In origine il genere Miltonia comprendeva parecchie specie che allo stato attuale si sono sensibilmente ridotte in quanto molte di esse sono state riclassificate ed assegnate ad altri generi. La confusione si creava (e si crea) in quanto sono orchidee molto simili ai generi Oncidium, Odontoglossum e Brassia. I problemi relativi al loro inquadramento sistematico sono stati per ora risolti da Garay e da Dunsterville che nel 1976 hanno suddiviso il grande genere Miltonia in due grandi gruppi riprendendo la suddivisione che già era stata definita nel 1889 da Godefroy-Lebeuf nella rivista Orchidophile ma all'epoca non considerata:
Esistono numerosissimi ibridi di questa orchidea e la maggior parte sono tutti Miltoniopsis. Sapere esattamente che cosa abbiamo in casa è importante in quanto, le esigenze colturali, soprattutto termiche sono diversissime tra loro.
In ogni caso sono entrambe EPIFITE con struttura SIMPODIALE e sono provviste di pseudobulbi.
Le radici sono più sottili rispetto alle altre specie di orchidee per questo motivo occorre fare molta attenzione quando si maneggia la pianta.I fiori sono grandi e appariscenti, specialmente in Miltoniopsis dove molto spesso sono molto profumati, variamente colorati, screziati e particolarmente grandi. Una loro caratteristica è che la base del labello è saldata per diversi millimetri con la colonna.
Le esigenze sono diverse a seconda che si tratti di Miltonia propriamente detta o Miltoniopsis.
Le orchidee Miltoniopsis sono piante da serra fredda per cui gradiscono d'estate temperature notturne intorno ai 14°C e di giorno intorno ai 20°C; d'inverno temperature di notte intorno agli 8°C e di giorno intorno ai 12°C. Se la pianta è giovane, le temperature si elevano di qualche grado.La Miltonia e Miltoniopsis essendo piante originarie delle foreste umide non richiedono luce abbondante e mai la luce diretta del sole che le brucerebbe. In particolare la Miltonia richiede un'intensità luminosa superiore alla Miltoniopsis tra i 20.000 - 35.000 lux mentre la seconda tra i 10.000 - 15.000 lux.
Il colore delle foglie è un ottimo indicatore se le condizioni di luce sono ottimali infatti in condizioni di luce adeguata le foglie hanno una colorazione verde chiaro. Se il verde tende ad essere troppo scuro allora vuol dire che la luce non è sufficiente, viceversa se tendono ad essere rossastre allora la luce è eccessiva.Le Miltonia e le Miltoniopsis vanno annaffiate spesso in modo che il substrato di coltivazione non sia mai asciutto. La frequenza delle annaffiature è variabile infatti se la pianta è piccola e quindi riposta in un vaso di piccole dimensioni, il substrato tenderà ad asciugarsi molto velocemente e quindi in questo caso le bagnature dovranno essere più frequenti. Un altro esempio è in relazione al tipo di substrato: se è un substrato che trattiene molto l'acqua andrà annaffiata meno frequentemente oppure se la pianta è coltivate in zattere si annaffierà più frequentemente.
Bisogna annaffiare al mattino, con acqua non calcarea (evitare l'uso di acqua addolcita chimicamente in quanto contiene sali minerali dannosi per la pianta) per consentire alle foglie di asciugarsi, ed evitare in questo modo l'insorgenza di pericolose malattie. Bisogna stare attenti a che l'acqua non ristagni tra gli interstizi delle foglie.
Un sintomo chiaro e caratteristico di squilibrio idrico è dato dal fatto che le foglie più giovani tendono a raggrinzirsi tipo fisarmonica se l'acqua non è sufficiente (secondo la bibliografia più accreditata anche se scientificamente non è stato dimostrato), rimanendo tali per tutta la vita.
Hanno necessità di un ambiente particolarmente umido con un tasso di umidità intorno al 60-70%, fondamentale per la riuscita della coltivazione di questa pianta.
Nelle nostre case non sempre è semplice riuscire a simulare un angolo di foresta pluviale. Per riuscire ad avvicinarsi a questo possiamo posare il vaso che contiene la pianta su un sottovaso (o altro recipiente) nel quale si sarà sistemata dell'argilla espansa o della ghiaia nel quale terrete sempre un po' d'acqua. In questo modo le radici dell'orchidea non entreranno a contatto con l'acqua che evaporando garantirà un ambiente umido.
