Home => Piante e fiori => Piante d'appartamento e da giardino => Phlox

Phlox

La Phlox è una splendida pianta che forma dei cuscini colorati di fiori durante tutto il periodo estivo.

Phlox, coltivazione
Phlox drummondi
Tu sei in: home come coltivare le piante phlox

IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Regno
:
Plantae

Clado
: Angiosperme
Clado
: Eudicotiledoni
Clado
: Asteride
Ordine
:
Ericales

Famiglia
:
Polemoniaceae

Genere
:
Phlox

Specie
: vedere il paragrafo «»

ORIGINE DELLA PIANTA

Il genere Phlox annovera piante tutte originarie del nord America e dell'Asia.

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Le Phlox comprende specie erbacee sia annuali che perenni, rustiche o parzialmente rustiche, di grandi dimensioni oppure nane. Infatti possiamo trovare piante erette più o meno alte, a cuscino o piccoli arbusti.

Sono piante particolarmente indicate per bordure o per realizzare delle belle aiuole anche se in Italia non sono particolarmente diffuse al contrario dell'America e del resto d'Europa. Sono infatti delle specie che hanno un fogliame molto folto che rende le aiuole particolarmente ricche.

I fiori, riuniti in infiorescenze a pannocchia sono piatti, per lo più con la base tubolare che si apre alla sommità in 5 parti che si dispongono a formare una sorta di stella.

Le foglie sono semplici, lineari, intere, di colore per lo più verde chiaro e talvolta opposte. Spesso le foglie poste nella parte superiore dello stelo sono disposte in maniera alternata.

Le specie che formano dei cuscini sono tipiche delle zone aride e fioriscono in primavera o all'inizio dell'estate mentre le specie dei climi più freschi sono per lo più ricadenti e fioriscono all'inizio dell'estate. Le specie più alte crescono in genere lungo i corsi d'acqua e fioriscono a metà estate.

Sono piante particolarmente indicate per adornare i giardini rocciosi.

PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE

Esistono circa 67 specie nel genere Phlox che con i loro ibridi, ci offrono una grande varietà di piante dal portamento più diverso. Le specie più coltivare sono:

PHLOX DRUMMONDII

La Phlox Drummondii (foto sotto) è una pianta annuale originaria del Texas indicata per essere coltivata nei climi miti. Raggiunge un'altezza di 20-40 cm con fusto eretto e fiori di colore azzurro ma si possono trovare varietà con fiori rosa, porpora o bianchi riuniuti in molto fitti larghi anche 8 cm che sbocciano tutta l'estate, da luglio a settembre.

Phlox drummondii
Phlox drummondi

Le foglie sono lanceolate e di un bel colore verde chiaro.

All'interno di questa specie distinguiamo diverse varietà tra le quali le più diffuse sono: Phlox Drummondii 'Stellaris' con petali di forma appuntita tanto che il fiore assume la forma di una stella; Phlox Drummondii 'Grandiflora' la più diffusa e pregiata con fiori molto grandi e alta fino a 30 cm; la Phlox Drummondii 'Nana compacta' che deve il nome al fatto che ha un aspetto molto compatto e denso.

Phlox Drummondii ibridi

PHLOX PANICULATA

La Phlox paniculata (foto sotto) è originaria dell'America orientale ed è una specie perenne. E' una pianta che raggiunge anche il metro di altezza, molto rustica. Può essere coltivata con successo nelle zone dove le temperature scendono anche a -5 -10°C. Le foglie sono lanceolate e i fiori sono riuniti in pannocchie molto dense e sbocciano da giugno a settembre per regalarci un'estate fiorita. La specie più diffusa è a fiori rossi anche se esistono numerose varietà a fiori rosa, malva, bianchi con la gola rossa, color salmone, rosa con la gola rossa.

Phlox paniculata

Nonostante sia una specie perenne in realtà dopo cinque anni, la pianta inizia ad apparire stentata, le infiorescenze diventano rade e i fiori sempre più piccoli tanto che è opportuno rinnovare la pianta.

