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Stephanotis

La Stephanotis, conosciuta come il gelsomino del Madagascar è una deliziosa pianta rampicante, molto decorativa grazie alle sue foglie e ai suoi fiori molto profumati, utilizzata per adornare graticci o muri.

Stephanotis coltivazione
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Perchè una classificazione botanica? La classificazione botanica riunisce secondo determinati criteri le piante ed è importante sapere dove viene collocata sistematicamente una pianta, per conoscere le sue caratteristiche ma anche per comprendere la diversità delle diverse piante e come sono imparentate tra loro. Fu il naturalista svedese Carlo Linneo nel 1753 che classificò il mondo della natura nel regno delle Plantae introducendo un ordinamento gerarchico basato sulle loro caratteristiche morfologiche (oggi sul loro DNA). In base a tutto ciò abbiamo diverse specie (che troverai nel paragrafo «») nel genere Stephanotis che appartiene alla famiglia delle Apocynaceae; ordine Gentianales; clado Asteride - Eudicotiledoni - Angiosperme.

ORIGINE E DIFFUSIONE DELLA PIANTA

Le Stephanotis sono piante originarie dei boschi tropicali dell'Africa, del Madagascar e dell'Asia.

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Il genere Stephanotis comprende piante rampicanti ma nonostante ciò è sprovvista di viticci o di altri organi atti ad ancorarsi alle superfici per cui è necessario legarla per poter avere il portamento rampicante.

Sono anche conosciute e vendute con il nome di gelsomino del Madagascar per il fatto che i suoi fiori sono profumati ricordando il gelsomino.

Fiori di Stephanotis

Le foglie sono di un bel colore verde intenso, spesse e cuoiose che crescono appaiate sugli steli. I fiori si formano a grappoli all'ascella delle foglie e sono di colore bianco, cerosi, tubolari e molto profumati. Normalmente fiorisce a partire dalla primavera e per tutta l'estate. Il frutto impiega almeno un anno prima di giungere a maturazione ma non è commestibile e contiene al suo interno diversi semi piumati che vengono dispersi a opera del vento.

Frutto di Stephanotis
Semi di Stephanotis

PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE

Il genere comprende circa 15 specie ma la più diffusa e commercializzata è la

STEPHANOTIS FLORIBUNDA

La Stephanotis floribunda, originaria del Madagascar, è caratterizzata da foglie di un bel colore verde intenso lunghe fino a 10 cm, cerose, ovali, coriacee, provviste di una evidente nervatura centrale di colore verde chiaro e crescono appaiate lungo gli steli.

Stephanotis floribunda

Produce dalla primavera e per tutta l'estate fiori di colore bianco, profumati a forma tubolare riuniti in grappoli alle ascelle delle foglie.

RUSTICITÀ DELLA PIANTA

La Stephanotis non è una pianta rustica ma delicata in quanto richiede alcune accortezze importanti per la sua crescita e sopratutto fioritura.

TASSO DI CRESCITA DELLA STEPHANOTIS

La Stephanotis è una pianta a crescita rapida per questa ragione è importante rinvasarla ogni anno per rinnovare il terreno e dare più spazio alle radici.

TECNICA COLTURALE

Le Stephanotis non sono piante di difficile coltivazione ma essendo piante di origine tropicale hanno necessità di ambienti caldi e umidi.

SUPPORTO PER LA PIANTA

Dato che la Stephanotis è una pianta rampicante, è importante darle un supporto al quale ancorarsi: graticci, pergole, reti di legno o metalliche ecc.

COLTIVAZIONE IN VASO

Le Stephanotis vivono bene anche coltivate in appartamento. Anche in questo attenzione alle temperature che non dovrebbero scendere al di sotto di 10-12°C che potrebbe causare danni gravi o permanenti alla pianta.

COLTIVAZIONE IN PIENA TERRA IN GIARDINO

La Stephanotis può essere coltivata all'aperto in piena terra in giardino, nelle regioni a clima temperato, offrendo delle deliziose decorazioni per graticci o muri. Si trovano bene se posizionate a ridosso di una parete in modo d'avere in questo modo una protezione dal freddo. Nelle altre zone dove gli inverni sono rigidi deve essere coltivata in vaso per essere portata al riparo durante la stagione fredda.

