Rosmarino
coltivazione, malattie, proprietà e benefici
coltivazione, malattie, proprietà e benefici
Il rosmarino, regina delle piante aromatiche, è la tipica pianta mediterranea, che cresce sia spontanea che coltivata soprattutto lungo le fasce costiere.
IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Classificazione botanica
- Origine e diffusione della pianta
- Descrizione della pianta
- Rusticità del rosmarino
- Come coltivare il rosmarino
- Proprietà aromatiche
- Parti utilizzate della pianta
- Come si raccoglie e si conserva il rosmarino
- Proprietà medicinali
- Uso in cucina
- Curiosità sul rosmarino
- Valore della pianta nella fauna selvatica
- Etimologia del nome rosmarino
- Il rosmarino nel linguaggio dei fiori
- Bibliografia
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
ORIGINE E DIFFUSIONE DELLA PIANTA
Il rosmarino,è una pianta originaria dei paesi del Mediterraneo che cresce spontanea lungo la fascia costiera e fino a 1500 m s.l.m.
DESCRIZIONE DELLA PIANTA
Il rosmarino è una pianta arbustiva, perenne con portamento cespuglioso che può raggiungere un'altezza di tre metri. Il fusto del rosmarino all'inizio è prostrato, poi eretto e molto ramificato con radici molto profonde e tenacemente ancorate al terreno.
Le foglie sono piccole, prive di picciolo, un po' coriacee, di un bel colore verde scuro sulla pagina superiore e verde-argentate-bianche in quella inferiore, strette, lineari e molto fitte sui rami e ricche di ghiandole oleifere.
I fiori sono riuniti in grappoli che crescono all'ascella delle foglie, di colore azzurro-violetti e presenti quasi tutto l'anno. Sono ermafroditi e a impollinazione entomofila soprattutto da parte delle api che vanno ghiotte del loro nettare dal quale producono un miele delizioso.
I frutti sono degli acheni che diventano scuri a maturità.
Il rosmarino si vede spesso lungo i pendii, le strade, sugli argini in quanto, avendo un apparato radicale molto profondo, aiuta a contenere il terreno.
Nel genere Rosmarinus ritroviamo solo il ROSMARINUS OFFICINALIS ma esistono numerose varietà che si differenziano per la maggiore o minore aromaticità e per il portamento. Tra di essere ricordiamo il Rosmarinus officinalis ‘ Prostratus’ (foto sotto) molto utilizzata come pianta ornamentale perchè come dici il nome stesso ha un portamento prostrato.
RUSTICITÀ DEL ROSMARINO
Il rosmarino è una pianta semi- rustica basta che siano rispettate le sue esigenze, sopratutto di sole e aria e vive bene nelle zone a clima mite.
COME COLTIVARE IL ROSMARINO
Coltivare il rosmarino non richiede grande impegno ed è adatto anche a chi non ha una grande dimestichezza con la coltivazione della piante. Nelle zone temperate cresce senza problemi così come nelle zone più fredde del nord Italia purché posto in posizioni riparate.
COLTIVAZIONE IN VASO
Il rosmarino può essere coltivato con successo in vaso però occorre che sia all'aperto in quanto l'aria, il sole sono essenziali per la riuscita della sua coltivazione. D'inverno nelle zone fredde o portate il vaso in una zona riparata oppure avvolgetelo completamente con del tessuto non tessuto e circondate il vaso con del polistirolo o altro materiale isolante.
COLTIVAZIONE IN PIENA TERRA
Nella coltivazione in piena terra nelle zone a clima temperato esponete la pianta al sole senza problemi: crescerà rigogliosa. Attenzione a non esporla ai venti freddi in quanto non sono graditi. Nelle zone a clima freddo sistematela in una zona protetta dal vento, pacciamate il terreno per proteggere le radici ed eventualmente per scongiurare danni da gelate, avvolgete la piana con del tessuto non tessuto durante la stagione più fredda.
ESPOSIZIONE E LUCE
Il rosmarino è una pianta che ama il sole, il caldo e l'aria quindi sono piante che devono essere coltivate all'aperto, anche in vaso, purchè siano tenute in un balcone o in un davanzale.
Crescono molto bene lungo le zone litoranee del mediterraneo e tollerano senza alcuna difficoltà l'aria salmastra. E' preferibile però che siano localizzate in zone riparate da eventuali venti freddi che potrebbero sopraggiungere con l'inverno.
TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE
Temperature al di sotto di 10 °C sono mal tollerate specialmente se la pianta ha già un certo numero di anni teme particolarmente le gelate improvvise.
Nelle zone fredde d'inverno conviene proteggere la pianta con del tessuto non tessuto e pacciamare il piede della pianta con foglie, paglia o altro materiale isolante.
ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE
Preferisce terreni asciutti, va pertanto annaffiato poco e spesso facendo attenzione a non inzuppare il terreno e a non lasciare ristagni idrici che non sono tollerati. Le maggiori richieste idriche si hanno quando la piantina di rosmarino è ancora giovane e durante la fioritura
TIPO DI TERRENO - RINVASO
Il rosmarino non è una pianta esigente in fatto di terreni ma non gradisce terreni pesanti, devono essere leggeri, permeabili, tendenzialmente alcalini. E' importante che il terreno possa favorire il rapido sgrondo delle acqua in eccesso in quanto non tollerano i ristagni idrici.
Essendo comunque una pianta molto adattabile trova spazio e valorizza quei terreni che per loro natura, non potrebbero ospitare altre specie.
Se le piante sono coltivate in vaso è opportuno rinvasare ogni due-tre anni usando un buon terriccio fertile, a reazione alcalina avendo cura di ben sistemare su fondo del vaso dei pezzi di coccio per favorire il rapido sgrondo delle acque di irrigazione.
CONCIMAZIONE
Le piante sono molto rustiche e non richiedono concimazioni particolari. All'impianto si fa di solito una letamazione di fondo e poi ogni anno, alla ripresa vegetativa si fa una concimazione completa con azoto, fosforo e potassio.
FIORITURA
Il rosmarino fiorisce da marzo a settembre-ottobre. Se il clima si mantiene particolarmente mite la fioritura può durare più a lungo.
COME POTARE LA PIANTA
Non è necessario fare delle potature energiche al rosmarino. Basta eliminare regolarmente le parti secche e cimarla in primavera per mantenere un aspetto cespuglioso e favorire la nascita di nuovi getti laterali.
MOLTIPLICAZIONE
Il rosmarino si moltiplicano per seme, per talea o per divisione della pianta. Nel caso della moltiplicazione per seme c'è da tenere presente che, sia che sia fatta in semenzaio o in pieno campo i semi hanno una bassa geminabilità.
MOLTIPLICAZIONE PER SEMI
Se si prevede di fare la semina direttamente in campo o in giardino, occorre lavorare il terreno in modo da eliminare la crosta superficiale e renderlo meno compatto e fare una concimazione di fondo a base di sostanza organica (letame). Si semina in primavera a partire da aprile e il seme va sistemato in modo che la densità di impianto sia di 1,5 - 2 piante/mq.
Se si fa il trapianto delle piantine fatte crescere in semenzaio, il trapianto va fatto in aprile-maggio.
MOLTIPLICAZIONE PER TALEA
La moltiplicazione per talea si effettua in primavera. Le talee devono essere lunghe 15-20 cm, prelevate dai germogli basali e da piante in buona salute e vigorose. Vanno piantate per almeno i 2/3 della loro lunghezza in un miscuglio di torba e sabbia e tenute in serra fresca (circa 10°C) fino a quando non saranno radicate (impiegano circa due mesi). Saranno trapiantate nella loro sede definitiva la primavera successiva. La densità d'impianto dovrà essere di 1,5 - 2 piante/mq.
MOLTIPLICAZIONE PER DIVISIONE DELLA PIANTA
La moltiplicazione per divisione del rosmarino si effettua in primavera fatta su giovani piantine di 1-2 anni. Sarebbe preferibile tenere le giovani piantine in un luogo fresco fino a quando non avranno attecchito e poi essere trapiantate nel loro luogo definito all'inizio dell'estate. La densità d'impianto dovrà essere di 1,5 - 2 piante/mq.
PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
Comparsa di una patina biancastra sulle parti verdi della pianta
Se osservate questa sintomatologia siete in presenza del cosiddetto mal bianco causato da Sphaerotheca spp, che si manifesta inizialmente con una muffa biancastra. In conseguenza dell'attacco le foglie ingialliscono e cadono.
Rimedi: se presa in tempo, questa malattia non è letale ed è sufficiente eliminare le parti colpite. Se l'attacco però è particolarmente grave, utilizzare degli antiparassitari specifici registrati per la pianta.
Comparsa di marciumi radicali a livello del colletto delle pianta
I tessuti colpiti appaiono decolorati e in seguito marciscono. I tessuti a livello del punto colpito risultano flaccidi, distaccandosi facilmente sotto una leggera pressione. Le piante colpite avvizziscono rapidamente e muoiono. Questa patologia è causata da Rhizoctonia spp. un fungo.
Rimedi: la lotta è innanzitutto preventiva infatti le più colpite sono le giovani piantine di rosmarino che non hanno ancora i tessuti lignificati subito dopo il trapianto. Buona norma è effettuare la messa a dimora delle piantine in modo che sia interrato il solo apparato radicale; non fare eccessive concimazioni azotate in questo periodo perchè ritardano la formazione dei tessuti secondari; non fare i trapianti troppo in la nel tempo vale a dire quando le temperature sono troppo alte.
Esistono diversi prodotti che possono essere utilizzati per combattere questa grave patologia registrati per questa piantache si possono trovare nei negozi specializzati.
