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Albizia: consigli per la coltivazione e utilizzi fitoterapici

Scopriamo come coltivare l’Albizia, una pianta presente in molte regioni d'Italia e molto coltivata per la bellezza delle sue fronde da cui si ricavano anche dei preziosi rimedi fitoterapici.

Albizia, coltivazione
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CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Il genere Albizia (o albizzia) appartiene alla grande famiglia delle Fabaceae (ex Leguminosae), dove ritroviamo una cinquantina di specie tutte piante spettacolari sia per le loro foglie che per i loro fiori.

ORIGINE E DIFFUSIONE DELLA PIANTA

Sono piante originarie delle regioni tropicali e subtropicali dell'Africa, dell'Asia e dell'Australia. Si ritrovano spesso nei terreni poveri. Oggi è diffusa in quasi tutte le zone calde e temperate diventando un popolare albero paesaggistico.

DESCRIZIONE DELLA PIANTA

Il genere Albizia (o albizzia) comprende piante spettacolari sia per le loro foglie che per i loro fiori. Sono dei veri e propri alberi che ricordano le Acacie, con la chioma a ombrello, fusto eretto che porta numerosi rami molto ramificati e con la corteccia liscia che tende a rugarsi con l'età.

Nella maggior parte delle specie le foglie sono decidue, bipennate, disposte in maniera alternata e sono composte da numerose foglioline molto piccole, prive di picciolo.

Foglie in primo piano
Frutti (legumi) in primo piano

I fiori sono molto particolari, ermafroditi, di colore variabile dal bianco, al giallo, al rosa a seconda della specie. Il frutto della pianta è un legume o baccello abbastanza grande.

QUANDO FIORISCE L'ALBIZIA

L'Albizia fiorisce in genere a partire dalla tarda primavera e i frutti iniziano a maturare in autunno, quando cadono le foglie. I semi possono essere tenuti da parte per essere utilizzati per ottenere delle nuove piante.

LE ORIGINI DELL'ALBIZIA

L'Albizia è anche conosciuta come di Costantinopoli per il fatto che dalle zone temperate dell'Irano si è diffusa in Medio Oriente, compresa la Turchia.

PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE

Esistono circa 50 specie nel genere Albizia tra le quali ricordiamo:

ALBIZIA JULIBRISSIN

L'Albizia julibrissin, è conosciuta con diversi nome: albero della seta o Acacia di Costantinopoli o gaggia arborea.

Albizia julibrissin

E' la specie più diffusa e coltivata con ramificazioni divaricate che formano una grande ombrella. E' una pianta caratterizzata da foglie caduche e da infiorescenze globose formate da fiori di colore bianco sfumato di rosa riuniti in pannocchie nella parte terminale dei rami e caratterizzati da stami molto lunghi e di colore rosa. In natura è una pianta che raggiunge anche i 10 m di altezza con foglie di colore verde chiaro, bipennate composte da 8-12 paia di pinne che portano ciascuna numerose piccole foglie. Fiorisce durante il periodo estivo.

ALBIZIA LEBBECK

La Albizia lebbeck presenta le caratteristiche tipiche della specie e i fiori sono di colore giallo tendente al verde e riuniti in infiorescenze con foglie semiperenni.

Albizia lebbeck
Nota 1

ALBIZIA LOPHANTA

La Albizia lopanta ha dimensioni più contenute rispetto alle precedenti, è a crescita molto rapida ma è meno longeva rispetto alle altre specie dello stesso genere. I fiori, che compaiono alla fine della primavera, sono di colore giallo riuniti in vistose infiorescenze a spiga.

RUSTICITÀ DELLA PIANTA

Sono piante da semirustiche a delicate. l'A. julibrissin può sopravvivere a -20°C se la pianta è adultain ogni caso l'alternanza di caldo e freddo possono rovinare la pianta.

QUANTO CRESCE L'ALBIZIA

L'Albizia è un albero deciduo a crescita rapida di dimensioni medio-grandi. La sua altezza varia da 3-15 m e la sua larghezza è di 6-10 m se trova le condizioni ottimali di crescita.

COME COLTIVARE L'ALBIZIA

Le Albizia sono piante che devono essere coltivate all'aperto, in giardino o in un terrazzo dove regaleranno un angolo decorato splendidamente grazie alle loro stupende fioriture. Non sono piante che richiedono cure particolari e sono molto resistenti sia alla salsedine che all'inquinamento.

TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

E' una pianta che si adatta molto bene nelle regioni a clima temperato quali quelle mediterranee anche se è una pianta che resiste bene al freddo. La specie A. Julibrissin è quella più resistente, fino a -10°C. In ogni caso se le temperature si abbassano per troppo tempo è bene proteggere le piante con dei teli di plastica trasparente.

ESPOSIZIONE E LUCE

Sono piante che vivono molto bene in pieno sole e anche a mezz'ombra.

QUANDO PIANTARE L'ALBIZIA

Vanno messe a dimora tra l'autunno e la fine dell'inverno (ottobre-marzo).

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

Le annaffiature devono essere abbondanti ma senza eccedere (il terreno non deve essere inzuppato) facendo molta attenzione a non far ristagnare l'acqua che non è in alcun modo tollerata. Durante l'inverno, quando la pianta avrà perso le foglie, le annaffiature vanno drasticamente ridotte.

COLTIVAZIONE IN VASO

Se coltivate in vaso assicuratevi che al momento della sua sistemazione il vaso che la ospita sia di grandi dimensioni in modo da evitare dei rinvasi troppo frequenti. Il tipo di terreno ideale è un buon terriccio fertile, leggermente acido con l'aggiunta di un po' di sabbia grossolana che favorisce il drenaggio dell'acqua di irrigazione in quanto non tollera i ristagni idrici. E' anche importante sistemare sul fondo del vaso dei pezzi di coccio che eviteranno che i fori di drenaggio si otturino.

Ogni anno preoccupatevi, se coltivate in vaso, di rimuovere lo strato superficiale del terreno per almeno 5 cm e di sostituirlo con del terriccio fresco.

COLTIVAZIONE IN PIENA TERRA IN GIARDINO

In piena terra l'Albizia trova le condizioni migliori di crescita per permettere al suo apparato radicale di esprimersi al meglio.

Vanno messe a dimora nella prima metà dell’inverno nelle zone a clima mite diversamente all'inizio della primavera. Scegli una zona soleggiata e scava una buca profonda circa 60 cm e metti la pianta con il suo pane di terra, ricopri la buca con la terra e irriga Nel caso in cui il terreno fosse troppo pesante, sistema sul fondo della buca della ghiaia per renderlo meglio drenante e aggiungi anche della sostanza organica per darle una buona base nutritiva.

QUANDO E COME CONCIMARE

Quando la pianta inizia a fiorire è opportuno concimare o usando un concime organico oppure un buon fertilizzante liquido. Durante gli altri periodi le concimazioni vanno sospese.

Tenete comunque presente che non bisogna eccedere con le concimazioni, specialmente azotate in quanto sono piante azotofissatrici (come tutte le Fabaceae): le radici della pianta vengono infettate da particolari batteri (genere Rhizobium spp.) che formano dei veri e propri noduli (le colonie dei batteri) a livello delle radici che fissano l'azoto e lo cedono alla pianta e contemporaneamente ricevono da essa gli altri elementi nutritivi.

POTATURA

La dell'Albizia va fatta alla fine dell'inverno - inizio della primavera sia per contenere la chioma che per eliminare eventuali rami danneggiati.

Ricordate di pulire e sterilizzare gli attrezzi che usate per il taglio per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

MOLTIPLICAZIONE

La moltiplicazione avviene tramite la semina. Nel realizzare questo tipo di propagazione tenete presente che la semina ha con se lo svantaggio che, subentrando la variabilità genetica, non si ha la certezza di ottenere delle piante uguali alla pianta madre.

MOLTIPLICAZIONE PER SEME

La si effettua in primavera. I semi prima di essere seminati vanno lasciati in acqua tiepida per 24 ore. Germinano dopo circa due mesi a temperatura intorno ai 19°C. Le giovani piante di Albizia il primo anno di vita dovranno essere tenute in un ambiente protetto per essere poi sistemate nella loro dimora definitiva solo l'anno successivo, nella tarda primavera o all'inizio dell'estate.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

Le Albizia non sono piante particolarmente soggette a malattie. Da qualche anno si è osservato che sono attaccate da un insetto, la psilla (Acizzia jamatonica) appartenente alla famiglia Psyllidae, che in Italia e in Europa sta diventando particolarmente dannosa.

Psilla

Sverna sulla pianta come adulto e durante la fase vegetativa compie diverse generazioni tanto che sulla pianta è possibile trovare tutti gli stadi (uovo, larve, adulti). I danni sono provocati dal fatto che succhia la linfa della pianta provocandone la defoliazione. Oltre ciò produce abbondante melata e cera imbrattando la chioma.

