Il biancospino, appartiene al genere Crataegus con le specie Crataegus oxyacantha (o Crataegus laevigata) e Crataegus monogyna entrambe appartenenti alla famiglia delle Rosaceae. Sono delle straordinarie piante, cantate da sempre da poeti e romanzieri non solo per la loro bellezza ma anche per le tante qualità sia come piante medicinali che ornamentali.
I biancospino si ritrovano spontanei nelle zone montane, escluse le zone litoranee. E' la tipica pianta di montagna molto longeva tanto che può raggiungere i 500 anni di età.
Sono piante perenni (molto longeve, durano fino a 500 anni), arbustive che arrivano fino a 5 metri di altezza. Le foglie sono lobate con lobi più o meno marcati. I fiori sono piccoli, bianchi-rosati, riuniti in corimbi e amanano un delizioso profumo. I frutti sono delle drupe rosse dalla polpa farinosa.
Il biancospino contiene olio essenziale ricco di tannini e vitamine, glucidi, vitamina C, acido ossalico, pigmenti, ammine, derivati terpenici, istamina.
Le sue proprietà sono: antidiarroico, astringente, diuretico, tonico, febbrifugo, ipotensivo, sedativo, antispasmodico.
Del biancospino si utilizzano i fiori raccolti prima della loro apertura in primavera; i frutti a fine settembre, essiccati al forno; la corteccia dei giovani rami raccolta a febbraio.
Si utilizza come infuso e tintura nei casi di ipertensione, nervosismo e per conciliare il sonno.
Anche il bagno rilassante con fiori di bincospino ha un effetto sedativo.
In cucina non sono molto utilizzati in quanto si dovrebbero utilizzare i frutti che non sono particolarmente saporiti.
Il biancospino è anche conosciuto come spinobianco.
Il legno di Crataegus monogyna lavorato é molto lucido.
Il biancospino è molto attivo nei confronti dell'apparato circolatorio per cui è bene prenderlo sotto controllo medico.
Vedi: Biancospino - Il linguaggio dei fiori e delle piante