Alocasia
Le Alocasia meglio conosciute come orecchie d'elefante sono delle splendide piante delle regioni tropicali che oramai si ritrovano spesso anche nelle regioni a clima più temperato.

Alocasia macrorrhiza
In questa pagina parleremo di:
- Classificazione botanica
- Origine e diffusione della pianta
- Caratteristiche generali della pianta
- Principali specie
- Rusticità della pianta
- Tasso di crescita della pianta
- Facile o difficile coltivare l'Alocasia?
- Etimologia del nome Alocasia
- Tossicità della pianta
- Altri nomi con i quali la Alocasia è conosciuta
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
- Bibliografia online
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
ORIGINE E DIFFUSIONE DELLA PIANTA
Sono piante originarie delle foreste tropicali e dei luoghi soleggiati e ombrosi, generalmente umidi presso i corsi d'acqua e le paludi dell'Asia meridionale e sudorientale.
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA
Il genere Alocasia comprende piante molto apprezzate per la bellezza delle sue foglie. Si tratta di piante sempreverdi perenni rizomatose, vale a dire provviste di rizoma sotterraneo (fusto sotterraneo che funziona come organo di riserva simile a una radice) provvisto di radici nella parte inferiore e di gemme nella parte superiore. Da esso nascono direttamente le foglie e i fiori.
Le foglie sono molto grandi (alle volte sono lunghe anche fino al metro e mezzo) di forma sagittata, vale a dire a forma di freccia, più o meno strette e più o meno allungate con grossi piccioli di consistenza carnosa, di un bel colore verde intenso anche se esistono specie con foglie di colore bronzo, viola e con nervature molto evidenti.
I fiori sono tipici della famiglia delle Araceae vale a dire delle spate anche se in coltivazione è estremamente difficile riuscire a vederle.

La parte che comunemente viene chiamata "fiore" vale a dire la parte colorata (in genere bianco-panna nella Alocasia) in effetti sono brattee cioè foglie modificate che avvolgono i veri fiori e le infiorescenze allo scopo di proteggerli e sono chiamate SPATA di colore in genere chiaro allargate verso l'estremità.
Il fiore (di fatto una infiorescenza) è in realtà l'asta che vediamo al centro della spata che si chiama SPADICE che porta nella parte alta i fiori maschili provvisti di stami e nella parte bassa i fiori femminili muniti di pistillo e nella parte centrale i fiori sterili.
PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE
Il genere Alocasia comprende una settantina di specie tra le quali ricordiamo:
ALOCASIA CUPREA
La Alocasia cuprea (foto sotto) è una pianta originaria della Malesia e del Borneo ed è caratterizzata da foglie lunghe fino a 70 cm, di forma tipica del genere, di colore verde - violaceo.

ALOCASIA MACRORRHIZA
La specie Alocasia macrorrhiza (foto sotto) raggruppa piante di notevoli dimensioni che in natura possono raggiungere i 5 m di altezza. E' caratterizzata da foglie di forma ovale, lucide, di colore verde brillante e nervature evidenti.

ALOCASIA SANDERIANA
La Alocasia sanderiana (foto sotto) è un altro splendido esemplare di questa grande famiglia che comprende piante originarie delle Filippine caratterizzate da foglie di colore verde scuro con i margini argentati e nervature dai riflessi metallici.
ALOCASIA CUCULLATA
La Alocasia cucullata (foto sotto) è tra le specie maggiormente coltivate nelle zone intertropicali.

