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Come coltivare il Ficus benjamina

Il ficus benjamina, ideale per interni, molto apprezzato per il suo valore decorativo non è difficile da coltivare, anzi è molto amata per la sua resistenza e facilità di adattamento. I nostri consigli per la sua coltivazione.

Ficus benjanima, coltivazione
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IN QUESTA PAGINA PARLEREMO DI:

CARATTERISTICHE DELLA PIANTA

Il Ficus benjamina è un albero o arbusto sempreverde appartenente alla famiglia Moraceae. Originario dell'Asia con un ampio areale di origine che comprende l'India, la Cina meridionale, il sud-est asiatico, la Malaysia, le Filippine, l'Australia settentrionale e le isole del Pacifico meridionale. Nelle regioni di origine diventata un grande albero ed è usato nei parchi o come alberazione stradale. Nelle zone temperate, invece viene coltivato in genere in vaso.

Ha foglie sottili, lucide e di colore verde scuro o verde chiaro. I suoi fiori sono di colore bianco-giallastro e i frutti sono di colore arancione, rosso, rosa o viola (anche se nei nostri climi non fiorisce).

É una pianta molto amata per la sua resistenza e facilità di adattamento.

COME COLTIVARE E CURARE IL FICUS BENJAMINA

Non è particolarmente difficile coltivare il Ficus benjamina. La pianta, se tenuta nei giusti parametri ambientali e nutritivi, richiede solo poche cure per crescere sana e rigogliosa.

LUCE DI CUI LA PIANTA HA BISOGNO

Per una corretta crescita del Ficus benjamina, occorrono un ambiente luminoso, ben illuminato ma evitando la luce diretta del sole.

DOVE METTERE IL FICUS BENJAMINA A CASA

La posizione ottimale a casa è vicino alle finestre, senza che gli arrivi la luce diretta del sole, ma ben illuminata. L'ambiente inoltre deve essere anche ben areato, con un buon ricambio dell'aria evitando però le correnti d'aria fredda.

UMIDITÀ AMBIENTALE

I Ficus benjamina sono piante di origine tropicale per cui nei loro luoghi di origine hanno sempre un'alta umidità atmosferica, quindi l'acqua l'assorbono sia dalle radici che dalle foglie. Occorre pertanto mantenere sempre un ambiente umido, sia con frequenti nebulizzazioni, sia poggiando il vaso su un sottovaso sollevato, per esempio con dell'argilla espansa (per evitare che il fondo del vaso sia a contatto con l'acqua), dove lasciare sempre dell'acqua.

TEMPERATURE DI COLTIVAZIONE PER IL FICUS BENJAMINA

Le temperature ideali per coltivare il Ficus benjamina sono comprese tra i 18°C ei 22°C. Tuttavia, non è possibile che la temperatura scenda sotto i 10°C. Inoltre, la temperatura non dovrebbe superare i 25°C, altrimenti le foglie diventeranno letargiche, gialle e fragili. E fondamentale evitare sbalzi di temperatura.

COME E QUANTE VOLTE ANNAFFIARE IL FICUS BENJAMINA

La frequenza delle annaffiature dipende dalla temperatura a cui è esposta la pianta: il terreno deve rimanere sempre appena umido (infilate il dito nel terreno per verificare il grado di umidità) per cui regolatevi di conseguenza con le annaffiature.

Attenzione ai ristagni idrici che non sono graditi.

Inoltre, è importante vaporizzare o spugnare le foglie per garantire una corretta idratazione durante la stagione calda considerando che sono piante originarie delle zone tropicali o subtropicali.

CONCIMAZIONE DEL FICUS BENJAMINA

E' consigliabile concimare la pianta regolarmente una volta al mese. Per concimare il Ficus benjamina è necessario utilizzare un fertilizzante liquido ricco azoto, potassio e fosforo. È necessario somministrare il concime ogni 4 settimane durante la stagione vegetativa (primavera - estate) e sospenderle durante l'inverno.

Ficus benjanima, coltivazione

TIPO DI TERRENO DA USARE E RINVASO

Per il Ficus Benjamina il terreno di coltura deve essere leggero, garantire un buon drenaggio e avere un livello di pH leggermente acido. Un terriccio ben areato, composto da torba, perlite e compost per essere ricco di nutrienti, è la scelta ideale in quanto fornisce il perfetto equilibrio di sostanze nutritive e umidità.

Il rinvaso con eventualmente la rimozione delle radici in eccesso si fa in primavera.

POTATURA DEL FICUS BENJAMINA

Può essere necessario potare la pianta per darle una forma particolare, per ridurne le dimensioni o per rimuovere parti malate, secche o spezzate. La potatura si può realizzare in qualsiasi momento ma il periodo migliore è a fine inverno, cioè all’inizio della primavera, quando la pianta ha poca emissione di latice ed è più resistente ai tagli. Le forbici o cesoie che usate devono essere pulite, affilate e disinfettate con alcool o alla fiamma. Il taglio deve essere netto, senza sfilacciature per rendere la cicatrizzazione più rapida. Se il taglio è grande, allora occorre coprire la ferita con del mastice per innesti per evitare la trasmissione di funghi, virus e batteri.

FIORITURA DEL FICUS BENJAMINA

Nei nostri climi il Ficus benjamina non fiorisce.

MOLTIPLICAZIONE DELLA PIANTA

È possibile il Ficus benjamina a metà primavera. Si prelevano delle porzioni apicali di ramo di circa 5-10 cm all’altezza di un nodo, eliminando le foglie poste più in basso.

La talea va inserita in un composto formato da torba e sabbia in parti uguali meglio se prima si applica un radicante. Il terriccio va mantenuto sempre umido e in un ambiente luminoso e con una temperatura di almeno 15°C, fino alla radicazione vale a dire quando vedremo la talea emettere dei nuovi germogli (dopo circa due mesi).

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

Gli insetti che possono infestare il Ficus benjamina sono i tripidi (provocano la deformazione delle foglie e il loro scolorimento), le (bruna e farinosa, creano delle macchie scure portando le foglie a ingiallire e seccarsi) e gli (formano delle ragnatele bianche nella parte inferiore delle foglie e ne provocano l’ingiallimento e rallentano lo sviluppo della pianta). Per tutti questi insetti che pungono i tessuti della pianta e si nutrono della sua linfa occorre usare un insetticida sistemico (quelli da contatto non riescono ad arrivare a tutti gli insetti) eventualmente addizionato con un olio minerale che impedisce la respirazione degli insetti. Se si mantiene un ambiente umido intorno alla pianta si riesce a prevenire i loro attacchi.

Se le foglie diventano flosce oppure ingialliscono può essere un'eccessiva quantità d'acqua.

Se le foglie si accartocciano vuol dire che le annaffiature non sono state regolari.

Se le foglie appaiono bruciacchiate o rinsecchite, vuole dire che sono state esposte al sole diretto.

PERCHÉ IL FICUS BENJAMINA PERDE LE FOGLIE

Un fatto che si riscontra spesso nel Ficus benjamina è la perdita delle foglie. Le cause possono essere diverse in genere dovute a una cattiva tecnica di coltivazione piuttosto che a un attacco di parassiti:

  • poca luce;
  • poca acqua;
  • colpo d'aria fredda;
  • troppo vicina a fonti calore (stufe, termosifone ecc.).

Analizza pertanto come stai coltivando la pianta in base alle indicazioni riportate nella nostra scheda di coltivazione e regolati di conseguenza.

TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI

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