Bellis perennis
pratolina o margheritina
pratolina o margheritina
La Bellis perennis è la pratolina o margheritina che tanto frequentemente incontriamo nei nostri prati o che coltiviamo nei nostri giardini per rallegrarci con la sua grazia e la sua bellezza.

IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Classificazione botanica
- Origine e diffusione della pianta
- Caratteristiche generali della pianta
- Principali specie e cultivars
- Rusticità della pianta
- Come coltivare la Bellis perennis
- Proprietà medicinali della pratolina
- Etimologia del nome Bellis
- Curiosità sulla pianta
- M'ama o non m'ama?
- Uso alimentare della pianta
- Bellis perennis e margherita alpina: differenza
- La Bellis nella mitologia
- La pratolina nel linguaggio dei fiori
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
- Bibliografia online
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
La Bellis perennis, appartiene al genere Bellis, alla grande famiglia delle Asteraceae (ex Compositae) e all'ordine delle Asterales.
Il genere comprende circa 15 specie ma quella maggiormente diffusa e coltivata è la Bellis perennis, che cresce anche spontanea nell'Italia centrale e meridionale.
ORIGINE E DIFFUSIONE DELLA PIANTA
Sono tutte piante originarie delle praterie europee e turche crescendo fino a 2000 m di quota.
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA
BELLIS PERENNIS
è sicuramente la margherita più diffusa. Sono piante erbacee perenni, acauli quindi prive di un fusto vero e proprio, ma provviste di un lungo peduncolo fiorale che nasce direttamente dalla rosetta basale di foglie.Le foglie obovali a spatola (che si restringono verso il picciolo) hanno una lamina fogliare semplice o lievemente dentellata all'apice e percorsa da un nervo centrale.
Le radici sono un breve rizoma (a carattere fittonante) strisciante.

I fiori sono quelli tipici delle Asteraceae. Infatti iI "fiore" è in realtà una infiorescenza, detta capolino: nella parte centrale si trovano piccoli fiori tubolari di colore giallo, e nella parte esterna dei piccoli fiori ligulati, che portano una singola ligula bianca o leggermente rosata. L'infiorescenza si presenta generalmente globosa e l'impollinazione è entomofila.
Il frutto è un achenio indeiscente con un pappo ridotto o assente.


Sono piante molto decorative che formano delle macchie di colore veramente belle. Sono però considerate infestanti, perchè i rizomi tendono a espandersi e a diffondersi spesso in maniera incontrollata.
PRINCIPALI SPECIE E CULTIVARS
BELLIS PERENNIS meglio nota come PRATOLINA o MARGHERITINA
La Bellis perennis è sicuramente la più conosciuta e diffusa. Si tratta di una pianta perenne, particolarmente rustica e allevata per lo più come biennale in quanto con il tempo tende a perdere la sua bellezza e la brillantezza dei colori. Forma delle rosette basali di fiori con infiorescenze a capolino del diametro di 1-2 cm. I fiori sono ligulati di colore bianco spesso sfumati di rosa disposti intorno a un disco centrale di colore giallo formato da fiori ermafroditi gialli. Le foglie sono basali e si restringono al picciolo.
E' utilizzata per bordure, per creare oasi di colore nei giardini, oppure nei vasi in balcone o nel terrazzo in ogni caso all'esterno in quanto non sono piante adatte a essere coltivate dentro casa.
É una pianta diffusa in Europa e in Asia minore. Non raggiunge grandi dimensioni non superando i 10-15 cm di altezza.
Nel corso degli anni sono state ottenute varietà a fiori doppi; varietà con fiori solo ligulati; altre con fiori che possiedono solo il disco centrale. Così come sono state selezionate varietà a fiori rossi nelle diverse sfumature.
Le cultivars più coltivate
Le cultivars più coltivare in genere sono quelle che hanno i capolini di forma sferica, formati solo da fiori ligulati, di colore rosa, bianco o porpora. In particolare abbiamo:
1. Le cultivar della serie Habanera (foto sotto) producono dei capolini con lunghi petali di colore rosa, bianco o rossi larghi fino a 6 cm che fioriscono all'inizio dell'estate.

