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Pilea

Le Pilea, grazie al loro fogliame marmorizzato e al loro aspetto compatto, sono ideali per essere coltivate in luoghi non molto luminosi anche da chi non è esperto in giardinaggio.

Pilea, coltivazione
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Cos'è una classificazione botanica? Le piante nel linguaggio comune hanno nomi diversi a seconda della zona dove ci si trova, poco adatti per identificare in modo univoco una pianta. Per superare questo ostacolo è stata creata la nomenclatura scientifica latina, secondo una convenzione internazionale, introdotta nel 1753 da Carlo Linneo. In pratica si tratta di identificare le piante, con termini derivati ora dal latino o dal greco in base alle loro caratteristiche morfologiche o come avviene oggi in base al loro DNA incasellando le piante all'interno di una classe, un ordine, una famiglia, un genere e una specie in pratica, facendo una classificazione botanica.

Regno
:
Plantae

Clado
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Clado
: Roside
Ordine
:
Rosales

Famiglia
:
Urticaceae

Genere
:
Pilea

Specis
: vedere il paragrafo «Principali specie»

ORIGINE DELLA PIANTA

La Pilea comprende piante tutte originarie delle zone tropicali dell'Africa e dell'America.

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Le Pilea sono piante sempreverdi, a portamento cespuglioso, con chioma compatta, di piccole dimensioni che vivono bene in luoghi non particolarmente luminosi.

Le foglie sono molto ornamentali di solito sempre screziato, opposte, provviste di picciolo e di lunghezza variabile a seconda della specie. I fiori sono piccoli, di solito raccolti in infiorescenze a pannocchia e non molto appariscenti

Fiori di Pilea in primo piano

PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE

Ci sono circa 400 specie di Pilea tra le quali ricordiamo:

PILEA CADIEREI

Questa specie è originaria del Vietnam ed è una deliziosa piantina con le foglie screziare quasi d'argento nella pagina superiore e verde tenue nella pagina inferiore. Le venature della pianta rimangono depresse mentre la lamina fogliare compresa tra di esse rimane in rilievo: questo fatto conferisce alla foglia un aspetto ondulato.

Pilea cadierei

Le foglie sono lunghe circa 10 cm, di forma ovalata ad apice acuminato, con i margini crenati e quando stanno spuntando rimangono protette da delle stipole di colore rosato. Sono piante alte non più di trenta centimetri.  In natura è molto ramificata ed espansa formando dei veri e propri cespugli che tendono a spogliarsi nella parte bassa. E' una pianta che emette radici in qualunque parte del fusto anche se normalmente appaiono all'altezza dei nodi e produce dei piccoli fiorelli molto poco appariscenti.

Esistono diverse varietà tra le quali la ‘Minima’ che non supera i 15 cm ed è molto compatta.

PILEA PEPEROMIOIDES

La Pilea peperomioides è una specie succulenta perenne originaria della Cina ed è caratterizzata da fusti carnosi, foglie quasi rotonde al cui centro si inserisce il picciolo, lungo anche 10 cm.

Pilea peperomioides

E' una pianta molto decorativa.

PILEA MICROPHYLLA (o PILEA MUCOSA)

La Pilea microphylla è una specie originaria delle Indie occidentali, della Florida, dell'America meridionale e del Messico. E' una specie che molto piccola infatti forma dei densi cespugli alti non più di 25 cm con piccole foglioline di colore verde chiaro e fusti carnosi.

Pilea microphylla

I fiori spuntano d'estate riuniti in infiorescenze a pannocchia e hanno la particolarità che, se toccati, emettono una nuvoletta di polline. Questo fatto fa si che la pianta abbia il soprannome di pianta fuoco d'artificio.

PILEA MOLLIS

La Pilea mollis (Pilea involucrato) è una pianta perenne originaria dell'America centrale e meridionale con le foglie sempre con la lamina corrugata per via delle nervature depresse e densamente ricoperte di peli.

Pilea mollis

Esistono numerose varietà tra le quali ricordiamo la "Moon Valley" con le foglie provviste di nervature ramate.

PILLEA NUMMULARIFOLIA

Pilea nummularifolia

La Pilea nummularifolia è una pianta perenne strisciante o ricadente originaria delle Antille con foglie di colore verde chiaro che viene per lo più allevata in panieri sospesi.

