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Stapelia

Le Stapelia sono piante succulente, molto ambite dagli appassionati di piante grasse per via dei loro fiori unici nel loro genere.

Stapelia, coltivazione
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Conoscere la classificazione botanica di una pianta è importante perchè ci permette di capire le similitudini delle diverse piante e la loro diversità e anche come sono imparentate tra loro. Fu il naturalista svedese Carlo Linneo che nel 1753 nel suo libro , riunì le piante in base alle loro caratteristiche morfologiche (oggi in base al loro DNA) e attribuì a ciascuna un nome univoco derivato dal latino o dal greco. Della classificazione si occupa una branca della biologia, la sistematica.

In base a queste considerazione abbiamo che il genere Stapelia, appartiene alla famiglia delle Apocynaceae; ordine Gentianales; clado Asteride - Eudicotiledoni - Angiosperme; regno Plantae. Con numerose specie che troverai nel paragrafo «»

ORIGINE E DIFFUSIONE DELLA PIANTA

Le Stapelia sono originarie delle basse terre collinari spesso rocciose per lo più dell'Africa tropicale in particolare del Botswana, dello Zimbawe e della Namibia.

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Il genere Stapelia comprende spettacolari . Si tratta di piante perenni, succulente, che nei loro luoghi d'origine vivono in quasi tutti gli habitat, ma la maggior parte sono localizzate nelle regioni più asciutte e nei terreni ben drenati.

Sono piante che non raggiungono grandi altezze ma tendono a svilupparsi in larghezza. Gli steli sono eretti, molto ramificati, in genere di un bel colore verde intenso talvolta tendente al rossastro e in alcune specie di colore grigio - violaceo.

La loro particolarità, oltre alla bellezza della pianta, sono i fiori, a forma di stella piatta sono , e di solito si formano alla base della pianta nelle specie più grandi mentre in quelle più piccole sono localizzati ad altezza variabile lungo i fusti. Questi fiori sono veramente unici nel loro genere e possono raggiungere anche notevoli dimensioni, infatti possono essere grandi dai 5 ai 40 cm.

Fiore di Stapelia in primo piano
Nota 1

I frutti di stapelia sono grandi e molto visibili, in quanto sono dei baccelli spesso più grandi dei fusti della pianta e contengono al loro interno numerosi semi piumati che vengono dispersi a opera del vento.

Sono piante per eccellenza entomofile vale a dire che dipendono dagli insetti per l'impollinazione. Infatti il caratteristico odore dei fiori, in molte specie poco gradevole che rassomiglia a quello della carne in decomposizione, serve per attirare un gran numero di insetti.

PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE

Il genere comprende circa 43 specie tra le quali ricordiamo:

STAPELIA VARIEGATA

La Stapelia variegata è la specie che maggiormente si ritrova in commercio. E' caratterizzata da fusti eretti molto ramificati lunghi fino a 15 cm a sezione quadrangolare di un bel colore verde intenso e spesso screziati di rosso.

Stapelia variegata

Produce fiori stellati, larghi fino a 8 cm, di colore giallo-crema macchiati di bruno con al centro una sorta di anello.

Si ritrovano numerose varietà tra le quali ricordiamo: ‘Atropurpurea’ con i fiori caratterizzati da una parte centrale color porpora; ‘Curtisii’ con i petali biancastri con macchie di colore bruno-rosso.

STAPELIA HIRSUTA

La Stapelia hirsuta è un altro delizioso esemplare di questo genere caratterizzata da fusti eretti non più alti di 20 cm di colore verde-bronzo ricoperti da una densa peluria.

Stapelia hirsuta

I fiori, non più larghi dai 10 ai 20 cm, sono di colore violaceo ricoperti da una densa peluria.

STAPELIA GIGANTEA

La Stapelia gigantea deve il suo nome al fatto che i suoi fiori sono di grandi dimensioni, larghi dai 10 ai 40 cm, tra i più grandi delle specie conosciute. Si formano normalmente alla base dei fusti e sono caratterizzati da petali di colore crema-giallo più o meno striati di rosso e ricoperti da una densa peluria. In casa è molto raro che fiorisca.

Stapelia gigantea

E' conosciuta come fiore carogna per via dello sgradevole profumo dei fiori che ricorda la carne in putrefazione.

STAPELIA GRANDIFLORA

La Stapelia grandiflora viene considerata la più bella tra le specie sud africane di questo genere.

