La Canna è una deliziosa pianta molto apprezzata per le sue grandi foglie e per le fioriture generose e colorate.
Il genere Canna comprende specie erbacee perenni originarie delle zone tropicali e subtropicale dell'America e dell'Asia. Pur essendo un genere molto ricco di specie in coltivazione sono utilizzati solo gli ibridi di Canna indica ai quali ci si riferirà in questa scheda di coltivazione.
Si tratta di piante provviste di tubero la cui bellezza sono le foglie molto grandi lunghe fino a 60 cm e guinanti alla base. I fiori sono riuniti in spighe apicali il cui colore varia dal rosso, al giallo, al salmone, a seconda dell'ibrido.
La Canna è una pianta che esprime tutta la sua bellezza solo se allevata all'aperto. Solo alcune varietà nane che non superano di 70 cm di altezza possono essere coltivate con successo anche in appartamento. In ogni caso, se allevata in casa, d'estate va portata all'aperto.
Sono tutte piante che richiedono una buona luce e sole diretto e un ambiente molto ben arieggiato.
Essendo piante tuberose all'inizio dell'autunno si tagliano le foglie e i fusti e si recuperano i tuberi dal terreno per farli svernare a circa 10-12 °C in uno strato di torba mantenuto appena umido per evitare che si secchino. Si ripianteranno all'aperto non appena sarà scongiurato il pericolo delle gelate primaverile.
Durante tutto il periodo di crescita attiva che va dalla primavera all'autunno la canna va annaffiata con molta generosità. Infatti, nei suoi paesi d'origine, cresce nelle paludi e lungo i corsi d'acqua.
Il rinvaso si realizza ogni anno in considerazione del fatto che i tuberi vanno messi a dimora ogni anno, dopo la pausa invernale. Si usa un buon terriccio ricco di sostanza organica con l'aggiunta di un po' di sabbia per renderlo più soffice.
A partire dalla primavera e per tutta l'estate somministrare alla Canna con l'acqua d'annaffiatura una volta alla settimana un buon concime liquido a dosi dimezzate in quanto quelle indicate nelle confezioni sono sempre esagerate.
È opportuno usare un concime ricco soprattutto di fosforo e potassio per stimolare la fiorita.
La Canna non si pota. Si eliminano solo le parti che si seccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
La fioritura è estiva. Eliminare i fiori che via via appassiscono per stimolare l'emissione di nuovi.
La moltiplicazione avviene per divisione dei tuberi da realizzarsi all'inizio della primavera, in coincidenza con la messa a dimora dei tuberi in modo che ciascuna porzione abbia almeno un occhio. Le porzioni andranno piantate in un terriccio fertile e dovranno essere tenute a una temperatura di 18-20 °C mantenendo il terriccio sempre ben umido. La comparsa dei primi germogli indicherà l'avvenuta radicazione. A quel punto si aspetta che la giovane piantina si irrobustisca e si trapianta orientativamente a maggio in piena terra, quando sarà scongiurato il periodo delle gelate tardive.
Se notate dei piccoli insetti mobili di colore bianco-giallastro-verdastri siete
quasi sicuramente in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati pidocchi.
Osservateli con una lente di ingrandimento e confrontateli con la foto a lato, sono
inconfondibili, non ci si può sbagliare.
Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista. Si tratta in genere di prodotti sistemici, vale a dire che entrano nel circolo linfatico della pianta e quindi assorbiti dagli insetti durante la nutrizione.
Macchie sulla pagina inferiore delle foglie potrebbero significare che siete in presenza di cocciniglia e in particolare della cocciniglia farinosa. Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e si osservano. Confrontatele con la foto al lato. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.
Rimedi: usare degli antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.
Se le foglie iniziano a ingiallire e successivamente a queste manifestazioni si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono molto probabilmente in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie.
Rimedi: aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma (la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione) ed eventualmente, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un insetticida specifico. Se la pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.
Il nome del genere Canna deriva dal greco kanna «canna».