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Ficus

Come prendersi cura della pianta di Ficus in casa e in giardino.

Ficus, coltivazione
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA E ORIGINE DELLA PIANTA

Con l'espressione classificazione botanica, si intende l'identificazione di tutte le specie vegetali. Non è altro che la descrizione di una pianta tramite l'uso di termini standardizzati, derivanti per lo più dal latino o dal greco. Il primo che capì l'importanza di una standardizzazione fu Carlo Linneo nel 1753. In base a questa classificazione il ficus appartiene alla famiglia delle Moraceae, al genere Ficus con oltre 800 specie. Nel paragrafo , riportiamo le specie più coltivate a scopo ornamentale.

I Ficus sono piante sparse per tutti i continenti, originarie dell'Asia e dell'Africa.

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Benchè offrano un'ampia scelta tra alberi, arbusti e rampicanti adatti alle situazioni ambientali più diverse, le caratteristiche comuni a questo genere sono costituite dalle foglie, che sono semplici, con margine lineare e a volte lobato; dai fiori e quindi dai frutti raccolti in particolari infiorescenze denominate siconi. Il sicono, a esempio nel fico domestico (Ficus carica) è formato da un tegumento piuttosto consistente che al suo interno contiene i fiori (solo maschili o solo femminili o di ambedue i tipi), dopo la fecondazione si trasformano in piccoli frutticini che contengono i semi. Una caratteristica comune a tutte le diverse specie di Ficus è quella di possedere in tutte le loro parti un latice che fuoriesce facilmente in seguito a incisione.

PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE

Tra le numerose specie esistenti, citiamo quelle che maggiormente interessano come specie ornamentale.

FICUS ELASTICA (FICUS INDIANO)

Il Ficus elastica è originario dell' India ed è la specie ornamentale più conosciuta, soprattutto in Europa.

Ficus elastica

Come pianta d'appartamento ha un modesto sviluppo, mentre nel suo habitat naturale può raggiungere dimensioni colossali. Il tronco produce numerose radici pensili , che dopo aver toccato il suolo si interrano e svolgono la funzione di fusti ausiliari. Le foglie sono grandi, ovate e terminano a punta e di consistenza coriacea provviste di un robusto picciolo; la lamina, di un bel verde scuro lucido, presenta le due metà disposte ad angolo rispetto alla nervatura centrale; il germoglio è di colore rosso o rosa e diventa verde man mano che si sviluppa.

Ficus elastica

E' una pianta che si presta bene a essere allevata in appartamento, tollera gli ambienti secchi grazie alla spessa cuticola delle sue foglie e non ha particolari esigenze per cui può essere coltivata con successo anche dai neofiti.

FICUS LIRATA (FICUS PANDURATA)

Il Ficus lirata è originaria dell' Africa tropicale occidentale.

Ficus lirata

E' una splendida pianta caratterizzata da grandi foglie a forma di violino con la parte estrema della foglia molto più larga della parte basale lunghe fino a 60 cm e larghe 25 cm, di colore verde scuro lucido, coriacee, con nervature e pieghe giallastra e con i bordi ondulati. Nei suoi luoghi d'origine il Ficus lyrata è un vero e proprio albero, molto imponente, mentre in vaso ha uno sviluppo piuttosto modesto (al massimo raggiunge un metro e mezzo d'altezza).

Può essere allevata con successo in appartamento.

FICUS BENJAMINA

Il Ficus benjamina proviene dall'Asia sud-orientale dove può raggiungere i 25-30 m d' altezza; anche in allevamento ha un notevole sviluppo, arrivando anche a 5 m e può essere allevata con successo in appartamento.

Ficus benjamina
Ficus benjamina

Possiede una chioma caratteristica perché i suoi rami si sviluppano in forma disordinata, a pennacchi; sopporta però bene le potature per cui si presta molto come pianta ornamentale. Le foglie sono piccole, ovate, appuntite all'estremità, di colore verde intenso, esistono anche delle varietà con foglie striate color crema come la starlinght.

FICUS DIVERSIFOLIA

La pianta di Ficus diversifolia è una pianta arbustiva originaria della Malesia e dell'India dove raggiunge dimensioni non superiori ai 2,5 m di altezza.

Ficus diversifolia

Le foglie sono ovali, verde scuro nella pagina superiore e verde più chiaro tendente al rossiccio su quella inferiore e presentano la punta più o meno arrotondata. Non è molto diffusa in quanto la sua richiesta molto scarsa è difficile trovarla nei fiorai e nei vivai.

FICUS PETIOLARIS

Il Ficus petiolaris è simile al Palmeri ed è originario del Messico. E' una pianta che non raggiunge mai grandi dimensioni in quanto molto raramente raggiunge il metro di altezza.

