Philesia
Le Philesia grazie al loro portamento aggraziato e alle loro delicate fioriture rallegrano gli angoli dei giardini e delle nostre case.
Nota 1
IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Classificazione botanica
- Caratteristiche generali
- Tecnica colturale
- Etimologia del nome Philesia
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
CARATTERISTICHE GENERALI
Il genere Philesia della famiglia delle Philesiaceae, comprende una sola specie, la Philesia magellanica (sinonimo Philesia buxifolia) originaria delle zone meridionali del Cile e del sud dell'Argentina.
Nota 1
Si tratta di una pianta sempreverde a portamento arbustivo, di piccole dimensioni, presente soprattutto nelle regioni a clima temperato.
E' caratterizzata da foglie lanceolate, disposte in maniera alterna lungo i fusti, picciolate, di un bel colore verde intenso. I fiori, che sbocciano nei mesi di maggio - giugno, si formano all'estremità dei rami, sono solitari, ermafroditi, penduli, imbutiformi, cerosi, composti da sei tepali (tre interni e tre esterni di piccole dimensioni) di un colore che va dal rosa intenso al rosso. Il frutto è una bacca liscia, globosa che contiene al suo interno numerosi semi.
TECNICA COLTURALE
La Philesia non è una pianta di difficile coltivazione in quanto considerata semirustica.
ESPOSIZIONE E TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE
E' una pianta che preferisce le posizioni ombreggiate e può essere allevata all'aperto nelle regioni meridionali caratterizzate da inverni miti mentre nelle altre regioni a clima più rigido, è opportuno che siano protette durante i mesi invernali.
ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE
La Philesia a partire dalla primavera e per tutta l'estate va annaffiata abbondantemente con acqua non calcarea mentre durante il periodo autunno-invernale le annaffiatura vanno sensibilmente ridotte.
Attenzione ai ristagni idrici che non sono tollerati.
Nota 2
TIPO DI TERRENO - RINVASO
Un buon substrato per la Philesia deve essere leggero, non calcareo, formato da torba, terra da giardino, terriccio di foglie e sabbia, tutto in parti uguali.
Considerando che sono piante che vanno annaffiate spesso e che non tollerano i ristagni idrici, è preferibile usare dei vasi di terracotta che permettono al terreno di avere scambi gassosi con l'esterno.
CONCIMAZIONE
La Philesia si concima a partire dalla primavera e per tutta l'estate ogni due settimane, diluendo il fertilizzante nell'acqua di annaffiatura e dimezzando le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione del fertilizzante. Negli altri periodi vanno sospese.
E' opportuno usare un concime che oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P), potassio (K) contengano anche i cosiddetti microelementi, vale a dire quei composti di cui la pianta ha bisogno in minima quantità (ma ne ha pur sempre bisogno) quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
POTATURA
Le Philesia sono piante che non si potano. Si eliminano semplicemente le parti della pianta che si danneggiano o che seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie. Abbiate sempre l'accortezza che le cesoie o i coltelli che usate siano puliti e disinfettati, preferibilmente alla fiamma, per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
FIORITURA
L'epoca di fioritura è la fine della primavera - inizio estate.
MOLTIPLICAZIONE
La moltiplicazione della Philesia avviene per talea o per polloni.
MOLTIPLICAZIONE PER TALEA
In estate (luglio) si possono prelevare delle talee lunghe circa 10 cm tagliandole immediatamente sotto il nodo. Si raccomanda di tagliare in senso obliquo in quanto ciò permette d'avere una maggiore superficie per la radicazione ed evita l'accumulo di acqua su questa superficie.
Usate una lametta o un coltello ben affilato per evitare la sfilacciatura dei tessuti e abbiate cura che tutti gli attrezzi che usate per il taglio siano puliti e disinfettati (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.
Dopo aver eliminato le foglie poste più in basso, si immerge la parte tagliata in una polvere rizogena per favorire la radicazione. A quel punto si sistemano le talee in una composta formata da torba e sabbia in parti uguali facendo dei buchi con una matita, tanti quante sono le talee da sistemare, avendo cura successivamente di compattare delicatamente il terriccio.
Per tutta la durata della radicazione si mantiene il terreno sempre umido.
Una volta che iniziano a comparire i primi germogli, vuol dire che la talea ha radicato; si aspetta che si irrobustiscano e una volta che sono sufficientemente grandi, si trapiantano nel vaso definitivo e si trattano come le piante adulte.
MOLTIPLICAZIONE PER POLLONI
Alla base della pianta si formano normalmente dei polloni. Questi possono essere prelevati, all'inizio della primavera, per formare nuove piante. Si prelevano solo quelli che hanno raggiunto una lunghezza di circa la metà o un terzo della pianta madre, con tutte le loro radici. Ciascun pollone va quindi sistemato in un vaso singolo in un terriccio composto come indicato al paragrafo "Rinvaso" e si tratta la giovane pianta come se fosse adulta.
PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
Non sono piante particolarmente soggette a malattie.
ETIMOLOGIA DEL NOME PHILESIA
Il nome della specie Philesia magellanica deriva dalla XII regione meridionale cilena Magallanes dove la pianta è originaria mentre il nome del genere Philesia deriva dal greco φιλέω (fileo) «amare, amabile» nome dato dal naturalista francese Philibert Commerçon o Commerson (1727 - 1773) per l'eleganza della pianta.
TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.
Note
- Per gentile concessione di Jason Hollinger, concessa sotto licenza Creative Commons (CC BY 2.0)
- Immagine tratta dal sito TomorrowsPlants.com