Agave
Agave: scopriamo come coltivare al meglio questa bellissima pianta grassa

IN QUESTA PAGINA PARLEREMO DI
- Agave caratteristiche della pianta
- Principali specie di agave
- Cura e coltivazione dell'agave
- Fioritura dell'agave
- Parassiti e malattie
- Nascita del fiore dell'agave e morte della pianta
- Usi alternativi dell'agave
- Significato dell'agave
- L'agave e la tequila
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
CARATTERISTICHE GENERALI
Il genere Agave comprende numerose piante succulenti originarie del centro America, delle isole caraibiche, con una maggiore concentrazione nel Messico.
Sono piante a portamento cespuglioso a forma globosa, provviste di foglie sessili (senza picciolo) disposte a rosetta, lanceolate, più o meno carnose, terminanti con un grosso aculeo e quasi sempre spinose sui margini. Lo stelo fiorale in alcune specie è grandissimo raggiungendo dai quattro agli otto metri di altezza. I fiori sono disposti in infiorescenze a pannocchia che si formano al centro della rosetta di foglie.


Nota 1
Il frutto è una capsula trivalve.
PRINCIPALI SPECIE
Il genere Agave è ricchissimo di specie, molte di grande pregio decorativo soprattutto nelle zone dove il clima consente di allevarle in piena terra. Ricordiamo:
AGAVE AMERICANA
L'Agave americana (foto sotto) ha delle splendide foglie verdi-grigio, spinose lungo i margini e terminanti con un grosso aculeo.

E' una pianta che cresce abbastanza rapidamente raggiungendo la maturità in pochi anni. E' l'Agave più diffusa e conosciuta in tutto il mondo delle zone caldo-temperate in quanto la più tollerante, tra le diverse specie, in fatto di temperatura e per la capacità di crescere anche in vaso.
Esistono numerose varietà tra le quali ricordiamo:
l'Agave americana striata, con le foglie verdi striate di giallo e bianco nella parte centrale della foglia; l'Agave americana marginata (foto in basso) con foglie di un verde intenso striate di giallo sui margini delle foglie; l'Agave americana medio-picta (foto in basso) con foglie grigio-verde con una striatura centrale bianco-argentata.

Agave americana marginata

Agave americana medio picta (Nota 2)
AGAVE VICTORIAE REGINAE
L'Agave victoriae reginae ha le foglie lunghe e sottili, striate in maniera irregolare di bianco.

E' una pianta di piccole dimensioni che rimane molto compatta. Produce una vistosa infiorescenza portata da un lungo stelo alto dai 2 ai 4 metri. E' originaria delle zone desertiche del Messico e cresce in terreni prevalentemente calcarei.
AGAVE STRICTA
L'Agave stricta (foto sotto) presenta le foglie verdi, rigide, sottili, lunghe fino a 40 cm e terminanti con una lunga spina. L'infiorescenza è portata da un lungo stelo fiorale alto fino a due metri.

