Proprietà della santoreggia
IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Descrizione della pianta
- Proprietà
- Parti utilizzate della pianta
- A cosa serve la santoreggia e come si utilizza
- Curiosità sulla pianta
- Avvertenze
DESCRIZIONE DELLA PIANTA
Esistono due specie di santoreggia: la Satureja montana L. e la Satureja hortensis L., entrambe appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae. La differenza tra le due pianta consiste nel fatto che la Satureja hortensis è essenzialmente erbacea, più piccola e di colore verde meno intenso rispetto alla Satureja montana. Entrambe le santoregia sono comunque molto utilizzate per le loro proprietà terapeutiche e aromatiche che sono pressocchè uguali. Crescono spontanea nelle regioni dell'Italia centro - settentrionale fino a 1500 m di altitudine.
La santoreggia è una pianta annuale a portamento cespuglioso provvista di radice fittonante e fusto ascendente o eretto alto fino a 40 cm, poco ramificato. Le foglie sono opposte, lanceolate, strette, lucide e bordate da una leggera peluria. I fiori sono bianco-rosati, piccoli, raccolti in spighe all'ascella delle foglie. Fiorisce da luglio a settembre. Il frutto è un tetrachenio di colore nero.
PROPRIETÀ DELLA SANTOREGGIA
La santoreggia contiene: olio essenziale i cui costituenti principali sono carvacrolo e cimolo, enzimi e idrocarburi.
Le sue proprietà sono: antisettica, antispasmodica, carminativa, espettorante, stimolante, stomachica.
PARTI UTILIZZATE DELLA PIANTA
Si utilizzano le foglie raccolte poco prima della fioritura e le infiorescenze raccolte in piena fioritura.
Sia le foglie che i fiori possono essere essicati in luoghi asciutti, ben ventilati e bui.
A COSA SERVE LA SANTOREGGIA E COME SI UTILIZZA
La santoreggia si utilizza cruda o come infuso per la stanchezza, i problemi digestivi, le infiammazioni all'apparato intestinale e le brochiti.
Le compresse dell'infuso sono ottime per le rughe in particolare se fatte assieme alla salvia.
Il decotto aggiunto all'acqua del bagno è ottimo per tonificare e purificare la pelle. Mescolata assieme alla salvia, alla verbena odorosa e al rosmarino ha un effetto afrodisiaco.
L'olio essenziale è molto utilizzato in profumeria.
In cucina per il suo sapore quasi piccante che ricorda il timo viene utilizzata per aromatizzare varie pietanza che tra l'altro rende più digeribili.
Conservano meglio le loro proprietà curative se le santoreggia sono conservate in mazzetti e sminuzzate al momento dell'uso.
CURIOSITÀ SULLA PIANTA
La santoreggia è anche conosciuta come erba acciuga o erba spezia.
AVVERTENZE
Il suo olio essenziale è particolarmente attivo per cui bisogna utilizzarlo con molta cautela e sotto controllo medico.