ALOCASIA INDICA
Alocasia indica è una specie molto diffusa in commercio in particolare la varietà metallica, che deve il suo nome al fatto che le foglie hanno dei gradevoli riflessi color metallo. Sono tutte piante originarie della Malesia.
RUSTICITÀ DELLA PIANTA
Le Alocasia sono delle piante delicate e richiedono diverse attenzioni e precise condizioni pedoclimatiche per la loro coltivazione.
TASSO DI CRESCITA DELl'ALOCASIA
Tutte le specie del genere sono a crescita rapida. Nel loro habitat naturale arrivano fino a 1 metro di altezza e larghezza, ma in coltivazione in vaso restano più contenute.
FACILE O DIFFICILE COLTIVARE L'ALOCASIA?
La Alocasia non è una pianta difficile da allevare se si tiene conto che in natura cresce nel sottobosco delle regioni a clima tropicale.
Se disponete di un giardino o di una veranda all'inizio della bella stagione e fino all'autunno portate la pianta all'aperto, all'ombra e al riparo dal vento che potrebbe danneggiare le foglie.
TEMPERATURE DI COLTIVAZIONE
Le temperature ideali di coltivazione sono tra i 20-24°C e non devono scendere al di sotto dei 15°C.
ESPOSIZIONE E LUCE
Sono piante che richiedono un'ottima illuminazione ma non il sole diretto ed è buona pratica girare periodicamente la pianta per evitare che le foglie rimangano tutte girate in un'unica direzione.
Sono piante che amano l'aria ed è importante garantire un buon ricambio della stessa facendo attenzione a non creare delle correnti di aria che non sono gradite.
COLTIVAZIONE IN VASO
L'Alocasia nei nostri climi deve essere coltivata in vaso considerando che i suoi minimi termici sono molto alti (15°C) e i livelli di umidità. Pertanto si coltiva in un vaso di terracotta (che consente alla terra di traspirare) con un terreno ricco di humus e con sabbia per renderlo ben drenante. Durante la bella stagione la pianta si avvantaggia se viene portata in giardino o in terrazzo in una zona ombreggiata, riparata dal vento, ma solo quando sono scongiurate le ultime gelate.
COLTIVAZIONE IN PIENA TERRA IN GUARDINO
La coltivazione in piena terra, anche nelle regioni del sud Italia è improponibile considerando che le temperature minime di coltivazione sono di 15°C.
In ogni caso, se coltivata in piena terra abbiate l'accortezza di sistemarla non in una depressione del terreno dove l'acqua potrebbe ristagnare e in luogo dove possa avere una buona umidità ambientale per esempio vicino a dei laghetti o piccoli invasi.
COLTIVARE L'ALOCASIA COME PIANTA ANNUALE NELLE ZONE FREDDE
L'Alocasia, pur essendo una pianta perenne, può essere coltivata come annuale e in questo modo, puoi anche coltivarla in piena terra nel tuo giardino incurante delle basse temperature invernali. Infatti, terminata la bella stagione, taglia le foglie in autunno per recuperare il tubero e lascialo asciugare in un luogo fresco e buio per diversi giorno. Dopo di che conservarlo in un luogo fresco e asciutto in un contenitore aperto ricoperto solo con del muschio di torba secco con temperature intorno ai 10°C. Tienilo così fino alla primavera quando sarà rimesso nel terreno.
I tuberi immagazzinati e riportati per diversi anni producono piante di dimensioni straordinarie.
PULIZIA DELLE FOGLIE
In considerazione del fatto che la pianta ha grandi foglie queste periodicamente vanno lavate semplicemente con acqua sotto la doccia o se questo non è possibile semplicemente con un panno morbido umido. Non usare mai i lucidanti fogliari che sono dannosi per la pianta in quanto ostruiscono i pori e impediscono la respirazione.
ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE
La Alocasia si annaffia alla ripresa vegetativa, in primavera, con generosità per poi ridurle progressivamente con l'inizio dell'autunno e per tutto l'inverno durante il quale vanno irrigate solo il tanto da mantenere umido il terreno altrimenti si corre il rischio di far marcire i rizomi.