Stapelia grandiflora
Nota 2

E' una pianta che sviluppa steli robusti alti 30 cm. I fiori sono larghi fino a 15 cm di diametro, di colore viola scuro-marrone e con peli bianchi abbastanza lunghi lungo i margini del fiore.

STAPELIA FLAVOPURPUREA

La Stapelia flavopurpurea è caratterizzata da corti steli eretti, non più alti di 10 cm, di colore verde tendenti all'azzurro.

Stapelia flavopurpurea

I fiori anche in questo caso sono molto decorativi e ricordano una stella marina di colore verde brillante ma sono stati segnalati fiori con tonalità tendenti al giallo, rosso e marrone. Contrariamente alle altre specie del genere questi fiori sono profumati gradevolmente.

STAPELIA ERECTIFLORA

La Stapelia erectiflora è una specie di piccole dimensioni i cui fusti non superano i 15 cm di lunghezza. I fiori sono piccoli, di colore porpora, densamente pelosi con i petali arrotolati all'indietro tanto da ricordare una cuffia di pelliccia e con una stella formata da peli di colore rossiccio. I fiori emanano un profumo un po' meno sgradevole rispetto alle altre specie.

STAPELIA LEENDERTZIAE

Ricordiamo la Stapelia leendertziae, una rara specie in natura, caratterizzata da fiori a forma di campana di colore rosso-violaceo grandi fino a 12 cm.

RUSTICITÀ DELLA PIANTA

La Stapelia è una pianta molto delicata in quanto richiede diverse attenzioni per la sua coltivazione che se non sono rispettate la pianta passa a miglior vita.

TASSO DI CRESCITA DELLA STAPELIA

La Stapelia è una pianta a crescita lenta, ancor più rallentata se non la coltiviamo in pieno sole e no diamo le condizioni ottimali per la sua crescita.

TECNICA COLTURALE

La Stapelia in se non è una pianta difficile da coltivare occorre rispettare le sue esigenze di luce, di temperatura e regolarsi con le annaffiature. Vediamo allora passo passo nel dettaglio, come fare per coltivarla.

COLTIVAZIONE IN VASO

La Stapelia si coltiva in vaso, tenendola in una posizione asciutta (come per tutte le piante grasse), ben illuminata con il sole diretto eccetto che nelle ore più calde della giornata, senza sbalzi di temperature e che le temperature non scendano sotto i 10-13°C.

COLTIVAZIONE IN PIENA TERRA IN GIARDINO

La Stapelia non è una pianta che può essere coltivata in piena terra in giardino nei nostri climi ma sempre in vaso in modo da tenerla durante la stagione fredda, al riparo in un luogo caldo e asciutto (temperature non inferiori a 10-13°C), mentre con la bella stagione, da metà primavera fino a metà ottobre, devono stare all'aperto esposta a ovest o a est in pieno sole evitando però le ore più calde della giornata.

ESPOSIZIONE E LUCE

Le Stapelia come tutte le piante succulente amano il sole, in tutti i periodi dell'anno. Anzi in questo caso il sole è una condizione indispensabile per stimolare la fioritura. In ogni caso l'ambiente nel quale la pianta è ospitata deve essere asciutto. La mezz’ombra è tollerata anche se in queste condizioni la pianta non fiorisce e cresce ancor più lentamente.

TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

Ciò che è un limite per queste piante sono le temperature minime che non devono scendere al di sotto dei 10-13°C. Alcune specie del genere possono anche sopportare temperature più basse ma in questo caso, se sono prolungate, si possono avere dei seri problemi alle radici che rischiano di marcire.

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

La Stapelia si annaffia durante il periodo primaverile e per tutta l'estate (fino alla fine della fioritura) in maniera leggera senza mai far ristagnare l'acqua nel sottovaso. Le annaffiature devono essere regolari in modo che il terreno sia sempre leggermente umido.

Durante il periodo autunno-invernale le annaffiature vanno molto ridotte in modo d'avere il terreno appena umido in superficie e aspettare che si asciughi prima di procedere alla successiva. Solo se le temperature si abbassano sensibilmente occorre ridurre ulteriormente le annaffiature.

SCELTA DEL VASO

Per la Stapelia il vaso deve essere di piccole dimensioni non molto superiore alle dimensioni dell'apparato radicale. Usate un vaso di terracotta non smaltato con un grande foro di drenaggio che consenta al terreno di avere scambi gassosi con l'esterno correggendo pertanto eventuali errori di annaffiatura.

TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE

La Stapelia si rinvasa ogni anno in primavera, utilizzando via via dei vasi di dimensioni maggiori per stimolare la pianta a svilupparsi in larghezza, fino a un massimo di 30 cm di diametro. In ogni caso, vi accorgete che la pianta ha bisogno di essere rinvasata quando noterete che i fusti sono tutti ammassati ai bordi del vaso.

Utilizzate un terreno composto da terriccio per cactacee e sabbia grossolana in parti uguali e abbiate cura di sistemare sul fondo del vaso dei pezzi di coccio, del ghiaietto o dell’argilla espansa in modo da favorire un ottimo drenaggio dell'acqua di irrigazione, fondamentale per questa pianta.

CONCIMAZIONE

La Stapelia si concima durante tutto il periodo primaverile-estivo aggiungendo all'acqua di irrigazione del fertilizzante liquido ogni tre settimane diminuendo leggermente le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione. Durante gli altri periodi le concimazioni vanno sospese. Optate per un concime con più alto titolo di potassio (K) che stimola la fioritura e che abbia anche gli altri macroelementi quali azoto (N), fosforo (P), potassio (K) ma anche i microelementi, quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta crescita della pianta.

Nei mesi invernali, da metà ottobre a metà marzo, le concimazioni si possono interrompere oppure dilazionarle ulteriormente se le condizioni ambientali in cui vive la pianta sono ottimali.

FIORITURA

La Stapelia fiorisce normalmente durante il periodo estivo. I fiori non hanno una lunga durata ma la fioritura è molto prolungata nel tempo per cui i fiori si formano a rotazione.

PERCHÉ I FIORI DI STAPELIA PUZZANO COSÌ TANTO

I fiori di alcune specie di Stapelia puzzano così intensamente e in modo sgradevole da ricordare la carne in decomposizione, per attirare gli insetti. Infatti la loro impollinazione è entomofila, prevalentemente a opera di mosche e mosconi (gli unici presenti nelle loro zone di origine), pertanto, per poterli attirare, oltre ad avere questi maestosi, grandi e colorati fiori, emana anche questo forte odore. Questi insetti sono attratti dall’odore di putrefazione in quanto si nutrono di carogne, feci e resti vegetali e animali. Le piante, riproducendo questo odore sono sicure di catturare la loro attenzione. In questo modo si assicura l'impollinazione e quindi la sopravvivenza della sua specie.

PERCHÉ LA STAPELIA NON FIORISCE

Se la Stapelia non fiorisce il terreno potrebbe essere carente di elementi nutritivi. Somministrate pertanto un concime per piante da fiore.

COME POTARE LA PIANTA

La Stapelia non si pota. Vanno solo eliminate le parti che via via seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie. Ricordate sempre di usare attrezzi puliti e disinfettati (possibilmente alla fiamma), per evitare di infettare i tessuti.

COME RECUPERARE I SEMI PER USARLI PER RIPRODURRE LA PIANTA

I frutti di Stapelia quando giungono a maturazione esplodono aprendosi e liberando tanti piccoli semi provvisti di un piumino che gli permette di volare al primo soffio di vento e quindi di diffondersi. Se vogliamo raccogliere i semi della nostra pianta, abbi l'accortezza di aspettare che i baccelli si aprano naturalmente da soli, diversamente si rischia che siano ancora carnosi e quindi non completamente maturi o ancora troppo umidi.

MOLTIPLICAZIONE

La Stapelia si moltiplica per seme o per talea.

Nel caso utilizzate la tecnica di moltiplicazione per seme ricordate sempre che, subentrando la variabilità genetica, non si avranno mai delle piante uguali alla pianta madre pertanto se volete ottenere una pianta ben precisa, è meglio che facciate la moltiplicazione per talea.

MOLTIPLICAZIONE PER TALEA

Le talee devono essere prelevate nel periodo di crescita attivo della pianta pertanto prelevatele all'inizio dell'estate (giugno-agosto). Si tagliano dalla pianta dei fusti provvisti di radici oppure potete tagliare un piccolo fusto secondario recidendolo con un coltello ben affilato (per evitare di sfilacciare i tessuti) nel punto in cui si ramifica dal fusto principale.

