Il genere Alsobia della famiglia delle Gesneriaceae comprende diverse specie erbacee, stolonifere e perenni, originarie dell'America centro-meridionale. Si tratta di piante a portamento ricadente o rampicante allevate per lo più in cesti sospesi mentre in natura formano dei veri e propri tappeti.
Dagli stoloni si formano dei fusti sottili, spesso ricoperti da una leggera peluria con foglie di colore verde intenso, spesse e con i margini ondulati. Dalla primavera e per tutta l'estate formano fiori di grandi dimensioni, tubolari, con margini sfrangiati, di colore bianco candido variamente macchiettati a seconda della specie e della varietà.
Sino a poco tempo fa il genere Alsobia era unito al genere Episcia in quanto avevano caratteristiche molto simili tra loro.
Esistono diverse specie nel genere Alsobia ma le sole comunemente coltivate sono:
La Alsobia dianthiflora (foto sotto) è una pianta a portamento compatto, stolonifera, con foglie ovali di colore verde scuro e grandi fiori con i petali sfrangiati di colore bianco.
La Alsobia punctata è caratterizzata da fiori tubolari bianchi macchiettati di viola della parte interna della corolla.
Due ibridi molto conosciuti e coltivati sonoLe Alsobia sono molto facili da coltivare e non richiedendo cure a attenzioni particolari.
Le temperature minime non devono scendere al di sotto dei 15-16°C. Sopportano anche temperature considerevolmente più basse (circa 4-5°C) a condizione che la pianta sia in assoluto riposo vegetativo durante i mesi freddi, diradando le annaffiature a partire dall'autunno.
Amano esposizioni molto luminose ma lontano dai raggi diretti del sole.
La Alsobia va annaffiata regolarmente tanto da tenere il terreno solo appena appena umido durante il periodo primaverile-estivo. Durante l'autunno e l'inverno le annaffiature vanno molto diradate, quasi sospese in quanto la pianta entra in riposo vegetativo.
Attenzione ai ristagni idrici che non sono in alcun modo tollerati.
Le Alsobia non sono particolarmente esigenti in fatto di terreno. Una buona miscela potrebbe essere formata da terriccio di foglie, torba con l'aggiunta di un po' di sabbia per favorire il drenaggio dell'acqua di irrigazione.
Consiglio sempre vasi di terracotta, in questo caso più larghi che alti in quanto le Alsobia tendono a sviluppare un buon apparato radicale. La terracotta essendo un materiale poroso, permette al terreno di avere scambi gassosi con l'esterno.
L' Alsobia si concima ogni tre settimane a partire dalla primavera e per tutta l'estate diluendo il concime nell'acqua di annaffiatura e dimezzando le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione del fertilizzante. Negli altri periodi vanno sospese.
E' opportuno usare un concime che oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) che microelementi quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
La potatura si rende necessaria per contenere la crescita della pianta e darle un portamento più compatto, inoltre, questo forza la pianta ad avere un maggiore accrescimento alla base e all'emissione di un numero maggiore di fiori.
Ricordarsi di utilizzare sempre delle lame che siano pulite e disinfettate, preferibilmente alla fiamma per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie..veicolo di malattie parassitarie.
L'epoca di fioritura della Alsobia è la primavera e l'estate.
La moltiplicazione può avvenire tagliando parti di stoloni con le radici e trapiantandole in vasi singoli oppure per talea di fusto o di foglia.
Internodi lunghi sono il classico sintomo che la pianta riceve poca luce.
Rimedi: spostate la pianta in posizione più luminosa ma non al sole diretto.
Se la pianta non fiorisce vuol dire che non riceve luce sufficiente.
Rimedi: spostate la pianta in posizione più luminosa evitando il sole diretto.
Se notate dei piccoli insetti di colore chiaro siete sicuramente in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati pidocchi. Osservateli con una lente di ingrandimento e confrontateli con la foto riportata, sono inconfondibili, non ci si può sbagliare.
Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista. Si tratta in genere di prodotti sistemici, vale a dire che entrano nel circolo linfatico della pianta e quindi sono assorbiti durante la nutrizione degli insetti.
Note
(1) Immagine concessa sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported, per gentile concessione
di BotBln