Ficus petiolaris

Nei suoi luoghi di origine è una pianta rustica che cresce in mezzo alle rocce. I fiori e i frutti molto raramente appaiono nelle piante d'appartamento.

FICUS PALMERI

Il Ficus palmeri è originaria della California, è l’unica specie di ficus con portamento suffruticoso (cioè un alberello ramificato di circa 3,5 m d’altezza, con tronco succulento); i rami sono coperti da una peluria vellutata, così come anche le foglie, in maggior misura nella pagina inferiore; queste ultime sono spesse, cuoriformi e di colore verde scuro.

FICUS DELTOIDES

Il Ficus deltoides è originaria della Malesia e prende il nome dalla forma delle foglie, a forma di lettera delta dell'alfabeto greco. E' una pianta che può essere allevata senza problemi in appartamento.

FICUS PUMILA (o FICUS REPENS o FICUS STIPULATA)

Il Ficus pumila è un rampicante originario dell'Asia orientale e dell'Australia con foglie cordate verde scuro; sviluppa molte radici aeree per aderire alla superficie a cui si attacca; per questo motivo si può coltivare con successo in cesti aerei.

Ficus pumila

Le cultivars più reperibili sul mercato sono la ‘Minima’, con foglie di massimo 1 cm e la ‘Variegata’ le cui foglie sono piacevolmente marmorizzate in verde o crema.

FICUS TOLIMENSIS e il FICUS PURPUREA

Il Ficus tolimensis e il Ficus purpurea sono piante originarie dell'Asia orientale che in particolare dei microclimi caldo-umidi delle nostre regioni meridionali e potrebbero prosperare all'aperto. Necessitano però di ampi spazi in quanto hanno la caratteristica di sviluppare possenti radici superficiali che abbracciano il terreno.

FICUS RETUSA

Il Ficus retusa è originario dell'Asia tropicale, della Malesia, Filippine fino ad arrivare alle Hawaii. In natura si sviluppa come un vero e proprio albero, simile al Ficus benjamina. Presenta foglie coriacee e lunghe fino a 10 cm di un gradevole colore verde intenso, picciolate.

FICUS RELIGIOSA

(foto sotto) che pur non essendo una pianta da appartamento in India è considerata sacra ed è chiamato anche albero dell'illuminazione (vedi: «»).
Ficus religiosa

E' un albero che raggiunge anche i 20 m di altezza ed è originario della Thailandia e del Vietnam. Le foglie sono cuoriformi, provviste di un lungo picciolo con la punta molto acuminata.

COME COLTIVARE LA PIANTA

Vediamo i consigli generali su come curare queste piante per averle sane e rigogliose.

ESPOSIZIONE E LUCE

Essendo per la maggior parte piante di origine tropicale o subtropicale, vivono bene in ambienti molto luminosi ma non gradiscono la luce diretta del sole. Solo il Ficus lyrata richiede una minore intensità luminosa.

Quando è possibile sarebbe opportuno, d' estate, trasferirla all' aperto, in un luogo riparato dalle correnti d' aria e non al sole diretto ma in un luogo ombreggiato. I vostri Ficus vi ringrazieranno.

TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

In genere amano il caldo e non soffrono se la temperatura raggiunge i 30°C; solo il Ficus elastica non gradisce temperature superiori ai 24°C.

PULIZIA DELLE FOGLIE

Diverse specie hanno le foglie grandi, pertanto per la loro pulizia usate un panno molto morbido e umido. Oppure potete farle direttamente una doccia con acqua tiepida dentro la vasca da bagno.

Non utilizzare mai dei lucidanti fogliari che otturano gli delle foglie e impediscono alla pianta lo svolgimento di tutte le sue funzioni fisiologiche.

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

Nel periodo estivo si innaffia circa due volte alla settimana, mentre in quello autunno-invernale è sufficiente bagnare ogni 10-15 gg.

Sono piante che temono il secco, per cui sarà opportuno nebulizzare le foglie ogni 20-25 gg circa con acqua leggermente tiepida e possibilemente non calcarea che potrebbe lasciare fastidiosi depositi sulle foglie. In ogni caso non usare mai acqua troppo fredda ed evitare che ristagni nel sottovaso per evitare la marcescenza delle radici.

Sottovaso con acqua per mantenere intorno alla pianta un ambiente umido

Per garantire una buona umidità si può sistemare il vaso su di un sottovaso dove avrete sistemato dell'argilla espansa dove sarà costantemente presente un filo d'acqua che evaporando garantirà un ambiente umido al vostro Ficus.

TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE

Il Ficus si rinvasa in primavera e solo quando la pianta mostra di soffrire in un vaso diventato troppo piccolo (le radici fuoriescono dal foro di fondo).

