Rhoicissus
o roicisso
o roicisso
Il Rhoicissus o roicisso è una deliziosa pianta diffusa nei nostri appartamenti e allevata soprattutto nei cesti sospesi dato il suo aspetto ricadente.
IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Classificazione botanica
- Origine e diffusione della pianta
- Caratteristiche generali della pianta
- Principali specie
- Come coltivare la pianta
- Etimologia del nome Rhoicissus
- Proprietà medicinali del Rhoicissus
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
- Bibliografia online
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
ORIGINE E DIFFUSIONE DELLA PIANTA
Il genere Rhoicissus comprende numerose specie originarie del sud Africa e dell'Africa tropicale.
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA
Il genere Rhoicissus comprende numerose specie sempreverdi, per lo più rampicanti con le foglie che possono essere alterne, semplici o tri o pentalobate. Sono provviste di viticci sempre opposti alle foglie. Producono piccoli fiori di colore verde-giallo, poco appariscenti che producono bacche di colore rosso vivo.
PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE
Esistono una decina di specie nel genere Rhoicissus ma quelle maggiormente utilizzate a scopo ornamentale sono:
RHOICISSUS RHOMBOIDEA
La Rhoicissus rhomboidea è chiamata anche vite d'appartamento per il suo portamento rampicante. E' una pianta sempreverde con rami molto flessibili provvisti di viticci che la pianta utilizza per ancorarsi a supporti di varia natura.
E' caratterizzata da foglie composte da tre piccole foglioline provvista ciascuna di picciolo, lucide, e di un bel colore verde intenso a margini seghettati. La Rhoicissus rhomboidea in natura può raggiungere grandi dimensioni (anche 20 m) ma in appartamento difficilmente supera i due metri di lunghezza. I frutti sono tondeggianti, di colore rosso che diventano viola a maturità, commestibili e di piccole dimensioni e maturano a fine estate.
E' molto raro che fiorisca in appartamento.RHOICISSUS CAPENSIS
La Rhoicissus capensis è una pianta originaria del Sudafrica, sempre a portamento rampicante con radici tuberose, foglie coriacee di colore verde lucido e lunghi fusti provvisti di viticci utilizzati dalla pianta per ancorarsi ai supporti.
Difficilmente fiorisce in vaso. Spesso la pianta viene confusa con quelle del genere Cissus.
RHOICISSUS TOMENTOSA
La Rhoicissus tomentosa non è normalmente utilizzata come pianta d'appartamento ma viene allevata all'aperto anche perchè nei suoi luoghi di origine produce delle ottime uve selvatiche i cui frutti sono commestibili anche se un po' aciduli.
Nota 1
In genere i frutti vendono usati per fare marmellate o gelatine ma anche per produrre del vino o dell'aceto dall'aroma gradevole. In genere sconsigliano di mangiare gli acini senza essere preventivamente lavorati in quanto sembra che provochino diarrea e coliche. Il rizoma è velenoso. E' una pianta che ha i fusti particolarmente flessibili e pertanto vengono utilizzati come corda.
TECNICA COLTURALE
Le Rhoicissus sono piante di facile coltivazione che non richiedono particolari cure e attenzioni.
COLTIVAZIONE IN VASO
Sono piante che sono coltivate in vaso. La coltivazione non richiede particolare accorgimenti: basta utilizzare un buon terriccio di foglie mescolato a della terra da giardino e della sabbia grossolana per favorire il drenaggio dell'acqua di annaffiatura e utilizzare un vaso di terracotta per favorire gli scambi gassosi della terra con l'esterno, che la vostra pianta crescerà rigogliosa. Ricordate di posizionarla in un posto caldo, lontano da fonti di calore dirette e lontano dal sole diretto. La cucina o il bagno potrebbero essere i luoghi ideali.
COLTIVAZIONE IN PIENA TERRA
La Rhoicissus può essere coltivata anche in piena terra in giardino purchè siano rispettati i suoi minimi termici pertanto solo nelle zone dove le temperature invernali non scendono al di sotto di 8-10°C. Deve essere posizionata in modo che non riceva i raggi diretti del sole e senza correnti d'aria. Avrà un bellissimo effetto decorativo se abbarbicata a una pergola o a dei graticci.
