Di camomilla ne esistono numerose specie che spesso si confondono tra loro. Le più utilizzate per le loro proprietà terapeutiche straordinarie sono due:
In questo articolo ci occuperemo della Matricaria chamomilla.
L'etimologia del nome camomilla deriverebbe dal latino chamomilla a sua volta derivato dal greco khamaimelon formato da chamai «piccolo, nano» e da mélon «mela» quindi «piccola mela» a ricordare il profumo che ricordano alcune varietà di mele. Questa ricostruzione sembra abbastanza fedele considerando anche il fatto che in altre lingue, ad esempio in spagnolo, la camomilla si chiama manzanilla cioè «melina o piccola mela».
L'etimologia del suo nome non è chiara: matricaria potrebbe derivare dal latino mater «madre» o da matrix «utero» perchè in passato veniva data alle donne partorienti perchè si sosteneva che avesse un'azione benefica sulla muscolatura nelle donne partorienti.
E' una pianta erbacea annuale che si ritrova un po' ovunque nei terreni incolti, nelle zone asciutte e sassose fino a 500 d'altitudine. Presenta fusto eretto che arriva sino ad un'altezza di 50 cm, molto ramificato.
E' molto facile confondere la camomilla comune con altre simili ma se si tiene conto di alcune piccole cose, saremo in grado di non confonderla più.
Infatti sono tre i caratteri distintivi della camomilla comune oltre al profumo caratteristico:I fiori sono ermafroditi (ci sono sia organi di riproduzione femminili e maschili) riuniti in capolini lungamente peduncolati posti su un ricettacolo vuoto e i fiori esterni hanno la ligula bianca mentre i fiori interni sono tubolosi con corolla gialla. L'impollinazione è entomofila.
I frutti sono degli acheni a 5 coste sormontato da un cerchietto obliquo.
Le foglie sono bipennate, di colore verde chiaro, spartite in lacinie sottili vale a dire con incisioni molto profonde.
La camominlla comune è una pianta che ama il sole, l'aria e il caldo viceversa non ama le correnti d'aria e il vento eccessivo. Predilige i luoghi con inverni miti e con una buona umidità anche se non gradisce l'eccessiva umidità notturna.
Nella coltivazione sono da tenere sotto controllo le infestanti che vanno regolarmente eliminate.
Una lavorazione importante del terreno è l'eliminazione della crosta superficiale ma senza fare delle lavorazioni troppo profonde che farebbero sviluppare troppo in profondità l'apparato radicale.
Si annaffia regolarmente in modo che il terreno rimanga sempre umido, non fradicio. Un'irrigazione costante, specialmente prima della fioritura e dopo la raccolta dei fiori è importantissima.
Attenzione ai ristagni idrici che non sono tollerati.
Quando si annaffiano una pianta di camomilla bisogna fare attenzione a non bagnare i capolini. E' quindi da evitare l'irrigazione a pioggia ma preferire quella a scorrimento o per infiltrazione laterale altrimenti i capolini possono annerirsi prima della maturazione.
Predilige terreni freschi, non aridi e tendenzialmente acidi. Il terreno deve essere sciolto e ben drenato in quanto pur avendo necessità di terreni umidi non ama i ristagni idrici. La camomilla non ama terreni particolarmente fertili nè troppo ricchi di sostanza organica.
La camomilla è una pianta che non ama terreni particolarmente fertili per cui se viene coltivata come annuale è preferibile non apportare concimi.
Se si pensa di allevare questa pianta come biennale allora si fa una concimazione di fondo completa all'impianto o alla prima lavorazione del terreno.
Fiorisce a partire dal mese di maggio e per tutta l'estate e i semi maturano da agosto a settembre.
Una particolarità che ci fa facilmente riconoscere la Matricaria camomilla è che le ligule bianche (i fiori esterni) dei capolini al termine della fioritura sono rivolte verso il basso.
La Matricaria camomilla può essere tranquillamente moltiplicata per seme.
MOLTIPLICAZIONE PER SEME
I semi vanno seminati in primavera in piena terra. E' uno dei pochi semi che ha necessità della luce per germinare. Occorre lavorare il terreno in modo da eliminare la crosta superficiale e renderlo meno compatto e interrare il semi molto poco. La germinazione avviene in circa 3 settimane.
Le piante di camomilla non sono soggette a malattie di un certo rilievo in quanto particolarmente resistenti.
Sia la Matricaria chamomilla che l'Anthemis nobilis hanno le stesse caratteristiche terapeutiche e da entrambe si estraggono gli oli essenziali mediante distillazione in corrente di vapore.
L'olio essenziale, responsabile delle sue proprietà aromatiche contiene: camazulene blu che vira al bruno alla luce, flavonoidi, cumarina, alcool, acidi grassi, glucosidi, potassio, vitamina C.
I fiori vanno raccolti all'inizio della fioritura, quando i capolini non sono ancora ben schiusi e sono ancora di un bel colore bianco.
E' preferibile fare la raccolta in giornate asciutte e preferibilmente la sera quando le piante sono ben asciutte e prive di rugiada per non compromettere la successiva essiccazione.
Se il prodotto è destinato alla distillazione per ottenere oli essenziali, si utilizza il prodotto fresco o appena appassito e viene raccolta in genere tutta la pianta intera (foglie, fusto, fiori) in quanto a livello industriale non ci sono macchine in grado di raccogliere solo i capolini (il peso dei capolini è di 1/4 dell'intera pianta).
In considerazione del fatto che la fioritura della camomilla non è mai contemporanea, si dovranno fare più raccolte nell'arco della stagione di fioritura.
Vanno essiccati rapidamente in un luogo asciutto, buio e ventilato per evitare la formazione delle muffe e l'annerimento della pianta con conseguente perdita delle sue caratteristiche.
Si conservano in recipienti di vetro al riparo dalla luce ma è preferibile tenerli per non più di un anno e poi rinnovare la scorta.
Vedi: «Le piante medicinali: la camomilla comune».
E' notoriamente usata in cucina per preparare degli ottimi infusi che sono bevuti o per uso terapeutico o semplicemente per deliziare il nostro palato: la Matricaria chamomilla fornisce un té più dolce e delicato rispetto a quello preparato con Anthemis nobilis che rimane più amarognolo
E' usata nelle confetture, nelle caramelle, nei gelati, nelle gomme da masticare e nell'industria dolciaria in genere e per aromatizzare i liquori quali ad esempio il vermouth.
La Matricaria chamomilla è conosciuta fin dai tempi più antichi. Già gli antichi egizi ne conoscevano le sue proprietà.
In passato i fiori di questa pianta venivano usati come tabacco da pipa.
Forse non tutti sanno che è utile per le piante. Infatti il suo infuso è capace di accelerare la fermentazione delle sostanze organiche per cui si può preparare in un angolo del proprio giardino un fertilizzante naturale mescolando terriccio, residui organici della cucina e del giardino e mescolando il tutto con l'infuso di camomilla.
La camomilla rientra normalmente nella composizione dei pot-pourri.
Vedi «Camomilla - Il linguaggio dei fiori e delle piante».
LA CAMOMILLA VISTA CON GLI OCCHI DI UN'ARTISTA