Nota 3
COLTIVARE L'AGAVE
L'Agave è una pianta facilissima da coltivare non richiedendo pressochè nessuna cura se non, qualche accortezza per quanto riguarda la luce e la temperatura. Sono piante che possono essere coltivate sia in vaso che in piena terra, sia in appartamento che all'aperto purchè si rispettino le loro esigenze di luce e temperatura.
ESPOSIZIONE E TEMPERATURA
Le agave sono piante da pieno sole anche se si adattano a essere allevate in appartamento in posizioni però molto luminose. Se ci troviamo in una zona dove l'inverno non è particolarmente rigido, le piante possono stare all'esterno sopportando senza problemi temperature fino a -10°C. In ogni caso è una pianta robusta che ben tollera anche le escursioni termiche.
ANNAFFIATURA
L'Agave va annaffiata con parsimonia e regolarmente.
Durante i mesi invernali dovrà essere annaffiata il tanto da mantenere il terriccio appena appena umido. Alla ripresa vegetativa, all'incirca all'inizio della primavera (marzo), si riprendono le annaffiature in maniera graduale ma annaffiando non eccessivamente, il tanto da mantenere il terriccio umido, non bagnato. Dalla fine dell'estate (settembre) ricominciate a ridurre gradatamente le annaffiature.
Attenzione a non lasciare mai acqua nel sottovaso in quanto l'agave non tollera in alcun modo i ristagni idrici in particolare fate attenzione a non bagnare o lasciare acqua nella rosetta delle foglie.
TERRENO DA USARE E RINVASO DELLA PIANTA
Le Agave di grandi dimensioni coltivate in vaso, si rinvasano ogni anno all'inizio della primavera mentre quelle di piccole dimensioni ogni due-tre anni. Si utilizza un terriccio per cactacee che si trovano già pronti da un buon vivaista al quale va aggiunto un po' di sabbia fine per consentire un miglior drenaggio dell'acqua di irrigazione. Ricordiamo sempre che si tratta di piante grasse, quindi non necessitano di grandi quantità d'acqua.
Per tutte le piante ma in particolare per l'Agave si raccomanda di usare dei vasi di terracotta che favoriscono la respirazione della terra. Il vaso non deve essere troppo grande ma di dimensioni leggermente superiori al precedente infatti, se c'è eccessivo terriccio non lo utilizzerà e quindi potrebbe restare impregnato d'acqua con gravi conseguenze per la pianta.
CONCIMAZIONE
Dalla primavera e fino all'inizio dell'autunno (aprile - ottobre) bisogna concimare la pianta ogni tre settimane con un concime liquido somministrato assieme all'acqua di irrigazione utilizzando un fertilizzante specifico per cactacee. Durante l'autunno e l'inverno sospendere le concimazioni.
FIORITURA
L'Agave fiorisce una sola volta nella sua vita e poi muore e questo avviene quando la pianta ha raggiunto la maturità, mediamente quando ha raggiunto i 10-30 anni e più di età. La fioritura avviene in tarda primavera, inizio estate.
POTATURA
L'agave è una pianta che non si pota. Vanno semplicemente eliminate le foglie basali che via via disseccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie. Nel fare questa operazione abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.
MOLTIPLICAZIONE
La pianta si moltiplica staccando i germogli basali che si formano nella pianta madre e quando hanno raggiunto una lunghezza di circa 10 cm. Vanno recisi con un coltello affilato, pulito e disinfettato (possibilmente alla fiamma) e lasciati asciugare all'aria per due-tre giorni. Dopo di che vengono posti in una composta per cactaceae e sabbia e tenuti a temperatura di 15°C. La composta si tiene costantemente umida e al riparo dal sole diretto fino a quando le giovani piantine non attecchiscono. A quel punto possono essere rinvasate e trattate come le piante adulte.
PARASSITI E MALATTIE
La pianta appare sofferente
Uno stato di malessere generale della pianta è normalmente dovuto a eccessive
annaffiature, specialmente a ristagni d'acqua nella rosetta delle foglie.
Rimedi: asciugare la pianta e lasciare asciugare il terriccio, eventualmente svasando
se il terriccio è troppo umido e lasciandolo asciugare per il tempo necessario quindi
rimettere la pianta nel vaso. Per il futuro, diminuire le irrigazioni.
Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie
Potrebbe trattarsi di cocciniglia e in particolare della cocciniglia bruna. Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e si osservano. Confrontatele con la foto al lato. Sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.

Rimedi: toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande e in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone. Per le piante più grandi e piantate all'aperto, potete usare degli antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.
Presenza di piccoli animaletti biancastri sulla pianta
Se notate queste cose siete in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati pidocchi.

Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista.
Foglie che iniziano a ingiallire, appaiono macchiettate di giallo e marrone
Successivamente a queste manifestazioni le foglie si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probabilmente in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso.

Rimedi: aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma (la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione) ed eventualmente, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un insetticida specifico. Se la pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.
NASCITA DEL FIORE DELL'AGAVE E MORTE DELLA PIANTA
Si dice che le agavi fioriscano dopo 100 anni. In realtà questo non è vero in quanto occorrono dai 10 ai 30 anni e più per diventare adulta e quindi per fiorire.

Pertanto, una volta raggiunta la maturità, la pianta inizia a produrre il fiore, impiegando mesi per far diventare grande e rigogliosa l'infiorescenza. Purtroppo però, sono talmente tante le energie che usa per farla crescere, che alla fine la pianta si esaurisce e muore. La sua morte però non è vana: lascia tantissimi semi che perpetueranno la specie.
articolo redatto da maria giovanna davoli- 1
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Note
- Original photograph courtesy of USDA-NRCS PLANTS Database
- Immagine concessa sotto licenza Creative commons - Attribution-Share Alike 4.0 International
- Per gentile concessione di Karelj