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Nephrolepis
Le felci

Il genere Nephrolepis appartiene a quel gruppo di piante che comunemente sono chiamate FELCI comprende specie molto popolari e diffuse nei nostri appartamenti.

Nephrolepis coltivazione e cura
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Con classificazione botanica si intende l'identificazione delle specie vegetali. É la descrizione della pianta tramite l'uso di termini standardizzati derivanti per lo più dal latino o dal greco. Il primo che capì l'importanza di questa standardizzazione fu il naturalista svedese Carlo Linneo nel 1753 inizio la loro classificazione basandosi sulle caratteristiche morfologiche delle piante. Oggi la sua classificazione è stata rivista e si basa sul DNA delle piante. Vediamo a seguire la classificazione botanica della Nephrolepis:

Regno
:
Plantae

Clado
: Felci e gruppi affini
Ordine
:
Polypodiales

Famiglia
:
Polypodiaceae

Genere
:
Nephrolepis

Specie
: vedere il paragrafo «Principali specie»

ORIGINE DELLA PIANTA

Le piante provengono tutte dalle foreste pluviali o dagli habitat più aperti delle regioni tropicali o subtropicali di tutto il mondo.

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Il genere Nephrolepis appartiene a quel gruppo di piante che comunemente sono chiamate FELCI. Sono piante Pteridofite, vale a dire piante prive di fiori, frutti e semi e nella classificazione botanica appartengono alla grande famiglia delle Polypodiaceae dove ritroviamo circa 170 generi e più di 7000 specie suddivise in 14 sottofamiglie.

Per moltissimi anni queste piante sono state avvolte nel mistero perchè non si riusciva a comprendere come potessero moltiplicarsi. Solo nel 1850 un libraio tedesco è riuscito a svelare il mistero: aveva osservato sulla pagina inferiore delle foglie, le spore, attraverso le quali la pianta si moltiplicava.

PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE

Esistono numerose specie di Nephrolepis, ricordiamo le più diffuse:

NEPHROLEPIS EXALTATA

La Nephrolepis exaltata è sicuramente la specie di questo genere più diffusa e coltivata caratterizzata da lunghe fronde ricurve di consistenza leggermente cartacea e con i margini seghettati.

Nephrolepis exaltata

Di questa specie in commercio esistono numerosissime varietà che si differenziano anche considerevolmente tra loro come aspetto generale.

NEPHROLEPIS TESSELATA

La Nephrolepis tesselata è una felce con fronde molto lunghe (anche 1 m) di colore verde molto intenso e gambi sottili e nerastri.

NEPHROLEPIS CORDIFOLIA

La Nephrolepis cordifolia è una splendida felce originaria del Giappone, della Nuova Zelanda e dell'Oceania. E' una pianta che non ha un grande sviluppo in altezza ma è caratterizzata da fronde lunghe anche 60 cm che si arcuano all'estremità di un bel colore verde intenso. Di questa specie esistono numerose varietà.

CICLO BIOLOGICO

In linea generale sono piante facilmente distinguibile dalle piante superiori in quanto sprovviste di organi di riproduzione visibili classici quali i fiori e dalle piante inferiori (muschi, licheni, funghi, ecc) in quanto la pianta è un corno vale a dire una pianta ben formata in tutte le sue parti perciò provvista di radice, fusto, foglie, vasi, midollo, ecc a eccezione degli organi di riproduzione cioè dei fiori.

Spore di Nephrolepis
Foglie con sporangi nella pagina inferiore
Le FELCI per riprodursi producono delle spore (da qui il nome di SPOROFITO) ben visibili sulla pagina inferiore delle foglie. Le spore sono contenute all'interno di SPORANGI che altro non sono che le capsule in cui maturano le SPORE. A loro volta gli sporangi sono raggruppati in formazioni dette SORI.

La spora viene trasportata dal vento e cade nel terreno e germina. Dalla sua germinazione nasce una pianta indipendente che produce GAMETI detta PROTALLO o GAMETOFITO. Su questo protallo si formano gli organi sessuali, ANTERIDI (maschili) e ARCHEGONI (femminili) dove maturano rispettivamente gli ANTEROZOI e le OOSFERE. L'anterozoo maschile si sposta nella pianta grazie all'acqua (pioggia, rugiada, ecc.) e va a fecondare la oosfera che appena fecondata (EMBRIONE FECONDATO) germoglia subito rimanendo nell'Archegonio (in questa fase l'embrione produce una sorta di radice detta austorio che affonda nei tessuti del gametofito per potesi nutrire). Da questo embrione nascerà la pianta di felce che conosciamo.

