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Maranta

Le Maranta sono delle stupende piantine a rapido accrescimento particolarmente indicate per chi ha poca pazienza con le piante e desidera vedere subito i risultati in quanto sono ad accrescimento molto rapido.

Maranta coltivazione e cura
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Una classificazione botanica raggruppa, secondo determinati criteri le piante ed è importante sapere dove viene collocata sistematicamente per conoscere le sue caratteristiche e aiutarci a capire la loro diversità e come sono imparentate tra loro. Della classificazione si occupa una branca della biologia, la sistematica e si deve al naturalista svedese Carlo Linneo nel 1753 la usa invenzione. Oggi le piante sono classificate non più come avveniva un tempo secondo criteri morfologici ma secondo il loro DNA. A seguire pertanto riporto la classificazione botanica della Maranta.

Regno
:
Plantae

Clado
: Angiosperme
Clado
: Monocotiledoni
Clado
: Commelinoide
Ordine
:
Zinziberales

Famiglia
:
Marantaceae

Genere
:
Maranta

Specie
: vedere il paragrafo «»

ORIGINE DELLA PIANTA

Il genere Maranta comprende piante originarie della foresta equatoriale del Brasile e della Guyana dove crescono nei luoghi ombrosi del sottobosco.

CARATTERISTICHE GENERALI

Le Maranta sono piante sempreverdi, erbacee e la loro particolarità sono le foglie, variamente arabescate con forme e colori straordinari. Le foglie hanno inoltre la particolarità di restare erette durante la notte e piegarsi durante il giorno questo per conservare l'umidità.

I fiori sono molto piccoli, bianchi, riuniti in spighe e poco appariscenti.

Sono piante a rapido accrescimento per cui sono indicate per chi ha poca pazienza con le piante e desidera vedere subito i risultati.

PRINCIPALI SPECIE

Esistono numerose specie di Maranta tra le quali ricordiamo

MARANTA LEUCONEURA

La Maranta leuconeura è una piccola pianta che non supera i 30 cm di altezza con foglie lunghe intorno ai 15 cm portate da dei lunghi piccioli guainanti. Comprende tre ibridi principali:

Maranta leuconeura Kerchoveana
La pianta ha le foglie vellutate di colore grigio-verde intenso con macchie quadrate marroni che con il tempo diventano verde scuro su entrambi i lati della nervatura principale di colore verde chiaro mentre la pagina inferiore è di colore grigio-blu chiaro. Produce dei graziosi fiorellini bianchi.

Maranta leuconera Erythoneura
La sua particolarità sono le nervature vivacemente colorate di rosso. La foglia è vellutata e presenta una caratteristica striscia, in corrispondenza della nervatura centrale di colore verde molto chiaro mentre le zone comprese tra le nervature rosse sono di colore verde molto scuro. La pagina inferiore delle foglie è di colore rosso intenso.

Maranta leuconera Massangeana
Le foglie sono vellutate e caratterizzate da macchie argentate che si estendono tipo spina di pesce dalla nervatura centrale verso il margine della foglia.

Maranta leuconeura ‘Kerchoveana'
Maranta leuconeura ‘Kerchoveana’
Maranta leuconeura ‘Messangeana'
Maranta leuconeura ‘Messangeana’
Maranta leuconeura ‘Erythoneura'
Maranta leuconeura ‘Erythoneura’

MARANTA MAKOYANA

Maranta makoyana

La Maranta makoyana ha le foglie ellissoidali di consistenza cartacea di colore verde oliva con screziature rossastre. Le foglie sono portate da dei lunghi piccioli che partono da dei tubercoli radicali.

MARANTA ARUNDINACEA

Maranta arundinacea

La Maranta arundinacea presenta foglie lunghe fino a 30 cm e larghe 10 cm variamente screziate che nella Maranta arundinacea 'Variegata' (foto sopra) sono di colore bianco.

TECNICA COLTURALE

Le temperature ottimali per una buona coltivazione della Maranta sono tra i 20°C e i 28°C. con un'umidità relativa molto alta, pari al 90%. Per tale motivo si coltivano in luoghi ombreggiati.

Per ottenere foglie sane, ben sviluppate e colorate è opportuno tenere la pianta da aprile a settembre quasi all'ombra.