COLTIVARE LA RHOICISSUS COME RICADENTE O RAMPICANTE
In considerazione del fatto che sono piante a portamento ricadente e rampicante, crescono molto bene in cesti sospesi oppure come rampicante ancorata a dei graticci e possono sostituire egregiamente l'edera (Hedera helix) e la vite americana (Parthenocissus quinquefolia).
TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE
Le temperature ideali di coltivazione sono intorno ai 18°C mentre le minime non dovrebbero scendere al di sotto degli 8-10°C.
ESPOSIZIONE E LUCE
Sono piante che richiedono una buona illuminazione durante tutto l'anno ma non esposte ai raggi diretti del sole anche se riescono a tollerare posizioni leggermente ombreggiate.
Sono piante che amano l'aria pertanto è opportuno che l'ambiente che ospita le Rhoicissus sia periodicamente arieggiato, anche se per brevi periodi riescono a tollerare l'aria viziata. Durante il periodo estivo, se possibile, spostatele all'aperto, sempre al riparo dai raggi diretti del sole.
ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE
La Rhoicissus durante tutto il periodo primaverile - estivo va annaffiata regolarmente utilizzando acqua non calcarea, meglio se piovana o demineralizzata in modo che il terreno rimanga sempre leggermente umido. Non tollera ristagni idrici pertanto fate attenzione che non rimanga acqua stagnante nel sottovaso.
Durante il periodo autunno - invernale le annaffiature vanno sensibilmente diminuite e somministrate giusto il tanto da non fare seccare il terriccio.
Sarebbe opportuno nei periodi caldi nebulizzare regolarmente le foglie con acqua non calcarea in modo da mantenere intorno alla pianta un ambiente umido e tenere i vasi sopra della ghiaia dove sarà sempre presente dell'acqua che evaporando garantirà un ambiente umido.
TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE
La Rhoicissus non è particolarmente esigente in fatto di terreno.
Si rinvasa ogni anno in primavera utilizzando una miscela formata da terriccio di foglie, terra da giardino e un po' di sabbia per favorire il drenaggio dell'acqua di irrigazione. A tal scopo è anche opportuno sistemare accuratamente sul fondo del vaso dei pezzi di coccio o dell'argilla espansa che favorirà lo sgrondo più rapido dell'acqua in eccesso.
CONCIMAZIONE
Dalla primavera e per tutta l'estate concimare una volta al mese utilizzando un buon concime liquido diluito nell'acqua di annaffiatura dimezzando le dosi rispetto a quanto indicato nella confezione. Durante l'autunno e l'inverno le Rhoicissus non vanno concimate.
E' opportuno usare un concime che oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) abbia anche i microelementi quali il quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
COME POTARE LA PIANTA
Sono piante che vanno potate regolarmente in quanto tendono a spogliarsi alla base è opportuni quindi, per favorire l'emissione di nuovi getti basali, potare energicamente la Rhoicissus in primavera.
FIORITURA
Sono piante che molto difficilmente fioriscono in appartamento.
MOLTIPLICAZIONE
La moltiplicazione delle roicisso avviene per talea o per propaggine.
Si prelevano delle talee lunghe 8-10 cm in primavera da getti robusti e da piante in buono stato di salute. Le talee vanno tagliate immediatamente sotto il nodo con un taglio obliquo in quanto ciò permette d'avere una maggiore superficie per la radicazione ed evita l'accumulo di acqua su questa superficie.
