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PIANTE MEDICINALI
TARASSACO
Taraxacum officinale
(famiglia
Asteraceae
)
Tarassaco proprietà medicinali
CARATTERISTICHE GENERALI

Il tarassaco, Taraxacum officinale Web., appartiene alla famiglia delle Asteraceae (ex Compositae) ed è una pianta diffusa praticamente ovunque fino a 2000 m di altitudine tanto che viene considerata un'infestante. Questa pianta ha però tante proprietà tanto da essere rivalutata e la cura a base di questa pianta oggi si chiama Tarassacoterapia.

Il tarassaco è una pianta erbacea perenne provvista di robusta radice fittonante bruno nerastra all'esterno e biancastri i tessuti interni che al taglio produce latice.

Le foglie sono tutte radicali, vale a dire che partono direttamente dalla radice e sono molto grandi, lunghe, disposte a rosetta alla base con evidente nervatura centrale di un bel verde tenue.

I fiori sono giallo vivo raccolti in capolini apicali portati da un lungo stelo alto anche 40 cm, liscio e cavo al suo interno. Fiorisce da marzo a novembre.

L'infruttescenza prende il nome di soffione ed è formata dai semi provvisti di pappo (insieme di peli che si trovano all'apice dei frutti) che servono per agevolare la diffusione del seme da parte del vento.

I semi sono degli acheni grigiastri, ovali con piccole spine alla sommità.

Pianta di tarassaco
Tarassaco
PROPRIETA'

Il tarassaco contiene olio essenziale, tannino, inulina, mucillaggini, pigmenti flavonoidi, glucidi, provitamina A, vitamine B, vitamina C e sali minerali.

Le sue proprietà sono: colagogo (aumentare la quantità di bile che defluisce nell?intestino), diuretico, lassativo, antiscorbuto, depurativo, stomachico e tonico.

PARTI UTILIZZATE DELLA PIANTA

Le foglie di tarassaco raccolte da ottobre ad aprile e consumate fresche.

Le radici raccolte da giugno a settembre, tagliate a fettine sottili e fatte essiccare velocemente.

Sono utilizzati anche i fiori ancora in bocciolo a scopo alimentare.

COME SI UTILIZZA

Il tarassaco si usa sia come decotto, succo o semplimente consumato fresco come disintossicante per depurare il fegato ed i reni, per la dispepsia, anoressia, i calcoli ed il colesterolo. Per questo uso si parla di una vera e propria "tarassocoterapia" cioè l'assunzione per circa 10 gg all'anno di tarassaco come disintossicante e purificatore dell'organismo.

Il succo della pianta fresca è un ottimo schiarente della pelle e le lentiggini mentre il decotto per rassodare e pulire la pelle.

In cucina si usano le giovani foglie ad insalata mentre i capolini bolliti forniscono un'ottima verdura. I fiori ancora chiusi possono essere conservati sottaceto.

CURIOSITA'

E' anche conosciuto come cicoria selvatica, dente di leone, soffione, piscialetto, cicoria burda.

Del tarassaco non si ha notizia prima del 1400. Nel 1546 Bock lo definisce un diuretico; Tabernaemontanus, un farmacista tedesco vissuto nel 1500 definisce il tarassaco una pianta dalle virtù ineguagliabili. Ma è sono nel XX secolo che si scopre veramente questa pianta tanto che la terapia a base di tarassaco viene chiamata tarassacoterapia.

AVVERTENZE

Fare attenzione al latice che fuoriesce quando si tagliano le foglie o gli steli che se ingerito può essere tossico.

IL TARASSACO VISTO CON GLI OCCHI DI UN'ARTISTA
Pianta di luppolo
Coni di luppolo

«L’opera Tarassaco ha suscitato in me un’emozione particolare. Apparentemente sembra un fiore poco interessante, ma dopo averlo osservato per diverso tempo nel suo contesto naturale, con tanto di trasformazione, ha catturato parte del mio interesse, permettendo di approfondire diverse tecniche espressive. E’ un tema che riporto volentieri. E’ attualmente l’opera che non mi permette di dividermi da lei!». Opera e pensieri di Elisa Caserini

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