Pandorea
Il genere Pandorea comprende poche specie di piante rampicanti sempreverdi, molto apprezzate sia per i loro fiori che per il fogliame particolarmente attraente.

Pandorea pandorana
IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Classificazione botanica
- Origine della pianta
- Caratteristiche generali della pianta
- Principali specie
- Come coltivare la pianta
- Etimologia del nome Pandorea
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
Perchè proponiamo la classificazione botanica? Perchè è importante in quanto ci permette di sapere le caratteristiche di una pianta ma anche di comprendere la diversità degli organismi e come sono imparentati tra loro. Fu il naturalista svedese Carlo Linneo che nel 1753 riprendendo studi di altri studiosi, definì la prima classificazione scientifica delle creature viventi introducendo un ordinamento gerarchico: regno, classi, ordini, generi e specie e dividendo il mondo della natura in tre regni: minerale, vegetale e animale. Da tutto ciò è derivata la classificazione botanica fatta basandosi sulle caratteristiche morfologiche delle piante (oggi sul loro DNA). A seguire pertanto riporto la classificazione botanica della Pandorea
ORIGINE DELLA PIANTA
Il genere Pandorea comprende piante tutte originarie della foresta pluviale della Malesia, della Papuasia, dell'Australia e della Nuova Caledonia, localizzate dal livello del mare fino a 3000 m di altitudine.
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA
Il genere Pandorea comprende piante rampicanti sempreverdi i cui fusti sono legnosi e molto ramificati. Le foglie sono per lo più opposte o verticillate, pennate con fino a 9 paia di foglioline, di colore verde scuro. I fiori sono tubolari, formati da cinque lobi, con la parte terminale espansa, riuniti in racemi o pannocchie nella parte terminale del ramo e sono particolarmente profumati. I frutti sono dei baccelli legnosi a forma di barca lunghi circa 8 cm e larghi 2 cm e contengono al loro interno numerosi semi alati di consistenza cartacea.
Pandorea pandorana
Nelle zone a clima mite le Pandorea sono coltivate all'aperto per fare pergolati come piante rampicanti e ricadenti per il loro bellissimo effetto decorativo.
PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE
Esistono poche specie nel genere Pandorea tra le quali ricordiamo:
PANDOREA PANDORANA
La Pandorea pandorana (Bignonia pandorana o Tecoma australis) originaria della Papuasia e della Nuova Guinea è un rampicante molto vigoroso che produce molti fusti sottili particolarmente ramificati.

Pandorea pandorana
Le foglie sono tipiche della specie, pennate (formate da 6 paia di piccole foglie) lunghe fino a 10 cm. Fiorisce in inverno e in primavera producendo deliziosi fiori tubulari di colore giallo crema con screziature rosse. I fiori sono riuniti in infiorescenze a racemo per lo più terminali.
PANDOREA JASMINOIDES
La Pandorea jasmionoides (Bignonia jasminoides) è un bellissimo rampicante originario dell'Australia provvisto di fusti contorti e molto ramificati. Le foglie sono pennate e composte da 5-9 foglioline di un bel colore verde lucido mentre i fiori sono tubulari con la parte terminale espansa di colore bianco screziati di rosa nella gola, riuniti in infiorescenze a pannocchia.

Pandorea pandorana
Esistono numerosi ibridi tra i quali ricordiamo: Pandorea jasminoides ‘Alba’ con fiori di colore bianco; Pandorea jasmionoides ‘Lady Di’ con fiori bianchi con la gola di colore giallo aranciato; Pandorea jasminoides ‘Rosea’ con fiori di colore rosa e gola di colore rosa scuro; Pandorea jasminoides ‘Rosea Superba’ con fiori rosa, gola di colore rosa più intenso e screziati di rosso.
COME COLTIVARE LA PIANTA
La Pandorea non è una pianta difficile da coltivare. Occcorre solo avere qualche accorgimento in virtù del fatto che è una pianta rampicante, che ama il sole e il calso e un po' di attenzione per le basse temperature.
ESPOSIZIONE E LUCE
La Pandorea è una pianta delicata che nelle zone a clima mite può essere allevata all'aperto, in pieno sole o in ombra parziale come pianta rampicante o ricadente per adornare pergolati o muri. Nelle zone a clima rigido è preferibile allevarla in vaso per essere portata in ambiente protetto durante la stagione fredda.
E' importante non posizionarla in luoghi troppo ombreggiati per evitare d'avere fioriture scarse.
TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE
Le temperature ottimali di coltivazione sono comprese tra 18 - 25 °C. Temperature prolungate sotto i 5°C iniziano a creare seri problemi alla pianta.
USO DEI TUTORI
E' importante dotare la Pandorea di tutori ai possa ancorarsi dato il suo portamento rampicante.


ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE
Durante tutto il periodo primaverile-estivo la pianta di Pandorea va annaffiata con moderazione evitando i ristagni idrici nel sottovaso. Meglio irrigare con poca acqua ma spesso. Durante il periodo autunno-invernale si deve bagnare con molta più moderazione.
TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE
La Pandorea si rinvasa ogni anno in primavera usando un buon terreno fertile tendenzialmente acido ricco di sostanza organica. Se si vuole coltivare in piena terra, predisporre un buon terreno fertile, ben drenato.
CONCIMAZIONE
Dalla primavera e per tutta l'estate somministrare alla Pandorea con l'acqua d'irrigazione una volta al mese un buon concime liquido equamente bilanciato in azoto (N), fosforo (P) e potassio (K). E' importante inoltre che contenga anche i microelementi, vale a dire quegli elementi presenti in quantità minima (ma comunque importanti per una equilibrata crescita della pianta) quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo).
COME POTARE LA PIANTA
La potatura è importante per la Pandorea per riuscire a governare la pianta. Il periodo ottimale è fine autunno - inizio inverno, perché la fioritura avviene sui rami dell’anno.
FIORITURA
L'epoca di fioritura è variabile da specie a specie e a esse si rimanda.
MOLTIPLICAZIONE
La moltiplicazione della Pandorea avviene per talea o per seme.
Nel scegliere la tecnica da adottare occorre tenere presente che la moltiplicazione per seme ha con se lo svantaggio che, subentrando la variabilità genetica, non si è certi che si avranno delle piante uguali alle piante madri, nel qual caso qualora si voglia ottenere una pianta precisa o non si è certi della qualità del seme, è bene fare la moltiplicazione per parti vegetative.
Le talee lunghe 10-15 cm si prelevano in estate tagliandole con un taglio obliquo immediatamente sotto un nodo. Questo tipo di taglio è consigliato in quanto permette d'avere una maggiore superficie per la radicazione ed evita l'accumulo di acqua su quella superficie.
Usare una lama pulita, affilata per evitare di sfilacciare i tessuti e opportunamente disinfettata, preferibilmente alla fiamma, per evitare d'infettare i tessuti.




Dopo aver eliminato le foglie poste più in basso le talee si sistemano in una composta formata da torba e sabbia grossolana in parti uguali. Il vaso si ricopre con un sacchetto di plastica messo a cappuccio dopo aver sistemato nel terreno dei bastoncini per tenere la plastica lontana dalle talee e aver stretto il sacchetto con un elastico al vaso, per evitare la perdita di umidità.
Le talee si sistemano in un ambiente a circa 18°C di temperatura e ogni giorno si toglie la plastica per controllare l'umidità del terreno ed eliminare la condensa che si sarà formata sulla plastica. Una volta che iniziano a comparire i primi germogli, vuol dire che le talee avranno radicato. A quel punto si toglie la plastica definitivamente e si sistema il vaso in una zona più luminosa, alla stessa temperatura e si aspetta che le talee si irrobustiscano. Una volta che saranno sufficientemente grandi, si trapianteranno nel vaso definitivo e si tratteranno come le piante adulte.
I semi si piantano in primavera in una composta formata da terriccio fertile e sabbia grossolana. Il vassoio che contiene i semi va tenuto all'ombra, a una temperatura intorno ai 13-18°C ed è fondamentale che il terriccio rimanga costantemente umido (usare uno spruzzatore per inumidire il terriccio) fino al momento della germinazione.



Il vassoio va ricoperto con un foglio di plastica trasparente (o con una lastra di vetro) che garantirà una buona temperatura ed eviterà un disseccamento troppo rapido del terriccio. Il foglio di plastica va rimosso ogni giorno per controllare il grado di umidità del terreno e togliere la condensa che si forma sulla plastica. Una volta che i semi hanno germogliato (in genere dopo due settimane) si toglie il telo di plastica e si sposta la cassetta in una posizione più luminosa (non al sole diretto).
E' importante eliminare le piante meno vigorose per dare spazio a quelle più robuste. Una volta che le nuove piante saranno sufficientemente grandi da essere manipolate si trapiantano in vasi singoli con una composta così come indicato per le piante adulte e si trattano come tali.
PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
La pianta cresce e fiorisce poco
Questi sintomi potrebbero essere dovuti a poca luce o a temperature troppo basse.
Rimedio: analizzare come la pianta è stata allevata in base alle indicazioni riportate nella presenta scheda e regolarsi di conseguenza.
Presenza di afidi sulla sulla pianta
Sulla pianta è possibile osservare dei piccoli animali di colore variabile dal bianco al giallino al verde. Si tratta di afidi, o come comunemente sono chiamati pidocchi.
Osservateli con una lente di ingrandimento e confrontateli con la foto a lato, sono
inconfondibili, non ci si può sbagliare. In genere sono localizzati nella parti più tenere della pianta (ma non solo).
Sono insetti che possono arrecare grave danno in quanto con il loro apparato boccale pungono i tessuti della pianta e sottraggono la linfa.
Oltre ciò possono trasmettere malattie (soprattutto virus) e i loro escrementi sono molto appetiti da numeri altri insetti e funghi.

Rimedio: trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista. Si tratta in genere di prodotti sistemici, vale a dire che entrano nel circolo linfatico della pianta e quindi assorbiti dagli insetti durante la nutrizione.
Presenza di piccoli animali di colore rossiccio sulla pianta
Se le foglie iniziano a ingiallire e successivamente a queste manifestazioni si accartocciano, assumendo un aspetto quasi polverulento e cadono, molto probabilmente si è in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie.

Rimedio: aumentare l'umidità intorno alla chioma in quanto gli acari sono favoriti da un ambiente secco. Se con questo sistema non si riesce a controllarli allora si deve intervenire con acaricidi specifici facilmente reperibili in un buon centro per giardinaggio. Se la pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.
ETIMOLOGIA DEL NOME PANDOREA
Il nome del genere deriva da Pandora, nome della prima donna creata secondo la mitologia greca (dal greco pan doron «tutto dono» perché ogni divinità dell'Olimpo le aveva fatto un regalo) che aprì un vaso sigillato donato da Zeus liberando tutti i mali che l’umanità ancora non conosceva. La similitudine è relativa al fatto che ogni baccello contiene al suo interno molti semi che si disperdono all'aria una volta aperti.
CURIOSITÀ SULLA PIANTA
Le Pandorea comunemente sono conosciute come trombette d'Oriente.
Tutte le specie hanno un apparato radicale forte e penetrante pertanto non devono essere piantate vicino condotte interrate.
TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.