Ravenea
La Ravenea è una bellissima palma che può essere allevata sia in vaso, mantenendo in questo modo un portamento contenuto che in piena terra, diventando in questo modo un vero e proprio albero.
Nota 1
IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Classificazione botanica
- Caratteristiche generali della pianta
- Principali specie
- Dimensione della pianta
- Tecnica colturale
- Etimologia del nome Ravenea
- Curiosità sulla pianta
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
CARATTERISTICHE GENERALI
Il genere Ravenea della famiglia delle Arecaceae comprende piante che nel gergo comune sono chiamate palme originarie del Madagascar e delle isole Comore.
Sono caratterizzata da un fusto rigido, grosso alla base che si assottiglia via via che si sviluppa in altezza. Possono essere alte in maniera diversa a seconda della specie e della tecnica di allevamento potendo trovare Ravenea di pochi metri come di 30 m di altezza!
Le foglie che partono dal fusto, possono essere lunghe fino a 2-5 m, composte da un asse centrale (rachide) nel quale, a destra e a sinistra, sono inserire numerose foglie, in un primo momento erette e poi arcuate.
I fiori sono riuniti in infiorescenza che si sviluppano tra le foglie. Il frutto è una drupa.
PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE
Esistono circa 20 specie nel genere Ravenea tra le quali ricordiamo:
RAVENEA RIVULARIS
La Ravenea rivularis è una specie caratterizzata da foglie nastriformi e cerose che si formano da dei lunghi fusti rigidi.
Nota 1
E' una specie monoica, vale a dire che insistono sulla stessa pianta fiori maschili e fiori femminili distinti. Può essere allevata sia in piena terra che in vaso nel qual caso, avrà uno sviluppo più contenuto e crescerà molto lentamente mentre in piena terra, se le condizioni climatiche sono opportune, potrebbe diventare un vero e proprio albero.
Nota 2
DIMENSIONI DELLA PIANTA
Coltivate in vaso e in appartamento, riescono a mantenere dimensioni ridotte mentre se piantate in piena terra, possono raggiungere dimensioni ragguardevoli.
TECNICA COLTURALE
Per quanto riguarda le tecniche di coltivazione in questa scheda ci riferiamo alle piante coltivate in vaso.
ESPOSIZIONE E TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE
Le Ravenea hanno necessità di una buona esposizione alla luce, ma non l'esposizione ai raggi diretti del sole, con temperature medie che oscillano intorno ai 20-25°C.
Amano l'aria pertanto è importante arieggiare spesso la stanza dove si trovano senza creare correnti d'aria, soprattutto fredda, che non sono gradite.
PULIZIA DELLE FOGLIE
Per pulire le foglie dalla polvere usate un panno morbido bagnato con acqua tiepida oppure potete farle una doccia dentro la vasca da bagno (proteggete il terreno del vaso con della plastica in modo che non si inzuppi) se non si dispone di un giardino.
Non usate mai lucidanti fogliari perchè danneggiano la pianta in quanto ostruiscono gli stomi e quindi impediscono i normali processi fisiologici. Quando andate nei negozi di florovivaismo e trovate gli addetti alle vendite che, nel momento in cui vi preparano la confezione, prendono la bomboletta del lucidante e iniziano a spruzzarlo su tutta la pianta ditegli di spruzzarselo sul naso perchè, personalmente ci ho provato tante volte a spiegargli che danno stanno arrecando alla pianta ma non c'è niente da fare ... sono commercianti per cui se la pianta muore in fondo sono molto più contenti!
ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE
Le Ravenea hanno necessità di annaffiature regolari lasciando però asciugare in superficie il terreno tra una annaffiatura e un'altra.
Durante il periodo di maggiore caldo la Ravenea si avvantaggerà di frequenti nebulizzazioni alle foglie e per aumentare l'umidità intorno alla pianta potete sistemare il vaso in un sottovaso dove avrete sistemato dell'argilla espansa o del ghiaino dove sarà presente dell''acqua (che non sarà mai a contatto con le radici) che evaporando, manterrà intorno alla pianta un microclima umido.
TIPO DI TERRENO - RINVASO
La Ravenea non è particolarmente esigente in fatto di terreni in quanto si adatta abbastanza facilmente alle diverse situazioni. La cosa importante, sulla quale non transige è che sia ben drenante in quanto non tollera in alcun modo i ristagni idrici. Pertanto abbiate l'accortezza di mescolare alla terra della sabbia grossolana o della vermiculite e di sistemare sul fondo del vaso dei pezzi di coccio.
