Le Kohleria sono molto apprezzate per la bellezza dei loro fiori, piccoli, tubolari, riccamente colorati e molto decorativi.
Il genere Kohleria della famiglia delle Gesneriaceae comprende diverse specie di piante originarie dell'America centro meridionale.
Si tratta di pianta perenni, erbacee o arbustive, caratterizzate dalla presenza di steli e foglie ricche di una fitta peluria che conferisce alla pianta un aspetto vellutato. Le piante sono provviste di rizomi carnosi e sono molto apprezzate per i loro fiori particolarmente colorati e con disegni esotici. I fiori sono caratteristici in quanto hanno forma tubulosa, con cinque lobi terminali rotondeggianti, in genere penduli e variamente colorati.
Esistono circa 20 specie nel genere Kohleria tra le quali le più diffuse sono:
La specie Kohleria hirsuta produce numerosi fiori tubolari di colore rosso aranciato, ricoperti da una fitta peluria.
Fiorisce in autunno.
La Kohleria eriantha è caratterizzata da foglie lanceolate di colore verde intenso, fittamente ricoperte di peli e con i margini rossicci.
I fiori sono tubolari e riuniti in infiorescenze a grappolo di colore rosso-aranciato con macchie gialle. Fiorisce in estate.
La specie Kohleria warscewiczii precedentemente conosciuta come Kohleria digitaliflora presenta foglie ovali di colore verde molto intenso. I fiori di colore rosa e bianco e viola-macchiato, sono tubolari e raggruppati in infiorescenze a grappolo. Fiorisce in estate - autunno.
La Kohleria amabilis presenta fiori di colore rosa scuro, macchiati di marrone, penduli.
Le Kohleria sono piante di facile coltivazione che non richiedono particolari cure.
Sono piante che non tollerano il freddo pertanto nelle zone dove le temperature invernali si abbassano sensibilmente devono essere portate in un luogo protetto.
Hanno necessità di esposizione alla luce diretta del sole ma non nelle ore più calde delle giornate estive, quindi una posizione semi ombreggiata sarebbe perfetta.
La Kohleria va annaffiata regolarmente a partire dalla primavera e per tutta l'estate aspettando che il terreno si asciughi in superficie tra una irrigazione e un'altra. Dopo la fioritura iniziare a ridurre sensibil mente le annaffiature e a partire dall'autunno e per tutto l'inverno, dato che la pianta entra in riposo vegetativo, annaffiare giusto il tanto da non far seccare del tutto il terreno.
Durante il periodo più caldo, per garantire una buona umidità si può sistemare il vaso su di un sottovaso dove avrete sistemato dell'argilla espansa dove sarà costantemente presente un filo d'acqua che evaporando garantirà un ambiente umido.
In ogni caso abbiate l'accortezza di evitare i ristagni idrici nel sottovaso che non sono tollerati.
La Kohleria ha necessità di un buon terriccio fertile al quale va aggiunta della torba, della sabbia grossolana (o della perlite o vermiculite) per favorire il drenaggio dell'acqua di annaffiatura in quanto non tollera i ristagni idrici.
In genere il rinvaso avviene ogni anno, in coincidenza con la divisione dei rizomi.
Consiglio sempre di utilizzare vasi di terracotta in quanto, essendo porosi, permettono alla terra di avere scambi gassosi.
Dalla primavera e per tutta l'estate somministrare un buon concime liquido diluito nell'acqua di annaffiatura una volta al mese dimezzando le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione del fertilizzante.
E' oppotuno usare un concime che oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) abbia anche i microelementi quali il quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
Di solito la Kohleria non si pota. Si eliminano solo le parti della pianta che si seccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
Per qualunque operazione di taglio sulla pianta ricordarsi di usare delle lame che siano ben pulite e disinfettate (possibilmente alla fiamma) per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
La moltiplicazione avviene per talea o per semplice divisione della pianta.
