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Roridula

Pianta carnivora: Roridula
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DESCRIZIONE DELLA PIANTA

Le Roridula sono piante carnivore che catturano le loro prede mediante SECREZIONI VISCHIOSE che impantanano la preda. In alcune di esse la secrezione e' costante mentre in altre avviene solo in presenza della preda.

Viene considerata una pianta semi-carnivora perche' non digerisce la sua preda ma assorbe i suoi escrementi.

Pianta carnivora: Roridula

Hanno foglie provviste di peli che severnano sostanze resinose molto appiccicose che sembrano delle vere e proprie colle "a presa rapida" che rimangono attive per molto tempo, anche quando le foglie sono ormai secche.

Le Roridula non possono essere considerate delle vere e proprie piante carnivore in quanto non hanno la capacità di digerire le prede che catturano. Infatti è grazie a una simbiosi mutualistica con i reduvi assassini "assassin bugs" ("insetti assassini" della famiglia dei Reduvidi) che si nutrono degli insetti catturati dalla pianta e poi la Roridula si nutre degli escrementi di questi insetti che hanno un alto tenore di azoto.

Pianta carnivora: Roridula

PRINCIPALI SPECIE

La Roridula appartiene alla famiglia Roridulaceae ed è l'unico genere presenta in questa famiglia e sono originarie dei terreni poveri del sud avest dell'Africa localizzati nelle zone caratterizzate da estati calde e secce ed inverni freddi e molto piovosi.

Esistono solo due specie: la Roridula dentata che diventa un cespuglio molto imponente e ramificato e la Roridula gorgonias che invece rimane di più ridotte dimensioni e meno ramificata.

ESIGENZE COLTURALI

La coltivazione della Roridula non è semplice considerando i suoi luoghi di origine. E' infatti problematica la coltivazione in casa. Ancora di più in serra in quanto richiedono alte temperature e ambiente abbastanza secchi, cosa di non facile riproduzione.

E' di fatto una pianta che cresce tutto l'anno anche se, considerando che nei suoi luoghi di origine la crescita si ha durante il periodo delle piogge, mantiene ovviamente questa caratteristiche e la crescita è più attiva durante il periodo primaverile. La fioritura avviene a partire dalla metà dell'inverno fino all'inzio della primavera.

Roridula

Considerando che sono piante che vivono in terreni sabbiosi, il substrato di coltivazione può essere costituito da un 60% di sabbia fine e il resto da torba. Gradiscono il sole diretto e una bassa umidità ambientale; questo comporta che la circolazione dell'aria deve essere ottima per garantire l'ambiente asciutto di cui hanno bisogno.

Ora per le concimazioni della Roridula non è necessario che andiamo a caccia di insetti per procurare alla pianta il suo nutrimento. Partiamo dal presupposto che in natura la pianta adotta queste strategie in quanto non ha a disposizione altro nutrimento. Essendo affidata alle nostre cure, saremo noi a fornirgli gli elementi chimici necessaria per la sua crescita. In ogni caso teniamo presente che la pianta gradisce poco le concimazioni pertanto si devono usare delle concentrazioni bassissime (1/4 delle dosi indicate nella confezione) e usare concimi che abbiano un alto titolo in azoto e molto basso negli altri elementi.

Le temperature di coltivazione non devono scendere sotto i 5°C e il terreno deve essere mantenuto sempre moderatamente umido e si utilizza dell'acqua che sia poverissima di elementi minerali (acqua piovana o distillata).

Per il rinvaso le Roridula sono piante che richiedono di essere allevate in grandi vasi e con molta terra a disposizione in quanto crescono abbastanza rapidamente. Se abbiamo necessità di cambiare il vaso, occorre farlo con grande attenzione in quanto le radici sono molto sottili e fragili.

Per quanto la moltiplicazione della Roridula può avvenire o per seme o per talea. La moltiplicazione per talea è molto difficile da realizzare in quanto è difficile trovare il giusto grado di umidità per non far marcire le talee. Relativamente più semplice è la moltiplicazione per seme. Le Roridula sono autoimpollinanti per cui o lasciamo fare a madre natura oppure grattiamo noi l'antera e spolveriamo il polline raccolto sul pistillo. Una volta impollinati si formeranno delle capsule che impiegano diversi mesi ad aprirsi e contengono al loro interno solo tre semi.

FONTI BIBLIOGRAFICHE

I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a .

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