Il genere Grevillea appartiene alla famiglia delle Proteaceae e comprende piante originarie della Nuova Zelanda, della Nuova Guinea ma soprattutto dell'Australia dove è la pianta più coltivata negli spazi verdi pubblici e nei giardini in genere.
Sono piante a portamento arboreo e arbustivo, sempreverdi, caratterizzate da una chioma molto bella con rami arcuati. La maggior parte delle specie sono di piccole a medie dimensioni, così come alcune possono avere portamento prostrato e alcune diventare dei veri e propri alberi.
I fiori di per se stessi sono piccoli ma si ritrovano riuniti in infiorescenze formate anche da più di 100 fiori che danno quindi l'impressione di avere dei fiori di grandi dimensioni. Nella maggior parte delle specie i fiori sono molto nettariferi per cui sono ottime piante per attirare insetti e uccelli. I frutti sono dei baccelli che contengono al loro interno due semi.
Esistono circa 300 specie nel genere Grevillea tra le quali ricordiamo:
La Grevillea banksii è una pianta che diventa un vero e proprio alberello alto fino a 3 metri, caratterizzata da foglie di colore verde scuro nella pagina superiore e coperte da una peluria setosa di colore rosso-ruggine in quella inferiore.
I fiori sono normalmente di colore rosso-rosato che compaiono dalla fine dell'inverno alla primavera (ma anche in altri) ma non è infrequente trovare fiori di colore bianco.
E' la specie più coltivata e molto utilizzata come pianta madre per le ibridazioni.La Grevillea robusta in natura diventa un alberello a rapido accrescimento che non supera i due metri di altezza ma se allevata in vaso mantiene un'altezza molto più contenuta.
Le foglie, simili a quelle delle felci, sono di colore verde scuro nella pagina superiore e di colore più chiaro in quella inferiore e coperte da una leggera peluria. Fiorisce raramente nelle piante allevate in vaso e in appartamento.
La Grevillea rosmarinifolia ha un aspetto cespuglioso e cresce fino a due metri di altezza. Le foglie sono lineari, lunghe fino a 35 mm e larghe 3 mm, di colore verde scuro nella pagina superiore più pallide e setose in quella inferiore e alle volte spinose all'apice.
Produce deliziosi fiori di colore rosso-rosato dalla fine dell'inverno e per tutta la primavera. I fiori sono riuniti in infiorescenze che crescono alle estremità dei rami. Questa specie è nota nella coltivazione come un arbusto resistente, adatto ai climi temperati, terreni ben drenati e cresce bene sia in pieno sole che all'ombra parziale.
Deve il suo nome al fatto che le foglie ricordano quelle del rosmarino.
La Grevillea wickhamii è originaria dell'Australia.
Si tratta di un arbusto che non supera i due metri di altezza. Le foglie sono ovali, di colore grigio-verde intenso e i fiori, riuniti in infiorescenze all'ascella delle foglie, iniziano a sbocciare dalla primavera e per tutta l'estate e a seconda della varietà possono essere di colore rosso, rosa, arancio o giallo. Predilige terreni ben drenati e posizioni soleggiate.
La Grevillea non è una pianta che richiede particolari attenzioni di coltivazione e può essere coltivata con successo all'aperto solo nelle regioni a clima temperato.
Le temperature di coltivazioni durante il periodo primaverile - estivo devono essere intorno ai 18-21°C mentre durante il periodo invernale non devono scendere sotto i 7°C.
La Grevillea durante tutto il periodo primaverile - estivo va annaffiata abbondantemente in modo che il terreno sia ben umido (non inzuppato) e si lascia asciugare in superficie prima di procedere con la successiva irrigazione. In autunno e inverno si annaffia giusto il tanto da non fare seccare il terreno.
Se le temperature durante la stagione calda diventano troppo elevate, la pianta si avvantaggia di nebulizzazioni alla chioma.
La Grevillea si rinvasa ogni anno all'inizio della primavera utilizzando un terreno leggero, non calcareo, formato da terriccio da giardino mescolato con torba e sabbia grossolana per favorire il drenaggio in quanto non tollera i ristagni idrici. Preferisce terreni tendenzialmente acidi.
Se allevata in vaso si consiglia l'uso di vasi di terracotta che rispetto a quelli in plastica consentono al terriccio di respirare e quindi "correggere" eventuali errori di annaffiatura.
Dalla primavera e per tutta l'estate si concima ogni due settimane diluendo nell'acqua di irrigazione un buon concime liquido diminuendo leggermente le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione del fertilizzante.
E' opportuno usare un concime che oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) abbia anche i microelementi quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta crescita della pianta. Per queste piante è stato osservato che il fosforo deve essere presente in quantità estremamente limitata.
