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Oleandro
(Nerium)

L'oleandro è forse la pianta più conosciuta come alberazione stradale ma anche per dare colore alle case al mare grazie alle sue spettacolari fioriture molto colorate.

Oleandro, coltivazione
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Con la classificazione botanica si intende l'identificazione delle specie vegetali. É la descrizione di una pianta tramite l'uso di termini standardizzati derivanti per lo più dal latino o dal greco. Il primo che capì l'importanza di questa standardizzazione fu Carlo Linneo nel 1753 che classificò le piante in base alle loro caratteristiche morfologiche mentre oggi sono identificate e classificate in base al loro DNA. Vediamo a seguire la classificazione botanica del Nerium.

Regno
:
Plantae

Clado
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Clado
: Asteride
Ordine
:
Gentianales

Famiglia
:
Apocynaceae

Genere
:
Nerium

Specie
: vedere il paragrafo «Principali specie»

ORIGINE DELLA PIANTA

Le piante di oleandro sono molto diffuse e si ritrovano spontanee ai margini o nei letti dei corsi d'acqua stagionalmente asciutti dalle regioni mediterranee alla Cina.

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Nel genere Nerium ritroviamo le piante meglio conosciute come oleandri e comprende arbusti sempreverdi molto diffusi in tutte le zone del Mediterraneo grazie alla loro capacità di resistere a temperature elevatissime (anche 40-50°C) e agli ambienti salini e contemporaneamente formare delle graziose siepi lungo le strade. E' molto frequente infatti ritrovarle lungo i viali costieri dei paesi mediterranei dove forma delle siepi molto vistose e colorate che resistono senza problemi ai gas di scarico delle auto.

Le foglie sono ovoidali di forma allungata di un bel colore verde intenso di consistenza ruvida al tatto e cerosa e leggermente coriacea. I fiori sono molto vari come tipologia da semplici a doppi in tutte le tonalità di colore del rosa, lillà, rosso, albicocca, giallo e bianco.

I frutti sono delle lunghe capsule legnose, che contengono i piccoli semi fertili, provvisti di propaggini piumose.

PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE

Esistono diverse specie appartenenti al genere tra le quali ricordiamo:

NERIUM OLEANDER

Nerium oleander è la specie più diffusa ed è originaria dei paesi mediterranei e dell'oriente. La pianta è formata da rami flessibili, non troppo grossi che portano delle foglie prive di picciolo, allungate, coriacee, riunite in gruppi di due-tre.

I fiori, semplici o doppi, si formano nella parte terminale dei rami di colore variabile dal bianco, al rosa, al giallo, all'arancio, al rosso, al lillà e sono profumati. In natura è una pianta che può raggiungere anche i sei metri di altezza mentre se allevata in vaso in genere non supera i 2 m.

NERIUM INDICUM

Il Nerium indicum è conosciuto anche con il nome di Nerium odorum (secondo alcuni botanici si tratta della specie N. oleander) ed è la specie maggiormente diffusa in medio oriente, in Cina e in Giappone. E' del tutto simile al N. oleander solo di dimensioni più contenute e i fiori, profumati, sono di colore rosa o bianco e fiorisce praticamente tutto l'anno.

COME COLTIVARE LA PIANTA

Gli oleandri sono piante molto semplici da coltivare e si adattano molto bene alle diverse situazioni pedo-climatiche nella quali si possono trovare. Sono infatti piante molto diffuse nelle zone a clima mediterraneo grazie alle loro poche esigenze colturali.

COLTIVAZIONE IN VASO

Nelle zone a clima invernale molto rigido (con minime notturne inferiori allo zero) l'oleandro deve essere coltivato in vaso, in modo da poterlo spostare al riparo con l'inizio della stagione fredda ed essere riportato all'aperto ad aprile-maggio.

COLTIVAZIONE IN PIENA TERRA

Nelle zone dove le temperature non sono particolarmente rigide durante la stagione fredda possono essere coltivati senza problemi all'aperto.

ESPOSIZIONE E LUCE

L'oleandro è una pianta che ama la luce e il sole durante tutto l'anno e ha necessità di ambienti molto ben aerati.

Se allevata all'aperto la pianta va collocata in pieno sole mentre se allevata in casa (cosa comunque sconsigliabile se si hanno bambini piccoli o degli animali domestici in quanto velenosa in ogni sua parte) va allevata in piena luce ma facendo attenzione che non riceva i raggi del sole da dietro i vetri, specialmente d'estate, che funzionando come una lente d'ingrandimento, la brucerebbero.

TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

Le temperature ideali di coltivazione per l'olenadro sono intorno ai 18°C anche se cresce bene a temperature molto più elevate e riescono a sopportare per brevi periodi temperature intorno a 0°C.

