Papiro
Cyperus
Cyperus
Il papiro, questa incredibile pianta è molto diffusa e coltivata sia per la bellezza delle sue fronde che per la facilità di coltivazione.
- Classificazione botanica
- Origine della pianta
- Caratteristiche generali della pianta
- Principali specie
- Come coltivare la pianta
- Etimologia del nome Papiro
- Fabbricazione della carta di papiro
- Il Papiro nel linguaggio dei fiori e delle piante
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
Perchè una classificazione botanica? Le piante nel linguaggio comune hanno nomi tra i più diversi in base al luogo, non adatti quindi a riconoscere in modo univoco una pianta. Per superare questi problemi è stata creata una classificazione botanica basandosi sulle caratteristiche morfologiche della pianta (oggi sul DNA) che incasellava ciascuna all'interno di determinate categorie a assegnando un nome per lo più derivato dal latino o dal greco, secondo una convenzione internazionale, introdotta nel 1753 da Carlo Linneo.
ORIGINE DELLA PIANTA
Il papiro, questa pianta dall'aspetto caratteristico è originaria delle zone umide e acquitrinose di diversi paesi: sud America, Africa, Asia e Europa.
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA
Le piante del genere Cyperus sono provviste di un
rizoma molto voluminoso con poche foglie alla base e con steli molto lunghi che terminano con un ciuffo di brattee,
riunite in ombrelle, curvate verso il basso. Il fusto è
dritto, senza nodi per lo più a sezione triangolare e con
abbondante midollo. Il fusto ma soprattutto le foglie sono
impregnante di silice che le rende solide e con il margine spesso
tagliente. I fusti portano alla loro estremità delle
foglie lineari, sottili, arcuate e disposte
a ombrella che portano nella loro parte centrale i fiori sono riuniti in infiorescenze
di solito terminali a forma di spiga o di grappolo o di glomerulo.
Il frutto è un achenio.
Dato il grande numero di specie esistono sia varietà rustiche che crescono tranquillamente all'aperto negli ambienti umidi che varietà che ben si adattano alla vita d'appartamento.
Le specie coltivate sono perenni.
PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE
Esistono circa 600 specie di Cyperus tra le quali ricordiamo:
CYPERUS PAPYRUS
Il Cyperus papyrus, originario dell'Africa settentrionale, era noto agli antichi egizi che lo utilizzavano per ricavare fogli sui quali scrivere.
La pianta può raggiungere i 3-4 metri di altezza che terminano con delle vistose infiorescenze. Le foglie sono strette e poco vistose. Le infiorescenze simili a dei ventagli sono formate da spighette piumose che fioriscono da luglio a settembre. La loro particolarità sono i fusti triangolari che alla base possono essere grossi anche 8 cm.
CYPERUS ALTERNIFOLIUS
Il Cyperus alternifolium originario del Madagascar, è una specie perenne ed è noto come falso papiro ed è quello maggiormente diffuso. Ha taglia più piccola rispetto al Cyperus papirus, infatti non supera il metro d'altezza e i fiori sono portati da infiorescenze a forma di spiga che fioriscono d'estate. E' una specie che si adatta bene a crescere negli appartamenti e cresce rigogliosa.
CYPERUS ROTUNDUS
Il Cyperus rotundus è originario dell'India e può raggiungere anche il metro d'altezza.
CYPERUS ALBOSTRIATUS
La particolarità del Cyperus albostriatus sono le foglie che presentano striature color crema e giallo.
CYPERUS DIFFUSUS
Il Cyperus diffusus è una specie che non raggiunge notevoli dimensioni e presenta dei fusti lunghi che portano alla loro sommità delle brattee lunghe di un bel colore verde - brunato. Produce delle infiorescenze vistose.
CYPERUS LONGUS
Il Cyperus longus è un bellissimo papiro che raggiunge il metro di altezza con foglie grandi e vistose infiorescenze e brattee lunghe e pendenti. Fiorisce nella tarda estate - inizio autunno.
CYPERUS HASPAN
Il Cyperus haspan è tipico delle zone caldo umide. Presenta gli steli robusti a sezione cilindrica che raggiungono il metro di altezza con foglie corte. Fiorisce nel periodo estivo. Raggiunge il metro d'altezza.
