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Clerodendrum

I Clerodendrum sono un gruppo di piante meravigliose che stanno diventando molto popolari in Italia per la bellezza non solo come piante ma anche per le loro incredibile fioriture.

Clerodendrum, coltivazione
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Come esistono nomi per identificare creature viventi e cose non viventi anche le piante hanno nome e cognome. A seguire riporto la classificazione scientifica latina, basata su una convenzione internazionale, introdotta nel 1753 da Carlo Linneo. Vediamo a seguire la classificazione botanica del Clerodendrum:

Regno
:
Plantae

Clado
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Clado
: Asteride
Ordine
:
Malvales

Famiglia
:
Lamiaceae

Genere
:
Clerodendrum

Specie
: vedere il paragrafo «Principali specie»

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Il genere Clerodendrum della famiglia delle Lamiaceae comprende numerose specie di piante rampicanti originarie dell'Asia e dell'Africa, delle zone tropicali e subtropicali. In considerazione del fatto che è un genere con più di 400 specie, esiste una grande varietà morfologica; ritroviamo infatti piante sempreverdi, altre a foglia decidua, alcune a portamento arbustivo altre arboreo.

Come caratteristiche generali della pianta c'è da osservare che le foglie sono per lo più verticillate o opposte, con i margini lisci o dentati e i fiori sono per lo più riuniti in infiorescenze terminali a pannocchia con una corolla tubolare. Il frutto è una drupa.

Sono piante che all'aperto possono essere allevate solo nelle zone a clima temperato, dove le temperature non scendono sotto i 13°C (salvo qualche rara eccezione).

PRINCIPALI SPECIE

Il genere Clerodendrum comprende circa 400 specie ma solo poche sono adatte a essere allevate in appartamento:

CLERODENDRUM THOMSONIAE

Il Clerodendrum thomsoniae è una pianta sempreverde rampicante originaria dell'Africa tropicale, è caratterizzata da foglie ovali-oblunghe, lucide.

Clerodendrum thomsonia

I fiori sono disposti in infiorescenze a pannocchia nella parte terminale dei rami (o alle volte all'ascella delle foglie), penduli, caratterizzati da un calice bianco disposto a formare quattro spigoli che diventano più sottili via via che si avvicina all'apice dove spunta la corolla di colore rosso vivo con gli stami e il pistillo molto lunghi che fuoriescono dalla stessa.

Tra le diverse specie del genere è quella più delicata infatti è molto esigente in fatto di temperatura minima che non deve scendere al di sotto dei 15-16°C. Fiorisce per tutta l'estate e l'autunno.

CLERODENDRUM SPLENDENS

Anche la specie Clerodendrum splendens è originaria dell'Africa occidentale, con foglie leggermente cuoriformi e increspate, lunghe circa 15 cm.

Clerodendrum splendens

I fiori sono riuniti in infiorescenze a pannocchia e sono dapprima di colore bianco e poi via via diventano gialli e infine rossi. La pianta fiorisce durante tutto il periodo estivo.

CLERODENDRUM BUNGEI

Il Clerodendrum bungei, altro splendido esemplare del genere è originario dell'Asia e in particolare della Cina, a portamento arbustivo e non supera i 2,5 m di altezza.

Clerodendrum bungei

Le foglie sono decidue, ampie, di un verde non troppo intenso, cuoriformi, con i margini lievemente dentati e se strofinate emettono un profumo non molto gradevole. I fiori, riuniti in infiorescenze a corimbo, sono piccoli, profumati, stellati, di colore rosa brillante. Fiorisce durante il periodo estivo. Tra le diverse specie è una delle poche piante particolarmente resistente alle basse temperature.

CLERODENDRUM TRICHOTOMUM

Il Clerodendrum trichotomum è una pianta originaria del Giappone, conosciuta anche come "Clerodendro giapponese", è caratterizzata da un portamento arbustivo che tende a svilupparsi maggiormente in larghezza piuttosto che in altezza (non supera infatti il metro e mezzo).

Clerodendrum trichotonum

Presente foglie decidue, grandi, ovali, opposte, lisce nella pagina superiore e leggermente pelose su quella inferiore con i margini leggermente dentati. Se le foglie sono strofinate emettono un caratteristico odore. I fiori sono particolari, molto profumati, piccoli, con il calice di colore bianco rosato con quattro stami molto lunghi. La particolarità sono i frutti che sono delle bacche velenose di colore blu-nero, sferiche, che risultano circondate dal calice che assume una colorazione rosso intensa-fucsia. La pianta fiorisce e fruttifica verso la fine dell'estate e in autunno.

In alcuni paesi le foglie di questa pianta sono mangiate dopo essere state bollite e le bacche sono usate come colorante.

