Dimorphotheca
ovvero margheritina africana
ovvero margheritina africana
Le Dimorphotheca sono delle deliziose asteracee che formano dei piccoli cespugli colorati e per questo motivo molto utilizzate come bordura e per rallegrare i giardini.
IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Classificazione botanica
- Caratteristiche generali della pianta
- Principali specie
- Tecnica colturale
- Etimologia del nome Dimorphoteca
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA
Il genere Dimorphotheca della famiglia delle Asteraceae (ex Compositae) comprende piante annuali o perenni originarie del sud Africa, utilizzate soprattutto per realizzare bordure e tappeti erbosi ma coltivate anche in vaso.
Formano dei piccoli cespugli caratterizzati da numerosi fusti ricchi di foglie lanceolate, di consistenza cuoiosa e cerose.
I fiori sono portati da lunghi steli che terminano con una infiorescenza a capolino che porta i veri fiori disposti in questo modo: fiori femminili a forma di petalo (fiori ligulati) sono quelli più esterni e variamente colorati che danno il colore al fiore; fiori ermafroditi con funzionalità femminile e fiori ermafroditi con funzionalità maschile che costituiscono il disco, cioè la parte centrale del capolino.
La fioritura è molto lunga iniziando in primavera e terminando con l'arrivo della brutta stagione, periodo in cui tutta la parte aerea si secca per rinascere con l'arrivo della primavera.
E' più conosciuta con il nome di margheritina africana.
PRINCIPALI SPECIE
Esistono sette specie nel genere Dimorphotheca tra le quali ricordiamo:
DIMORPHOTHECA AURANTIACA (DIMORPHOTHECA SINUATA)
La specie Dimorphotheca aurantiaca è una pianta perenne che non supera i 40 cm di altezza. Presenta foglie disposte in maniera alternata lungo i fusti e i fiori, larghi 5 cm, riuniti in infiorescenze a capolino, con i fiori esterni di colore aranciato molto intenso, mentre i fiori del disco centrale sono di colore marrone scuro.
La fioritura inizia alla fine della primavera e prosegue per tutta l'estate (giugno - settembre).
Esistono numerose varietà che si differenziano per il diverso colore dei capolini.
DIMORPHOTHECA PLUVIALIS (D. ANNUA)
La Dimorphotheca pluvialis (sinonimo D. annua) è una pianta annuale molto apprezzata per il suo effetto decorativo.
E' caratterizzata da fusti non più alti di 30 cm e i fiori, particolarmente profumati (come le foglie), larghi 5cm, di colore bianco crema e rossastro nella parte più centrale con il disco centrale di colore bruno-giallastro.
La fioritura avviene a partire dalla fine della primavera e prosegue per tutta l'estate (giugno - agosto).
DIMORPHOTHECA ECKLONIS
La Dimorphotheca ecklonis è una pianta perenne che non supera i 60 cm di altezza. La sua particolarità è che è molto cespugliosa e appariscente grazie anche ai suoi capolini larghi fino a 8 cm, di colore rosa-porpora e con il disco centrale azzurro. Fiorisce durante il periodo estivo (luglio - agosto).
DIMORPHOTHECA BARBERIAE
La Dimorphotheca barberiae è una specie perenne caratterizzata da foglie lanceolate, ricoperte da una leggera peluria e molto profumate. I capolini sono di colore rosa-porpora con il disco centrale di colore rosso scuro. Fiorisce per tutto il periodo estivo (giugno -settembre).
DIMORPHOTHECA CALENDULACEA
La Dimorphotheca calendulacea è una specie annuale caratterizzata da fusti sottili e foglie di un bel colore verde intenso. Fiorisce durante il periodo estivo (luglio - settembre) producendo dei bei fiori di colore bianco o giallo pallido larghi 8cm con il disco centrale di colore azzurro.
TECNICA COLTURALE
Le Dimorphotheca sono piante di facile coltivazione che non richiedono attenzioni particolarmente importanti.
Pur essendo molte specie perenni, di solito sono allevate come annuali.
IMPIANTO
L'impianto si effettua a maggio e in ottobre: si tagliano i fusti (nel caso di specie perenni) alla base se si vuole avere un altro anno di coltivazione. Se la zona ha delle temperature invernali rigide, occorre proteggere le radici con della paglia o uno spesso strato di foglie.
ESPOSIZIONE E LUCE
Sono piante che vanno allevate in posizioni soleggiate ma lontano da correnti d'aria fredda.
Il sole è importante per far aprire i fiori infatti quando raggi del sole non le raggiungono, i fiori si chiudono.