Il rinvaso si effettua all'inizio della primavera e in genere ogni due anni in quanto è una pianta che sviluppa un cospicuo apparato radicale.
CONCIMAZIONE
La concimazioni va fatta dalla primavera e per tutto il periodo estivo ogni tre settimane utilizzando un concime liquido disciolto nell'acqua di annaffiatura e dimezzando le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione del fertilizzante. Durante l'autunno e l'inverno non si concima.
E' opportuno usare un concime che oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P), potassio (K) contengano anche i cosiddetti microelementi, vale a dire quei composti di cui la pianta ha bisogno in minima quantità (ma ne ha pur sempre bisogno) quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
POTATURA
Di solito la Ravenea non si pota. Si eliminano solo le parti della pianta che si seccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
E' frequente che la punta delle foglie si secchi a causa della eccessiva secchezza dell'aria. In questo caso non serve tagliare la foglia ma semplicemente tagliare la parte danneggiata usando una forbice pulita e disinfettata alla fiamma, per evitare di infettare i tessuti.
MOLTIPLICAZIONE
La moltiplicazione della Ravenea può avvenire per talea o per polloni basali.
In primavera si possono asportare i polloni che si formano alla base della pianta e piantarli in vasi singoli utilizzando lo stesso terriccio indicato per le piante adulte.
I vasetti si sistemano quindi in un ambiente dove la temperatura sia intorno ai 10°C e si mantiene il terriccio sempre costantemente umido. Teneteli in questa condizione fino a quando le radici non si saranno ben formate.
E' preferibile che il primo inverno le piante siano tenute in ambiente protetto e comunque di aspettare almeno un paio d'anni prima di piantarli all'aperto.
PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
Le punte delle foglie si seccano
Questo sintomo (che non è una malattia ma una fisiopatia) nella maggior parte dei
casi è causato da un ambiente troppo secco.
Rimedio: la punta delle foglie secche non si può riparare potete solo aumentare
l'umidità ambientale come indicato al paragrafo "annaffiatura" per evitare che si
riverifichi in futuro.
Marciumi radicali
Se notate che la pianta manifesta una sofferenza diffusa e non si sono sintomi apparenti togliete la pianta dal vaso per controllate le radici. Se notate radici marce (sono molli al tatto) eliminatele con una forbice pulita e disinfettata alla fiamma tagliandole almeno un centimetro sopra la zona danneggiata e cospargete quindi le ferite con un fungicida ad ampio spettro. Dopo di che rinvasate con del nuovo terriccio asciutto e pulito e aspettate almeno una settimana prima di procedere con la nuova irrigazione per dare tempo alle ferite di cicatrizzarsi. Per il futuro regolate meglio le annaffiature.
Foglie che iniziano a ingiallire, appaiono macchiettate di giallo e marrone
Se le foglie iniziano a ingiallire e successivamente a queste manifestazioni si accartocciano assumendo un aspetto quasi polverulento e cadono probabilmente è in corso una infestazione di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso. Osservando attentamente le foglie dovreste notare anche delle sottili ragnatele, soprattutto nella pagina inferiore delle foglie.
Rimedi: aumentare l'umidità ambientale intorno alla pianta in quanto la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione ed eventualmente, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usate un acaricida specifico. Se la pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.
Macchie brune sulle foglie
Macchie brune sulle foglie soprattutto nella pagina inferiore potrebbero significare che siete in presenza di cocciniglie, cocciniglia bruna o cocciniglia farinosa. Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e osservarle. Confrontatele con le foto riportate, sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.
Rimedi: se la pianta non è troppo grande potete toglierle usando un batuffolo di cotone imbevuto di alcool oppure lavandola con acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata per eliminare tutto il sapone. Per le piante più grandi usare degli antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.
ETIMOLOGIA DEL NOME RAVENEA
Il nome del genere è dedicato all'ufficiale tedesco L. Ravene (1826-1879).
CURIOSITÀ SULLA PIANTA
Purtroppo numerose specie di Ravenea sono in via di estinzione o considerate vulnerabili. Potete consultare l'elenco completo alla seguente pagina dell' IUCN Red List.
TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.
Note
Note
1) Immagine tratta dal sito Palamiers & Bananiers
2) Image by Forest & Kim Starr concessa
sotto licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported (CC
BY 3.0)