ESPOSIZIONE E LUCE

Le Stephanotis amano la luce ma non il sole diretto e va posizionata in modo che sia protetta dal vento e dal freddo.

Amano gli ambienti ventilati per cui se allevata in appartamento, assicurate un buon ricambio dell'aria.

TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

Nel periodo primaverile-estivo le temperature è preferibili che rimangano costanti intorno ai 21°C anche se tollerano temperature superiori. Nel periodo autunno-invernale è opportuno che non scendano sotto i 13°C anche se, per brevi periodi, possono sopportare temperature inferiori.

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

La Stephanotis si deve annaffiare generosamente. Il terreno deve rimanere sempre umido durante il periodo primaverile- estivo mentre a partire dall'autunno e per tutto l'inverno si diminuiscono gradatamente e il terreno deve restare appena umido. Attenzione a non lasciare ristagni idrici nel sottovaso che non sono tollerati.

Ama gli ambiente umidi per cui occorre, durante la stagione più calda, nebulizzare regolarmente le foglie con acqua non calcarea facendo attenzione a non bagnare i fiori che potrebbero macchiarsi.

E' una pianta che non ama il calcare il cui eccesso può provocare la caduta dei fiori. Pertanto se l'acqua della condotta è calcarea si raccomanda di utilizzare acqua piovana o demineralizzata oppure usare l'acqua della condotta preventivamente bollita con qualche goccia di aceto.

SCELTA DEL VASO

Per la Stephanotis, considerando che è una pianta che cresce abbastanza rapidamente con uno sviluppo importante, è opportuno optare per vasi di terracotta che riusciranno a tenere la pianta ed evitare che si possa ribaltare.

TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE

La Stephanotis si rinvasa ogni anno, all'inizio della primavera utilizzando dei vasi via via di dimensioni un po' più grandi del precedente fino a un massimo di circa 20 cm. Successivamente ci si limita a rimuovere i primi 2,5-5 cm di terreno e sostituirlo con uno fresco. Si utilizza un buon terriccio fertile mischiato a della sabbia grossolana per favorire il drenaggio dell'acqua di irrigazione in quanto è una pianta che non tollera i ristagni idrici.

Al momento del rinvaso sistemate nel terreno dei tutori sui quali ancorare gli steli della pianta.

CONCIMAZIONE

La Stephanotis si concima durante il periodo primaverile-estivo aggiungendo all'acqua di irrigazione un concime liquido ogni due settimane, diminuendo leggermente le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione. Durante gli altri periodi le concimazioni vanno sospese.

Si può utilizzare un buon concime liquido equamente bilanciato in azoto (N), fosforo (P), potassio (K) ma che contengano anche i cosiddetti microelementi, vale a dire quei composti di cui la pianta ha bisogno in minima quantità (ma ne ha pur sempre bisogno) quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.

RIPOSO INVERNALE DELLA PIANTA PER LA FIORITURA

Per la Stephanotis è fondamentale il riposo invernale importante per avere una fioritura abbondante. Infatti per il gelsomino del Madagascar è fondamentale stare in riposo vegetativo per almeno un mese. Per far cio, riduciamo al minimo le annaffiature facendo in modo che il terreno non si secchi del tutto, inoltre assicuriamo una temperatura di 12-13°C e una buona illuminazione.

FIORITURA

La Stephanotis fiorisce a partire dalla primavera e per tutta l'estate.Attenzione agli sbalzi termici durante la fioritura perchè possono causare la totale o parziale perdita dei boccioli fiorali.

Fiore di Stephanotis in primo piano

COME POTARE LA PIANTA

La Stephanotis si pota all'inizio della primavera per eliminare gli steli che si sono allungati eccessivamente ma avendo cura di non tagliarli troppo drasticamente vale a dire non fino alla base. Come si effettua il taglio si avrà la fuoriuscita di latice che può essere arrestata tamponando con acqua fredda.

Abbiate l'accortezza di pulire e disinfettare, possibilmente alla fiamma, gli attrezzi che utilizzate, per evitare di infettare i tessuti.