La particolarità di questa specie è che i fiori cambiano colore nell'arco della giornata: sono azzurri/blu al mattino presto, rossi durante il giorno per ritornare azzurro/blu la sera. La variazione di colore si ha solo nella parte superiore del petalo ed è dipendente dalle variazioni che la luce subisce durante il giorno.

PHLOX SUBULATA

La Phlox subulata (foto sotto) è una specie perenne sempreverde che forma dei cuscini bassi e densi. Le foglie sono pelose con una forma che va dall'ellittico all'ovale di colore verde brillante.

Phlox subulata

I fiori sono piatti, di colore porpora e talvolta viola/porpora, lillà, rosa, o bianchi. Fiorisce a partire dalla tarda primavera e per tutta l'estate con cime poco fitte. Anche di questa specie esistono molti ibridi che differiscono tra loro per il diverso colore dei fiori e per la loro forma.

TECNICA COLTURALE

Le piante di Phlox sono abbastanza rustiche e non richiedono cure particolari.

Come abbiamo precisato in premessa, possiamo avere specie annuali e specie perenni (anche se in questo caso, non è opportuno tenerle più di 5 anni in quanto con il tempo perdono la loro grazia e la loro bellezza). Nel caso si ha a che fare con specie perenni, è opportuno, nelle zone a clima fresco, pacciamare il terreno, vale a dire coprire il terreno con foglie o letame e tagliare in primavera i rami deboli o danneggiati.

COLTIVAZIONE IN VASO

Le Phlox sono piante da giardino da coltivare prevalentemente in piena terra in quanto formano dei tappeti di fiori colorati splendidi da vedere.

COLTIVAZIONE IN PIENA TERRA

In piena terra in giardino normalmente si coltivano le specie annuali che sono di dimensioni più piccole e alcune specie e varietà perenni per lo più derivate dalla specie Phlox paniculata che non supera i 50-70 cm di altezza. Sono coltivate anche le varietà striscianti o nane, come Phlox subulata e Phlox sibirica di piccole dimensioni (minore di circa 35 cm) in quanto formano un cuscino di fiori.

ESPOSIZIONE E LUCE

Sono piante che prediligono posizioni soleggiate anche se, nelle zone particolarmente calde e assolate, sarebbe preferibile ripararle dal sole diretto nelle ore più calde delle giornate estive perchè potrebbe portare a una fioritura di minore durata.

TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

Sono piante che sopportano bene il freddo, anche temperature appena al di sotto dello zero e non ha problemi con le temperature massime.

USO DEL TUTORE

Nelle specie particolarmente alte è opportuno dotare le piante di un tutore poco appariscente come può essere una canna di bambù per non infastidire la vista, per evitare che vento e altro possa far reclinare il fusto oppure far ancorare la pianta a un graticcio.

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

Durante il periodo di crescita attiva, dalla primavera e per tutta l'estate le Phlox vanno annaffiate con regolarità. E' opportuno che si proceda all'irrigazione successiva non appena il terreno si asciuga questo soprattutto per le piantine più giovani. Le piante già adulte invece, possono sopportare brevi periodi di siccità anche se, procedendo ad annaffiare regolarmente, la pianta sarà più vigorosa e darà delle fioriture più generose.

TIPO DI TERRENO - RINVASO

Le Phlox è bene coltivarle in un terreno fertile ricco di sostanza organica ma ben drenato in quanto non amano i ristagni idrici.

Preferiscono un terreno fresco e ricco, ben lavorato e arricchito con stallatico o con materiale organico in decomposizione.

CONCIMAZIONE

Ogni due settimane dalla primavera e per tutta l'estate è opportuno concimare le piante usando un concime da sciogliere nell'acqua di irrigazione specifico per piante da fiore, vale a dire particolarmente ricco di potassio (k) e fostoro (P) rispetto all'azoto (N). Durante gli altri periodi dell'anno sospendere le concimazioni.

