Saxifraga
o sassifraga
o sassifraga
La Saxifraga è una deliziosa piantina che ritroviamo spesso nelle nostre case, allevata soprattutto nei cesti sospesi.
IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Classificazione botanica e origine e diffusione della pianta
- Caratteristiche generali della pianta
- Principali specie
- Rusticità della pianta
- Tecnica colturale
- Curiosità sulla pianta
- Abbinamento con altre piante
- Etimologia del nome Saxifraga
- Testi che usiamo per scrivere i nostri articoli
- Bibliografia online
CLASSIFICAZIONE BOTANICA E ORIGINE E DIFFUSIONE DELLA PIANTA
La Saxifraga appartiene alla famiglia delle Saxifragaceae (ordine Saxifragales - clado Angiosperme). É una pianta molto diffusa che si ritrova nelle zone temperate dell'emisfero settentrionale con numerosissimi ibridi.
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA
Il genere Saxifraga è un genere molto grande con numerose specie e pertanto ritroviamo piante rustiche e non, annuali e perenni, a foglie persistenti o decidue, alpine e non.
Sono per lo più piante di piccole dimensioni con le foglie disposte a rosetta nella parte bassa della pianta e i fiori ermafroditi che possono essere riuniti in infiorescenze o crescere solitari fiorendo durante tutta l'estate, di colore molto variabile a seconda della specie in tutte le tonalità del rosa, dal bianco al rosa scuro.
PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE
Ci sono circa 325 specie di sassifraga ma solo una è adatta alla coltivazione in casa ed è la:
SAXIFRAGA STOLONIFERA o SAXIFRAGA SARMENTOSA
La Saxifraga stolonifera è una piccola pianta perenne sempreverde originaria dell'Asia che non raggiunge mai grandi dimensioni, rimanendo infatti piccola, non più alta di 20 cm.
Per il suo portamente ricadente è molto utilizzata a essere allevata nei panieri sospesi. Di questa specie esistono numerosissime varietà tra le quali ricordiamo la Saxifraga stolonifera tricolor con le foglie screziate di bianco, rosa e verde.
RUSTICITÀ DELLA PIANTA
La Saxifraga è considerata una pianta rustica che si adatta abbastanza bene alle diverse situazioni pedoclimatiche.
TECNICA COLTURALE
La sassifraga è una pianta semplice da coltivare anche per chi non ha molta dimestichezza con le piante. Ha poche esigenze che devono essere rispettate e per il resto, cresce da se.
DOVE POSIZIONARE LA PIANTA IN GIARDINO
Le sassifraga sono spesso usate nei giardini rocciosi per decorare i muretti a secco realizzati in pietra, riempire crepe e buchi dei muri. Sono però eccellenti anche in giardino nei terreni ricchi di sostanze nutritive. Importante è che siano in un luogo riparato dal vento e non in pieno sole entrambi dannosi per la sua buona salute.
Sono pianta che tendono ad avere uno sviluppo tappezzante.
COLTIVAZIONE IN VASO A CASA
Se allevate in vaso, durante la bella stagione, è opportuno che vengano portate all'aperto, una volta che le temperature si sono stabilizzate per essere poi nuovamente portata al riparo quanto le temperature si abbassano. A casa posizionatele in una stanza con una buona illuminazione (ma non sole diretto) e lontano dai termosifoni.
COLTIVAZIONE IN PIENA TERRA IN GIARDINO
Se volete coltivare la pianta all'aperto e avete a che fare con un terreno argilloso, assicuratevi prima dell'impianto di fare uno scavo profondo e di mescolare al terreno della sabbia (circa il 30%) per migliorare il drenaggio.
La coltivazione all'aperto può avvenire senza problemi tanto che crescono spontaneamente alle nostre latitudi. Temono più il caldo intenso di luglio e agosto che non il freddo. Vanno posizionate non in pieno sole o perlomeno che lo ricevano solo nelle prime ore del mattino e non nelle ore più calde della giornata.
COLTIVAZIONE IN TERRAZZO
In terrazzo la pianta rende il massimo se coltivata in cesti sospesi o come ricadente dalla ringhiera. Ricordarsi solo dell'esposizione che non deve essere in pieno sole per tutta la durata della giornata ma solo nelle ore meno calde.
TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE
Le temperature ottimali di coltivazione sono comprese tra 16-18°C d'estate in generale non temono il freddo dei nostri climi.
ESPOSIZIONE E LUCE
La Saxifraga ama la luce ma non va esposta in pieno sole, specialmente nelle ore più calde. Si può tenere alla luce solare diretta la mattina presto o la sera, per poche ore, ma poi va riparata lontano dal sole diretto. Una buona illuminazione consente di mantenere i colori variegati delle foglie.
E' importante che ci sia sempre un buon ricambio dell'aria facendo attenzione alle correnti d'aria fredda che non sono gradite.
ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE
La Saxifraga va annaffiata dalla primavera e per tutta l'estate abbondantemente in modo che il terriccio rimanga costantemente umido (non bagnato) e senza lasciare ristagni idrici nel sottovaso. Durante l'inverno si annaffia con più moderazione mantenendo sempre il terriccio leggermente umido.
Se le temperature salgono, occorre mantenere un buon grado di umidità intorno alla pianta con frequenti nebulizzazioni e disporre la pianta su un sottovaso pieno di ciottoli e poi riempirlo d'acqua facendo attenzione però che il fondo del vaso non sia immerso nell'acqua in quanto in questo modo il terreno si saturerebbe facendo marcire le radici. Questo sistema consente, quando fa caldo, di far evaporare l'acqua del sottovaso che di conseguenza inumidisce l'aria circostante. Ricordarsi di riempire il sottovaso ogni qualvolta l'acqua è evaporata.
TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE
La Saxifraga si rinvasa ogni anno, all'inizio della primavera, utilizzando dei vasi di dimensioni via via poco più grandi del precedente. Non sono piante particolarmente esigenti in fatto di terreno. Un buon terriccio fertile mescolato con un po' di sabbia va bene. Importante è che consenta un rapido sgrondo delle acque in eccesso.
Personalmente consiglio sempre di usare dei vasi di terracotta anche se per questa pianta molti optano per i vasi di plastica (meno costosi e più fori di drenaggio). Ritengo che quelli di terracotta consentono alla terra di traspirare e se il foro di drenaggio è stato sistemato in modo da garantire un buon scolo delle acque, bè, direi che è perfetto.
CONCIMAZIONE
La Saxifraga si concima dalla primavera e per tutta l'estate una volta al mese con un concime liquido da diluirenell'acqua di irrigazione diminuendo leggermente le dosi rispetto a quanto riportato sulla confezione.
Utilizzate un concime equamente bilanciato in azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) ma assicuratevi però che contenga sempre anche gli altri elementi chimici quali magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
FIORITURA
La Saxifraga fiorisce nel periodo primaverile - estivo.
COME POTARE LA PIANTA
La Saxifraga non si pota. Vanno semplicemente eliminate le foglie che via via disseccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie. Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.
MOLTIPLICAZIONE
La Saxifraga si moltiplica facilmente per stoloni.
Nel periodo di marzo - aprile si prelevano le piantine che crescono sugli stoloni della pianta. Le piantine si piantano in vasi individuali di 5-6 cm di diametro utilizzando un terriccio costituito da sabbia e torba in parti uguali.
I vasetti vanno tenuti in leggera ombra, al caldo e annaffiando il tanto necessario a mantenere il terriccio appena appena umido. Le nuove piantine radicheranno in poche settimane. Quando saranno sufficientemente grandi e avranno ben radicato allora possono essere trasferite nel vaso definitivo utilizzando il terriccio indicato per le piante adulte e trattate come tali. E' anche possibile lasciare le piantine attaccate alla pianta madre e semplicemente piantarle in piccoli vasetti fino a quando non avranno radicato e inizieranno a crescere i nuovi germogli. A quel punto si possono staccare dalla pianta madre e trattare come piante singole.
PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI
Le Saxifraga non sono piante soggette a malattie. In ogni caso le patologie che si possono riscontrare sono le seguenti:
Le foglie ingialliscono e appassiscono: questa sintomatologia è da attribuire a scarse irrigazioni.
Rimedi: fate in modo che il terriccio rimanga costantemente umido.
Afidi e cocciniglie sulla pianta: se osservano questi parassiti sulla pianta si può intervenire spruzzando un miscuglio formato da aglio o sapone di marsiglia, molto efficaci (vedi, Antiparassitari naturali per le piante).
CURIOSITÀ SULLA PIANTA
Alcune sassifraga sono specie protette come a esempio la Saxifraga tombeanensis (foto sotto) specie endemica delle zone prealpine della Lombardia, Trentino e Veneto che deve il suo nome al fatto che è stata trovata per la prima volta presso il Monte Tombea in Val Vestino in Lombardia.
ABBINAMENTO CON ALTRE PIANTE
La Saxifraga in un giardino roccioso può essere abbinata alla Saponaria con la quale ha esigenze pedoclimatiche simili.
ETIMOLOGIA DEL NOME SAXIFRAGA
Il nome Saxifraga deriva dal latino saxum «pietra» e frango «rompo», quindi «spaccasassi» per la capacità che hanno le radici di alcune specie di penetrare nelle rocce e di frantumarle.
TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI
I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.
BIBLIOGRAFIA ONLINE
Saxifraga stolonifera -Common Name(s): Creeping Saxifrage Strawberry Begonia Strawberry Geranium Strawberry Saxifrage, North Carolina State University