene molto coltivata in vaso.
PRIMULA SINENSIS
La Primula sinensis è anche lei originaria della Cina e raggiunge un'altezza di 25-30 cm.
Le foglie sono lunghe, ricoperte da una fitta peluria e produce numerosi fiori variamente colorati. Fiorisce da dicembre a marzo. Esistono numerosissime varietà conosciute come fimbriata caratterizzate dall'avere i petali sfrangiati.
PRIMULA FARINOSA
La Primula farinosa è una specie spontanea molto diffusa soprattutto delle Alpi italiane, nelle zone medio-alte.
Produce dei piccoli fiori disposti a ombrella e fiorisce da maggio fino a settembre.
PRIMULA ELATIOR
La Primula elatior ha tutte le caratteristiche della specie con foglie basali disposte a rosetta, pelose nella pagina inferiore.
I fiori sono riuniti in ombrella portati da dei lunghi steli, inodori.
IBRIDI POLYANTHUS
Gli ibridi Polyanthus sono probabilmente derivati dalla P. vulgaris. Sono fondamentalmente piante da esterni ma si adattano anche alla vita in appartamento.
Producono degli straordinari fiori, in genere bicolore, portati da degli steli lunghi anche 30 cm, riuniti in ombrelle. Se coltivate all'aperto diventano piante perenni.
TECNICA COLTURALE
Le primule sono piante che non richiedono particolari cure. La maggior parte sono specie da coltivare all'aperto ma molte di esse si adattano anche alla coltivazione in appartamento.
COLTIVAZIONE IN VASO DELLA PRIMULA
La primula cresce bene in vaso e si possono piantare i semi in autunno o alla fine dell'inverno. Questa operazione va fatta in vasi di circa 15x15 cm in modo da dare alla pianta spazio per svilupparsi dato che sono a crescita rapida. Usate un terreno ricco di sostanza organica arricchito con un po' di sabbia per favorire il drenaggio dell'acqua. Sistemate il vaso a a mezz’ombra, lontano dalle correnti d’aria e dai raggi diretti del sole.
COME COLTIVARE LA PRIMULA IN TERRA
La coltivazione in giardino è perfetta per questa piantina in quanto con i suoi colori vivaci rallegra qualunque aiuola. Scegliete una zona ombreggiata dove non arrivano i raggi diretti del sole ma con una buona illuminazione. Il terreno deve essere ricco di sostanza organica e ben permeabile.
L'impianto va fatto in autunno in modo che in primavera le piante siano già affrancate.
TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE
Per quanto riguarda le temperature di coltivazione durante l'estate vanno tenute in un luogo fresco con temperature intorno ai 10-16°C mentre durante l'inverno le temperature devono aggirarsi intorno ai 10-13°C e può tollerare anche temperature di 7°C ma non per periodi troppo lunghi. E' importante che la temperatura non superi i 16°C soprattutto durante il periodo della fioritura in quanto temperature più alte la possono ridurre sensibilmente.
ESPOSIZIONE E LUCE
Amano la luce ma mai il sole diretto.
E' molto importante che il luogo dove sono coltivate sia ben aerato ma facendo attenzione che non si creino correnti d' aria, soprattutto fredda, che non sono gradite.
ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE
Nel periodo estivo si annaffia regolarmente in modo che il terreno rimanga sempre umido (non inzuppato). Una irrigazione costante, è molto importante, specialmente quando la pianta è in fiore.
Fate attenzione ai ristagni idrici che non sono in alcun modo tollerati.
Ama avere intorno un ambiente umido pertanto oltre a nebulizzare regolarmente la chioma (facendo attenzione a non bagnare i fiori che potrebbero macchiarsi) sistemate il vaso prova un sottovaso con dell'argilla espansa o altro materiale inerte dove terrete costantemente un po' d'acqua che evaporando creerà una buona umidità ambientale. Fate attenzione che il fondo del vaso non entri a contatto con l'acqua.
TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE
Il rinvaso si effettua ogni due anni, preferibilmente in autunno poco prima dell'inizio della loro attività vegetativa usando un buon terreno leggero, ricco di sostanza organica, mischiato con un po' di sabbia grossolana (che favorisce il drenaggio dell'acqua di irrigazione) a reazione leggermente acida. Non tollera terreni alcalini.
E' importante che il terreno favorisca il rapido sgrondo delle acqua in eccesso in quanto le radici non tollerano stare in ambienti saturi d'acqua.
Utilizzate dei vasi via via di dimensioni leggermente più grandi del precedente fino a un massimo di 15-20 cm. Se la pianta è diventata troppo grande per queste dimensioni, allora è opportuno dividerla e si piantano le due piantine in due vasi separati.
Non è una pianta che ama essere disturbata pertanto, al momento del rinvaso, prendetela con tutto il suo pane di terra e riponetela tal quale nel nuovo vaso, senza disturbare le radici, aggiungendo semplicemente la terra che manca e gradatamente riprendete le annaffiature per stimolare la ripresa vegetativa.
Il rinvaso è anche l'occasione per eliminare le foglie o gli steli morti o ingialliti.
Negli anni in cui non si rinvasa, rimuovete i primi 1,5 - 2 cm si terreno e sostituiteli con del terriccio fresco.
CONCIMAZIONE
Si usa un concime liquido, opportunamente diluito nell' acqua di annaffiatura, ogni due settimane iniziando quando compaiono i primi i germogli fiorali e per tutta la durata della fioritura. Durante gli altri periodi sospendere le concimazioni.
E' molto importante la scelta del concime pertanto non compratene uno a caso ma leggete attentamente l'etichetta in quanto sono piante che hanno necessità di fertilizzanti che abbiano un basso titolo in azoto e un alto titolo in fosforo e potassio. Oltre ciò, fornite un fertilizzante che abbia anche i microelementi quali il manganese, il ferro, il rame, lo zinco, il molibdeno, il boro, tutti importanti per la crescita della pianta.
Un consiglio: diminuite le dosi rispetto a quelle indicate nella confezione in quanto se rinvasate regolarmente la pianta avrà già una buona buona scorta di elementi nutritivi di base e inoltre in genere le indicazioni riportate nelle confezioni sono sempre esagerate.
FIORITURA
Nella maggior parte delle specie la fioritura termina nella tarda primavera anche se ci sono alcune specie come la obconica che spesso fiorisce anche d'estate.
Durante la fioritura è importante che la temperatura non superi i 16°C in quanto diversamente il periodo di fioritura si accorcerà sensibilmente.
Non appena sfiorisce vanno trasferite all'aperto perchè in questo modo la fioritura può riprendere.COME POTARE LA PRIMULA
Via via che le foglie e i fiori appassiscono vanno immediatamente asportati usando delle forbici pulite e ben disinfettate possibilmente alla fiamma o con alcool o con varechina per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
Un consiglio: usate sempre attrezzi puliti e disinfettati (alla fiamma o con varechina o con alcool) per evitare di infettare i tessuti e preferibilmente usate dei guanti in quanto le nostre mani trasportano molti più parassiti di quelli che possiamo immaginare.
MOLTIPLICAZIONE
Si possono moltiplicare o per seme o per divisione della pianta al momento del rinvaso.
MOLTIPLICAZIONE PER SEMI
Per quanto riguarda l'epoca di semina, considerando che in commercio ci sono numerosissimi ibridi è opportuno seguire le indicazioni riportate sulla confezione. Sistemate i semi in file parallele usando un terriccio per semi. In considerazione del fatto che sono piccoli per interrarli, spingeteli sotto il terreno aiutandovi con un pezzetto di legno piatto. Per prevenire eventuali attacchi di funghi, è opportuno somministrare assieme all'acqua di irrigazione anche un fungicida ad ampio spettro, nelle dosi indicate nella confezione. Mantenete il vassoio dei semi sempre umido e sistematelo a una temperatura di 12-15°C e all'ombra.