Dopo aver eliminato le foglie poste più in basso si immerge la parte tagliata in una polvere rizogena per favorire la radicazione delle talee. A quel punto si sistemano in una composta formata da torba e sabbia in parti uguali facendo dei buchi con una matita, tanti quante sono le talee da sistemare avendo cura successivamente di compattare delicatamente il terriccio intorno alla talea. La cassetta o il vaso si ricopre quindi con un foglio di plastica trasparente (o un sacchetto messo a cappuccio) sorretto da dei bastoncino in modo che la plastica non sia a contatto con le talee e si sistema all'ombra e a una temperatura intorno ai 18-21°C avendo cura di tenere il terriccio sempre leggermente umido, annaffiando senza bagnare le talee con acqua a temperatura ambiente e possibilmente non calcarea.
Ogni giorno si toglie la plastica per controllate l'umidità del terreno ed eliminare la condensa che sicuramente si sarà formata sulla plastica. Una volta che iniziano a comparire i primi germogli, vuol dire che la talea ha radicato. A quel punto si toglie la plastica e si sistema il vaso in una zona più luminosa, alla stessa temperatura e si aspetta che le talee si irrobustiscano. Una volta che sono sufficientemente grandi, si trapiantano nel vaso definitivo e si trattano come le piante adulte.
Nota 1
La moltiplicazione per propaggine è una tecnica molto semplice da realizzare e consiste nell'interrare una parte di un ramo, facendone fuoriuscire una parte verso l'alto. La parte ripiegata si interra fissandola con un dispositivo a U facendo un'incisione nella curva del ramo e cospargendo la ferita con ormoni che favoriscono la radicazione e la parte che sporge dal terreno si fissa a un sostegno. Quando si saranno formate le radici si può staccare la nuova pianta dalla pianta madre.
PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
Le foglie si seccano e cadono senza apparente ragione
: questo sintomo è da attribuire a un ambiente troppo secco o a scarse annaffiature. Rimedi: analizzate come avete coltivato la pianta sino a ora in base alle indicazioni riportate nella presente scheda e regolatevi di conseguenza.Presenza di piccoli insetti biancastri sulla pianta
: se notate dei piccoli insetti mobili di colore bianco-giallastro-verdastri siete quasi sicuramente in presenza di afidi o pidocchi. Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici. Si tratta in genere di prodotti sistemici, vale a dire che entrano nel circolo linfatico della pianta e quindi sono assorbiti durante la nutrizione degli insetti.Foglie che iniziano a ingiallire, appaiono macchiate di giallo e marrone
: se le foglie iniziano a ingiallire e successivamente a queste manifestazioni si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono molto probabilmente siete in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso. Se osservate attentamente noterete anche delle sottili ragnatele, soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Rimedi: aumentare l'umidità intorno alla pianta oppure lavatela con acqua e sapone neutro.La pianta si ricopre di una patina polverulenta biancastra
: questo sintomo è indice che è in corso una infezione di "mal bianco" o oidio. Questa malattia è provocata da un fungo e interessa tutte le parti della pianta ma predilige le parti più tenere. La patina biancastra è il micelio del fungo.Nota 1
Rimedi: si consiglia di intervenire subito eliminando le foglie colpite e trattando la pianta con anticrittogamici specifici.
ETIMOLOGIA DEL NOME RHOICISSUS
Il nome Rhoicissus deriva dal greco rhoia «melograno» e kissos «edera» per via sia del suo portamente rampicante che ricorda l'edera che per i suoi frutti, piccoli e rossi, che ricordano quelli del melograno.
PROPRIETÀ MEDICINALI
Le specie all'interno del genere Rhoicissus sono comunemente usate nella medicina tradizionale sudafricana. Sono utilizzate per il trattamento di disturbi gastrointestinali, infezioni a trasmissione sessuale (IST) e per l'infertilità. Sono anche usate per tonificare l'utero durante la gravidanza e per facilitare il parto. Hanno mostrato proprietà antidiabetiche, uterotoniche, epatoprotettive, antiossidanti, antimicrobiche, antitumorali e antinfiammatorie. Tuttavia, le indagini scientifiche e le informazioni sul potenziale terapeutico di questa pianta sono limitate perchè gli studi non sono stati approfonditi pertanto, sono necessarie ulteriori indagini per sfruttare il potenziale terapeutico del genere roicisso.
TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.