Il prezzemolo, il cui nome scientifico è Petroselinum hortense o secondo la più recente classificazione Petroselinum sativum, appartiene alla famiglia delle Apiaceae ed è originario dell'area del Mediterraneo e dell'Asia occidentale. E' una pianta coltivata in quasi tutti gli orti d'Italia ed è molto apprezzata per le sue proprietà aromatiche e medicinali.
E' una pianta biennale se coltivata, perenne se allo stato spontaneo.
La pianta è provvista di fusti eretti, tubolari che possono raggiungere i 70 cm di altezza e radice a fittone ingrossata e carnosa.
Le foglie, portate da dei lunghi piccioli, sono dentate e suddivise in tre segmenti e di forma leggermente triangolare.
I fiori del prezzemolo che compaiono al secondo anno di coltivazione, portati da dei lunghi steli fioriferi, sono riuniti in ombrelle, piuttosto piccoli e di colore bianco-verde che compaiono d'estate e producono piccoli semi ovali, appiattiti di colore grigio-bruno percorsi da striature verticali.
La due principali specie coltivate di prezzemolo sono:
Il Petroselinum hortense è il prezzemolo comune con foglie piccole e di colore verde scuro, particolarmente aromatico. Di questa specie esistono numerose varietà.
Il Petroselinum crispum è il prezzemolo a foglie ricce. Di questa specie esistono numerose varietà.
Il prezzemolo è una pianta molto rustica e cresce bene nelle zone a clima temperato in pieno sole ma preferibilmente a mezz'ombra.
Le temperature ottimali di sviluppo sono tra i 16-20°C . Temperature sotto 0°C e sopra 35 °C non sono tollerate.
Come crescono gli steli fiorali è opportuno eliminarli altrimenti la pianta non produrrà più nuovi steli.
Il prezzemolo va annaffiato spesso, quasi tutti i giorni in modo da mantenere il terreno costantemente umido.
Il rinvaso si effettua al momento della messa a dimora delle giovani piantine.
Il prezzemolo non è particolarmente esigente in fatto di terreni, ma la sua coltivazione si avvantaggia se si usa un terreno ricco di sostanza organica, leggero e a ph leggermente acido e ben drenante in quanto non ama i ristagni idrici è pertanto preferibile aggiungere un po' di sabbia fine.
Considerando che sono piante che devono essere annaffiate molto generosamente e che non tollerano i ristagni idrici, se si coltiva in vaso è preferibile usare dei vasi di terracotta che permettono al terreno di respirare.
Se coltivato come annuale e si è usato un buon terriccio fertile, non necessita di concimazioni per la durata del suo ciclo vegetativo.
Se coltivato come biennale, alla ripresa vegetativa in primavera è opportuno apportare della sostanza organica.
La moltiplicazione del prezzemolo avviene per seme.
MOLTIPLICAZIONE PER SEMI
L'epoca in cui effettuare la semina è variabile:
a) per raccogliere il prezzemolo nei mesi estivi:
- gennaio - febbraio: se la semina viene fatta in serra o in un luogo comunque protetto;
- marzo aprile: se la semina viene fatta in vaso all'aperto o in pieno campo.
b) per raccogliere il prezzemolo in autunno
- si semina a maggio- giugno.
c) per raccogliere il prezzemolo la primavera successiva
- si semina a settembre - ottobre in ambiente protetto.
Se la semina viene effettuata in pieno campo è opportuno effettuarla a spaglio (20 kg/ha di seme) o in file (5 kg/ha di seme).
Se la semina viene effettuata in vaschette o in vaso si distribuiscono i semi in file parallele su un terriccio per semi.
Per interrarli in maniera uniforme potete spingeteli sotto il terriccio usando un pezzo di legno piatto. I semi vanno interrati a una profondità di 1-2 cm.
Il vassoio che contiene i semi va tenuto all'ombra, a una temperatura intorno ai 20-26°C e costantemente umido (usare uno spruzzatore per inumidire totalmente il terriccio) fino al momento della germinazione.
Per mantenere la temperatura costante se il tempo non è ancora stabile il vassoio va ricoperto con un foglio di plastica trasparente che garantirà una buona temperatura ed eviterà un disseccamento troppo rapido del terriccio. Spruzzare l'acqua nella composta ogni volta che il substrato è sul punto di asciugarsi.
Ogni giorno si toglie la plastica per controllare l'umidità del terreno ed eliminare dalla plastica la condensa.
Una volta che i semi di prezzemolo hanno germogliato, si toglie il telo di plastica, e via via che le piantine crescono, si aumenta la quantità di luce (mai il sole diretto), e si assicurerà una buona ventilazione. Tra tutte le piantine nate, sicuramente ci saranno quelle meno vigorose rispetto ad altre che vanno eliminatele in modo da dare più spazio alle piantine più robuste.La prima raccolta si esegue normalmente 70-80 giorni dopo la semina
Può essere soggetto a diverse malattie sulle quali non ci soffermeremo considerando il suo uso culinario. Si sconsigliano infatti i trattamenti chimici. E' preferibile rinnovare le piantine, considerando il loro basso costo.
Le proprietà aromatiche del prezzemolo sono derivate dal fatto che contiene un'essenza costituita da apiolo, apioside e miristicina contenute in tutte le parti della pianta ma principalmente nelle foglie.
Le foglie di prezzemolo si raccolgono gradualmente, quando necessitano tagliandole con tutto il picciolo il più possibile vicino al terreno senza danneggiare il germoglio centrale.
E' una pianta a crescita molto rapida per cui una volta tagliato, getta subito dei nuovi steli
Le foglie possono essere utilizzate fresche o congelate. Non vanno essicate in quanto perderebbero il loro aroma. Vanno utilizzate a fine cottura in quanto diversamente perderebbero il loro aroma.
Si possono utilizzare anche le radici raccolte in autunno che possono essere essicate e conservate in barattoli di vetro.
Vedi: Le piante medicinali: il prezzemolo
In cucina si usa di solito a fine cottura per non comprometterne l'aroma.
Il prezzemolo è conosciuto sia per il suo aroma sia per le sue proprietà terapeutiche. Il suo uso come pianta aromatico si è però affermato solo a partire dal Medioevo.
Vedi: Prezzemolo - Il linguaggio dei fiori e delle piante