Moltiplicazione per talea: scelta della talea
Moltiplicazione per talea: sistemazione della talea nel terreno

Aspettate 1-2 settimana prima di procedere a piantare le talee per dare il tempo alle ferite di cicatrizzarsi. Dopo tale periodo le potete piantare in una composta formata da una parte di sabbia grossolana e tre di terreno per cactaceae piantandole a una profondità di circa 1,5 cm di profondità e, se necessario, sostenetela con del fil di ferro.

Sistemate il vaso in un luogo della casa che sia ombreggiato e a una temperatura intorno ai 16°C fino a quando non noterete che la talea riprende il suo sviluppo. A quel punto vuol dire che la talea ha radicato e quindi si possono piantare nel vaso definitivo utilizzando un terriccio così come indicato per le piante adulte e si trattano come tali. Queste nuove piantine inizieranno a fiorire già nell'estate successiva.

MOLTIPLICAZIONE PER SEMI

All'inizio della primavera si seminano i semi in un terreno formato da una parte di terriccio per cactaceae e una di sabbia grossolana. Ricoprite i semi con uno strato sottile di sabbia per non farli muovere. Sistemate quindi il vaso o la cassetta di moltiplicazione in mezz'ombra e a una temperatura intorno ai 20-25°C mantenendo il terriccio umido bagnandolo con uno spruzzatore per avere un'umidità uniforme. Dopo circa una settimana i semi iniziano a germogliare.

Lasciate sviluppare le piantine fino a quando non avranno raggiunto le dimensioni per essere manipolate (circa 5 cm) e trasferitele nei vasi definitivi di piccole dimensioni (non più di 8 cm) usando un terreno così come indicato per le piante adulte e trattatele come tali.

Le nuove piantine così ottenute impiegano un tempo variabile per fiorire. A esempio la S. variegata impiega circa 3 anni mentre le specie di più grandi dimensioni impiegano molto più tempo.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

I fusti iniziano ad appassire a partire dagli apici

Se le piante presentano questo sintomo molto probabilmente è dovuto a una carenza d'acqua.
Rimedi: annaffiate con moderazione seguendo le indicazioni riportate nel paragrafo "annaffiature".

La base dei fusti della pianta inizia a marcire

Questo sintomo è indice di troppe annaffiature.
Rimedi: eliminate subito i fusti marci e controllate anche le radici e se trovate radici molli al tatto, eliminatele. Trattale le parti tagliate con fungicidi a base di zolfo. Fate asciugare rapidamente il terreno anche semplicemente lasciandolo all'aria fino a quando non si sarà asciugato. Per il futuro regolare meglio le irrigazioni.

Macchie sulla pagina inferiore delle foglie

Sono piante che possono essere infestate dalla cocciniglia, e in particolare dalla .

Cocciniglia farinosa

Rimedi: possono essere eliminate agevolmente usando un batuffolo di cotone imbevuto di alcool.

ETIMOLOGIA DEL NOME STAPELIA

Il nome Stapelia è stato introdotto nel 1737 da Linneo, in onore di Johannes Bodaeus van Stapel, medico e botanico olandese morto nel 1636.

ALTRI NOMI CON CUI É CONOSCIUTA LA PIANTA

Alcune specie di queste piante sono anche conosciute con il nome di stella dei fiori africani per il loro fiori a forma di stella oppure fiore di stella marina, stella marina africana, ma anche come fiori carogne per lo sgradevole odore che emanano i fiori, soprattutto nelle giornate calde, che ricorda quello delle carogne degli animali in decomposizione. Questo odore è molto apprezzato dalle mosche che accorrono provvedendo in questo modo all'impollinazione. Il loro odore inoltre, fa si che molti insetti depongono le uova sui fiori, convinti che sarà un futuro nutrimento per le loro larve.

CURIOSITÀ SULLA PIANTA

Sono delle piante molto ricercate e ambite dagli appassionati di piante succulente per la loro unicità ma non sono facilmente reperibili.

TOSSICITÀ DELLA PIANTA

La Stapelia è una pianta velenosa per gli animali domestici.

STATO DI CONSERVAZIONE DELLA STAPELIA IN NATURA

La specie S. pearsonii è elencata nella come specie sotto osservazione in quanto, a causa del degrado ambientale, potrebbe in futuro, avere problemi di estinzione anche se allo stato attuale (valutazione del 2006) non desta preoccupazioni.

TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI

I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a .

BIBLIOGRAFIA ONLINE

by National Biodiversity Institute

Note

1. Foto
2. Foto

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