Curcuma
La Curcuma è un genere dove si ritrovano numerose specie che trovano largo impiego nell'industria dei fiori recisi non solo per la loro bellezza ma anche per la loro lunga durata.
Curcuma alismatifolia
IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Classificazione botanica e origine della specie
- Caratteristiche generali della pianta
- Principali specie
- Come coltivare la pianta
- Ciclo di vita della Curcuma
- Etimologia del nome Curcuma
- I tanti modi di usare la Curcuma
- Proprietà medicinali della Curcuma
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
CLASSIFICAZIONE BOTANICA E ORIGINE DELLA PIANTA
Il genere Curcuma della famiglia delle Zingiberaceae (della quale fa parte anche lo zenzero e il cardamomo) comprende numerose specie erbacee e arbustive, tutte dotate di radici carnose (rizomi) e aromatiche, originarie dell'Estremo Oriente e dell'Australia.
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA
Le radici sono rappresentate da un grosso rizoma, variamente ramificato, che in alcune specie rappresenta una parte di grande interesse commerciale perchè fortemente aromatico di colore per lo più giallo aranciato.
Le foglie sono allungate, lunghe 20-50 cm e provviste di un lungo picciolo.
I fiori sono riuniti in infiorescenza a spiga, variamente colorati dal giallo all'arancione, a seconda della specie e della varietà che spuntano da delle vistose brattee che formano delle specie di tasche dalle quali spuntano i fiori.
Schema pianta Curcuma
PRINCIPALI SPECIE
Esistono circa cinquanta specie nel genere Curcuma tra le quali le più diffuse sono:
CURCUMA ALISMATIFOLIA
La Curcuma alismatifolia è una pianta provvista di rizoma, originaria dell'India, caratterizzata da foglie lanceolate, lucide, di un bel colore verde chiaro.
I fiori crescono all'apice di steli lunghi fino a 70 cm, di colore rosato e di lunga durata, anche se recisi. I fiori ricordano molto i fiori della pianta del loto e forse anche per questo motivo sono molto apprezzati da un punto di vista commerciale. La fioritura avviene nel periodo estivo. La specie è anche conosciuta con il nome di tulipano del Siam.
CURCUMA LONGA
La Curcuma longa è sicuramente la specie più diffusa e alla quale ci si riferisce quando si dice semplicemente "curcuma". E' una pianta originaria dell'Asia meridionale, dell'India e della Malesia nelle zone a clima tropicale.
L'India è il primo produttore mondiale di curcuma. Nel 2008-2009 sono stati destinati circa 200.000 ha alla produzione di questa spezia, cioè circa il 6% della superficie totale del Paese.
Nota 1
Dal rizoma di questa pianta (foto sotto) si ricava la nota spezia curcuma molto utilizzata nei paesi orientali (vedi paragrafo Usi in cucina).
Nota 1
COME COLTIVARE LA PIANTA
La Curcuma può essere coltivata con successo dentro casa oltre che a scopo ornamentale anche a scopo gastronomico e terapeutico.
CICLO DI VITA DELLA CURCUMA
La pianta ha una crescita attiva dalla primavera e per tutta l'estate.
Durante il periodo autunno-invernale va in riposo vegetativo. Nel caso della curcuma questo vuol dire che durante i mesi freddi la pianta si spoglia completamente perdendo tutte le foglie. Questo non deve spaventare. E' un processo normale. In primavera la pianta ritornerà a germogliare. In autunno-inverno occorre mettere la pianta in totale riposo. Infatti in questo periodo occorre lasciare il rizoma all'asciutto (pertanto non annaffiare mai) e al fresco, in un ambiente dove le temperature siano intorno ai 17°C.
In primavera, quando inizieranno a comparire i primi germogli, solo allora occorre riprendere le normali cure colturali.
TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE
Per la curcuma, le temperature ideali si aggirano intorno ai 20-25°C e non dovrebbero superare i 35°C, mentre le temperature minime non devono scendere sotto i 12°C. Pertanto se durante i mesi invernali all'aperto non è possibile rispettare questa temperatura, è bene portare la pianta in casa.
Se si intende allevare la Curcuma all'aperto occorre piante i rizomi in primavera, quando è scongiurato il pericolo di gelate.
ESPOSIZIONE E LUCE
La curcuma è una pianta che ha necessita di una buona esposizione alla luce anche la luce diretta del sole purchè non filtrata dai vetri che potrebbero ustionare le foglie se troppo intensa.
ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE
Dalla primavera e per tutta l'estate occorre annaffiare la Curcuma in modo da tenere il terreno sempre appena umido evitando però i ristagni idrici nel sottovaso che non sono in alcun modo tollerati. Essendo una pianta originaria delle zone tropicali, è opportuno mantenere un ambiente umido mediante frequenti nebulizzazioni delle foglie da effettuarsi la mattina in modo che la sera le foglie siano asciutte.
