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Come piantare, coltivare e prendersi cura dei fiori dei gladioli

Il gladiolo è famoso per le sue alte spighe fiorali dai fiori grandi e colorati, molto decorativi. Impara come piantare, coltivare e prenderti cura del gladiolo in tutte le stagioni.

Fiori di gladioloDelicati fiori di gladiolo screziati di rosa

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CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Il gladiolo, nome scientifico Gladiolus appartiene alla famiglia Iridaceae, ordine Asparagales, clado Monocodiledoni, Angiosperme e regno delle Plantae e sono piante da fiore, disponibili in tantissimi colori e dimensioni: oltre le circa 255 specie esistino infatti numerosi piccoli ibridi che si adattano perfettamente alla coltivazione sia in vaso che in giardino, con fiori dalle dimensioni da molto piccole a molto grandi in una gamma indescrivibile di colori.

DESCRIZIONE DELLA PIANTA

I gladioli sono tra i bulbi più diffusi e conosciuti perchè coltivati sia a scopo ornamentale nei giardini che come fiori da taglio.

A partire dal 1800 i gladioli sono stati oggetto di ibridazione per avere fiori dai colori più diversi: bianco, giallo oro, lilla, viola, azzurro, con tutte le loro sfumature e maculature.

Sono provvisti di lunghe foglie erette nastriformi, lunghe 20-35 cm ma che possono arrivare anche a 120 cm nelle varietà più grandi, appiattite, poco carnose e coriacee. In primavera al centro delle foglie si forma lo stelo fiorale che forma la spiga di fiori, che sbocciano a partire dalla parte bassa. I fiori non hanno una lunga durata per questa ragione il loro impianto avviene normalmente in maniera scalare per garantire una fioritura continua.

Il gladiolo tecnicamente è considerato un , detto anche bulbo-tubero ma che altro non è che il corpo delle piante superiori formato da radice, fusto e foglie.

I migliori gladioli sono stati inizialmente sviluppati da incroci di diverse specie originarie dell'area mediterranea dell'Europa ma dopo la scoperta di specie africane, sono iniziati una serie di ibridazioni che hanno portato ad avere i gladioli a fiori grandi (sono i più famosi e usati dai fioristi come fiori recisi) e gladioli a fiori piccoli tipo miniature (versioni più piccole dei tipi a fiore grande più adatti per piccole composizioni).

COME SI SVILUPPA IL CORMO DI UN GLADIOLO

Per capire come dobbiamo regolarci con la coltivazione del gladiolo, è fondamentale conoscere il suo ciclo di sviluppo.

Ogni anno si forma un nuovo cormo sopra quello vecchio, che avvizzisce e muore. Mentre il nuovo cormo si forma sopra quello vecchio, nella base si formano piccoli nuovi cormi che si utlizzano normalmente per propagare diverse varietà di gladiolo (occorrono almento 3 anni prima che questi piccoli bulbi siano produttivi).

Come si sviluppa il cormo di un gladioloCome si sviluppa il cormo di un gladiolo (Nota 1)

QUANTE VOLTE FIORISCE IL GLADIOLO?

Un gladiolo non ha una fioritura molto lunga infatti dura fiorito circa una settimana. Per questa ragione i bulbi devono essere piantati in modo scalare a intervalli di circa 10 giorni per avere delle fioriture scalari dalla primavera fino all'autunno.

QUANDO PIANTARE IL GLADIOLO

I bulbi del gladiolo si piantano in primavera (nei nostri climi in genere da marzo e fino alla fine di aprile), una volta che è scongiurato il pericolo delle gelate e il terreno si è riscaldato almeno a 13°C.

Piantali in modo scalare: a partire dal primo impianto fai passare 10 giorni e poi pianta un'altra fila e così via. Questo avrà come conseguenza di avere fioriture continue fino all'inizio dell'autunno.

L'ultimo impianto dovrebbe avvenire entro l'inizio di luglio se si vuole che i cormi abbiano abbastanza tempo per svilupparsi e maturare prima del gelo. Considera che a seconda della varietà sono necessari dai 60 ai 90 giorni dal momento in cui i cormi vengono piantati alla fioritura.

COME DEVONO ESSERE I BULBI DEI GLADIOLI PER ESSERE PIANTATI

Per essere certo che i tuoi gladioli fioriranno, assicurati di piantare cormi che abbiano un diametro uguale o superiore a 6 cm, siano in buono stato, duri al tatto e senza essere danneggiati. Se non presentano queste caratteristiche è meglio che non li pianti perchè potrebbero essere affetti da virus o batteri.

COME PIANTARE IL GLADIOLO IN GIARDINO

Terreno: Il terreno che ospiterà i gladioli va preparato arieggiandolo con una zappa o con un forcone fino a 30-40 cm di profondità. Aggiungi quindi circa 5-10 cm di compost o del letame maturo. Preferiscono un terreno argilloso, sabbioso e ben drenato. I cormi marciranno se il terreno è troppo pesante e umido.

Spaziatura e profondità d'impianto: la distanza tra le piante deve essere di circa 15-25 cm (pianta i bulbi più grandi più in profondità) e devono essere piantati a una profondità di circa 10 cm con la parte appuntita rivolta verso l'alto. Ricopri quindi con la terra e compatta il terreno per bene sopra il cormo. Se coltivi i gladioli per avere i fiori recisi allora è preferibile piantarli in file, se invece li pianti per bordura o per aiuola piantali a gruppi di 7 o più per avere un effetto ottico migliore.

Luce: i gladioli crescono e fioriscono meglio in pieno sole. Possono fiorire anche all'ombra, ma in questo caso i colori non saranno vividi come quando piantati in pieno sole e la pianta non crescerà altrettanto bene e tenderà a produrre più foglie che fiori.

