Il ricino, il cui nome scientifico è Ricinus communis L., appartiene alla famiglia delle Euphorbiaceae. E' una imponente pianta originaria dell'Africa e dell'India che ritroviamo coltivata nei giardini delle regioni meridionali per la sua incredibile bellezza. Oltre a ciò i semi questa pianta forniscono il famoso olio di ricino.
E' una pianta erbacea o arbustiva perenne e può diventare un vero e proprio albero alto fino a 10 m nelle sue zone d'origine. Le foglie sono palmato-lobate, con i margini dentellati, di colore verde-rossastro.
Il ricino è una pianta monoica (vale a dire che sulla stessa pianta ci sono fiori maschili e fiori femminili) ed entrambi i fiori sono portati da una stessa infiorescenza (pannocchia) che alla base ha solo i fiori maschili mentre nella parte più alta ha solo i fiori femminili fiorisce durante l'estate.
I frutti sono delle capsule spinose formate da tre valve che una volta mature si aprono liberando ciascuna un seme molto grande di circa 1 cm di diametro, lucido e marmorizzato.
Il ricino contiene olio essenziale, proteine, ricina (una fitotossina molto tossica) che è contenuta in tutta la pianta (tutta la pianta di Ricino è tossica se ingerita) ma che raggiunge la massima concentrazione nei semi.
Le sue proprietà sono: purgative, emollienti.
Della pianta di ricino si utilizzano i semi.
La ricina è insolubile nell'olio per cui quando l'olio viene estratto dai semi mediante spremitura a freddo, rimane nel pannello di pressatura e non si mischia con l'olio che infatti non la contiene.
L'olio di semi di ricino è da sempre usato come lassativo e in campo cosmetico come brillantina che favorisce tra l'altro la crescita dei capelli.
Il ricino è anche conosciuto come mano aperta, cafè da olio, manteca o fico d'inferno.
Attenzione alla pianta di ricino (soprattuto ai semi), che è velenosa se ingerita e nei confronti della quale non esiste antidoto.
Vedi: Il Ricino - Come coltivare e curare le vostre piante.