COME COLTIVARE LA PIANTA
Non è difficile coltivare il papiro se si tiene conto del fatto che sono piante di ambienti paludosi. Conseguentemente la loro prima caratteristica è quella di mantenere la pianta in ambienti con un elevato tasso di umidità e con abbondante luce.
Mano mano che la pianta cresce e gli steli si seccano, questi vanno rimossi tagliandoli alla base con delle fobici ben pulite e disinfettate.
COLTIVAZIONE IN VASO IN APPARTAMENTO
Solitamente il papiro viene coltivato come pianta da appartamento. Durante l'estate però è bene portarlo all'aperto in un luogo luminoso ma non al sole diretto. In casa teniamo la pianta in un luogo molto luminoso ma non al sole diretto anche perchè riceverebbe i raggi del sole filtrati dai vetri che fungerebbero da lente.
COLTIVAZIONE IN PIENA TERRA IN GIARDINO
La dove le temperature lo consentono coltivate la pianta all'aperto e anche in pieno sole. Attenzione però alle temperature minime (entro i 10°C) che se troppo basse, faranno morire la pianta pertanto in questo caso è opportuno coltivare il papiro in vaso per riporlo al riparo durante la stagione fredda.
ESPOSIZIONE E LUCE
Non sono piante esigenti in quanto a esposizione infatti anche se in natura vivono in pieno sole, in appartamento si adattanto a vivere anche in condizioni di poca luce anche se è sempre preferibile che stiano in un luogo luminoso perchè diversamente si osserva che il colore delle foglie diventa di un verde meno brillante.
TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE
Il papiro vegeta bene a temperature tra i 20-27°C con umidità relativa molto alta. D'estate quando le temperature possono salire oltre la soglia indicata è bene non lasciare la pianta sotto il sole ma spostarla in un luogo luminoso ma non sotto i raggi diretti del sole.
Durante il periodo autunno - invernale riescono a vivere con temperature intorno ai 10°C.
ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE
Il papiro è una pianta che ha bisogno di tanta acqua. E' consigliabile pertanto sistemare il vaso in un sottovaso dove siano costantemente presenti anche 10 cm d'acqua in modo che la pianta la possa assorbire liberamente sia d'estate che d'inverno. A tal scopo si avvantaggia di frequenti nebulizzazioni.
Attenzione però a non lasciare il terriccio fradicio che può provocare marciumi.
TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE
Il Papiro si rinvasa quando le radici hanno occupato tutto il vaso all'inizio della primavera. E' importante usare un terriccio molto poroso per non far ristagnare l'acqua. Allo scopo si usa un buon terriccio fertile mischiato a carbonella sminuzzata.
CONCIMAZIONE
Durante il periodo primaverile - estivo, si concima ogni due settimane utilizzando un fertilizzante liquido diluito con l'acqua di irrigazione. Durante gli altri periodi sospendere le concimazioni.
Per tutte le piante verdi, vale a dire per quelle piante che sviluppano molte foglie, è preferibile usare concimi che abbiamo un titolo abbastanza elevato in azoto (N) che favorisce appunto lo sviluppo delle parti verdi. Accertatevi pertanto che oltre ad avere i cosiddetti macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) e che tra questi l'azoto sia in maggiore quantità che abbia anche i microelementi quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
FIORITURA
La fioritura del papiro avviene a partire dal mese di luglio e fino a settembre. I fiori sono riuniti in infiorescenze di solito terminali a forma di spiga o di grappolo o di glomerulo.
COME POTARE LA PIANTA
Di solito il papiro non si pota. Vanno semplicemente eliminate le foglie che via via disseccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.
MOLTIPLICAZIONE
Il papiro si può riprodurre sia per divisione della pianta che per talea fogliare, per seme o per incurvamento dello stelo.
In primavera si procede a dividere la pianta di papiro. A tal scopo si toglie delicatamente la pianta dal vaso e si scrolla un po' di terra dalle radici.
Si divide in due la pianta cercando di non spezzare troppo le radici al momento della divisione. Si eliminano le radici vecchie o legnose e si trapiantano le due porzioni in due vasi con il terriccio indicato per le piante adulte.
In questo tipo di propagazione si taglia uno stelo con un'infiorescenza. Si tagliano quindi le foglie per circa la metà della loro lunghezza e si sistema capovolta in un recipiente pieno d'acqua (o in un piatto pieno di sabbia che va tenuto costantemente bagnata).