2. Le cultivar della serie Pomponette (foto sotto) hanno dei capolini doppi di colore rosa, bianco o rossi.

3. Le cultivar della serie Roggli (foto sotto) fioriscono precocemente e abbondantemente con capolini semidoppi di colore rosso, rosa salmone o bianchi, larghi fino a 3 cm.

4. Le cultivar della serie Tasso (foto sotto) producono capolini doppi di colore rosa, bianco o rossi larghi fino a 6 cm .

RUSTICITÀ DELLA PIANTA
Sono piante del tutto rustiche. Si adattano a qualunque situazione pedoclimatica nella quale si vengono a trovare.
COME COLTIVARE LA BELLIS PERENNIS
Le pratoline sono piante molto semplici da coltivare e senza particolari esigenze.
COLTIVAZIONE IN VASO
Sono piante che possono essere coltivate in vaso ma tenute all'esterno all'aria aperta, in giardino o in terrazzo, in posizione soleggiata, in un buon terreno fertile, annaffiando quando il terreno si asciuga. In genere sono coltivate come piante annuali perchè quando finisce la fioritura vengono rinnovate.
COLTIVAZIONE IN PIENA TERRA IN GIARDINO
Con la Bellis si possono formare delle aiuole, bordure o giardini rocciosi molto delicati e di grande effetto decorativo. Pensiamo a quando vediamo un prato verde che improvvisamente si macchia di bianco: uno spettacolo che dura in genere tutta la primavera e parte dell'estate. Cresce bene in terreni organicamente ricchi, costantemente umidi e ben drenati, ma è intollerante alla siccità. Il caldo estivo in genere causa la morte della pianta.
Le piante hanno dei rizomi corti e spessi che producono nuove piante ai nodi e producono fiori durante la primavera. I semi vengono disseminati dal vento, il che dà origine a nuove piante e occorre fare attenzione perchè potrebbe diventare infestante.
ESPOSIZIONE E LUCE
Sono piante che devono essere coltivate in pieno sole o, se non è possibile, in ombra parziale. Mai in ombra completa
TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE
Non temono il freddo infatti spesso le ritroviamo fiorite a partire dalla fine dell'inverno.
ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE
Le specie spontanee e selvatiche non necessitano di annaffiature a meno che la stagione non sia particolarmente secca. Le cultivar coltivate a scopo ornamentale (soprattutto quelle a fiore sferico) necessitano invece di annaffiature regolari, facendo però attenzione a che il terreno sia ben asciutto tra un’annaffiatura e un'altra.
TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE
La Bellis perennis necessita di un terreno soffice, sciolto e ben drenante in quanto non tollera i ristagni idrici. Teniamo comunque presente che sono piante che amano i terreni dove è presenza sostanza organica.
CONCIMAZIONE
Le cultivar di Bellis perennis coltivate a scopo ornamentale è bene che siano concimate ogni due settimane diluendo nell'acqua di irrigazione un fertilizzante liquido. Questo durante tutto il periodo della fioritura. Durante gli altri periodi dell'anno le fertilizzazioni vanno sospese.
E' bene usare dei concimi completi che oltre ad avere azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) abbiano anche i microelementi quali il magnesio (Mg), manganese (Mn), il ferro (Fe), il rame (Cu), il molibdeno (Mo), lo zinco (Zn), il boro (B), tutti importanti per la crescita della pianta. Pertanto, quando andate a comprarlo, leggete l'etichetta per verificare quali elementi minerali sono presenti. In genere quelli maggiormente presenti nei fiorai contengono solo azoto, fosforo e potassio. Bene cercate di non prenderli ma di comprate solo concimi completi dei diversi elementi minerali. Le vostre piante vi ringrazieranno.
COME POTARE LA PIANTA
Sono piante che non si potano. Si eliminano solo le foglie e i fiori che si seccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie.
FIORITURA
Le Bellis perennis fioriscono dal tardo inverno alla tarda estate infatti dalla fine dell’inverno fino all’autunno spuntano tra le foglie dei sottili fusti, spesso arcuati, alti circa 10-15 cm, che portano le infiorescenze.
Per favorire la produzione di nuovi fiori è bene rimuovere i fiori che via via appassiscono.