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

La Maranta si annaffia spesso in modo da mantenere il terriccio costantemente umido durante il periodo primaverile - estivo. Durante il resto dell'anno le irrigazioni vanno diminuite e devono essere il tanto necessario a mantenere il terriccio appena umido.

La pianta ama gli ambienti umidi pertanto abbiate cura di nebulizzare spesso la chioma. Se le temperature sono superiori a 20°C, nebulizzate quotidianamente. Stessa cosa durante il periodo invernale se nella vostra casa sono accesi i riscaldamenti.

Un accorgimento è quello di posare il vaso che contiene la pianta su un sottovaso (o altro recipiente) nel quale avrete sistemato dell'argilla espansa o della ghiaia nel quale terrete sempre un filo d'acqua. In questo modo le radici della Maranta non entreranno in contatto con l'acqua che evaporando garantirà un ambiente umido.

Sottovaso con acqua per mantenere intorno alla pianta un ambiente umido

TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE

La Maranta va rinvasata spesso essendo una pianta a rapido accrescimento. Le piantine giovani vanno rinvasate ogni due anni fino al raggiungimento delle dimensioni del vaso di 20 cm di diametro. Dopo di che si asportano i primi centimetri di terriccio (2-3 cm) e si sostituiscono con del terriccio nuovo, in primavera.

Utilizzate un terriccio molto soffice e poroso costituito da torba e foglie di faggio con l'aggiunta di un po' di sabbia grossolana per favorire il drenaggio dell'acqua di irrigazione. La Maranta infatti non tollera i ristagni idrici. A tal scopo ponete sul fondo del vaso dei pezzetti di coccio che favoriscono lo sgrondo delle acque in eccesso.

Raccomando sempre di usare dei vasi di terracotta che favoriscono la respirazione della terra.

CONCIMAZIONE

Per tutta la primavera e l'estate è opportuno concimare le Maranta ogni 2 settimane utilizzando un buon concime liquido che andrà somministrato con l'acqua di irrigazione. Negli altri periodi dell'anno, una volta al mese è sufficiente.

Il concime da utilizzare deve avere un apporto più che doppio di azoto rispetto al potassio e in minor misura il fosforo. Non dimenticate che tutti i concimi devono avere anche i cosiddetti microelementi, vale a dire quei composti di cui la pianta ha bisogno in minima quantità (ma ne ha pur sempre bisogno) quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta e equilibrata crescita della pianta.

Un consiglio: diminuite leggermente le dosi rispetto a quelle riportate nella confezione; se inserite un buon terriccio e rinvasate ogni 2 anni, darete alla vostra pianta una buona scorta di base di elementi nutritivi. Sono morte più Maranta per eccesso di concime che per scarse cure culturali.

Particolare fiore di Maranta

FIORITURA

La fioritura della Maranta non è molto appariscente. I fiori sono piccoli e di colore bianco - violaceo. In genere le piante coltivate in casa fioriscono molto raramente.

POTATURA

Non si parla di vera potatura per la Maranta. Si deve solo avere l'accortezza di togliere le foglie vecchie o morte per lasciare spazio ai nuovi germogli e evitare che diventino vettore di malattie parassitarie.

MOLTIPLICAZIONE

Si moltiplica semplicemente dividendo la pianta o per talea di stelo.

MOLTIPLICAZIONE PER DIVISIONE DELLA PIANTA

A febbraio - marzo, si toglie la pianta dal vaso e delicatamente si separano le radici carnose avendo cura di non danneggiarle. Fatto questo si prendono due vasetti e si trapiantano le nuove piantine in un terriccio come indicato per la piante adulte.

Moltiplicazione della Maranta: separazione delle radici
Divisione fiore di Maranta

Fate molta attenzione a non danneggiare le radici durante questa operazione perchè molto delicate, meglio se operate con un bastoncino e non con le mani. Si posizionano i vasi in un luogo caldo e luminoso ma non al sole diretto e si tiene il terriccio appena umido. Quando inizieranno a comparire i nuovi germogli vuol dire che le piantine hanno attecchito: iniziate a trattarle come piante adulte.

MOLTIPLICAZIONE PER TALEA

Tra maggio e agosto si possono prelevare dall'apice dei fusti delle talee lunghe circa 10 cm ciascuna munita di 2-3 foglie che vanno tagliate subito sotto il nodo. Si raccomanda di tagliare con una lametta o con un coltello affilato per evitare le sfilacciature dei tessuti avendo cura che l'attrezzo che si usa per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.