Se stai piantanto varietà o ibridi alti, ricorda all'impianto di sistemare anche dei tutori facendo attenzione a non danneggiare i cormi. Non appena si forma il gambo fiorale, assicuralo al tutore in modo che vento, pioggia ecc. non l'incurvino.

COME COLTIVARE IL GLADIOLO

Annaffiatura

Se le piogge sono scarse, allora le piante vanno annaffiate regolamente, soprattutto durante l'estate. Aspetta sempre che il terreno sia asciutto prima di annaffiare. Le annaffiture vanno continuate fino a quando le foglie non saranno completamente secche per garantire ai bulbi di crescere e immagazzinare sostanze nutritive per la stagione successiva.

Potatura

Rimuovi i fiori sbiaditi o morti per garantire una fioritura continua. Per il resto non necessitano di potatura.

Fertilizzazione

Quando le piante inziano a crescere e raggiungono un'altezza di 25-30 cm, dai del concime organico che scioglierai nell'acqua e lo somministrerai con l'annaffiatura. Una seconda concimazione è opportuna quando i fiori iniziano a mostrare i loro colori. Ottimo anche il concime specifico per piante bulbose.

Pacciamatura

Per preservare l'umidità del terreno ed evitare la crescita di erbacce, metti del pacciame una volta che le piante emergono dal terreno. Sistema uno strato di paglia o di corteccia spessi circa 3-7 cm. Il pacciame manterà anche il terreno umido e ti consentirà di annaffiare con minore frequenza.

Taglio

Se le piante sono coltivate per raccogliere i fiori, il gambo del fiore va raccolto al mattino quando i 3 fiori inferiori sugli steli iniziano ad aprirsi. Lascia almeno 4 foglie sulla pianta per ringiovanire i cormi se pensi di conservarli per il prossimo anno.

Fiori di gladioloFiori di gladiolo di un bellissimo colore rosa

QUANDO E SE SI DEVONO TOGLIERE DAL TERRENO I BULBI DEL GLADIOLO

Nelle zone dove le temperature si mantengono miti (dove le temperature non scendono sotto i 5-8°C) dopo che la fioritura è finita, continua a curare la pianta con le annaffiature fino a che le parti verdi sono rigogliose. Le foglie infatti continueranno a immagazzinare sostanze nutritive nei bulbo-tuberi, necessarie per la fioritura dell'anno successivo. Quando il fogliame iniziano ad appassire (circa dopo un mese dall'ultima fioritura), si tagliano le foglie ingiallite (non tagliare le foglie prima che siano completamente secche) e si dissotterrano i bulbi che andranno conservati in luogo fresco e ben aerato (dove entrano in completo riposo vegetativo) per farli asciugare per bene. Si eliminano poi eventuali bulbilli che si sono formati attorno al bulbo principale, si puliscono e si conservano in un luogo fresco, buio, asciutto, ben aerato fino alla fine dell'impianto l'anno successivo. Per essere sicuri che marciumi e muffe non li attacchino, puoi cospargeli con una polvere fungicida ad ampio spettro e tenerli così fino al loro utilizzo.

Nelle zone dove le temperature rimangono intorno ai 10°C i gladioli possono essere lasciati nel terreno per rifiorire l'anno successivo. In ogni caso, finita la stagione di fioritura, taglia le cime nel tardo autunno. Sistema della pacciamatura con uno spesso strato di paglia o di foglie tritate per garantire una maggiore protezione ai cormi.

Tieni comunque presente che con il passare degli anni la pianta tende a fiorire sempre meno per cui rinnova i bulbi ogni 3-4 anni.

COME METTERE A RIPOSO E CONSERVARE I BULBI DI GLADIOLO DURANTE L'INVERNO

I bulbi che vengono prelevati dal terreno in autunno vanno conservati in un luogo asciutto, ben ventilato e con temperature di circa 5°. Usa dei contenitori ariosi tipo cestini a trama larga (no contenitori di plastica o altro materiale che non da passare l'aria). Per esempio vecchie calze di nylon sono perfette.

E' consigliabile spolverare i bulbi con un fungicida ad ampio spettro per evitare marciumi o altre malattie durante la conservazione.

Fiori di gladiolo di colore gialloFiori di gladiolo di un accattivante colore giallo oro

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

Il modo migliore per mantenere le piante sane è piantare bulbi sani che siano sodi al tatto e di buona dimensione. Elimina tutto ciò che è molliccio o danneggiato perchè quasi sicuramente contengono virus o batteri.

Il principale parassita dei gladioli sono i tripidi, piccoli insetti che si nutrono dei fiori e delle foglie formando caratteristiche striature e scolorimenti. Questi insetti svernano nei cormi e sono talmente piccoli che non ti accorgi della loro presenza. Se usi i tuoi cormi da un anno all'altro per evitare la loro presenza o ogni anno compri cormi nuovi oppure puoi trattarli immergendoli in acqua bollente per 2 minuti per ucciderli. Lasciali quindi asciugare per bene. Se, nonostante ciò, inizi a vedere i primi segni del danno, spruzza sulle piante , molto efficace e del tutto naturale.

IMPOLLINAZIONE

I fiori sono impollinati dagli insetti (coleotteri, api e mosche) attratti dal nettare e dal polline. I semi in natura di norma sono trasportati dall'acqua o dal vento.

ETIMOLOGIA DEL NOME GLADIOLO

Il nome Gladiolus deriva dal latino gladiolus «spada» in riferimento alla forma delle foglie. Infatti anche il nome popolare più diffuso è spadacciola.

TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI

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BIBLIOGRAFIA ONLINE

Note

1. Immagine tratta dal sito

Trovapiante