Poco dopo il rinvaso, in primavera, prima della ripresa vegetativa, la Grevillea va potata abbastanza energicamente per regolare la crescita e per dare una bella forma alla pianta. La potatura favorisce la ramificazione e produce piante dal portamento più cespuglioso.
La Grevillea si moltiplica per talea o per seme, anche se quest'ultima tecnica, è abbastanza difficile da realizzare in quanto i semi non hanno un'alta germinabilità.
Nel scegliere la tecnica di moltiplicazione da adottare occorre tenere presente che con la propagazione per seme, subentrando la variabilità genetica, non si ha mai la certezza di avere delle piante uguali alla pianta madre, per cui se si desidera avere un preciso esemplare è bene fare la moltiplicazione per talea.
MOLTIPLICAZIONE PER TALEA
In primavera si prelevano dai germogli laterali delle talee lunghe circa 7-10 cm assieme a una porzione di parte legnosa.
Si consiglia di tagliare con una lama affilata e ben pulita nel primo caso per evitare la sfilacciatura dei tessuti, nel secondo caso, per evitare di infettare i tessuti.
Dopo aver eliminato le foglie poste più in basso, immergete la parte tagliata in una polvere rizogena per favorire la radicazione. Successivamente si sistemano le talee in una composta formata da due parti di terriccio fertile (non calcareo) e una di sabbia grossolana. Fate dei buchi con una matita, tanti quante sono le talee fogliari e sistematele come indicato nella foto. Abbiate cura successivamente di compattare delicatamente il terriccio.
Si ricopre quindi il vaso con un foglio di plastica trasparente o un sacchetto messo a cappuccio e si sistema in una zona leggermente ombreggiata e a una temperatura intorno ai 21°C avendo cura di tenere il terriccio sempre leggermente umido annaffiando senza bagnare le talee con acqua a temperatura ambiente e non calcarea. Ogni giorno togliete la plastica per controllare l'umidità del terreno ed eliminare dalla plastica la condensa che via via si forma.
Una volta che iniziano a comparire i primi germogli, vuol dire che la talea ha radicato. A quel punto si toglie la plastica e si colloca il vaso in una zona più luminosa, alla stessa temperatura e si aspetta che le talee si irrobustiscano dopo di che si possono trapiantare nel vaso definitivo e si trattano come le piante adulte.
La MOLTIPLICAZIONE PER SEMI si effettua in autunno o all'inizio della primavera utilizzando gli stessi semi prodotti dalla pianta.
Un'operazione importante da fare prima della semina è la cosiddetta scarificazione, vale a dire rendere lo strato esterno dei tegumenti del seme permeabile all'assorbimento dell'acqua e dei gas. Per far questo si immergono i semi in acqua tiepida e si lasciano in ammollo per circa 24 ore; oppure si può "graffiare" la superficie del seme con della carta vetrata a grana sottile. Fatto questo si possono seminare in una composta per semi.
Il terriccio di semina va tenuto costantemente umido annaffiando con un nebulizzatore che consente di dosare e distribuire meglio l'acqua (preferibilmente non calcarea).
Sarebbe opportuno che il vassoio con i semi sia ricoperto con un foglio di plastica trasparente o una lastra di vetro per garantire una temperatura costante ed evitare che il terreno si secchi troppo rapidamente.
Il vassoio si tiene all'ombra, a una temperatura intorno ai 18-21°C e costantemente umido fino al momento della germinazione. Ogni giorno rimuovete la plastica o il vetro per togliere l'eventuale condensa che potrebbe essersi formata.
Una volta che i semi hanno germogliato si toglie il telo di plastica e si aumenta, via via che le piantine crescono, la quantità di luce (mai il sole diretto) e si assicura una buona ventilazione.
Quando le nuove piante saranno sufficientemente grandi da poter essere manipolate si prelevano facendo molta attenzione a non rovinare soprattutto le radici (usare a esempio una forchetta per togliere la piantina dal terriccio) e si piantano in un terriccio come indicato per le piante adulte e si trattano come tali.
Non sono segnalate per queste piante particolari malattie o attacchi parassitari.
Il genere è stato dedicato a Charles Francis Greville che fu uno dei fondatori della Royal Horticultural Society nel 1804.
Le foglie di diverse specie di Grevillea possono provocare irritazioni nella pelle (dermatite da contatto). La sensibilità varia notevolmente da individuo a individuo e tra le diverse specie e ibridi. Gli ibridi che maggiormente provocano dermatite da contatto sono gli ibridi ‘Robyn Gordon’ della specie Grevillea banksii che sono anche i più diffusi in coltivazione.