Moltiplicazione per talea: taglio della talea sotto il nodo
Moltiplicazione per talea - eliminazione foglie poste più  in basso
Moltiplicazione per talea: spolverare la parte basale con della polvere rizogena per favorire la radicazione
Moltiplicazione per talea: fare dei buchi nel terreno per la sistemazione delle talee
Moltiplicazione per talea: busta messa a cappuccio nel vaso per mantenere una temperatura costante e evitare l'eccessiva perdita di umidità

Dopo aver eliminato le foglie poste più in basso, si immerge la parte tagliata in una polvere rizogena per favorire la radicazione.

Si piantano in genere 3 talee per vasetto che deve essere piccolo, non più di 8 cm in una composta formata da una parte di torba e una di sabbia grossolana. Si fanno dei buchi con una matita, tanti quante sono le talee e si sistemano come indicato nella foto. Avere cura successivamente di compattare delicatamente il terriccio.

La cassetta o il vaso si ricoprono con un foglio di plastica trasparente (o un sacchetto messo a cappuccio) e si colloca all'ombra e a una temperatura intorno ai 24°C avendo cura di tenere il terriccio sempre leggermente umido (annaffiare sempre senza bagnare le piantine in radicazione con acqua a temperatura ambiente). Ogni giorno si toglie la plastica per controllare l'umidità del terreno ed eliminare dalla plastica la condensa.

Una volta che iniziano a comparire i primi germogli, vuol dire che la talea ha radicato. A quel punto si toglie la plastica e si colloca il vaso in una zona più luminosa, alla stessa temperatura e si aspetta che le talee si irrobustiscano. Quando saranno diventate sufficientemente grandi e hanno prodotto nuovi getti vigorosi, si trapiantano nel vaso o nel terreno definitivo. Non disturbare le talee fino a quando non avranno emesso i nuovi getti.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

Foglie avvizzite che diventano marroni

Le foglie avvizzite sono un sintomo di temperature eccessivamente basse.
Rimedi: posizionare la pianta in un luogo più caldo.

Foglie sbiadite che perdono colore

Le foglie sbiadite sono il classico sintomo di troppa luce.
Rimedi: posizionare la pianta in un luogo più ombreggiato.

Foglie che presentano il margine fogliare arrotolato, sono poco turgide e hanno gli apici imbruniti

Questo sintomo nella Maranta indica che c'è poca umidità nell'aria e si praticano poche annaffiature.
Rimedi: rimuovere le parti danneggiate, aumentare l'umidità dell'aria e le irrigazioni.

Macchie sulla pagina inferiore delle foglie

Macchie sulla pagina inferiore delle foglie potrebbero significare che siete in presenza di e in particolare della cocciniglia farinosa. Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e si osservano. Confrontatele con la foto al lato. Sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.

Cocciniglia farinosa

Rimedi: toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande e in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone. Per le piante più grandi e piantate all'aperto, potete usare degli antiparassitari specifici reperibili da

Foglie che iniziano a ingiallire, appaiono macchiettate di giallo e marrone

Se le foglie iniziano a ingiallire e successivamente a queste manifestazioni si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probalbilmente in presenza di un attacco di , un acaro molto fastidioso e dannoso.

Acari sulla pianta: parassita e danno

Rimedi: aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma (la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione) ed eventualmente, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un insetticida specifico. Se la pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.

Presenza di piccoli animaletti biancastri sulla pianta

Se notate dei piccoli insettini mobili di colore bianco-giallastro-verdastri siete quasi sicuramente in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati . Osservateli con una lente di ingrandimento e confrontateli con la foto a lato, sono inconfondibili, non ci si può sbagliare.

Afidi delle piante

Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista.

ETIMOLOGIA DEL NOME MARANTA

Il nome Maranta è stato dedicato al medico e botanico italiano Bartolomeo Maranta (1500-1571) che fu medico a Napoli e Roma e a Molfetta. Si occupò delle capacità curative delle piante ed è autore del libro Methodi cognoscendorum simplicium medicamentorum libri tres del 1559.

CURIOSITÀ SULLA PIANTA

Dagli stoloni della Maranta arundinaceae si estrae un amido usato come alimento.

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