In estate si possono prelevare delle talee lunghe 10cm tagliandole immediatamente sotto il nodo. Si raccomanda di tagliare in senso obliquo in quanto ciò permette d'avere una maggiore superficie per la radicazione ed evita l'accumulo di acqua su questa superficie. <
E' importante usare una lama ben affilata per evitare la sfilacciatura dei tessuti e che sia pulita e disinfettata (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti. Si eliminano quindi le foglie poste più in basso e si sistemano in una composta formata da torba e sabbia in parti uguali facendo dei buchi con una matita, tanti quante sono le talee da sistemare avendo cura successivamente di compattare il terriccio.
La cassetta o il vaso si ricopre quindi con un foglio di plastica trasparente o un sacchetto messo a cappuccio dopo aver sistemato nel terreno dei bastoncini per tenere la plastica lontana dalle talee e aver stretto il sacchetto con un elastico per evitare la perdita di umidità. Ogni giorno si toglie la plastica per controllate l'umidità del terreno (deve essere sempre leggermente umido) ed eliminate dalla plastica la condensa che si sarà sicuramente formata.
Una volta che iniziano a comparire i primi germogli, vuol dire che la talea ha radicato. A quel punto si toglie la plastica e si sistema il vaso in una zona più luminosa e si aspetta che le talee si irrobustiscano. Una volta che sono sufficientemente grandi, si trapiantano nel vaso definitivo e si trattano come le piante adulte.
Alla fine dell'inverno-inizio primavera si possono dividere i rizomi in più porzione facendo attenzione che ciascuna porzione sia fornita di almeno un germoglio. Le superfici di taglio vanno trattate con prodotti fungicidi ad ampio spettro a base di zolfo e si lasciano asciugare per qualche giorno.
I germogli si piantano in vasi piccoli (diametro non superiore ai 10-14 cm) e a una profondità di circa 1 cm con un terriccio formato da terra fertile e torba. In vaso si sistema quindi in un ambiente caldo con temperature intorno ai 20°C e si annaffia molto poco. Ci si rende conto che la divisione è andata a buon fine quando inizieranno a spuntare i nuovi germogli. Quando avranno raggiunto un'altezza di almeno 20 cm, si possono rinvasare in un vaso più grande con lo stesso terreno usato per piante adulte e si trattano come tali.
Questo sintomo è il chiaro segno che c'è una bassa umidità ambientale.
Rimedi: sistemare la pianta così come indicato al paragrafo: «Annaffiatura».
Questo sintomo, è da ricollegare a uno stato di malessere dei rizomi, dove probabilmente
è in corso un marciume dovuto a eccessive annaffiature. Per verificarlo togliete la pianta dal vaso e controllateli. Se trovate delle parti molli allora procedete
come segue.
Rimedi: togliere i rizomi dal vaso e lavarli sotto acqua corrente; eliminare le parti danneggiate e trattare le superfici tagliate
con un fungicida ad ampio spettro a base di zolfo; rinvasate usando una nuova miscela così come indicato al
paragrafo "Rinvaso" e aspettate qualche giorno prima di annaffiare.
Se notate dei piccoli insetti mobili di colore chiaro siete quasi sicuramente in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati pidocchi. Osservateli con una lente di ingrandimento e confrontateli con la foto a lato, sono inconfondibili, non ci si può sbagliare.
Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista. Si tratta in genere di prodotti sistemici, cioè che entrano nel circolo linfatico della pianta e quindi sono assorbiti dagli afidi durante la nutrizione.
Se le foglie iniziano a ingiallire e successivamente a queste manifestazioni si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono probabilmente è in corso una infestazione dovuta al ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso. Osservando attentamente potrete trovare anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie.
Rimedi: aumentare l'umidità ambientale (un ambiente secco favorisce la loro prolificazione) ed eventualmente, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un insetticida specifico.
Note
1) Immagine tratta dal sito www.dollyyeh.idv.tw