Ciclo di vita di una felce
Ciclo biologico di una felce

TECNICA COLTURALE

Le felci non hanno bisogno di particolari attenzioni: una volta comprese le loro necessità, la coltivazione è molto semplice.

ESPOSIZIONE E LUCE

Le piante del genere Nephrolepis devono essere sistemate in una zona della casa dove non è presente molta luce anche se, tra i diversi tipi di felce è il genere più robusto e sopporta meglio delle altre piante l'esposizione alla luce (ovviamente mai diretta).

Il colore verde scuro delle foglie le aiuta infatti a ottenere il massimo vantaggio da qualsiasi tipo di luce e poichè non fioriscono, le felci non hanno bisogno di tanta luce, tanta quanta ne assorbono le piante da fiore. Inoltre in natura sono piante di sottobosco per cui l'ombra è il loro ambiente ideale.

TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

Innanzitutto ricordate che le temperature medie ottimali sono intorno ai 18°C e devono stare lontane dalle correnti d'aria. Se vedete che la felce vegeta bene nel luogo dove l'avete sistemata, non spostatela. Vuol dire che in quel luogo ha trovato un microclima ideale.

PULIZIA DELLE FOGLIE

Per pulire le foglie usate semplicemente un panno umido oppure fatele una bella doccia con acqua tiepida.

Una raccomandazione che vale per le felci ma che consiglio per tutte le piante: NON usate mai dei lucidanti per le foglie. Questi prodotti infatti otturano gli stomi della pianta impedendole di svolgere le sue normali funzioni fisiologiche.

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

Il problema principale per le felci è l'umidità. Infatti un ambiente troppo secco o troppo caldo provoca gravi danni.

In genere le Nephrolepis, pur essendo delle piante robuste sono sensibili alla disidratazione, quando stanno per troppo tempo in un ambiente secco. Per ovviare a questo inconveniente è indispensabile tenere l'ambiente intorno alla felce umido con costanti nebulizzazioni, almeno due volte al giorno durante la stagione calda. In questo modo si rallenta la perdita d'acqua da parte delle fronde.

Un altro sistema è quello di mettere il vaso su di un sottovaso pieno di ciottoli e poi riempirlo d'acqua facendo attenzione però che il fondo del vaso non sia immerso nell'acqua in quanto in questo modo il terreno del vaso si saturerebbe di acqua facendo marcire le radici. Questo sistema consente, quando fa caldo, di far evaporare l'acqua del sottovaso che di conseguenza inumidisce l'aria circostante. E' consigliabile ricordarsi di riempire il sottovaso ogni qualvolta l'acqua è evaporata.

Sottovaso con acqua per mantenere intorno alla pianta un ambiente umido

In ogni caso il terriccio deve essere sempre moderatamente umido.

TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE

In genere le Nephrolepis hanno un accrescimento rapido perciò quando la pianta ha raggiunto delle dimensioni eccessive, a marzo si rinvasa. Si tolgono le foglie di base normalmente secche e si pone in un vaso leggermente più grande.

Mettete sul fondo del vaso uno strato consistente di ghiaia e piccoli sassi che servono per favorire il deflusso dell'acqua. La composta deve essere formata da tre parti di torba, 2 di sabbia grossolana e una buona dose di fertilizzante di base.

CONCIMAZIONE

Durante tutta la stagione primaverile-estiva è necessario eseguire delle regolari concimazioni, due volte al mese, con concimi liquidi da diluire nell'acqua di irrigazione. Negli altri periodi vanno sospese.

Utilizzate un concime che oltre ad avere i cosiddetti macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) abbia anche i microelementi, vale a dire quei composti di cui la pianta ha bisogno in minima quantità (ma ne ha pur sempre bisogno) quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.

FIORITURA

Le Nephrolepis non fioriscono.

