In questo genere ritroviamo le signore delle palme in quanto sono delle splendide palme, molto diffuse grazie alla loro semplicità di coltivazione e alla loro bellezza che le rendono veramente uniche e quasi sempre presenti in tutte le case.
Il genere Rhapis appartiene alla famiglia delle Arecaceae e comprende piante originarie dell'Asia, soprattutto della Cina e del Giappone.
Si tratta di palme caratterizzata da lunghi steli rigidi, privi di ramificazioni, provvisti dei residui delle guaine fogliari di aspetto reticolato e fibroso sui quali sono inserite le foglie a forma di ventaglio suddivise in un numero variabile di segmenti a seconda della specie, provviste di un sottile picciolo con evidenti nervature parallele e con i margini leggermente dentati.
I fiori sono raggruppati in infiorescenze ramificate che emergono all'ascella delle foglie situate nella parte più alta di colore giallo, rosa, arancio a seconda della specie e della varietà. Essendo piante dioiche abbiamo "piante femminili" e "piante maschili" vale a dire che esistono piante che portano solo fiori maschili e piante che portano solo fiori femminili.
I frutti sono oblunghi e contengono un solo seme per frutto.
Esistono circa 12 specie in questo genere tra le quali ricordiamo:
La R. excelsa è tra le diverse specie del genere la più conosciuta e diffusa tanto da essere chiamata la signora delle palme.
E' una pianta che si adatta molto bene a essere allevata sia all'interno che all'esterno, là dove le condizioni climatiche lo consentono, raggiungendo i 3-4 m di altezza. E' caratterizzata da foglie che ricordano il bambù con lunghi steli rigidi, privi di ramificazione, di diametro da 1 a 3 cm e ricoperti da materiale fibroso di colore scuro che altro non è che la guaina fogliare. Le foglie sono a forma di ventaglio suddivise in 5-8 segmenti con gambi lunghi 30 cm. Produce infiorescenze di colore rosato.
La R. umilis è molto simile alla excelsa dalla quale differisce per il fatto che i fusti hanno un diametro più sottile. Le foglie sono sempre a forma di ventaglio suddivise in 10-20 segmenti e sono lunghe fino a 25-30 cm. E' molto meno diffusa della precedente.
Sono piante di facile coltivazione.
Le temperature ottimali durante il periodo primaverile-estivo devono essere intorno ai 20°C mentre d'inverno è preferibile che non scendano sotto i 10°C ma sopportano anche temperature intorno a O°C purchè non per lunghi periodi.
Amano la luce ma non il sole diretto pertanto se durante la bella stagione la portate in giardino, trovatele una posizione ombreggiata.
Dato che le foglie sono molto grandi e si impolverano facilmente, pulitele usando un panno morbido bagnato semplicemente con acqua. Non utilizzate nessun prodotto chimico e men che mai i lucidanti fogliari che sono dannosi per tutte le piante (in quanto otturano gli stomi delle piante impedendone la respirazione), ma in particolare per questa pianta.
Va annaffiata abbondantemente durante il periodo primaverile-estivo in modo che il terreno rimanga umido. Durante l'autunno e l'inverno il terriccio va annaffiato il tanto da impedire che il terreno si secchi. Per queste piante è preferibile sbagliare in difetto che in eccesso d'acqua.
Durante tutto l'anno, ma in particolare durante i periodi più caldi, è bene spruzzare acqua tiepida sulle fronde in modo da garantire un certo tenore di umidità dell'aria e/o poggiare il vaso su dell'argilla espansa o ghiaino dove sarà presente dell'acqua che evaporando, manterrà intorno alla pianta un ambiente umido. Fate attenzione che il fondo del vaso non sia a contatto con l'acqua.
Le piante di Rhapis si rinvasano in primavera (marzo-aprile), in genere ogni due anni utilizzando un buon terriccio fertile mescolato con un po' di sabbia grossolana per favorire il drenaggio dell'acqua di irrigazione e avendo cura di sistemare sul fondo del vaso dei pezzetti di coccio in modo da favorire il rapido sgrondo dell'acqua in eccesso.