MOLTIPLICAZIONE

La Stephanotis si moltiplica per talea

MOLTIPLICAZIONE PER TALEA

In primavera e fino all'inizio dell'estate si prelevano delle talee lunghe 8-10 cm dalle estremità degli steli. Le talee si tagliano subito sotto il nodo, con un taglio obliquo al fine di avere una maggiore superficie per la radicazione ed evitare l'accumulo di acqua sulla superficie. Si eliminano le foglie situate più in basso. Usate un coltello affilato per non sfilacciare i tessuti e che sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.

Moltiplicazione per talea: taglio della talea sotto il nodo
Moltiplicazione per talea: spolverare la parte basale con della polvere rizogena per favorire la radicazione
Moltiplicazione per talea: fare dei buchi nel terreno per la sistemazione delle talee

Per arrestare la fuoriuscita del latice, le parti tagliate vanno immerse in acqua fredda. Dopo di che cospargete la parte tagliata con una polvere rizogena per favorire la radicazione e sistemate le talee così preparate in un terriccio formato per tre parti di terreno fertile e una di sabbia grossolana. Fate dei buchi con una matita e sistemate le talee a una profondità di 1,5-2 cm. Abbiate cura successivamente di compattare delicatamente il terriccio attorno alla talea.

Il vaso si colloca in una zona ombreggiata e a una temperatura costante di 21°C. Il terreno va mantenuto costantemente umido annaffiando senza bagnare la talea in radicazione con acqua a temperatura ambiente. Una volta che iniziano a comparire i primi germogli dopo circa 2-2,5 mesi, vuol dire che le talee hanno radicato. A questo punto si trapiantano in piccoli vasetti da circa 8 cm di diametro utilizzando un terreno così come indicato per le piante adulte e si trattano come tali. Ricordatevi di sistemare un tutore nel terreno, al momento del rinvaso al quale, mano mano che pianta cresce, ancorare gli steli.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

La foglie ingialliscono e i fiori cadono

Questo sintomo è un chiaro indizio che la pianta è stata soggetta a sbalzi di temperatura o eccesso/carenza d'acqua o avete usato acqua calcarea.
Rimedi: analizzate come avete coltivato la pianta in base alle indicazioni riportate nella presenta scheda e regolatevi di conseguenza.

Le foglie iniziano a diventare gialle e a cadere

E' una pianta che può essere soggetta ad attacchi soprattutto della cocciniglia bruna ma anche della cocciniglia farinosa (). Se usate una lente di ingrandimento e le confrontate con le foto a lato le potete riconoscere facilmente. Inoltre se provate a grattarle con un'unghia, vengono via facilmente.

Cocciniglia bruna e cocciniglia farinosa sulla pianta

Rimedi: potete eliminarle agevolmente usando un batuffolo di cotone imbevuto di alcool oppure potete lavare la pianta con acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti; dopo di che risciacquate la pianta per bene per eliminare tutto il sapone. Solo in caso di infestazioni gravi si consiglia di usare degli antiparassitari sistemici.

Le foglie ingialliscono e si notano delle piccole macchie di colore giallo-marrone

Talvolta la pianta può subire anche attacchi da parte del , un acaro. Osservando soprattutto la pagina inferiore delle foglie si possono vedere anche delle sottili ragnatele.

Acari sulla pianta: parassita e danno

Rimedi: aumentare l'umidità ambientale intorno alla pianta in quanto il clima secco è il miglior alleato di questo parassita. Solo nel caso di gravi infestazioni intervenire con acaricidi specifici.

CURIOSITÀ SULLA PIANTA

I fiori della Stephanotis sono molto usati nei bouchet delle spose.

ETIMOLOGIA DEL NOME STEPHANOTIS

In nome del genere deriva dal greco stephanos «corona» e otos «orecchio» forse a causa delle particolari appendici che si trovano nella corona staminale o forse più semplicemente perché nel suo paese d’origine, la pianta è spesso usata per fare delle corone di fiori.

Floribunda deriva invece dal latino floribundus «ricco di fiori».

TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI

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