Tutore per sorreggere la pianta

Il terriccio deve avere come caratteristica primaria quella di essere soffice, poroso e ben drenato e con pH 6 quindi leggermente acido. Si può utilizzare un terriccio torboso, di cui almeno una parte su quattro è bene che sia costituita da terriccio di foglie.

E' molto importante assicurare un buon drenaggio in quanto i Ficus non tollerano in alcun modo i ristagni idrici. Abbiate l'accortezza pertanto di sistemare sul fondo del vaso del materiale grossolano quale ghiaia, argilla espansa e pezzi di coccio che garantiranno il rapido sgrondo delle acque in eccesso.

E' bene ricordarsi di non tagliare mai le radici aeree (a esempio del Ficus elastica) e di sorreggere sempre il fusto con dei tutori, meglio se di bambù.

Personalmente consiglio sempre dei vasi di terracotta in quanto consentono alla terra di respirare.

CONCIMAZIONE

Per il Ficus si usa un concime liquido, opportunamente diluito nell' acqua d' irrigazione, ogni 15 gg in primavera- estate e una volta ogni 2 mesi in autunno-inverno.

Per tutte le piante verdi, vale a dire per quelle piante che sviluppano molte foglie, è preferibile usare concimi che abbiamo un titolo abbastanza elevato in azoto (N) che favorisce appunto lo sviluppo delle parti verdi. Accertatevi pertanto che oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) e che tra questi l'azoto sia in maggiore quantità che abbia anche i microelementi, vale a dire quei composti di cui la pianta ha bisogno in minima quantità (ma ne ha pur sempre bisogno) quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.

Un consiglio: diminuite leggermente le dosi rispetto a quelle riportate nella confezione in quanto sono sempre esagerate e tra l'altro, se rinvasate con un buon terriccio ogni 2 anni, darete alla vostra pianta una buona scorta di base di elementi nutritivi.

FIORITURA

In appartamento è molto raro che la pianta fiorisca.

COME POTARE LA PIANTA

Nel Ficus possiamo attuare la cimatura dei giovani germogli che permette di avere delle piante più fitte in quanto stimola lo sviluppo dei getti laterali. Questa operazione deve essere effettuata in primavera alla ripresa vegetativa della pianta.

Cimatura degli apici vegetativi della pianta

La potatura vera e propria, effettuate direttamente sui rami, è preferibile attuarla verso la fine dell'inverno, se si vuole ridurre le dimensioni di una pianta diventata troppo grande. E' preferibile farla in questo periodo in quanto si ha una minore fuoriuscita di latice.

Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti e di tamponare subito le ferite con del carbone di modo da evitare la fuoriuscita del latice.

MOLTIPLICAZIONE

La moltiplicazione del Ficus può avvenire o mediante talea apicale oppure mediante talea di foglia con porzione di fusto.

MOLTIPLICAZIONE PER TALEA

Le talee apicali si prelevano con 4-6 foglie tra la primavera e l'estate (tra aprile e agosto) tagliandolo appena sotto il nodo (da esso si svilupperanno le radici) e lunghe circa 10 cm (un pochino più lunghe nel caso del Ficus lyrata o del Ficus elastica). Stessa cosa nel caso delle talee di foglie con porzioni di fusto.

Si raccomanda di tagliare con una lametta o con un coltello affilato per evitare le sfilacciature dei tessuti avendo cura che l'attrezzo che si usa per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma). Prima di metterle a radicare si fa coagulare il latice che fuoriesce dalla ferita lasciandole all'aria per 24 ore e trattandole con polvere di carbone.

Moltiplicazione per talea: taglio della talea sotto il nodo
Moltiplicazione per talea - eliminazione foglie poste più  in basso
Moltiplicazione per talea: spolverare la parte basale con della polvere rizogena per favorire la radicazione
Moltiplicazione per talea: fare dei buchi nel terreno per la sistemazione delle talee
Moltiplicazione per talea: busta messa a cappuccio nel vaso per mantenere una temperatura costante e evitare l'eccessiva perdita di umidità

Dopo aver eliminato le foglie poste più in basso, si immerge la parte tagliata in una polvere rizogena per favorire la radicazione. Nel caso del Ficus con foglie cuoiose, è opportuno che quest'ultime vengano arrotolate e fermate con un elastico per ridurre la traspirazione. Successivamente si sistemano le talee di Ficus in una composta formata da una parte di torba e una di sabbia grossolana. Si fanno dei buchi con una matita, tanti quante sono le talee e si sistemano come indicato nella foto. Avere cura successivamente di compattare delicatamente il terriccio.