Sono piante che non amano vasi di grandi dimensioni pertanto anche se potrebbe sembrarvi che la dimensione del vaso sia troppo piccola per la pianta, non preoccupatevi. I vasi sovradimensionati avranno più terra, quindi sarà trattenuta una maggiore quantità d'acqua e considerando che il peggior nemico di queste piante sono i ristagni idrici, è vivamente sconsigliato usare vasi di grandi dimensioni.
Man mano che con gli anni si procede al rinvaso, arrivate sino a un massimo di 30 cm, dopo di che rinnovate semplicemente i primi 5 centimetri di terreno con del terriccio fresco.
La pianta durante la primavera e l'estate va concimata ogni settimana, diminuendo le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione del fertilizzante. Durante gli altri periodi le fertilizzazioni vanno sospese.
Utilizzate un buon concime completo vale a dire che oltre ad avere i cosiddetti macroelementi quali azoto (N), fosforo (P), potassio (K) contengano anche i cosiddetti microelementi, vale a dire quei composti di cui la pianta ha bisogno in minima quantità (ma ne ha pur sempre bisogno) quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
Sono piante a fioritura estiva.
I fiori sono raggruppati in infiorescenze che si sviluppano all'ascella delle foglie.
Le piante di Rhapis non si potano. Vanno solo asportate le foglie che si seccano (il fatto che le foglie poste più in basso seccano è normale) per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie e vanno tagliate nel punto in cui partono dal fusto.
Se, a causa di una bassa umidità ambientale, le punte delle foglie si seccano, non è necessario eliminarle, basta tagliare la punta.
Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.
La moltiplicazione di questa pianta è molto semplice e avviene tramite i germogli che si formano alla base della pianta. Si asportano o in primavera (aprile) o in autunno (settembre) semplicemente separandoli dalla pianta madre con un po' di radici.
Trattate le parti tagliate con della polvere di zolfo e quindi piantatela in vasi singoli utilizzando un terreno così come indicato per le piante adulte e trattatele come tali.
Questo sintomo è dovuto a una esposizione diretta al sole.
Rimedi: eliminate le foglie danneggiate e spostate la pianta in un luogo luminoso
ma non al sole diretto.
Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie potrebbero significare un attacco di cocciniglia e in particolare della cocciniglia bruna o della cocciniglia farinosa. Per riconoscerle osservatele con una lente di ingrandimento e confrontatele con la foto al lato, non potete sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via senza problemi.
Rimedi: vanno eliminate usando un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che risciacquata la pianta.
Per le piante di maggiori dimensioni potete usare degli antiparassitari specifici.
Questo sintomo è dovuto a una carenza di umidità ambientale.
Rimedio: il rimedio è preventivo, ricordandosi di spruzzare regolarmente la pianta
con acqua tiepida in modo da garantirle un ambiente umido e durante la stagione
invernale, dotare i termosifoni di umidificatori e di tenere la pianta su di un
sottovaso con della ghiaia o dell'argilla espansa con un filo d'acqua (che non sia
a contatto delle radici) che evaporando, manterrà l'ambiente umido.
Le foglie con le punte danneggiate possono solo essere accorciate per eliminare la parte secca.
Questo sintomo è indice della presenza del ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso. Se si osserva con attenzione si possono notare anche delle sottili ragnatele, soprattutto nella pagina inferiore delle foglie.
Rimedi: aumentare l'umidità ambientale con le nebulizzazioni alla chioma in quanto la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione ed eventualmente, solo nel caso di gravi infestazioni, usate un insetticida specifico. Se la pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare il sapone.
Il nome del genere deriva dal greco rhapís «verga, frusta» per i suoi fusti lunghi e sottili che ricordano le canne.
Non sono piante a rapida crescita pertanto quando andiamo nei vivai e vediamo queste splendide palme a prezzi alle volte proibitivi, non è colpa del vivaista, ma del fatto che per raggiungere dimensioni di un certo rilievo, occorrono molti anni.