Tra le diverse specie è quella che resiste meglio di tutte alle basse temperature invernali sopportando anche temperature sotto zero (-10 -15°C).

CLERODENDRUM SPECIOSISSIMUM (CLERODENDRUM FALLAX)

Il Clerodendrum speciosissimum è una specie originaria dell’isola di Giava ed è caratterizzata da foglie grandi, ovate, margini lisci e con la lamina fogliare leggermente corrugata e ricoperta da una leggera peluria. I fiori sono riuniti in infiorescenze a pannocchia, erette, di colore aranciato-rosso con corolla a forma tubolare divisa in lobi e con gli stami e il pistillo che fuoriescono. Non è molto tollerante nei confronti delle temperature minime che non devono scendere sotto i 15-16°C. Fiorisce durante l'estate.

TECNICA COLTURALE

Un aspetto importante nella coltivazione di questa pianta è il fatto che durante il periodo autunno-invernale entra in riposo vegetativo e non in senso figurato, pertanto tutte le attività devono essere sospese o comunque sensibilmente ridotte.

TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

L'unico problema per le piante di Clerodendrum sono le temperature minime. Infatti possono tranquillamente salire a 30°C senza creare danno alla pianta ma quelle invernali non devono scendere al di sotto dei 5-16°C, a eccezione delle specie C. bungei e C. trichotomum.

ESPOSIZIONE E LUCE

Sono piante che hanno necessità di molta luce ma non del sole diretto a eccezione del C. trichotomum che sopporta senza problemi il sole estivo. Sono piante che amano l'aria pertanto assicurate un buon ricambio.

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

Durante tutto il periodo di crescita (primavera - estate) assicurate al Clerodendrum delle abbondanti annaffiature facendo attenzione a non lasciare acqua stagnate nel sottovaso in quanto i ristagni idrici non sono tollerati.

A partire dall'autunno (ottobre - metà novembre) si riducono le annaffiature per le specie sempreverdi mentre per quelle a foglia decidua vanno quasi sospese del tutto.

Amano gli ambienti umidi pertanto spruzzate generosamente acqua per creare un microclima umido intorno alla chioma.

TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE

Il Clerodendrum si rinvasa ogni anno in primavera. Per questa pianta è una regola. Infatti si cambia il vaso con uno di dimensioni leggermente più grandi solo se è diventato troppo piccolo per contenere le radici, se così non è, rinvasate lo stesso, lasciando il vecchio vaso ma sostituendo la terra con del terriccio fresco.

Usate una miscela formata da terriccio fertile, torba e terra di foglie in parti uguali al quale va aggiunta un po' di sabbia grossolana che favorisce il drenaggio in quanto non sono piante tolleranti nei confronti dei ristagni idrici.

Per le piante che devono essere sistemate all'aperto è preferibile piantarle all'inizio della primavera.

CONCIMAZIONE

Nel periodo di crescita della pianta (primavera ed estate), diluite nell'acqua di irrigazione un concime liquido, diminuendo leggermente le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione, ogni 2-3 settimane.

Le fertilizzazioni si sospendono dall'inizio dell'autunno (ottobre) per riprenderle all'inizio della primavera (marzo).

Procuratevi un fertilizzante che oltre ad avere i cosiddetti macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) abbia anche i microelementi quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti fondamentali per la crescita della pianta.

FIORITURA

Il Clerodendrum è una pianta che fiorisce a partire dalla primavera.

COME POTARE LA PIANTA

In considerazione del fatto che sono piante che crescono molto, occorre procedere a un alleggerimento della chioma. Solo per le piante che crescono all'aperto occorrerà fare una vera e propria potatura, tagliando drasticamente a circa 30-50 cm dalla base.

La potatura si effettua all'inizio dell'autunno. Questa operazione stimolerà la pianta a emettere nuovi rami la primavera successiva.

Una raccomandazione: usate attrezzi sempre puliti e disinfettati prima di fare qualunque operazione sulle piante per evitare di trasmettere malattie parassitarie.

MOLTIPLICAZIONE

La moltiplicazione del Clerodendrum avviene per seme, per talea o per polloni basali.

MOLTIPLICAZIONE PER SEMI

Si semina all'inizio della primavera (marzo), sistemando i semi a una profondità di circa mezzo centimetro in un terreno per semi. Per prevenire eventuali infezioni parassitarie all'acqua di irrigazione aggiungete un fungicida a ampio spettro seguendo le indicazioni riportate nella confezione. Dopo aver inumidito uniformemente in terreno, chiudete il vassoio o il vaso o con una lastra di vetro o con un foglio di plastica trasparente che avrà il doppio vantaggio di garantire una temperatura costante e non fare asciugare troppo rapidamente il terriccio.

