Le Celosia, le piante conosciute come cresta di gallo e amaranto piumoso, sono molto coltivate in Europa per le spettacolari infiorescenze molto colorate.
Il genere Celosia appartiene alla famiglia delle Amaranthaceae e comprende piante molto apprezzate per le loro infiorescenze molto vistose, colorate e appariscenti che si ergono al di sopra delle foglie.
Sono piante originarie delle zone tropicali dell'Asia, dell'Africa e dell'America, annuali.
Esistono circa sessanta specie nel genere Celosia tra le quali ricordiamo:
La Celosia argentea è la specie dalla quale sono derivate tutte le altre, originaria dell'Asia tropicale. E' una pianta che raggiunge un'altezza di un metro con foglie di colore verde scuro, ruvide, con evidenti nervature. I fiori sono di colore bianco argentato. Interessanti sono le innumerevoli varietà che sono derivate da questa specie:
La pianta assume nomi diversi a seconda dei diversi paesi: in Messico è chiamata flor de terciopelo «fiore di velluto»; in Nigeria (e in tutta l'Africa occidentale) è conosicuta come soko yokoto «fai tua marito grasso e felice»; in Spagna e in Guatemala così come in Italia è chiamta cresta de gallo.
E' una pianta usata come alimento tradizionale nei paesi dell'Africa occidentale e del sud est asiatico. dove si mangiano sia le foglie che i fiori.
Nella Celosia caracas le infiorescenze, tipiche della specie, sono formate da numerosi fiori di colore cremisi. La fioritura avviene durante il periodo estivo.
La Celosia è una pianta che ama la luce, il sole e il caldo. Le temperature ottimali di coltivazione sono intorno ai 20-23°C per ottenere una abbondante fioritura e l'esposizione in pieno sole se allevate all'aperto. Dentro casa, vale la stessa regola ma attenzione che la pianta non riceva i raggi del sole filtrati dai vetri (durante la stagione più calda) che funzionando come delle lenti, rischierebbero di bruciare la pianta. Temperature inferiori a 15°C iniziano a creare problemi alla pianta.
Nella regioni a clima temperato è una pianta che può essere coltivata con successo anche all'aperto per adornare aiuole e giardini.
Le Celosia non devono essere molto annaffiate: il terreno deve essere appena umido. Una annaffiatura eccessiva può facilmente far marcire le radici.
Attenzione a non lasciare ristagni idrici nel sottovaso in quanto questo creerebbe un ambiente asfittico per le radici della pianta che non è in alcun modo tollerato.
In considerazione del fatto che è una pianta di origine tropicale ama gli ambienti umidi pertanto è opportuno, durante la stagione calda, fare delle frequenti nebulizzazioni alla chioma, avendo cura di non bagnare i fiori ma solo le foglie. E' preferibile che le irrigazioni alla chioma vengano fatte la mattina presto in modo che alla sera, tutte le parti della pianta siano ben asciutte.
Non è necessario effettuare il rinvaso delle Celosia in considerazione del fatto che sono piante che sono allevate come annuali per cui al momento del trapianto delle piantine ottenute da seme, usate un miscuglio formato da un buon terreno fertile, torba e sabbia grossolana. Il pH ottimale deve essere intorno a 6-6,4.
Le piante di Celosia, a partire dal mese di maggio si iniziano le concimazioni usando un buon fertilizzante liquido diluito nell'acqua di annaffiatura una volta la mese. Quando la pianta inizia a fiorire occorre concimazione con maggiore frequenza (ogni due settimane), diminuendo però leggermente le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione.
Usate un fertilizzante che abbia un rapporto 3:1:2 vale a dire tre parti di azoto (N), 1 di fosforo (P) e 2 di potassio (K) che favorisce una più copiosa fioritura della pianta.
Nelle Celosia, nella maggior parte delle specie, la fioritura inizia verso la fine della primavera e può proseguire fino all'autunno inoltrato.
Nella Celosia, per ottenere una maggiore quantità di fiori occorre attuare la cimatura degli apici vegetativi della pianta che favorirà una maggiore ramificazione e quindi un maggior numero di fiori.
Le piante di Celosia si moltiplicano per seme. Con questo tipo di propagazione è probabile che le piante che otterrete non siano uguali alla pianta madre in quanto subentra la variabilità genetica. Questo però in questo caso potrebbe non essere un handicap in quanto si potrebbero avere delle piacevoli sorprese.
MOLTIPLICAZIONE PER SEMI
All'inizio della primavera (marzo) in un buon terriccio per semi disporre i semi a una profondità di circa 2 mm. Per aiutarvi in questa operazione potete usare un pezzo di legno piatto per interrare i semi oppure versarvi sopra un sottile strato di terra.
Questo sintomo è indice o di eccessive annaffiature oppure che le concimazioni non sono regolari oppure che la pianta è stata soggetta a correnti d'aria fredda.
Rimedi: se il terriccio è inzuppato, controllare le radici della pianta, eliminare eventualmente quelle marce e rinvasare. Per il futuro regolare meglio le irrigazioni.
Qualora la causa non siano le irrigazioni allora spostate la pianta in un luogo più caldo, senza correnti d'aria e regolare meglio le concimazioni secondo le indicazioni riportate nella presente scheda.
In genere si tratta di afidi, meglio conosciuti come pidocchi.
Rimedi: occorre intervenire con antiparassitari specifici che potete trovare facilmente nei centri specializzati in giardinaggio.
La particolarità di alcune specie del genere (in particolare la Celosia plumosa), è che i fiori possono essere essiccati e mantengono per diverso tempo il loro colore. Se si desidera essiccarli occorre raccoglierli a piena maturazione e sistemarli in una stanza buia, ben aerata e capovolti. In questo modo nel giro di una settimana saranno secchi e potranno essere usati come decorazione. Per esperienza personale consiglio, una volta secchi, di spruzzare un po' di lacca per capelli (o della colla spray) che mantiene i fiori più a lungo.
Il nome Celosia deriva dal greco keleos «ardente, fiammeggiante» per il colore delle infiorescenze.