Streptosolen
La Streptosolen è una deliziosa pianta da interni e da esterni che forma della macchie di colore giallo aranciate per tutto il periodo estivo grazie ai suoi fiori, particolarmente appariscenti e numerosi.
IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Classificazione botanica
- Origine e diffusione della pianta
- Caratteristiche generali della pianta
- Rusticità della pianta
- Tecnica colturale
- Etimologia del nome Streptosolen
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
ORIGINE E DIFFUSIONE DELLA PIANTA
La sola specie del genere è una pianta arbustiva originaria dei boschi aperti dalla Colombia al Perù all'Ecuador dove il clima rimane mite durante tutto l'arco dell'anno.
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA
Il genere Streptosolen appartenente alla grande famiglia delle Solanaceae (dove ritroviamo numerosi generi tra i quali il più famoso peperoncino) comprende una sola specie, la Streptosolen jamesonii.
Si tratta di una pianta sempreverde a portamento arbustivo che può raggiungere i due metri di altezza, caratterizzata da foglie ovali, di colore verde scuro, disposte in maniera alternata lungo i fusti e lunghe fino a 5 cm.
I fiori riuniti in infiorescenze a corimbo apicale sono peduncolati, caratterizzati da un calice e una corolla di forma tubolare che si apre formando cinque lobi nella parte terminale. Sono di colore giallo aranciato e larghi 2 cm. La fioritura è molto lunga in quanto inizia nella tarda primavera e prosegue per tutta l'estate e se il clima è particolarmente mite, anche in autunno.
RUSTICITÀ DELLA PIANTA
La Streptosolen non è una pianta rustica ma una pianta delicata che necessita di alcune attenzione per avere successo nella sua coltivazione.
TECNICA COLTURALE
Le Streptosolen sono piante che richiedono poche attenzioni per averle rigogliose e fiorite a lungo.
COLTIVAZIONE IN GIARDINO IN PIENA TERRA O IN APPARTAMENTO
Le Streptosolen possono essere coltivate sia in piena terra in giardino che in casa. Tutto dipende dal clima. Infatti il fattore discriminante è la temperatura minima. Se le temperature invernali, nella zona nella quale abitate non scendono al di sotto di 7°C allora può essere coltivata in piena terra in giardino, diversamente bisogna optare per la coltivazione in vaso in modo da tenerla all'aperto per tutta le bella stagione per essere portate al riparo in un luogo caldo durante la stagione fredda.
TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE
Nelle zone a clima mite possono essere allevate senza problemi in piena terra, diversamente è meglio allevarle in vaso per sistemarle in zone riparate durante il periodo invernale infatti se le temperature minime scendono al di sotto dei 7°C, la pianta inizia a risentirne.
ESPOSIZIONE E LUCE
Sono piante che richiedono molta luce ma non i raggi diretti del sole se non al mattino o alla sera ma mai nelle ore più calde della giornata.
TUTORI PER LA PIANTA
Dato che gli steli della Streptosolen sono abbastanza sottili, è opportuno offrirgli un tutore al quale appoggiarsi per una crescita in altezza o assicurarli a un pergolato mano mano che crescono.
ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE
E' una pianta che richiede annaffiature regolari durante il periodo primaverile - estivo avendo l'accortezza di lasciare asciugare in superficie il terreno tra una annaffiatura e un'altra. Le irrigazioni vanno invece sensibilmente ridotte nel periodo autunno-invernale.
TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE
La Streptosolen va rinvasata usando un buon terriccio costituito da terra da giardino, torba e sabbia grossolana per favorire il drenaggio dell'acqua di annaffiatura in quanto non tollera i ristagni idrici.
Al momento del rinvaso è opportuno sistemare nel terreno un tutore al quale pianta si potrà ancorarsi man mano che cresce.
CONCIMAZIONE
La Streptosolen si concima una volta al mese dalla primavera e per tutta l'estate utilizzando un buon fertilizzante diluito nell'acqua di annaffiatura e dimezzando le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione del fertilizzante.