PILEA REPENS

La Pilea repens è originaria del centro America e da molti è considerata un ibrido della P. spruceana o P. involucrata, originaria del Perù. Altri autori la considerano una vera e propria specie che però non è presente in Italia.

I fusti di questa piccola pianta sono molto ravvicinati e sono provvisti di foglie opposte, quasi prive di picciolo, di forma ovale e cuminate, con i margini crenati e provviste di tre nervature profonde e depresse che lasciano il tessuto circostante quasi bolloso. Le foglie sono provviste di peli. Le foglie sono verdi ma se poste in ambienti molto luminosi assumono delle sfumatore bronzee, specialmente nei margini. E' una pianta molto ramificata e tende a spogliarsi nella parte basale.

TECNICA COLTURALE

Le Pilea sono facili da coltivare non richiedendo particolari accorgimenti e sono di rapido accrescimento e molto decorative.

COLTIVAZIONE IN VASO

La Pilea è consigliabile che sia coltivata in vaso in quanto essendo piante di origine tropicale, non sopporterebbero le basse temperature invernali. La pianta, coltivata in luogo protetto durante la brutta stagione, può essere portata all'aperto, non al sole diretto, quando le temperature migliorano e sono state scongiurate le gelate.

COLTIVAZIONE IN PIENA TERRA

La coltivazione in piena terra in giardino non è consigliabile in quanto non sopravviverebbero alle rigide temperature invernali.

TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

Sono piante che richiedono temperature estive intorno ai 24°C mentre d'inverno non devono scendere sotto i 10°C (16°C per la P. repens).

ESPOSIZIONE E LUCE

Sono piante che amano la luce ma non il sole diretto. Occorre tenere presente che amano l'aria per cui è importante che ci sia sempre un buon ricambio dell'aria facendo attenzione alle correnti d'aria fredda che non sono in alcun modo gradite.

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

Le Pilea vanno annaffiate dalla primavera e per tutta l'estate abbondantemente e il terreno deve essere sempre costantemente umido, non inzuppato.

Durante l'inverno si annaffia con molta più moderazione e deve restare appena asciutto.

Se l'aria è troppo secca durante la stagione estiva va nebulizzata la chioma al mattino presto in modo che la sera le foglie siano asciutte. Per mantenere l'ambiente costamente umido è preferibile disporre la pianta su un sottovaso pieno di ciottoli e poi riempirlo d'acqua facendo attenzione però che il fondo del vaso non sia immerso nell'acqua in quanto in questo modo il terreno si saturerebbe di acqua facendo marcire le radici. Questo sistema consente, quando fa caldo, di far evaporare l'acqua del sottovaso che di conseguenza inumidisce l'aria circostante. Ricordarsi di riempire il sottovaso ogni qualvolta l'acqua è evaporata.

Sottovaso con acqua per mantenere intorno alla pianta un ambiente umido

TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE

La Pilea si rinvasa ogni anno, a marzo o aprile usando un vaso via via di dimensione leggermente più grande.

Un substrato ideale è un normale terriccio fertile, non è infatti una pianta particolarmente esigente, al quale è preferibile aggiungere un po' di sabbia in modo da favore un rapido drenaggio dell'acqua di irrigazione.

Abbiate cura di sistemare sul fondo del vaso dei pezzi di coccio per favorire il rapido sgrondo delle acqua in eccesso in quanto i ristagni idrici non sono tollerati.

Personalmente consiglio sempre di usare dei vasi di terracotta anche se per questa pianta molti optano per i vasi di plastica (meno costosi e più fori di drenaggio). Ritengo che quelli di terracotta consentono alla terra di respirare e se il foro di drenaggio è stato sistemato in modo da garantire un buon scolo delle acque, bè, direi che è perfetto.

CONCIMAZIONE

La Pilea si concima dalla primavera e per tutta l'estate ogni 2 settimane con un concime liquido da diluire nell'acqua di irrigazione diminuendo leggermente le dosi rispetto a quanto riportato sulla confezione.

Utilizzare un concime equamente bilanciato in azoto, fosforo e potassio (macroelementi) assicuratevi però che il fertilizzante che usate contenga sempre anche imicroelementi, vale a dire quei composti di cui la pianta ha bisogno in minima quantità (ma ne ha pur sempre bisogno) quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.

FIORITURA

La pianta fiorisce in estate ma i suoi fiori sono poco appariscenti e affatto ornamentali.

