Pellionia
Le Pellionia, grazie al loro fogliame marmorizzato e al loro portamento striasciante, sono ideali per essere allevata in cesti sospesi.
IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Classificazione botanica
- Caratteristiche generali della pianta
- Principali specie
- Tecnica colturale
- Etimologia del nome Pellionia
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA
Il genere Pellionia della famiglia delle Urticaceae comprende piante perenni erbacee, originarie del sud est asiatico in particolare della Malesia, della Birmania, del Vietnam e della Polinesia.
Si tratta di piante perenni che non superano i 20-25 cm di altezza, a portamento cespuglioso, con foglie marmorizzate con i margini interi o dentati. Producono, nel periodo estivo, dei piccoli fiori di nessun valore decorativo.
PRINCIPALI SPECIE
Esistono diverse specie nel genere Pellionia tra le quali ricordiamo:
PELLIONIA DAVEAUANA (PELLIONIA REPENS)
La Pellionia daveauana è caratterizzata da foglie lanceolate, persistenti, di colore verde intenso variamente screziate di verde chiaro e bronzo.
E' una pianta tappezzante a portamento strisciante con fusti abbastanza succulenti e un apparato radicale molto fragile. Offre un effetto decorativo molto attraente se allevata in cesti sospesi.
PELLIONIA PULCHRA
La Pellionia pulchra è caratterizzata da foglie di colore grigio-verde con nervature scure.
TECNICA COLTURALE
La Pellionia è una pianta particolarmente indicata che per essere allevata in cesti sospesi, facile da coltivare, purché le sue esigenze di luce, umidità e protezione dalle correnti d'aria siano soddisfatte.
TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE
Le temperature minime invernali non dovrebbero scendere al di sotto dei 13-15°C.
ESPOSIZIONE E LUCE
Richiedono una buona esposizione alla luce ma mai esposta ai raggi diretto del sole anche solo per brevi periodi.
Attenzione alle correnti d'aria, specialmente fredda, che non sono tollerate.
ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE
Le Pellionia vanno annaffiate regolarmente durante tutto il periodo vegetativo (primavera-estate) mantenendo il terreno sempre appena umido. Viceversa durante il periodo autunno-invernale le annaffiatura vanno sensibilmente ridotte.
Attenzione ai ristagni idrici che non sono in alcun modo tollerati.
Sono piante che amano gli ambienti umidi pertanto durante la stagione calda, è opportuno spruzzare acqua tiepida per mantenere un certo tenore di umidità dell'aria o poggiare il vaso su dell'argilla espansa o della ghiaia dove sarà costantemente presente dell'acqua (che non sarà mai a contatto con le radici) che evaporando, creerà un microclima umido intorno alla pianta.
TIPO DI TERRENO - RINVASO
Un substrato ideale per le Pellionia è un terreno poroso, che consenta un ottimo drenaggio, composto da terra di foglie, torba con aggiunta di sabbia o perlite.
Il rinvaso si effettua in primavera e solo quando le radici hanno occupato tutto lo spazio a loro disposizione.
Considerando che sono piante che devono essere annaffiate spesso e che non tollerano i ristagni idrici, è preferibile usare dei vasi di terracotta che permettono al terreno di respirare.
CONCIMAZIONE
La Pellionia non richiede grosse concimazioni. Dalla primavera e per tutta l'estate concimare una volta al mese usando un buon concime liquido diluito nell'acqua di annaffiatura dimezzando le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione del fertilizzante.
E' opportuno usare un concime che oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) abbia anche i microelementi quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta crescita della pianta.
POTATURA
Le Pellionia sono piante che non si potano. Si eliminano solo che foglie o le parti della pianta che con il tempo si seccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie. Ricordarsi di usare sempre delle cesoie o dei coltelli che siano puliti e disinfettati, preferibilmente alla fiamma, per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
FIORITURA
L'epoca di fioritura è l'estate ma i fiori sono talmente insignificanti, da un punto di vista estetico, che è preferibile eliminarli non appena iniziano a sbocciare per non togliere nutrimento alla pianta.
MOLTIPLICAZIONE
La moltiplicazione delle Pellionia può avvenire per talea di fusto.
Si prelevano delle talee lunghe 10-15 cm in primavera tagliandole immediatamente sotto il nodo. Si raccomanda di tagliare con un taglio obliquo in quanto ciò permette d'avere una maggiore superficie per la radicazione ed evita l'accumulo di acqua su questa superficie.
Usate una lametta o un coltello affilato per evitare le sfilacciature dei tessuti avendo cura che siano puliti e disinfettati (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.
Dopo aver eliminato le foglie poste più in basso, si spolvera la parte tagliata in una polvere rizogena per favorire la radicazione. A quel punto si sistemano in una composta formata da torba e sabbia in parti uguali facendo dei buchi con una matita, tanti quante sono le talee da sistemare, avendo cura successivamente di compattare il terreno.
La cassetta o il vaso si ricopre con un foglio di plastica trasparente o un sacchetto messo a cappuccio dopo aver sistemato nel terreno dei bastoncini per tenere la plastica lontana dalle talee e aver stretto il sacchetto con un elastico per evitare la perdita di umidità. La cassetta si sistema in una zona a una temperatura di 21-24°C. Ogni giorno si toglie la plastica per controllate l'umidità del terreno ed eliminare dalla plastica la condensa che si sarà sicuramente formata.
Una volta che iniziano a comparire i primi germogli (dopo circa 3-5 settimane), vuol dire che la talea ha radicato. A quel punto si toglie la plastica e si sistema il vaso in una zona più luminosa (mai il sole diretto) e si aspetta che le talee si irrobustiscano. Una volta che sono sufficientemente grandi, si trapiantano nel vaso definitivo e si trattano come le piante adulte.
PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
Le foglie di decolorano e appaiono clorotiche
Questo è il classico sintomo di poca luce.
Rimedi: spostate la pianta in una zona più luminosa ma non al sole diretto.
Presenza di piccoli insetti biancastri sulla pianta
Se notate dei piccoli insetti mobili di colore chiaro siete quasi sicuramente in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati pidocchi. Se li osservate con una lente di ingrandimento e li confrontate con la foto a lato, li riconoscerete immediatamente, sono inconfondibili, non potete sbagliare.
Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista. Si tratta in genere di prodotti sistemici, vale a dire che entrano nel circolo linfatico della pianta e quindi sono assorbiti durante la nutrizione degli insetti.
ETIMOLOGIA DEL NOME PELLIONIA
Il nome del genere Pellionia è stato dedicato a Alphonse Odet Pellion (1795-1815), navigatore e ammiraglio francese.
TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.