MOLTIPLICAZIONE
La Bellis perennis si moltiplica per lo più per divisione del cespo in quanto molte varietà non producono semi oppure può essere riprodotta per seme.
MOLTIPLICAZIONE PER DIVISIONE DEI CESPI
Alla fine dell'inverno (marzo) le piante di pratolina che non producono semi si dividono e si piantano in un terreno da giardino fertile, al sole o in zone parzialmente soleggiate.
MOLTIPLICAZIONE PER SEME
Nella moltiplicazione per seme i semi si dispongono all'inizio dell'estate (giugno) in solchi poco profondi all'aperto oppure in primavera in vaso a temperature tra i 10-13°C.
Una volta che le piantine saranno nate si aspetta che crescano e si irrobustiscano. A settembre, quando le piantine saranno abbastanza grandi, si possono mettere definitivamente a dimora dove si desidera a circa 20-25 cm di distanza tra loro.
PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
Non sono piante particolarmente soggette a malattie.
PROPRIETÀ MEDICINALI DELLA PRATOLINA
I capolini e le foglie della Bellis perennis possono essere usati per combattere la tosse e il catarro.
E' utilizzata anche come supporto alle terapie per l'artrite (avendo proprietà antinfiammatorie), per i disturbi al fegato e i problemi renali. Inoltre ha proprietà lassative, stimola la diuresi e la sudorazione funzionando pertanto come disintossicante.
In passato i cataplasmi delle foglie bollite erano usati per trattare contusioni, lividi, distorsioni e foruncoli.
In cosmesi la pianta si usa per schiarire la pelle e decongestionare il viso attorno agli occhi.
L'infuso delle sue foglie è un buon repellente per gli insetti.
ETIMOLOGIA DEL NOME BELLIS
Il nome Bellis si pensa derivi dal latino bellum che vuol dire «guerra» probabilmente perchè riusciva a curare le ferite causate dalla guerra; oppure dal latino bellus «bello, grazioso». Il nome perennis «perenne» per il ciclo vitale della pianta.
CURIOSITÀ SULLA PIANTA
Si dice che la pratolina ha fatto dire alla regina di Scozia Maria Stuarda le seguenti parole: «Ora la natura appende il suo mantello verde a ogni albero in fiore e apre il suo lenzuolo di margherite bianche sull'erboso prato» tanto amava questo fiorellino.
M'AMA O NON M'AMA?
Sembrerebbe che nel medioevo, con i capolini delle Bellis perennis, si predicessero le sorti amorose delle persone. Da questo dovrebbe derivate il famosissimo gioco m'ama non m'ama: si tolgono un petalo per volta dicendo a ogni petalo m'ama e al successivo non m'ama e così via. Alla fine l'ultimo petalo dirà se la persona alla quale si è pensato ci ama oppure no.

USO ALIMENTARE DELLA PIANTA
La Bellis perennis trova impiego anche in cucina. Infatti le sue foglie raccolte prima della fioritura possono essere mangiate crude in insalata oppure usate per fare delle ottime zuppe. I capolini invece possono essere messi sott'aceto.
BELLIS PERENNIS E MARGHERITA ALPINA: DIFFERENZA
La Bellis perennis spesso è confusa con la margherita alpina (Chrysanthemum alpinum - foto sotto). Per riconoscerle basta osservare le foglie: nel Chrysanthemum alpinum sono profondamente divise in strette lacinie e non tutte crescono alla base ma presenti anche sullo scapo.

Chrysanthemum alpinum
LA BELLIS NELLA MITOLOGIA
Nella mitologia nordica la margherita è il fiore sacro ad Ostara, la dea della primavera.
LA PRATOLINA NEL LINGUAGGIO DEI FIORI
La pratolina trasmette molti significati: innocenza, semplicità, gioia infantile e giocosità, felicità, buona fortuna, nuovi inizi, amore leale e purezza. È un fiore regalato tra amici per dire di mantenere un segreto.
Secondo la mitologia romana la margherita simboleggia anche la castità, la modestia e la trasformazione. Questo significato deriva dalla storia di Vertumno, il dio delle stagioni che amava una ninfa, Belide. L'ha inseguita al punto in cui si è trasformata in una margherita per sfuggire alla sua attenzione indesiderata. I
TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.
BIBLIOGRAFIA ONLINE
Bellis perennis L. (Asteraceae) by Stephen Harris - Oxford Plants 400
Note
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