E' opportuno usare un concime che oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P), potassio (K) contengano anche i cosiddetti microelementi, vale a dire quei composti di cui la pianta ha bisogno in minima quantità (ma ne ha pur sempre bisogno) quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
POTATURA
Subito dopo la fioritura occorre eliminare i rami secchi fino a 2/3 della loro lunghezza totale per stimolare la produzione di nuovi rami laterali fioriferi ed evitare che la pianta si sviluppi troppo in altezza a discapito della foltezza.
FIORITURA
La Streptosolen jamesonii fiorisce a partire dalla tarda primavera e per tutta l'estate e se il clima è particolarmente mite, anche in autunno.
MOLTIPLICAZIONE
La Streptosolen si moltiplica per talea.
Si prelevano delle talee semi legnose lunghe circa 10 cm all'inizio della primavera dai germogli laterali non fioriferi. Le talee vanno tagliate immediatamente sotto il nodo e i l taglio va fatto in senso obliquo in quanto ciò permette d'avere una maggiore superficie per la radicazione ed evita l'accumulo di acqua su questa superficie.
Usate una lametta o un coltello affilato per evitare le sfilacciature dei tessuti e abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti. Si eliminano le foglie poste più in basso e si immerge la parte tagliata in una polvere rizogena per favorire la radicazione delle talee. A quel punto si sistemano in una composta formata da torba e sabbia grossolana in parti uguali facendo dei buchi con una matita, tanti quante sono le talee da sistemare avendo cura successivamente di compattare delicatamente il terriccio.
La cassetta o il vaso si sistema all'ombra e a una temperatura intorno ai 18-21°C avendo cura di tenere il terriccio sempre leggermente umido, annaffiando senza bagnare le talee in radicazione con acqua a temperatura ambiente. Una volta che iniziano a comparire i primi germogli, vuol dire che la talea ha radicato. A quel punto si sistema il vaso in una zona più luminosa, alla stessa temperatura e si aspetta che le talee si irrobustiscano. Una volta che sono sufficientemente grandi, si trapianta ciascuna talea in vasi singoli e si trattano come le piante adulte.
Ricordarsi di cimare le giovani piante per favorire l'emissione di germogli laterali.PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
Presenza di piccoli insetti mobili sulla pianta
Se notate dei piccoli insetti di colore chiaro siete quasi sicuramente in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati pidocchi.
Rimedi: bisogna trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista. Si tratta in genere di prodotti sistemici, vale a dire che entrano nel circolo linfatico della pianta e quindi sono assorbiti dagli afidi durante la nutrizione.
Foglie che iniziano a ingiallire e appaiono macchiettate di giallo e marrone
Se le foglie presentano questo sintomo e successivamente a queste manifestazioni si accartocciano e assumono un aspetto quasi polverulento e cadono è probabile che sia in corso un attacco di attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso. Osservando attentamente si potranno notare anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie.
Rimedi: aumentare l'umidità intorno alla pianta in quanto un ambiente secco favorisce la loro proliferazione. Se l'infestazione è particolarmente grave occorre usare insetticidi specifici. Se la pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.
Macchie brune sulle foglie
Macchie brune sulle foglie soprattutto nella pagina inferiore potrebbero significare che siete in presenza di cocciniglie, cocciniglia bruna o cocciniglia farinosa. Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e osservarle. Confrontatele con le foto al lato, sono caratteristiche, non potete sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.
Rimedi: si possono eliminare usando un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è molto grande e in vaso, può essere lavata con acqua e sapone neutro strofinando delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata per eliminare tutto il sapone. Per le piante più grandi e piantate all'aperto si può usare un antiparassitario specifico reperibili da un buon vivaista.
ETIMOLOGIA DEL NOME STREPTOSOLEN
Il nome Streptosolen deriva dal greco streptos «attorcigliato» e solen «tubo» a causa della forma della corolla che sembra appunto un tubo attorcigliato.
TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.