Al genere Vanda appartengono circa ottanta specie originarie dell'Arcipelago Malese, della Cina, dell'India, dell'Australia, dell'Indonesia comprese alcune specie originarie delle zone himalayane.
Il loro nome deriva dalla lingua indiana che vuol dire «gradita alle persone per la loro fragranza, forma e colore».
Sono le orchidee più EPIFITE che esistano e in alcuni casi anche LITOFITE a sviluppo MONOPODIALE e sono sprovviste di pseudobulbi.
Le foglie possono avere forme diverse; infatti a seconda della loro conformazione vengono classificate in tre grandi gruppi a cui corrispondono anche esigenze colturali diverse:
Le radici di Vanda sono grosse e carnose e si sviluppano dal fusto e raramente sono ramificate. Crescono libere all'aria e questo consente loro, nel loro ambiente naturale, di poter accedere a tutta l'umidità atmosferica possibile. Non amano pertanto i vasi.
Sono le orchidee ideali per i panieri appesi.
Le infiorescenze della Vanda sono a spiga e producono dai 10 ai 12 fiori e compaiono lungo l'asse fiorale in sequenza e durano diverse settimane.
La fioritura può avvenire durante tutto l'arco dell'anno con punte maggiori durante la primavera e l'inizio dell'estate.
I fiori di Vanda hanno i sepali uguali fra loro e molto aperti, attenuati alla base. I petali sono della stessa forma dei sepali, il labello e a sperone, trilobato e di forma variabile da specie a specie.
Sono piante che crescono continuamente durante tutto l'arco dell'anno e amano la luce. Hanno bisogno infatti di una grande quantità di luce e se le condizioni sono ottimali, possono fiorire anche tre volte l'anno con fioriture che durano parecchie settimane.
Le Vanda preferiscono essere allevate su cestini sospesi di legno e con non troppo terriccio tra le radici e il cestino e con umidità e concimazioni costanti durante l'arco dell'anno.
La maggior parte delle Vanda ama la luce diretta del sole e alcune la possono tollerare anche tutto il giorno. In particolare le Vanda a foglie tubolari gradiscono maggiormente la luce solare diretta e per maggior tempo delle Vanda a foglie nastriformi.
La Vanda può produrre, in genere dal gambo principale, dei germogli laterali che si sviluppano in nuove piantine che emetteranno radici e si svilupperanno indipendentemente dalla pianta madre (comunemente chiamati keiki) che, una volta cresciuti, possono essere staccati dalla pianta madre e allevati autonomamente.
Le orchidee Vanda si prestano molto bene agli incroci non solo tra le diverse specie dello stesso genere ma anche con generi affini e questo ha consentito di creare una grande quantità di ibridi dalle forme e dai colori più svariati.
Sono noti gli ibridi ottenuti da incroci tra Vanda x Ascocentrum (fami (famiglia di orchidee che raggruppa circa una decina di orchidee epifite originarie dell'India, del Nepal e di Taiwan di aspetto simile alle Vanda, ma con dimensioni molto più ridotte ed esigenze colturali meno estreme). Gli ibridi ottenuti si chiamano Ascocenda, e hanno i fiori simili alla Vanda ma conservano le dimensioni e le esigenze colturali dell'Ascocentrum che sono molto limitate.
Come principio generale quasi tutte le specie di Vanda sono a serra calda vale a dire alte temperature e molta umidità.
I limiti termici sono pertanto, d'estate di giorno temperature tra i 28-30°C e di notte 20-25°C; d'inverno di giorno 15-18°C e di notte 12-14°C. Non tollerano per lungo tempo temperature più basse. A queste condizioni crescono continuamente durante tutto l'anno.
Considerando le alte temperature le Vanda hanno necessità di un'ottima ventilazione per evitare danni alle foglie per il caldo eccessivo.
(Per maggiori chiarimenti sulla temperatura e ventilazione consulta l'articolo:
«Temperatura e ventilazione delle orchidee»).
La Vanda è un'orchidea che ha necessità di tantissima luce.
Le necessità sono differenti a seconda che si tratti di Vanda
a foglie nastriforme o Vanda a foglie cilindriche.
Le Vanda a forma cilindrica o semi cilindrica sono quelle che più di ogni altra hanno necessità di luce, devono stare al sole tutto il giorno. Viceversa le
Vanda a foglie nastriformi richiedono la luce diretta del sole per alcune ore la mattina, ma non nelle ore di punta. Possono pertanto vivere in serra o dentro casa se comunque viene rispettata la loro necessità di luce.
Il principale motivo della non fioritura di queste piante è la carenza di luce.