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

L'oleandro si annaffia generosamente in modo d'avere il terreno sempre leggermente umido sia durante il periodo estivo che durante il periodo invernale.

TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE

L'epoca migliore per effettuare il rinvaso dell'oleandro è l'inizio della primavera quando il vaso è diventato troppo piccolo per contenere le radici. Si utilizza un vaso leggermente più grande del precedente fino a un massimo di 30 cm. Successivamente ogni anno si asportano i primi 2-5 cm di terreno e si sostituiscono con del terreno nuovo.

Non occorrono terreni particolari: un buon terriccio fertile va bene.

E' opportuno sistemare sul fondo del vaso dei pezzi di coccio in modo da favorire un più rapido sgrondo delle acqua di annaffiatura in eccesso in quanto gli oleandri non amano i ristagni idrici.

Nerium oleander, oleandro

CONCIMAZIONE

A partire dalla primavera e per tutta l'estate l'oleandro si concima ogni due settimane usando un fertilizzante liquido che va diluito nell'acqua di annaffiatura. Durante il periodo autunno - invernale le concimazioni vanno sospese.

FIORITURA

Fiorisce durante tutto il periodo estivo e l'inizio dell'autunno. E' importante che i fiori appena sfioriti vengano subito rimossi in quanto toglierebbe inutilmente nutrimento ai fiori rimasti.

fiori di oleandro

COME POTARE LA PIANTA

In considerazione del fatto che l'oleandro è una pianta che cresce molto e in maniera disordinata, in autunno occorre potarla in modo abbondante non appena gli ultimi fiori sono appassiti.

Gli steli che hanno fiorito devono essere accorciati per metà della loro lunghezza mentre i rami laterali devono essere tagliati a 10 cm dalla base.

Ricordatevi di indossare i guanti quando fate queste operazioni sull'oleandro in quanto è una pianta molto velenosa.

MOLTIPLICAZIONE

La moltiplicazione può essere fatta per seme o per talea.

La moltiplicazione per seme oltre che essere molto lunga nel senso che occorrono diversi anni prima di avere una pianta in grado di fiorire, ha con se anche lo svantaggio che subentrando la variabilità genetica non si ha la sicurezza che le nuove piante saranno uguali alla pianta madre.

MOLTIPLICAZIONE PER TALEA

Il modo più semplice di propagare gli oleandri è far radicare le talee semplicemente mettendole in un bicchiere d'acqua. Si prelevano le talee in primavera lunghe circa 10-15 cm tagliate con un taglio obliquo (in questo modo si avrà una maggiore superficie per la radicazione) e si sistemano in un bicchiere contenente dell'acqua. Quando le radici avranno raggiunto i 2,5 cm di lunghezza possono essere piantate nel vaso usando un terriccio così come indicato per le piante adulte. In genere nel giro di una - due stagioni la pianta avrà ben radicato per cui a quel punto può essere trapiantata nel posto definitivo.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

Le foglie appassiscono o i boccioli fiorali non si sviluppano

Questo sintomo è da attribuire a scarse annaffiature.
Rimedi: regolate meglio le irrigazioni ricordandovi che il terreno deve restare sempre umido.

Presenza di piccole protuberanze di colore marrone sulla pagina inferiore delle foglie o formazioni bianche e cotonose

Entrambi sono il classico sintomo della presenza della , bruna o cotonosa, degli insetti che possono arrecare grave danno alla pianta se non vengono eliminati tempestivamente.

Cocciniglia bruna e cocciniglia farinosa sulla pianta

Rimedi: potete provare a eliminarle usando un piccolo batuffolo di cotone imbevuto di alcool denaturato oppure se la pianta è troppo grande usate un insetticida specifico reperibile presso i centri specializzati.

L'OLEANDRO NEL LINGUAGGIO DEI FIORI E DELLE PIANTE

L'Oleandro ha un significato profondo nel linguaggio dei fiori che è variato nel tempo, da positivo e via sempre più negativo. Scoprilo alla pagina a lui dedicata: «»

ETIMOLOGIA DEL NOME NERIUM

Il nome del genere Nerium deriva dal greco neros «acqua» questo perchè è una pianta che cresce spontanea in prossimità dei corsi d'acqua.

TOSSICITÀ DELLA PIANTA

L'oleandro contiene diverse sostanze velenose localizzate sia nelle foglie che nella corteccia tanto che è sufficiente a esempio arrostire del cibo con del legno o delle bacche di oleandro per essere avvelenati oppure dormire su delle foglie. Pertanto quando si maneggia questa pianta occorre fare molta attenzione (non solo alla linfa che fuoriesce dalle ferite) e quando a esempio si pota o si prelevano le talee occorre usare sempre dei guanti di gomma e lavarli molto bene dopo averli usati.

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