Dopo circa due settimane i semi dovrebbero germogliare e allora spostate la cassetta in un posizione più luminosa (non al sole diretto) e assicurate una buona ventilazione. Quando le piantine saranno sufficientemente grandi da poter essere manipolate si trapiantano in vasi singoli usando un terreno come le piante adulte, si inizia a concimare fino a quando non compariranno i primi boccioli. A quel punto di trattano come le piante adulte.
PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
Foglie ingiallite
Questo sintomi potrebbero essere dovuti all'aria
troppo secca e calda.
Rimedi: regolarsi di conseguenza.
Fioritura breve
Una fioritura troppo breve nella maggior parte dei casi è determinata da temperature
troppo alte.
Rimedi: spostare la pianta in un luogo più fresco (non devono superare i 16°C).
Presenza di muffa grigia sulle foglie
Questo danno è provocato da un fungo, la Botritys spp. che è favorita da un'umidità troppo elevata.
Acari e afidi sulla pianta
Sia gli acari o ragnetto rosso che gli afidi o pidocchi frequentemente si possono trovare sulla pianta.
Si possono usare per combattere degli antiparassitari naturali biologici non dannosi per l'ambiente quali l'olio di Neem, i macerati a base di aglio e diversi altri.
RACCOLTA E CONSERVAZIONE
Come premessa ci tengo a sottolineare che se allevate le primule per beneficiare delle sue proprietà terapeutiche o semplicemente per uso alimentare, è meglio non fare alcun trattamento antiparassitario.
Epoche di raccolta:
- le foglie si raccolgono in primavera prima della fioritura;
- i rizomi si raccolgono in inverno e si lasciano essiccare in un luogo ombroso e ben ventilato;
- i fiori con il calice vanno raccolti prima che si schiudano e devono essere essiccati all'ombra.
PROPRIETÀ MEDICINALI
Vedi: «La proprietà medicinali della primula»
USO IN CUCINA
In cucina i fiori essiccati forniscono un tè dall'aroma molto fragrante e privo di sostanze eccitanti e si possono fare dei candidi molto gustosi. Le giovani foglioline laterali della rosetta possono essere mangiate a insalata o cotte nelle minestre.
ETIMOLOGIA DEL NOME PRIMULA
Il nome Primula deriva dal latino primus «primo» per indicare la precocità di fioritura che avviene subito dopo la scomparsa della neve quando nei prati comincia a nascere l'erba verde.
CURIOSITÀ SULLA PIANTA
Santa Ildegarda (Badessa Hildegard von Bingen, vissuta in Germania dal 1098 al 1179, studiosa di medicina e chiamata santa anche se il processo di canonizzazione non è mai giunto a conclusione) la consigliava come rimedio contro la malinconia: se la si portava sul cuore a contatto con la pelle sosteneva che raccogliesse tutto il vigore del sole di mezzogiorno.
Nel 1884, Lord Randolph Henry Spencer Churchill, membro della Camera dei Comuni nell'Inghilterra, adottò questa pianta come simbolo del Partito conservatore inglese e questo simbolo permane ancora oggi.
Shakespeare in Racconto d'inverno recita «...pallide primule che muoiono nubili...» per riferirsi al fatto che fiorendo molto anticipatamente, gli insetti sono ancora molto pochi per cui molte di esse non vengono impollinate.
E' passato alla storia un episodio nel quale la regina Vittoria della Gran Bretagna, quando ricevette in omaggio dal primo ministro Disraeli la corona delle Indie finalmente conquistate, lei per ricambiare gli donò un mazzolino di primule in segno di buona fortuna.
Un altro fatto curioso è che nella regione inglese del Sommerset è chiamata bunch of keys che significa «mazzo di chiavi». Questo nome è infatti legato a un'antica leggenda che narra che San Pietro gettò dal cielo le chiavi dal Paradiso e queste nel luogo dove caddero (in una regione dell'Europa settentrionale) fecero nascere le prime primule.
LINGUAGGIO DEI FIORI E DELLE PIANTE
Vedi: «La primula nel linguaggio dei fiori».
TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.