ANNAFFIATURA
Le Dimorphotheca vanno annaffiate con regolarità nei periodi estivi, usando acqua a temperatura ambiente facendo attenzione ai ristagni idrici che non sono tollerati.
TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE
Il terreno deve essere fertile, ricco di sostanza organica. Un buon miscuglio potrebbe essere formata da terra da giardino, torba e sabbia, per favorire il drenaggio dell'acqua di irrigazione.
CONCIMAZIONE
La Dimorphotheca si concima ogni due/tre settimane a partire dalla primavera e per tutta l'estate, usando un buon concime liquido diluito nell'acqua di annaffiatura e dimezzando le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione del fertilizzante. Negli altri periodi vanno sospese.
E' opportuno usare un concime che oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) abbia anche i microelementi quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta crescita della pianta.
COME POTARE LA PIANTA
Le Dimorphotheca sono piante che non si potano. Si eliminano solo le parti della pianta e le infiorescenze che con il tempo si seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie. Ricordate di usare sempre delle forbici che siano nel pulite e disinfettate, preferibilmente alla fiamma, per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
FIORITURA
L'epoca di fioritura in genere avviene nel periodo estivo. Per poter avere una seconda fioritura occorre tagliare i capolini non appena sfioriscono.
MOLTIPLICAZIONE
La moltiplicazione del Dimorphotheca avviene prevalentemente per seme anche se ci sono delle specie (la D. aurantiaca) che può essere moltiplicata per talea.
MOLTIPLICAZIONE PER TALEA
Nella specie D. aurantiaca si prelevano delle talee lunghe 8 cm in estate (luglio - agosto) tagliandole immediatamente sotto il nodo. Si raccomanda di tagliare in senso obliquo in quanto ciò permette d'avere una maggiore superficie per la radicazione ed evita l'accumulo di acqua su questa superficie.
Usate una lametta o un coltello affilato per evitare le sfilacciature dei tessuti. Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti. Dopo aver eliminato le foglie poste più in basso si sistemano in una composta formata da torba e sabbia in parti uguali facendo dei buchi con una matita, tanti quante sono le talee da sistemare avendo cura successivamente di compattare il terriccio.
Le nuove piantine dovranno passare tutto l'inverno in ambiente protetto e solo a maggio dell'anno successivo potranno essere messe a dimora.
MOLTIPLICAZIONE PER SEMI
La semina, sia che si tratti di specie annuali che di specie perenni, si effettua direttamente in pieno campo all'inizio della primavera (aprile). Quando iniziano a emergere le nuove pianti si eliminano quelle evidentemente meno robuste, anche per diradare, e ottenere una distanza media di 30 cm (eccetto che nella D. annua che può essere di 15 cm). Se il tempo è buono le prime piantine inizieranno a emergere dopo un mese e mezzo dalla semina.
Se la zona nella quale vi trovate è soggetta a gelate tardive, è preferibile che la semina venga fatta in ambiente protetto, a marzo, in un vassoio usando un miscuglio di torba e sabbia e mantenendo la cassetta di moltiplicazione a una temperatura costante di 18°C e mantenendo il terreno sempre costantemente umido. Si metteranno a dimora non appena siete sicuri che è scongiurato il pericolo di gelate.
PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
Presenza di piccoli insetti biancastri sulla pianta
Se notate dei piccoli insetti mobili di colore chiaro siete quasi sicuramente in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati pidocchi.
Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista. Si tratta in genere di prodotti sistemici, vale a dire che entrano nel circolo linfatico della pianta e quindi sono assorbiti durante la nutrizione degli insetti.
Presenza sulla pianta di insetti bianchi simili a piccole farfalle
Questi piccoli insetti sono aleurodidi, conosciuti con il nome comune di mosche bianche. Per essere certi della loro presenza basta scuotere la pianta: se si solleva una nuvola bianca, vuol dire che sono presenti. Normalmente sono localizzati nella pagina inferiore delle foglie. I danni che provocano sono determinati dalla sottrazione della linfa grazie al loro apparato boccale pungente-succhiante e dalle punture che effettuano nei tessuti per la deposizione delle uova. Producono inoltre melata che altro non è che gli escrementi, zuccherini e appiccicosi degli aleurodidi che possono provocare l'insorgenza di fumaggini e possono trasmettere virosi.
ETIMOLOGIA DEL NOME DIMORPHOTECA
Il nome Dimorphoteca deriva dal greco dίs (δίς) «due volte» e da morphé (μορφη) «forma» e da theke (θήκη) «cassa, scrigno, capsula» per la caratteristica forma dei suoi frutti (acheni).
TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.
Rimedi: trattare con antiparassitari specifici reperibili presso un buon vivaista.