In autunno, quando le foglie iniziano a ingiallire, occorre sospendere qualunque apporto idrico lasciando seccare del tutto la pianta.
Quando in primavera inizieranno a spuntare i primi germogli allora occorre riprendere gradatamente le annaffiature.
TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE
Un buon terreno per coltivare la Curcuma è a base di torba, terriccio da giardino e sabbia per renderlo ben drenante. Il vaso deve essere abbastanza ampio in quanto il rizoma ha una discreta crescita e cresce in orizzontale.
CONCIMAZIONE
Le Curcuma, dal momento in cui si formano i primi germogli, si concima regolarmente fino all'ingiallimento delle foglie (settembre), ogni due settimane con un buon concime liquido diluito nell'acqua di annaffiatura e dimezzando le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione del fertilizzante.
E' opportuno usare un concime che oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P), potassio (K) contengano anche i cosiddetti microelementi, vale a dire quei composti di cui la pianta ha bisogno in minima quantità (ma ne ha pur sempre bisogno) quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
FIORITURA
La pianta di curcuma fiorisce durante il periodo estivo.
COME POTARE LA PIANTA
Le Curcuma sono piante che non si potano. Si eliminano solo le parti che si seccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
MOLTIPLICAZIONE
La Curcuma si moltiplica per divisione dei rizomi.
MOLTIPLICAZIONE PER RIZOMILa moltiplicazione si effettua in genere al momento del rinvaso. In primavera, si dividono delicatamente i rizomi utilizzando un coltello pulito, disinfettato (possibilmente alla fiamma) e affilato (in modo da evitare la sfilacciatura dei tessuti) e si divide il rizoma in più porzioni ognuna provvista di almeno 2-3 foglie e radici ben sviluppate.
Le superfici tagliate vanno trattate con prodotti fungicidi ad ampio spettro a base di zolfo.
RACCOLTA DELLA RADICE CARNOSA (RIZOMA) PER USARLA COME SPEZIA E SUA CONSERVAZIONE
Se si desidera utilizzare la radice della pianta per ottenere la spezia, allora in inverno, quando la pianta è secca, si raccoglie la radice carnosa (rizoma) e si toglie dalla terra. Si lascia quindi essiccare per almeno un mese in un luogo asciutto. Dopo di che si può triturare e usare come polvere conservandola in un barattolo di vetro scuro e in un luogo asciutto.
PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
Non sono tanti i parassiti che possono infastidire la curcuma. Tra questi abbiamo gli afidi noti come pidocchi e gli acari ovvero ilragnetto rosso.
ETIMOLOGIA DEL NOME CURCUMA
Il nome curcuma deriva probabilmente dal sanscrito kumkuman a sua volta derivato dall'arabo.
I TANTI MODI DI USARE CURCUMA
COME SPEZIA
Dalla Curcuma longa si ricava la spezia curcuma, chiamata anche tumeric o zafferano delle indie per via del suo colore rossiccio che ricorda appunto lo zafferano (derivato dal Crocus sativus).
E' la principale spezia utilizzata nella cucina indiana e asiatica più in generale, tanto che l'India è il primo produttore mondiale di curcuma.
Le sue radici polverizzate di colore giallo intenso sono l'ingrediente principale del curry (miscela di spezie di origine indiana).
COME OLIO
E' possibile aromatizzare direttamente l'olio con la curcuma. Si procede in questo modo: si prende una bottiglia di vetro scuro con il tappo ermetico e si versa all'interno mezzo litro di un buon olio extra vergine d'oliva, due cucchiai di polvere di curcuma e una spolverata di pepe nero appena macinato (perchè il pepe esalta le proprietà terapeutiche della curcuma). Ogni volta che si usa l'olio va agitato per far mescolare gli ingredienti.
COME COLORANTE
Trova largo impiego nei paesi asiatici come colorantein tintoria per via del suo colore giallo intenso.
Nell'Unione Europea, tra gli additivi alimentari c'è la curcumina, un colorante alimentare ricavato appunto dalla Curcuma longa, dal sapore amaro e piccante e classificata come colorante E100.
La sua polvere colorata è utilizzata nella cultura indiana come tikka, vale a dire un colorante sacro agli dei che si usa nel sesto chakra (in corrispondenza del terzo occhio, tra le sopraciglia) e nelle statue votive.
PROPRIETÀ MEDICINALI
Nella medicina ayurvedica la curcuma è usata come antisettico per tagli, scottature e contusioni.
Studi recenti hanno dimostrato che ha proprietà antiossidanti, antitumorali e disintossicanti ed è un potente epatoprottettore.
TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.
Note
1) Immagine tratta dal sito Rio Dulce's