COME POTARE LA PIANTA

Sono piante che non si potano. Si eliminano solo le foglie che si seccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie.

FIORITURA

Le Phlox sono piante molto generose nella fioritura. Ci regalano estati colorate e ricche di fiori. La fioritura dura infatti in genere da giugno/luglio (a seconda della varietà a cui si rimanda) fino a settembre.

E' opportuno eliminare i fiori via via che sfioriscono per favorire la nascita di nuovi germogli.

Phlox drummondi ibridi, coltivazione
Phlox drummondi ibridi

MOLTIPLICAZIONE

Le piante di Phlox si moltiplicano per semina nelle specie annuali, per talea nelle specie pluriennali.

Nel scegliere come propagare una pianta bisogna tenere presente che la moltiplicazione per seme non permette d'avere delle piante identiche alla pianta madre in quanto subentra la variabilità genetica pertanto, se volete ottenere un esemplare preciso o non siete certi della qualità del seme, fate la moltiplicazione per talea.

MOLTIPLICAZIONE MEDIANTE TALEA DI STELO

All'inizio della primavera, a marzo, si prelevano delle talee di fusto lunghe 8-10 cm. Vanno tagliate immediatamente sotto una foglia e vanno eliminate le foglie più basse. Sceglietele inoltre da piante robuste e in buona salute. Si raccomanda di tagliare in senso obliquo in quanto ciò permette d'avere una maggiore superficie per la radicazione ed evita l'accumulo di acqua su questa superficie. Usate una lametta o un coltello affilato per evitare le sfilacciature dei tessuti. Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti e disinfettatelo a ogni taglio.

Moltiplicazione per talea: taglio della talea sotto il nodo
Moltiplicazione per talea - eliminazione foglie poste più  in basso
Moltiplicazione per talea: fare dei buchi nel terreno per la sistemazione delle talee
Moltiplicazione per talea: busta messa a cappuccio nel vaso per mantenere una temperatura costante e evitare l'eccessiva perdita di umidità

Successivamente si sistemano le talee in una composta formata in parti uguali da torba e sabbia grossolana. Fate un buco con una matita e sistemate la talea a una profondità tale da far si che rimangano sotto terra fino al nodo successivo. Abbiate cura successivamente di compattare delicatamente il terriccio.

La cassetta o il vaso si ricoprono con un foglio di plastica trasparente (o un sacchetto messo a cappuccio) e si colloca all'ombra e a una temperatura intorno ai 18-21°C avendo cura di tenere il terriccio sempre leggermente umido (annaffiare sempre senza bagnare la piantina in radicazione con acqua a temperatura ambiente). Ogni giorno togliete la plastica, controllate l'umidità del terreno ed eliminate dalla plastica la condensa.

Una volta che iniziano a comparire i primi germogli vuol dire che la vostra talea ha radicato a quel punto si toglie la plastica e si piantano nel vaso definitivo di circa 10 cm di diametro così come indicato per le piante adulte. Le nuove piantine potranno essere messe a dimora in piena terra l'anno successivo.

MOLTIPLICAZIONE MEDIANTE TALEE RADICATE

Questo tipo di moltiplicazione prevedere il prelievo di porzioni di radici preferibilmente nei mesi di febbraio-marzo. Queste si mettono in vasi a 15°C circa dalle quali nasceranno giovani germogli che si lasceranno irrobustire e dopo un anno si possono mettere a dimora.

MOLTIPLICAZIONE PER SEME

Questo tipo di moltiplicazione si attua per le specie annuali. La semina si effettua in primavera (marzo-aprile) e le piantine portanno essere messe a dimora dopo un anno.

