Ixora
La Ixora è una deliziosa pianta arbustiva originaria dell'Asia che produce delle magnifiche infiorescenze che ricordano molto i fiori dell'ortensia.

IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Classificazione botanica e origine della pianta
- Caratteristiche generali della pianta
- Principali specie
- Come coltivare la pianta
- Etimologia del nome Ixora
- Curiosità sulla pianta
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
CLASSIFICAZIONE BOTANICA E ORIGINE DELLA PIANTA
Perchè una classificazione botanica? Una classificazione riunisce secondo determinati criteri interni ed esterni al corpo, gli esseri viventi ed è importante sapere dove viene collocata sistematicamente in questo caso, una pianta, per sapere le sue caratteristiche e aiutarci a capire la diversità degli organismi. Della classificazione si occupa una branca della biologia, chiamata sistematica e si deve al naturalista svedese Carlo Linneo la prima classificazione scientifica nel 1753. A seguire riporto la classificazione botanica della Ixora.
Il genere Ixora comprende specie originarie di diversi paesi asiatici in particolare dell'India e dello Sri Lanka anche se oramai si ritrova in tutti i paesi a clima tropicale e recenti osservazioni la danno naturalizzata anche a Puerto Rico.
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA
Le Ixora sono piante a portamento arbustivo che raggiungono anche i 3 m di altezza, sempreverdi, caratterizzate da foglie di colore verde-grigiastro e per lo più sprovviste di picciolo o comunque molto corto.
Producono grandi infiorescenze globose che rassomigliano a quelle dell'ortensia. Le infiorescenze sono terminali, costituite da fiori di colore variabile dal rosa, al rosso al giallo, al salmone a seconda della varietà, riuniti in corimbi che contengono dai 10 ai 50 fiori.

Infiorescenza ortensia

Infiorescenza Ixora
Il frutto è una bacca globosa che una volta matura assume una colorazione molto scura, nero-violaceae che contiene al suo interno due semi.
PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE
Il genere comprende numerosissime specie ma la più diffusa e utilizzata è la
IXORA COCCINEA
La Ixora coccinea è una pianta arbustiva cespugliosa, caratterizzata da foglie spesse e lucide, di un bel colore verde scuro lunghe fino a 10 cm.

Fiorisce a partire dalla fine della primavera - inizio estate producendo delle infiorescenze globose a corimbo, larghe 5-12 cm, con fiori di colore rosso, arancione, rosa o gialli, spesso profumati.
Esistono numerose cultivars tra le quali ricordiamo: Ixora coccinea ‘Angela Busman’ con fiori di colore rosa; Ixora coccinea ‘Frances Perry’ con fiori di colore giallo intenso; Ixora coccinea ‘Fraseri’ con fiori di colore rosa salmone; Ixora coccinea ‘Gillette's Yellow’ con fiori giallo chiari e numerose altre.
IXORA CHINENSIS
La Ixorea chinenesis è una pianta a portamento arbustivo cespuglioso, con foglie ellittiche di colore verde intenso lunghe fino a 6 cm e fiori riuniti in infiorescenze a corimbo appiattite, larghe 5-10 cm con fiori di colore rosso, arancio o rosa e meno frequentemente bianchi.
COME COLTIVARE LA PIANTA
Non sono piante di facile coltivazione in quanto molto delicate.
Non amano essere spostate per cui se trovate un punto della casa dove vegetano bene, lasciatele li.
Sono piante che possono essere allevate anche all'aperto là dove le condizioni climatiche lo consentono.
TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE
Le temperature ottimali di allevamento sono intorno ai 18-21°C ma riescono a tollerare anche temperature superiori mentre le minime non devono scendere sotto i 15°C.
ESPOSIZIONE E LUCE
Sono piante che richiedono molta luce ma non il sole diretto e l'ambiente nel quale si trovano deve avere un buon ricambio dell'aria ma senza generare correnti, specialmente di aria fredda che non sono tollerate.
ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE
Durante il periodo primaverile-estivo l'annaffiatura deve essere abbondante facendo in modo che il terreno rimanga sempre umido, non inzuppato. Durante gli altri periodi assicuratevi solo che il terreno non si asciughi del tutto ma mantenetelo sempre appena umido.
Sono piante che non tollerano i ristagni idrici nel sottovaso.

Per annaffiare e per nebulizzare le foglie utilizzate acqua non calcarea che può essere o l'acqua piovana o l'acqua demineralizzata oppure potete usare anche l'acqua della condotta idrica ma preventivamente bollita con qualche goccia di aceto.
L'ambiente intorno alla pianta deve essere umido per cui assicurate sempre una buona nebulizzazione delle foglie utilizzando acqua a temperatura ambiente.
Dato che sono piante che amano l'umido, poggiate il vaso sopra un sottovaso dove avrete sistemato della ghiaia o altro materiale e nel quale sarà sempre presente un po' d'acqua che evaporando, garantirà un ambiente umido. Fate attenzione che il fondo del vaso non sia a contatto con l'acqua in quanto non tollera in alcun modo i ristagni idrici.
TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE
Si rinvasano ogni anno in primavera utilizzando un buon terriccio fertile, leggermente acido, mescolato a un po' di sabbia grossolana per garantire un migliore drenaggio dell'acqua di irrigazione.
Utilizzate dei vasi via via di dimensioni più grandi del precedente fino a un massimo di circa 20 cm dopo di che sostituite solo i primi 2,5-5 cm di terreno con del terriccio fresco.
Si consiglia di usare vasi di terracotta e non di plastica perché consentono alla terra di avere scambi gassosi con l'ambiente esterno e in questo modo l'acqua del terreno evapora più rapidamente (correggendo quindi eventuali eccessi) e di avere cura di sistemare sul fondo dei pezzi di coccio che aiutano ad avere un migliore drenaggio dell'acqua di irrigazione.
CONCIMAZIONE
A partire dalla primavera e per tutta l'estate va concimata con un fertilizzante liquido diluito nell'acqua di irrigazione ogni due-tre settimane, diminuendo leggermente le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione. Durante gli altri periodi le concimazioni vanno sospese.
Si può utilizzare un buon concime liquido equamente bilanciato in azoto (N), fosforo (P), potassio (K) ma che contenga anche i cosiddetti microelementi, vale a dire quei composti di cui la pianta ha bisogno in minima quantità (ma ne ha pur sempre bisogno) quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
FIORITURA
E' una pianta che fiorisce durante il periodo estivo.