E' una pianta da ambienti umidi per cui è importante nebulizzare regolarmente le foglie più volte al giorno e disporre la pianta sopra un sottovaso pieno di ciottoli e poi riempirlo d'acqua facendo attenzione che il fondo del vaso non sia a contatto con l'acqua. Questo accorgimento consentirà quando fa caldo, di far evaporare l'acqua del sottovaso e di conseguenza inumidire l'aria circostante alla pianta.
TIPO DI TERRENO E RINVASO
La Alocasia si rinvasa in genere ogni due-tre anni verso la fine di febbraio, prima della ripresa vegetativa scegliendo un vaso poco più grande del precedente. Non sono particolarmente esigenti in fatto di terriccio. Un buon terriccio di foglie, un po' di torba con l'aggiunta di sabbia per favorire il drenaggio dell'acqua di annaffiatura va benissimo.
Assicurati di scegliere un vaso di terracotta largo almeno 40-45 cm i e profondo altrettanto. Metti anche delle pietre sul fondo del vaso che oltre a migliorare il drenaggio dell'acqua, conferiscono peso al vaso evitando in questo modo di ribaltarsi quando il vento soffia attraverso le grandi foglie.
CONCIMAZIONE
Le Alocasia si concimano solo durante la piena attività vegetativa vale a dire dalla primavera e per tutta l'estate ogni 3/4 settimane diluendo il concime nell'acqua di irrigazione.
Usate un concime che sia equamente bilanciato in azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) e che contenga anche i microelementi quali il quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una equilibrata crescita della pianta.
Diminuite leggermente le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione.
FIORITURA
L'Alocasia è molto raro che fiorisca in appartamento.
In natura molte specie di questa pianta hanno la capacità di riscaldare lo spadice fiorito quando il polline diventa pronto per la fecondazione. Questo calore aumenta l'aroma rilasciato dalla pianta, attirando più insetti impollinatori e aumentando così il livello di fertilità.
POTATURA
Le Alocasia non si potano. Si eliminano semplicemente le foglie vecchie che con il tempo ingialliscono o si danneggiano. Le piante producono continuamente nuove foglie durante la stagione di crescita e e foglie più vecchie muoiono gradualmente e vanno eliminate.
MOLTIPLICAZIONE
L'Alocasia si moltiplica per divisione dei rizomi.
MOLTIPLICAZIONE PER RIZOMI
La moltiplicazione per rizomi deve essere fatta all'inizio della primavera si prendono i rizomi e si dividono in porzioni oppure si staccando i nuovi che si formano vicino al principale. Ogni rizoma deve avere almeno una gemma (meglio se due).


La superficie del taglio va trattate con prodotti fungicidi in polvere a base di zolfo e lasciata asciugare per un paio di giorni. Passato questo tempo si prendono i rizomi e si interrano in un vaso contenete torba e un poco di sabbia a una profondità di 2-3 cm. Il vaso si sistema quindi in una zona dove le temperature possono rimanere costanti intorno ai 24°C e all'ombra. Il terriccio va tenuto appena umido fino all'emissione della quarta foglia. Dopo di che la nuova pianta di Alocasia può essere sistemata in un vaso di maggiori dimensioni utilizzando del terriccio come per le piante adulte e si trattano come tali.
PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
Le foglie ingialliscono e la pianta cresce stentata
Questo sintomo è da attribuire a poche annaffiature.
Rimedi: regolarsi di conseguenza.
Le foglie della pianta imbruniscono e appassiscono
Questo sintomo indica che la pianta è stata esposta al sole diretto.
Rimedi: eliminare le foglie danneggiate e spostare la pianta in un luogo ombreggiato.
Le foglie perdono lucentezza e i margini diventano bruni
Questo sintomo indica che le concimazioni sono state insufficienti.
Rimedi: regolarsi di conseguenza secondo le indicazioni riportate al paragrafo "Concimazioni".
Macchie brune soprattutto sulla pagina inferiore delle foglie
Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie potrebbero significare che siete in presenza di cocciniglia, bruna o farinosa. Per essere certi, si consiglia di usare una lente di ingrandimento e di osservarle confrontandole con la foto al lato. Inoltre se provate a grattarle via si tolgono con facilità.

Rimedi: se la pianta non è di grandi dimensioni possono essere eliminate con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o potete lavarla con acqua e sapone neutro strofinando delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone. Per le piante più grandi e piantate all'aperto usate degli antiparassitari specifici reperibili nei centri specializzati oppure dei prodotti naturali a base di aglio.
ETIMOLOGIA DEL NOME ALOCASIA
L'etimologia del nome Alocasia è da ricercare nell'assonanza che il loro nome ha con Colocasia infatti il nome del genere fu dato per assonanza perchè un tempo questa pianta era classificata tra le Colocasia.
TOSSICITÀ DELLA PIANTA
Le Alocasia sono tutte velenose per la presenza di cristalli di ossalato di calcio in tutte le parti della pianta per cui fate attenzione quando la maneggiate e mai mangiare alcuna sua parte perchè potrebbe essere fatale per l'uomo e gli animali domestici.
ALTRI NOMI CON I QUALI L'ALOCASIA É CONOSCIUTA
Comunemente sono piante conosciute con il nome orecchie di elefante e il perchè di questo nome è facilmente intuibile guardando la conformazione delle foglie che quando sono agitate dal vento ricordano appunto le orecchie di un elefante.
TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.
BIBLIOGRAFIA ONLINE
(en) Fun with elephant ears in the garden by Barbara H. Smith, HGIC Horticulture Extension Agent, Clemson University
articolo redatto da maria giovanna davoli
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