Moltiplicazione per seme: uso di un nebulizzatore per inumidire il terreno
Moltiplicazione per seme: uso di un foglio di plastica trasparente per evitare che il terreno si secchi troppo rapidamente e per mantenere una umidità costante

I semi possono essere piantati in un vassoio contenente torba e sabbia in parti uguali e sistemato all'ombra a una temperatura di 13-18°C, e va tenuto costantemente umido (inumidite con uno spruzzatore che garantirà un'annaffiatura più uniforme) fino al momento della germinazione.

E' opportuno ricoprire il vassoio con un foglio di plastica trasparente che garantirà una buona temperatura ed eviterà che il terreno si secchi troppo rapidamente. Quando i semi germoglieranno togliete il foglio di plastica e mano mano che le piantine crescono aumentate la quantità di luce (mai il sole diretto), assicurate un buon arieggiamento e attenzione a mantenere una buona umidità dell'aria dato che le giovani piantine sono facilmente soggette al dissecamento dato i loro esili steli. Tra tutte le piantine nate eliminate quelle meno vigorose in modo da garantirete più spazio alle piantine più robuste. Quando saranno sufficientemente grandi da poter essere manipolate, trapiantatele in piccoli contenitori singoli facendo molta attenzione a non rovinare alcuna parte della pianta (usate una forchetta come "pala"). Per avere una bella fioritura delle giovani piantine è opportuno cimarle non appena producono un certo numero di foglie: in questo modo la piantina emetterà numerosi germogli laterali formando un piccolo cuscino di foglie.

Dopo circa un anno le piantine potranno essere messe a dimora e potranno essere trattate come indicato per gli esemplari adulti.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

Non sono piante particolarmente soggette a malattie. Tra i parassiti che possono infastidire la pianta abbiamo:

Presenza di una patina biancastra sulle parti verdi della pianta

Questo sintomo è da associare a un attacco fungino e in particolare un attacco di mal bianco causato da fungo. La malattia si manifesta dapprima con una muffa biancastra e successivamente le foglie ingialliscono e cadono fino a portare la pianta alla morte.

Mal bianco causato da diverse specie di funghi

Rimedi: se presa in tempo, questa malattia non è letale ed è sufficiente eliminare le parti colpite. Se l'attacco però è particolarmente grave, utilizzare degli antiparassitari specifici () .

Presenza di galle a livello dell'apparato radicale

Molto temibili sono i nematodi galligeni che possono portare rapidamente la pianta alla morte. Si tratta infatti di vermi parassiti (esistono diverse specie) dalle cui uova nascono le larve che penetrano nelle radici della pianta all'interno delle quali crescono e si nutrono causando la formazione di galle, vale a dire dei rigonfiamenti molto evidenti nelle radici.

La pianta all'esterno apparirà deperita con le foglie ingiallite e appassite mentre a livello dell'apparato radicale si noteranno le galle (da cui deriva il nome di nematodi galligeni) dovute alla proliferazione delle cellule della pianta, stimolate dalla presenza del verme.

Mal bianco causato da diverse specie di funghi

Rimedi: a fine colture occorre sradicare le piante infestate e bruciarle e trattare il terreno con prodotti specifici contro i nematodi. Buona norma, soprattutto per le piante sensibili, è adottare una buona gestione del terreno e le giuste pratiche agronomiche: non mettere le stesse piante sempre nello stesso terreno ma farle ruotare con piante poco sensibili all’attacco di nematodi; evitare i ristagni d’acqua e fare in modo d'avere un terreno ben drenante; usare sementi certificate in modo che possano dare piante vigorose.

ETIMOLOGIA DEL NOME PHLOX

Il nome Phlox deriva dal greco ϕλόξ -ογός «fiamma» in riferimento al colore vivace dei suoi fiori.

CURIOSITÀ SULLA PIANTA

Le specie più alte di Phlox sono utilizzate per avere fiori recisi.

Guardate che spettacolo, questo giardino con le Phlox drummondii.

Phlox drummondii aiuole
Nota 1

TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI

I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a .

Note

1. Immagine tratta dal sito

Trovapiante