COME POTARE LA PIANTA

Per le Nephrolepis non si può parlare di potatura. Vanno semplicemente eliminate le foglie che via via disseccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.

MOLTIPLICAZIONE

La moltiplicazione delle Nephrolepis può avvenire in due modi: per divisione dei cespi o per propagazione mediante spore, quest'ultima di non facile realizzazione.

MOLTIPLICAZIONE PER DIVISIONE DELLA PIANTA

La divisione della pianta si effettua in primavera, all'incirca ogni tre anni. Si prende il vaso e si capovolge facendola scivolare fuori dal vaso.

Moltiplicazione per divisione della pianta

A quel punto si afferra la zolla di terreno tra le mani e si divise la pianta in due o più parti facendo attenzione che ogni porzione abbia almeno un paio di gemme. Le due parti si piantano in vasi singoli utilizzando un terriccio così come indicato per le piante adulte e si trattano come tali.

MOLTIPLICAZIONE PER SPORE

La moltiplicazione mediante spore è una tecnica difficile da attuare nelle condizioni domestiche. In ogni caso, se volete provarci, di seguito viene spiegata una procedura che può essere tentata in ambiente domestico. In primavera si taglia una foglia di felce che contiene le spore, si raschiano e si fanno cadere in un foglio.  Si prepara quindi una cassetta che contiene terra di brughiera e torba in parti uguali e si sistemano le spore. Si annaffia quindi con moderazione in modo da non formare fosse o buche nel terriccio e si mette sopra una lastra di vetro o un foglio di plastica trasparente.

Moltiplicazione per seme: uso di un nebulizzatore per inumidire il terreno
Moltiplicazione per seme: uso di un foglio di plastica trasparente per evitare che il terreno si secchi troppo rapidamente e per mantenere una umidità costante

A questo punto si mette la cassetta al buio e a una temperatura di circa 20-23 °C, avendo cura di mantenere il terriccio sempre umido. La lastra di vetro o il foglio di plastica si aprono tutti i giorni in modo da eliminare la condensa che si forma.

Dopo circa 2-3 mesi nasceranno le prime piantine e a questo punto è necessario spostare la cassetta in una posizione più luminosa (ma non troppo) e toglie la lastra di vetro. Una volta che le piantine saranno cresciute e sviluppate vanno trapiantate 2-3 per vaso che deve avere un diametro non superiore ai 6-7 cm.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

Foglie secche che cadono

Questo sintomo vuol dire che la pianta non ha un giusto equilibrio idrico. E' necessario aumentare le annaffiature e l'umidità.
Rimedi: come primo intervento è consigliabile immergere il vaso in un secchio d'acqua in modo che la terra si imbeva, poi si fa sgocciolare per bene e quindi si ripone al suo posto regolando le annaffiature e l'umidità in maniera più corretta.

Foglie chiare e scolorite

Se le foglie presentano questo sintomo, vuol dire che la pianta è troppo esposta al sole.
Rimedi: spostatela in un luogo più idoneo.

Foglie arricciate

Le foglie arricciate si manifestano quando la temperatura è troppo bassa.
Rimedi: spostare la pianta in un luogo più caldo.

Foglie orlate di scuro che appassiscono abbastanza rapidamente

Se si presenta questa sintomatologia vuol dire che l'ambiente dove si trova la vostra felce è troppo caldo.
Rimedi: spostare la pianta in un luogo più fresco.

Foglie con macchie scure

Se è presente questo sintomo è probabile che la pianta stia subendo un attacco fungino, dovuto il più delle volte a squilibri idrici, vale a dire a eccessivo ristagno dell'acqua nel sottovaso.
Rimedi: togliete le parti colpite e usate dei prodotti anticrittogamici specifici.

Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie

Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie potrebbero significare che siete in presenza di : cocciniglia bruna e cocciniglia farinosa. Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e si osservano. Confrontatele con la foto riportate, sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.

Cocciniglia bruna e cocciniglia farinosa sulla pianta

Rimedi: toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande e in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone. Per le piante più grandi e piantate all'aperto, potete usare degli antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.

ETIMOLOGIA DEL NOME NEPHROLEPIS

Il nome Nephrolepis deriva da nephros «rene» e lepis «scaglia» per via della forma che assume la membrana che ripara le spore.

TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI

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