Foglie e fusti ricoperti da piccole macchie scure
Se osservate queste macchie molto nette, prive di contorno che all'inizio sono piccole e successivamente confluiscono tra loro interessando l'intera superficie della pianta fino a portarla alla morte siete in presenza di un'alternariosi causata da un fungo, l'Alternaria spp.
Rimedi: innanzitutto preventivi evitando di coltivarlo in zone umide, poco ventilate e illuminate. Se l'attacco è grave utilizzare degli antiparassitari specifici registrati per questa pianta.
Presenza di piccoli animaletti biancastri sulla pianta
Se notate dei piccoli insettini mobili di colore bianco-giallastro-verdastri siete quasi sicuramente in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati pidocchi. Osservateli con una lente di ingrandimento e confrontateli con la foto a lato, sono inconfondibili, non ci si può sbagliare.
Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista.
PROPRIETÀ AROMATICHE E BENEFICI
Il rosmarino oltre a insaporire i cibi ha numerose altre proprietà legate ai suoi oli essenziali (che contengono a pinene, conforene, limonene, flavonoidi, acidi fenolici, tannini, resine, canfora e acido rosmarinico):
- digestive;
- diuretiche;
- carminative facilitando l'espulsione dei gas intestinali;
- aumenta la secrezione delle vie biliari;
- antispasmodiche;
- antiossidanti e per questo aiuta nella conservazione dei cibi;
Inoltre il suo aroma aiuta a concentrarsi e migliora l'umore e il suo olio essenziale sciolto nell'acqua è un energizzante e i suoi impacchi aiutano la cicatrizzazione delle ferite.
PARTI UTILIZZATE DELLA PIANTA
Della pianta di rosmarino si utilizzano sia le foglie che i fiori.
Per la produzione degli oli essenziali si utilizzano le sommità fiorite fresche.
Per uso alimentare si deve usare fresco in quanto con l'essiccazione perde buona parte dei suoi aromi.
COME SI RACCOGLIE E SI CONSERVA IL ROSMARINO
Le foglie e i fiori, si raccolgono in piena fioritura, durante l'estate.
I rametti con i fiori del rosmarino vanno essiccati appena raccolti, il più velocemente possibile appesi a testa in giù in luoghi asciutti, bui e aerati affinché non perdano le loro caratteristiche. Una volta essiccati, vanno recuperate le foglie e i fiori e conservati in vasetti di vetro sigillati.
PROPRIETÀ MEDICINALI
Vedi il nostro articolo: Le proprietà medicinali del rosmarino.
USO IN CUCINA
Questa pianta aromatica è un'erba insostituibile in cucina, soprattutto nella cucina mediterranea per carni, pesci e salse ed è la spezia più usata nella cucina mediterranea.
CURIOSITÀ SUL ROSMARINO
Secondo la tradizione ermetica è la pianta rappresentativa del terzo decano dei gemelli e presiede alle mani e ai loro mali. Per questo motivo durante i riti di purificazione ci si lavava con il rosmarino pena la non guarigione.
L'uso della pianta di rosmarino fin dall'antichità è stato da sempre legato alle sue positive proprietà terapeutiche. Sono numerosissime le leggente e le "ricette" proposte a base di questa pianta nel corso dei secoli che stanno a testimoniare gli straordinari poteri e virtù di questa incredibile pianta che ci fornisce madre natura, senza farci spendere neanche un euro.
Per le sue proprietà si sono attribuite virtù magiche tanto che nel medioevo si aveva l'abitudine di realizzare oggetti di ogni tipo con il legno del rosmarino da usare come talismano tra i quali i pettini che avrebbero impedito la calvizie.
Pare che la pianta di rosmarino allontani gli insetti dalle piante vicine.
Sacchetti contenenti rosmarino sono spesso messi negli armadi per tenere lontane le tarme.
VALORE DELLA PIANTA NELLA FAUNA SELVATICA
I fiori di rosmarino sono molto ricercato dalle api il cui nettare da un miele dall'aroma fragrante e profumato.
ETIMOLOGIA DEL NOME ROSMARINO
L'etimologia del suo nome è abbastanza controversa: secondo alcuni deriverebbe dal latino ros «rugiada» e maris «mare» vale a dire «rugiada del mare» secondo altri deriverebbe sempre dal latino ma da rosa «rosa» e maris «mare» cioè «rosa del mare» secondo altri dal latino rhus «arbusto» e maris «mare» cioè «arbusto di mare». In ogni modo, qualunque sia la sua origine, è sempre strettamente legata al mare che lo ricordano anche i suoi delicati e deliziosi fiori colore del mare.
IL ROSMARINO NEL LINGUAGGIO DEI FIORI
Per conoscere il significo del rosmarino nel linguaggio dei fiori vedi l'articolo "Il significato del rosmarino"
Fonti bibliografiche
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.