Come tutte le orchidee poiché per lo più si trovano su di un materiale inerte, gli elementi nutritivi devono essere apportati con la concimazione.
Si usano dei concimi bilanciati del tipo 20:20:20 (20 parti di azoto, 20 parti di fosforo e 20 parti di potassio), sciolti nell'acqua di irrigazione e in dosi dimezzate rispetto a quanto indicato nelle confezioni. Non eccedere con i concimi in quanto si possono verificare facilmente necrosi radicali dovute appunto ad eccesso di sali minerali.Il rinvaso della Miltonia, va effettuato ogni anno in quanto le radici crescono molto velocemente ed hanno necessità di avere a loro disposizione spazio sufficiente.
Il periodo migliore per effettuare il rinvaso è la fine dell'inverno, poco prima della ripresa vegetativa.Prima di procedere al rinvaso le radici vanno lasciate in acqua per un tempo sufficiente a renderle più elastiche ed evitare rotture durante il rinvaso (sarebbe preferibile sciogliere nell'acqua un fungicida ad ampio spettro). Le radici vanno ripulite di tutto il materiale che le rimane attaccato, delle radici morte o danneggiate che vanno asportate con lame affilate che andranno disinfettate per bene alla fiamma o con alcool o varechina prima del loro utilizzo. Se non si usano guanti, assicurarsi che le mani siano ben pulite prima di iniziare.
Bisogna procedere con cautela cercando di disturbare il meno possibile le radici ed attenzione ad eliminare solo quelle morte. Ogni superficie di taglio va trattate con polveri fungicide ad ampio spettro che si trovano da un buon vivaista.
Come tipo di substrato potete fare diverse combinazioni quali ad esempio: 70% di bark di pezzatura piccola al quale aggiungete 20% di perlite e 10% di carbone di legna oppure 70% di bark di pezzatura piccola 20% polistirolo e 10% di gommapiuma. In ogni caso qualunque substrato si utilizza è fondamentale che il substrato possa assicurare un buon drenaggio (i pezzi più grossi vanno riposti sul fondo del vaso), che sia morbido e poroso, di piccola pezzatura e che possa garantire un ambiente costantemente umido.
Le Miltonia non ama i ristagni d'acqua ed è pertanto opportuno che il substrato ed il vaso possano favorire il rapido sgrondo delle acqua di annaffiatura pertanto assicuratevi che il contenitore che avete scelto abbia un numero adeguato di fori di drenaggio (diversamente munitevi di attrezzi idonei per aumentarli).
Dopo che l'orchidea è rinvasata va lasciata a secco e al riparo dalla luce e dagli sbalzi di temperatura per circa sette giorni per consentire alle parti tagliate di potersi cicatrizzare; andranno fatte solo delle nebulizzazioni fogliari. Dopo questo periodo di tempo, molto gradatamente vanno riprese le annaffiature.Queste orchidee se trovano le condizioni ottimali di luce, umidità e temperatura sono molto generose nella fioritura dando degli splendidi rami fioriti e può fiorire anche due volte l'anno con fioriture molto persistenti che durano dalle 4 alle 6 settimane Più la pianta è adulta, più dureranno i fiori. L'epoca di fioritura è variabile a seconda delle specie, in linea di massima possiamo dire che la maggior parte fiorisce dalla primavera all'estate anche se non esiste una regola generale considerando soprattutto le tante ibridazioni che subiscono le specie che troviamo normalmente in commercio.
Queste orchidee se trovano le condizioni ottimali di luce, umidità e temperatura sono molto generose nella fioritura dando degli splendidi rami fioriti e può fiorire anche Le Miltonia e la Miltoniopsis sono tra le diverse specie di orchidee le più sensibili alle malattie. Occorre pertanto essere particolarmente accorti nelle cure di questa pianta.
Si rimanda al capitolo: «Malattie e cure delle orchidee».
Il loro nome deriva da Lord Fitz William Milton, appassionato di orchidee inglese.
Le Miltoniopsis sono tra le orchidee più spettacolari come colori e grandezza dei fiori ma non sono particolarmente amate dagli appassionati di orchidee in quanto in commercio si trovano per lo più ibridi e non specie.Vedi: «Le orchidee - Il linguaggio dei fiori e delle piante».