Pilea in fiore

POTATURA

La Pilea va regolarmente per mantenere la pianta compatta, permettendo così che crescano nuovi germogli.

Ad aprile di solito conviene fare una vera e propria potatura tagliano i rami per metà della loro lunghezza per mantenerla compatta e cespugliosa.

Anche nel caso della potatura non mi stancherò mai di ripeterlo: sterilizzare, possibilmente alla fiamma, le cesoie che utilizzate per tagliare soprattutto quando passate da una pianta a un'altra.

MOLTIPLICAZIONE

La Pilea si moltiplica per talea. Questa tecnica è molto facile da realizzarsi infatti molti la sfruttano per sostituire la pianta ogni anno in quanto, a causa del fatto che con il tempo le foglie basali tendono a cadere e quindi a lasciare una piantina un po' spoglio, preferiscono rinnovarla.

MOLTIPLICAZIONE PER TALEA

Le talee si prelevano dagli steli per una lunghezza di 8-10 cm a primavera e vanno tagliate immediatamente sotto una foglia e vanno eliminate le foglie più basse. Sceglietele inoltre da piante robuste e in buona salute. Immergere la parte tagliata in una polvere rizogena mischiata a un buon fungicida ad ampio spettro (reperibili da un buon vivaista) per favorire la radicazione e prevenire eventuali attacchi fungini.

Moltiplicazione per talea: taglio della talea sotto il nodo
Moltiplicazione per talea - eliminazione foglie poste più  in basso
Moltiplicazione per talea: spolverare la parte basale con della polvere rizogena per favorire la radicazione
Moltiplicazione per talea: fare dei buchi nel terreno per la sistemazione delle talee
Moltiplicazione per talea: busta messa a cappuccio nel vaso per mantenere una temperatura costante e evitare l'eccessiva perdita di umidità

Successivamente si sistemano le talee in una composta formata in parti uguali da torba e sabbia grossolana. La cassetta o il vaso si ricoprono con un foglio di plastica trasparente (o un sacchetto messo a cappuccio) e si colloca all'ombra e a una temperatura intorno ai 18-21°C avendo cura di tenere il terriccio sempre leggermente umido (annaffiare sempre senza bagnare la piantina in radicazione con acqua a temperatura ambiente). Ogni giorno togliete la plastica, controllate l'umidità del terreno ed eliminate dalla plastica la condensa.

Una volta che iniziano a comparire i primi germogli (in genere dopo un mese, un mese e mezzo) vuol dire che la vostra talea ha radicato a quel punto si toglie la plastica e si piantano nel vaso definitivo di circa 10 cm di diametro così come indicato per le piante adulte.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

Le foglie appassicono

Se notate questo sintomo vuol dire che ci può essere o una carenza d'acqua o un eccesso.
Rimedi: regolate meglio le irrigazioni.

Vegetazione scarsa

Se notate questo sintomo vuol dire che la luce è insufficiente.
Rimedi: spostare la pianta in un luogo più idoneo.

Presenza di muffa grigia sulle foglie

Questo danno è provocato da un fungo, la Botritys spp. che è favorita da un'umidità troppo elevata.

Attacco di Botrytis cinerea

Rimedi: In questo caso è necessario far asciugare il terriccio dall'acqua in eccesso e creare un ambiente più asciutto intorno alla pianta e trattare con fungicidi specifici dopo aver eliminato le parti danneggiate.

Cocciniglie e afidi sulla pianta

La pianta può essere infestata sia da mati che dalla . Entrambi i parassiti si vedono senza problemi a occhi nudo e possono essere tolti con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool se la pianta è grande e in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.

Foglie che iniziano a ingiallire, appaiono macchiettate di giallo e marrone

Se le foglie iniziano a ingiallire e successivamente a queste manifestazioni si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probalbilmente in presenza di un attacco di , un acaro molto fastidioso e dannoso.

Acari sulla pianta: parassita e danno

Rimedi: aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma (la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione) ed eventualmente, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un insetticida specifico. Si possono anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.

ETIMOLOGIA DEL NOME PILEA

Il nome Pilea deriva dal latino pileus «berretto di feltro» che a sua volta deriva dal termine greco pilos «cosa fatta di feltro» si pensa che questo possa essere o per via del suo aspetto vellutato o forse dovuto alla forma dei fiori femminili che ricordano un cappello.

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