Moltiplicazione per seme: uso di un nebulizzatore per inumidire il terreno
Moltiplicazione per seme: uso di un foglio di plastica trasparente per evitare che il terreno si secchi troppo rapidamente e per mantenere una umidità costante

Prendere quindi il vassoio e sistematelo in una zona della casa dove la temperatura sia intorno ai 25°C (va bene anche un davanzale soleggiato). Ogni giorno controllate il terreno togliendo il foglio di plastica sia per eventualmente inumidirlo (deve rimanere sempre umido) sia per togliere la condensa che si sarà formata nella plastica o nel vetro. Quando inizierete a vedere che i semi hanno germogliato, togliete definitivamente la plastica e aspettate che le giovani piante si irrobustiscano. Dopo di che potete trapiantarle nel vaso definitivo utilizzando gli stessi accorgimenti come se le piantine fossero adulte.

Occorre ricordare che le piante nate da seme potrebbero non essere uguali alla pianta madre, in quanto subentra la variabilità genetica pertanto, se desiderate ottenere un esemplare particolare, è preferibile fare la moltiplicazione per parti della pianta madre.

MOLTIPLICAZIONE PER TALEA

Dopo la fioritura ed entro la primavera (marzo) si possono prelevare le talee lunghe circa 10-15 cm con qualche foglia nuova. Vanno prelevate con un taglio obliquo che consentirà di avere una maggiore superficie per l'emissione delle radici ed eviterà che l'acqua si accumuli su questa superficie e con un coltello affilato per evitare di sfilacciare i tessuti. Eliminate le foglie che si trovano più in basso e piantatele in un terreno formato da torba e sabbia in parti uguali.

Moltiplicazione per talea: taglio della talea sotto il nodo
Moltiplicazione per talea: fare dei buchi nel terreno per la sistemazione delle talee
Sistemate i vasi in una zona dove le temperature siano intorno ai 16-18°C e mantenete il terreno sempre umido annaffiando facendo attenzione a non bagnare le talee.
Quando inizieranno a comparire i primi germogli vuol dire che le radici del Clerodendrum si sono formate. A quel punto aspettate che le talee si siano irrobustite (circa entro due mesi dalla messa in radicazione delle talee) e piantatele in vasi singoli come se fossero delle piante adulte e trattatele come tali.

PER POLLONI BASALI

Le piante possono essere moltiplicate anche con i polloni basali che si formano alla base della pianta (a esempio la C. bungei). In autunno o in primavera possono essere staccati dalla pianta madre prelevandoli con tutta la terra (non mettete a nudo le radici in quando sono piante che non gradiscono questa pratica) e piantandoli in vasi singoli.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

La pianta ha un aspetto stentato e le foglie ingialliscono e cadono

Questo sintomo spesso è da associare a eccessive annaffiature.
Rimedi: Fate asciugare il terreno e per il futuro seguite le indicazioni riportate al paragrafo annaffiature.

Le foglie si presentano punteggiate

La punteggiature nelle foglie è spesso sintomo di un attacco da parte degli acari o di ragnetto rosso come più spesso sono chiamati. Se osservate con una lente di ingrandimento, sopratutto nella pagina inferiore della foglia, potrete notare sia le forme mobili che delle sottili ragnatele.

Acari delle piante

Rimedi: mantenere intorno alla pianta un ambiente umido in quando l'umidità inibisce la sua proliferazione. Nel caso che l'attacco sia particolarmente grave occorre intervenire con acaricidi specifici che potete trovare sia presso i centri specializzati di giardinaggio oppure presso i Consorzi agrari.

Infestazione dovuta a cocciniglie

Le cocciniglie sono degli insetti molto fastidiosi che possono creare grave danno alla pianta se trascurati. Possono essere di due tipi: cocciniglia bruna o cocciniglia farinosa (per maggiori informazioni, vedere il capitolo dedicato alle cocciniglie).

Cocciniglia bruna e cocciniglia farinosa sulla pianta

Rimedi: possono essere eliminate se la pianta è piccola con un batuffolo di cotone inumidito con alcool denaturato oppure, se la pianta è in vaso, può essere lavata con un acqua e sapone neutro strofinando con una spugna, dopo di che va risciacquata per togliere il sapone. Se la pianta è grande e piantate all'aperto, bisogna usare degli insetticidi specifici che potete trovare nei centri specializzati in giardinaggio oppure nei Consorzi agrari.

ETIMOLOGIA DEL NOME CLERODENDRUM

Il nome del genere Clerodendrum deriva dal greco kleros «fortuna» e dendron «albero» per ricordare un'antica leggenda secondo la quale queste piante possedevano proprietà medicinali e curavano numerosi disturbi.

TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI

I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.

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