Il significato del mirto nel linguaggio dei fiori
La pianta di mirto è stata da sempre associata all'universo femminile e alla femminilità.
Nell'antica grecia i nomi di molte eroine e amazzoni avevano tutte la stessa radice: myrtò, myrsìne, myrtìla. Myrtò era un'amazzone che aveva combattuto Teseo come Myrìne era la regina delle Amazzoni, in Libia. Si chiamava Myrsìne una profetessa del santuario di Dodona che per un responso nefasto morì tragicamente.
Ma anche la mitologia greca e latina associano il mirto a divinità femminili infatti era la pianta sacra ad Afrodite. In particolare Ateneo narra un'antica leggenda che vede come protaginista Erostrato, fedele ad Afrodite che durante un viaggio in mare fu sorpreso da una tempesta. Allora la dea gli apparve sotto forma di piccole foglioline di mirto spuntate improvvisamente dalla sua statueta che Erostrato aveva con se. Questo fatto diede coraggio ai marinai che così riuscirono ad approdare in un porto sicuro e salvarsi. Una volta a terra Erostrato depose la statuetta con le foglie di mirto nel tempio di Afrodite e intrecciò una corona di rami di mirto che da allora venne chiamata "Naucràtis" ovvero "signora delle navi".
Il mirto è stato da sempre il simbolo della fecondità tanto che Plinio lo aveva soprannominato Myrtus coniugalis in quanto si usava nei bancheti di nozze come augurio di una vita serena e ricca di affetti.
Nei canti cretesi rappresenta da sempre una pianta afrodisiaca tanto che si esorta chi vuole essere amato a raccoglierne un ramo.
Il mirto è anche considerata una pianta di buon augurio e di buona fortuna tanto che quando si doveva partire per fondare una nuova colonia ci si cingeva il capo con una corona di mirto come augurio appunto di buona sorte.
Il mirto però ha anche un significato funebre. Infatti nell'antica Grecia si raccontava che Dioniso, quando era sceso nell'ade per liberare la madre Semele aveva dovuto lasciare in cambio una pianta di mirto. Da allora il mirto ha rappresentato l'oltretomba e i defunti. Questa doppia valenza del mirto, da una parte pianta solare e ben augurale dall'altra pianta funebre, non deve stupire infatti la vita e la morte sono sempre stati un tutt'uno nell'universo e l'aspetto funebre non è da vedersi in senso negativo ma semplicemente come l'evolversi della vita.
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Fonti bibliografiche
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