La cassetta o il vaso si ricoprono con un foglio di plastica trasparente (o un sacchetto messo a cappuccio) e si colloca all'ombra e a una temperatura intorno ai 18°C per il Ficus benjamina e leggermente più alte (21-24°C) per il Ficus elastica e il Ficus lyrata. Il terriccio va tenuto sempre leggermente umido (annaffiare sempre senza bagnare le piantine in radicazione con acqua a temperatura ambiente). Ogni giorno si toglie la plastica per controllare l'umidità del terreno ed eliminare dalla plastica la condensa. La pratica di coprire con la plastica è indicata qualora la talea si realizza in aprile - maggio. Già nel mese di giugno occorre eliminare il telo di plastica in quanto non necessario perchè si avrebbero temperature troppo elevate in questa "mini serra " che si è creata.

Una volta che iniziano a comparire i primi germogli, vuol dire che la talea di Ficus ha radicato. A quel punto si toglie la plastica e si colloca il vaso in una zona più luminosa, alla stessa temperatura e si aspetta che le talee si irrobustiscano. Una volta che sono diventate sufficientemente grandi e hanno prodotto nuovi getti vigorosi, si trapiantano nel vaso definitivo utilizzando un terriccio così come indicato per le piante adulte e si trattano come tali.

Non disturbare le talee fino a quando non saranno nati nuovi getti.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

Caduta delle foglie

La caduta delle foglie può avere diverse cause: una cattiva esposizione vale a dire la pianta riceve poca luce; la pianta è stata esposta a correnti d'aria fredda; la pianta non riceve sufficiente acqua (questo soprattutto nel F. benjamina) che provoca di conseguenza una eccessiva concentrazione salina nel substrato che crea un ambiente poco adatto alla vita della pianta.
Rimedi: fate un'analisi di come state allevando la pianta e regolatevi di conseguenza.

Le foglie si afflosciano

Se le foglie si afflosciano è sintomo di eccessive annaffiature.
Rimedi: regolarsi di conseguenza.

Ingiallimento delle foglie

Anche le foglie ingiallite dipendono dalle eccessive annaffiature.
Rimedi: controllate il terreno, se troppo bagnato, fatelo asciugare e per il futuro regolate meglio le irrigazioni.

Le foglie si accartocciano nel F. repens

Se le foglie si accartocciano, questo soprattutto nel F. repens vuol dire che il terreno non è mantenuto costantemente umido.
Rimedi: regolare meglio le annaffiatura anche se difficilmente la pianta, se sottoposta a questo stress, potrà riacquistare la sua originaria bellezza.

Macchie necrotiche sulle foglie del Ficus elastica

La presenza di queste macchie su questa specie si pensava un tempo che fossero dovute a una carenza di potassio mentre oggi si è appurato che sono dovute a uno stress idrico.
Rimedi: è opportuno annaffiare con maggiore regolarità e posizionare la pianta in una posizione meno luminosa.

Foglie parzialmente secche

Se si notano porzioni di foglie secche o ustionate, vuol dire che sono state esposte al sole diretto.

Foglie bruciate dal sole

Rimedi: controllare la loro posizione e spostarle immediatamente.

Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie

Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie potrebbero significare che siete in presenza di : cocciniglia bruna o cocciniglia farinosa (cotonosa). Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e si osservano. Confrontatele con la foto al lato. Sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.

Rimedi: toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande e in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata per eliminare tutto il sapone. Per le piante più grandi e piantate all'aperto, potete usare degli antiparassitari specifici.

Foglie che iniziano a ingiallire, appaiono macchiettate di giallo e marrone

Se le foglie iniziano a ingiallire e successivamente a queste manifestazioni si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probalbilmente in presenza di un attacco di , un acaro molto fastidioso e dannoso.

Rimedi: aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma (la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione) ed eventualmente, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un insetticida specifico. Se la pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta va risciacquata per eliminare tutto il sapone.

CURIOSITÀ SULLA PIANTA

Specie del genere Ficus vengono anche chiamate necat-plantas «piante assassine», dal latino necare «uccidere» perché i loro semi a volte germinano sul tronco di altri alberi e sviluppandosi producono delle grosse radici aeree che arrivano al terreno fissandosi in esso; in questo modo l' albero ospite finisce con l' essere completamente avvolto e a poco a poco muore soffocato.
Nella foto sotto, possiamo vedere un Ficus foretusa (ficus della Malesia) che ha già quasi completamente avvolto la sua vittima, la quale tenta ancora di sopravvivere sviluppando sottili rami e rade foglie (di colore più chiaro al centro); a completare la vicenda della lotta i due alberi, si sviluppano sui loro tronchi anche piante di filodendro dalle grandi foglie frastagliate all' altezza della biforcazione dei rami.

Ficus foretusa

FICUS BENJAMINA CHE É DIVENTATO UN BOSCO

Ed ecco un incredibile video di un Ficus benjamina che da solo ha creato un bosco!

IL FICUS NEL LINGUAGGIO DEI FIORI E DELLE PIANTE

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TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI

I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.

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