La talea si sistema in un luogo luminoso e con una temperatura intorno ai 21°C. Al momento della nascita delle radici e dei nuovi germogli, si trapianta la talea di papiro in un vaso con del terriccio come per le piante adulte.
Questo metodo di propagazione è utilizzato soprattutto per il Cyperus alternifolius e il Cyperus haspan. In pratica dalla pianta\ madre si incurva uno stelo con le infiorescenze e si interra in un vaso contente la composta delle piante adulte.
La pianta va tenuta a una temperatura intorno ai 21°C e in un luogo luminoso (ma non al sole diretto). Dopo breve tempo si formeranno le radici e i nuovi germogli e a quel punto si stacca dalla pianta madre e si coltiva normalmente come una pianta adulta.
PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
Se le foglie presentano questo sintomo vuol dire che la pianta è stata annaffiata in maniera eccessiva e le radici/rizoma stanno
marcendo.
Rimedi: togliere subito la pianta dal vaso e tagliare le parti marce del rizoma e lo si lascia asciugare per circa una settimana all'aria.
Si tagliano anche le foglie colpite e si trattano tutte le superfici di taglio con una polvere a base di zolfo. Dopo di che si rinvasa avendo però cura di regolare le annaffiature.
Foglie che perdono le screziature e appaiono completamente verdi
Questo è il classico sintomo di poca luce.
Rimedi: spostate la pianta in un luogo più idoneo
Foglie che sembrano sbiadite
Le foglie sbiadite significano che la pianta è stata esposta troppo al sole diretto.
Rimedi: spostate la pianta in un luogo più idoneo
Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie
Può essere soggetta a infestazioni da parte della cocciniglia, sia della cocciniglia bruna che della cocciniglia farinosa. Riconoscerle è molto semplice: basta osservarle con una lente di ingrandimento e confrontarle con le foto riportate. Sono inconfondibili, non ci si può sbagliare. Se provate a grattarle con un'unghia, vengono via facilmente.
Rimedi: possono essere eliminate usando un batuffolo di cotone imbevuto di alcool oppure si può lavare la pianta con un acqua e sapone neutro strofinando delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti. Una volta fatta questa operazione la pianta va risciacquata per eliminare il sapone. Solo in caso di infestazioni gravi si consiglia di usare degli antiparassitari sistemici.
Foglie con la punta necrotica
Se le foglie presentano questo sintomo vuol dire che la pianta è stata annaffiata poco o comunque non c'è un ambiente sufficientemente umido intorno a essa.
Rimedi: regolare le annaffiature e l'umidità.
ETIMOLOGIA DEL NOME PAPIRO
Il nome greco del papiro molto probabilmente è di origine egiziana e per primo lo usò Teofrasto, filosofo e botanico greco vissuto tra il 371 - 287 a.C).
FABBRICAZIONE DELLA CARTA DI PAPIRO
Questa pianta veniva usata per svariati uso: per l'edilizia, per l'abbigliamento ma soprattutto per ricavarne del materiale utilizzato per scrivere. La sua fabbricazione, risalente ai tempi più antichi tanto da ritrovarne un rotolo nella tomba di Usapais (faraone della prima dinastia) avveniva nel seguente modo: gli steli si tagliavano in pezzi di circa 40 cm quindi si affettavano sottili nel senso della lunghezza e si disponevano le varie fettine parallelamente in più strati sovrapposti uno perpendicolarmente all'altro. A quel punto venivano battuti, pressati e lisciati e infine tagliati delle dimensioni che si desiderava.
All'incirca dal I secolo d.C. quando si iniziarono a usare i fascicoli, i fogli di papiro venivano attaccati gli uni agli altri a formare dei rotoli avvolti da sinistra verso destra.
Il papiro divenne comune anche tra i greci intorno al IV sec. a.C. e da lì si diffuse in tutto il mondo classico. La principale città di esportazione era la città fenicia di Gubal il cui nome greco byblos significa appunto «papiro».
Fino al XIV secolo in Egitto il papiro veniva usato normalmente per essere poi soppiantato dalla carta.
IL PAPIRO NEL LINGUAGGIO DEI FIORI E DELLE PIANTE
Per conoscere il significato del papiro nel linguaggio dei fiori, vai alla pagina Il papiro nel linguaggio dei fiori.
TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.