COME POTARE LA PIANTA
La potatura si rende necessaria per contenere la pianta e darle uno sviluppo più armonico. Può essere effettuata al momento del rinvaso, in primavera.
Abbiate l'accortezza di usare attrezzi puliti e disinfettati, possibilmente alla fiamma, per evitare di infettare i tessuti.
MOLTIPLICAZIONE
La moltiplicazione si effettua per talea
MOLTIPLICAZIONE PER TALEA
In primavera si prelevano delle talee lunghe 8-10 cm dalle estremità dei giovani germogli. Le talee si tagliano subito sotto il nodo, con un taglio obliquo in modo d'avere una maggiore superficie per la radicazione e al tempo stesso evitare l'accumulo di acqua sulla superficie. Si eliminano le foglie situate più in basso. Questa operazione è bene farla con una lama molto affilata (per evitare che i tessuti si sfilaccino), pulita e disinfettata (preferibilmente alla fiamma).
La superficie tagliata si spolvera con una polvere rizogena per favorire la radicazione e le talee si sistemano in un terriccio formato per due parti di terreno fertile e una di sabbia grossolana. Fate dei buchi con una matita e sistemate le talee a una profondità di 1,5-2 cm, compattando poi delicatamente il terriccio attorno alla talea.




A questo punto ricoprite il vaso con un foglio di plastica trasparente che sorreggerete con dei bastoncini in modo che la plastica non sia a contatto con le talee e chiudete il tutto. Questo sistema consente di mantenere una buona temperatura e di evitare che il terreno si secchi troppo rapidamente.
Il vaso si colloca in una zona con una temperatura di 21-24°C. Il terreno va mantenuto costantemente umido annaffiando senza bagnare la talea in radicazione con acqua a temperatura ambiente. Ogni giorno togliete la plastica per controllare l'umidità del terreno e togliere eventuale condensa che si è formata nella plastica.
Una volta che iniziano a comparire i primi germogli dopo circa un mese, un mese e mezzo vuol dire che le talee hanno radicato. A questo punto si toglie la plastica e si trapiantano nel vaso definitivo utilizzando un terriccio così come indicato al paragrafo "rinvaso" e si trattano come le piante adulte.
PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
La foglie appassiscono rapidamente e i fiori non si formano
Questo sintomo è indice di poche annaffiature (si è lasciato asciugare troppo il
terriccio) o di una scarsa umidità ambientale.
Rimedi: regolatevi di conseguenza.
La foglie diventano clorotiche
Questo sintomo è probabilmente da attribuire all'uso di acqua calcarea o comunque
un terreno troppo calcareo.
Rimedi: rinvasate la pianta utilizzando un terriccio leggermente acido e usate per
irrigare o acqua piovana o demineralizzata oppure anche l'acqua della condotta ma
preventivamente bollita con qualche goccia d'aceto.
Le foglie iniziano a diventare gialle e a cadere
Può essere soggetta a infestazioni da parte della cocciniglia, sia della cocciniglia bruna che della cocciniglia farinosa. Riconoscerle è molto semplice: basta osservarle con una lente di ingrandimento e confrontarle con le foto riportate. Sono inconfondibili, non ci si può sbagliare. Se provate a grattarle con un'unghia, vengono via facilmente.

Rimedi: possono essere eliminate usando un batuffolo di cotone imbevuto di alcool oppure si può lavare la pianta con un acqua e sapone neutro strofinando delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti. Una volta fatta questa operazione la pianta va risciacquata per eliminare il sapone. Solo in caso di infestazioni gravi si consiglia di usare degli antiparassitari sistemici.
Presenza di piccoli animaletti biancastri sulla pianta
Piccoli insetti mobile sulla pianta di colore biancastro possono essere afidi o come comunemente sono chiamati pidocchi.

Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.
ETIMOLOGIA DEL NOME IXORA
Sembrerebbe che il nome Ixora sia una slterazione della parola isora, nome di un arbusto della regione del Malabar, situata lungo la costa sud-occidentale della penisola indiana. È però anche il nome di una divinità del paese.
CURIOSITÀ SULLA PIANTA
Nel loro paese d'origine sono molto utilizzati come siepi e vengono chiamate geranio della giungla.
Nella medicina tradizionale indiana l'infuso delle foglie e il succo della frutta di I. coccinea sono utilizzati per curare la dissenteria, le ulcere e la gonorrea.
TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.