(Per maggiori chiarimenti sulla luce consulta l'articolo: «Esigenze di luce delle orchidee»).
Le Vanda richiedono notevole umidità e frequenti annaffiature. Se sono allevate in panieri sospesi le annaffiature devono essere quotidiane nel periodo primaverile - estivo. Durante gli altri periodi dell'anno, si annaffia più moderatamente in modo da mantenere le radici umide.
E' buona norma annaffiare sempre nelle prime ore della giornata, per consentire alle foglie di asciugarsi al sopraggiungere della sera.
Necessitano di frequenti nebulizzazioni, con acqua a temperatura ambiente e possibilmente non calcarea. Teniamo presente che l'umidità ottimale per questa orchidea è intorno al 80%. Pertanto va nebulizzata quotidianamente se non anche due volte al giorno.
(Per maggiori chiarimenti sull'annaffiatura consulta l'articolo: «Annaffiatura e umidità delle orchidee»).
La Vanda va concimata con generosità. Una volta alla settimana durante il periodo di maggiore crescita, vale a dire in primavera - estate mentre durante gli altri periodi dell'anno una volta ogni due settimane.
Per questa pianta che fiorisce spesso vanno evitati i concimi con titolo di azoto più alto che inibirebbero la fioritura ma vanno usati dei concimi bilanciati del tipo 20:20:20 (20 parti di azoto, 20 parti potassio, 20 parti di fosforo) nelle dosi di 1 gr per litro di acqua.Data la frequenza delle concimazioni è consigliabile che una volta alla settimana la pianta venga annaffiata abbondantemente solo con acqua in modo da eliminare i sali minerali in eccesso.
E' fondamentale che le concimazioni siano effettuate con il substrato bagnato per evitare pericolose concentrazioni di sali minerali che potrebbero danneggiare le radici.La Vanda non ama decisamente i rinvasi e poichè sono piante a sviluppo monopodiale non richiedono spesso questa pratica. Si rinvasa quando il cestino o il substrato si deteriora o quando la pianta è diventata troppo grande per essere contenuta nel suo contenitore.
La loro sistemazione ideale sono in cestini a listarelle di legno molto duro quali il tek o il cedro che non si deteriorano facilmente o comunque in qualunque supporto che permetta alle radici di respirare e di stare libere, non costrette o inzuppate d'acqua. L'ideale sono i panieri di legno sospesi. Possono essere allevate anche sulle cortecce di sughero con le radici che penzolano nell'aria.
Per non creare troppo stress alle radici e se il contenitore non è deteriorato è consigliabile mettere il tutto in un contenitore più grande senza togliere le piante dal loro vaso originale. Al momento del rinvaso, con questa soluzione si aggiunge del carbone di legno, del bark e della fibra di felce arborea tra un vaso e l'altro. In questo modo la pianta non ne risente minimamente.
Se però dobbiamo necessariamente cambiare il contenitore perchè danneggiato o marcio, in questo caso per ridurre al minimo lo stress, è opportuno immergere le radici con il vecchio supporto in acqua appena tiepida in modo da rendere più elastiche le radici e rimuoverle con la massima cautela, usando eventualmente attrezzi puliti e disinfettati (come le mani) e aggiungendo all'acqua un fungicida ad ampio spettro.
E' fondamentale che il substrato sia sistemato in modo che le radici non stiano strette, che ci sia una buona aerazione e che possa trattenere la necessaria umidità. Facciamo in modo di lasciare le radici libere di sistemarsi e non costringetele avvolgendole.
I vasi vanno appesi e le radici devono essere lasciate libere di muoversi nell'aria. Se le appoggiate su un ripiano, le radici si attaccheranno a esso e quando dovrete spostarle, si danneggeranno.
Il periodo migliore per effettuare il rinvaso è la fine della primavera e l'inizio dell'estate.
Dopo aver effettuato il rinvaso le piante vanno tenute in leggera ombra fino a quando sono si sono stabilizzate.
(Per maggiori chiarimenti sul rinvaso puoi consultare l'articolo:
«Tipo di substrato e rinvaso delle orchidee»).
Le Vanda essendo piante che crescono continuamente possono fiorire anche 3-4 volte l'anno con fioriture che durano parecchie settimane.
Per quanto riguarda le malattie della'Vanda si rimanda al capitolo: «Malattie e cure delle orchidee».
Sono coltivate non solo come piante da vaso ma anche come fiore reciso.
La Vanda Miss Joachim (foto sotto), da Miss Agnes Joachim che nel 1893 la scoprì, è diventata il fiore nazionale di Singapore.
Alcune specie di Vanda sono molto profumate.
Vedi: «Le orchidee - Il linguaggio dei fiori e delle piante».