Rimedi: occorre intervenire con prodotti dilavanti a base di acidi grassi (sali di potassio) che agiscono per contatto danneggiando le pareti cellulari soprattutto delle larve causandone quindi la loro morte. E' un prodotto usato nella lotta biologica e integrata in quanto non lascia residui nell'ambiente perchè subito biodegradato. In considerazione del fatto che la psilla compie diverse generazioni all'anno, occorre fare diversi trattamenti in base alla presenza delle larve. Dopo questitrattamenti si potranno eliminare gli adulti usando insetticidi specifici, quali a esempio il rotenone.

L'ALBIZIA IN FITOTERAPIA

L'Albizia ha numerose proprietà fitoterapiche. Vediamole insieme:

  • è efficace nei confronti dell'insonnia;
  • aiuta nella digestione degli alimenti;
  • è un buon antinfimmatorio;
  • allevia i problemi respiratori;
  • migliora il sistema immunitario;
  • aiuta nel mantenere sotto controllo il colesterolo cattivo LDL;
  • aiuta ad attenuare nervosismo, aritmie e stress;
  • riduce ansia e tensioni;
  • facilita il sonno.

CONTROINDICAZIONE NELL'USO FITOTERAPICO DELL'ALBIZIA

Occorre seguire le indicazione del medico o del fitoterapista in quanto un uso eccessivo può provocare sonnolenza. In gravidanza si consiglia di non usare in quanto potrebbe provocare effetti collaterali sulla circolazione.

COME E QUANDO ASSUMERE L'ALBIZIA

L'albizia è possibile assumerla sotto diverse formulazioni in quanto in commercio è possibile trovarla in diversi formati:

  • : è particolarmente indicato per aiutare nella digestione e pertanto va assunta dopo i pasti. Procurati in erboristeria le foglie essiccate di albizia e mettine 1 cucchiaino in una tazza d'acqua appena bollita. Lascia in infusione per dieci minuti e filtra il tutto.
  • : in questo caso lo puoi usare come tonico per la pelle in quanto ha ottima capacità astringente ma anche per combattere l'insonnia. Per realizzarlo metti in una tazza con acqua bollente un cucchiaio di foglie essiccate e lascia in infusione per circa dieci minuti. Dopo di che filtra, fai raffreddare e usalo come un normale tonico per la pelle. Per l'assunzione orale, segui le indicazioni del fitoterapista.
  • estratto secco: si trova già pronto in erboristeria in pastiglie o in capsule e ha le stesse proprietà di quello liquido.
  • estratto liquido: al contrario degli altri l'estratto liquido si ricava dalla corteccia della pianta ed è particolarmente efficace per combattere lo stress, il nervosismo e ha anche proprietà antivirali e immunostimolanti. Si trova in erboristeria e va preso secondo le indicazioni che saranno consigliate.

ETIMOLOGIA DEL NOME ALBIZIA

La pianta prende il nome da Filippo degli Àlbizzi nobile fiorentino che nel 1749 la introdusse da Costantinopoli in Toscana.

L'ABIZIA NEL LINGUAGGIO DEI FIORI

Nel linguaggio dei fiori simboleggia la delicatezza. Non a caso il nome in inglese è molto più bello del nostro: Persian Silk Tree o Pink Silk Tree ovvero «Albero di seta persiano» o «Albero di seta rosa».

IL LEGNO DI ALBIZIA PER COSTRUIRE CASE

Una specie particolare, l'Albizia falcata alle Hawai è diventata invasiva pertanto per ridurre al minimo gli impatti della pianta sull'ambiente, sulla salute umana e sulle infrastrutture si stanno portando avanti dei progetti per recuperare il legno della pianta per costruire delle innovative unità abitativ e a basso costo.

CURIOSITÀ SULLA PIANTA

Sino a qualche anno fa la specie Albizia era annoverata nel genere Acacia ma poi elevata a genere a se stante in quanto presentava caratteristiche morfologiche differenti. La corteccia dell'Albizia anthelmintica, un'altra specie del genere, nelle zone più povere dell'Africa viene usata dai pastori per curare gli animali contro i parassiti interni anche se, da diversi studi effettuati pare che non sia particolarmente efficace.

TOSSICITÀ DELLA PIANTA

I semi della pianta contengono una neurotossina che, se ingerita, può essere tossica per bestiame e animali domestici.

TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI

I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a .

BIBLIOGRAFIA ONLINE

(es) (National Center for Biotechnology Information)
(es) by University of Hawaiʻi

Note

1.

Trovapiante

Dedicato a Fabio Petrocchi, un amico, un compagno, un uomo
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