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Schefflera

La Schefflera è un delizioso arbusto che si armonizza con qualunque ambiente della casa ed è di facile coltivazione.

Schefflera, coltivazione e cura
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IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

Le piante del genere Schefflera appartengono alla famiglia delle Apiaceae e all'ordine delle Apiales (clado Angiosperme). Questa specifica è importante per conoscere a fondo la pianta, capire le sue caratteristiche, le differenze con le altre piante e le similitudini. Fu il botanico svedese Carlo Linneo che nel 1753 nel suo libro propose questa convenzione dando alle piante dei nomi univoci derivati per lo più, dal latino e dal greco superando in questo modo i nomi dialettali delle piante.

ORIGINE E DIFFUSIONE DELLA PIANTA

Si tratta di pianta originarie delle zone tropicali e temperate del centro-sud America, delle isole del Pacifico e dell'Asia sudorientale.

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Le piante comprese nel genere Schefflera è un genere molto ricco di piante sempreverdi arbustive, arboreee e rampicanti (alcune epifite da giovani).

Nel loro habitat naturale diventano dei veri e propri alberi mentre coltivate nei nostri climi, diventano degli arbusti dalle foglie grandi e molto decorative. Coltivate in vaso difficilmente superano i due metri di altezza.

La bellezza della Schefflera sono le foglie palmate, formate da 7-15 foglie, portate da dei lunghi piccioli (anche 30 cm). La sua particolarità è che è formata da un unico fusto dal quale si dipartono i piccioli che sorreggono le foglie.

In estate, autunno o in inverno (a seconda della specie), si formano i fiori con i petali di colore dal verde-giallo al rosso-verde, riuniti in infiorescenze, a cui seguono i frutti di forma globosa neri o rossi (a seconda della specie).

PRINCIPALI SPECIE COLTIVATE A SCOPO ORNAMENTALE

Il genere Schefflera comprende 600 specie. Ricordiamo le più conosciute e diffuse.

SCHEFFLERA ACTINOPHYLLA (BRASSAIA ACTINOPHYLLA)

La Schefflera actinophylla è una pianta arbustiva con fusti rigidi, provvista di foglie ovali, coriacee, molto grandi e lucenti. In estate produce dei fiori (in appartamento fiorisce molto raramente) molto belli riuniti in infiorescenze a pannocchia di colore rosso scuro. I frutti sono delle drupe anche loro di colore rosso.

E' anche chiamata albero del polpo nome dovuto alle sue infiorescenze rosse che si sviluppano tipo tentacoli che ricordano appunto un polpo.

Schefflera actinophylla
Infiorescenza di Schefflera actinophylla
Schefflera actinophylla

SCHEFFLERA ARBORICOLA

La Schefflera arboricola (Heptapleurum arboricola) ha anche lei le foglie ovali, coriacee, riunite in gruppi di 7-10 foglie.

Schefflera arboricola

Di questa specie esistono numerose varietà tra le quali ricordiamo: Schefflera arboricola var. Gold Cappella con le foglie che presentano i margini più chiari; Schefflera arboricola var. Variegata con le foglioline screziate di giallo; Schefflera arboricola var. Wortii con le foglie a margini biancastri; Schefflera arboricola var. Geisha Girl con le foglie di un verde molto intenso e le punte arrotondate; Schefflera arboricola var. Green Golden con le foglie screziate di un bel verde brillante.

SCHEFFLERA ELEGANTISSIMA

La Schefflera elegantissima (o Aralia elegantissima o Dizygotheca elegantissima) è un arbusto poco ramificato con foglie lunghe fino a 40 cm composte da 6-11 foglioline lunghe 15-23 cm, lucide da giovani e di colore verde molto scuro con la maturità nella pagina superiore e verde-marrone in quella inferiore, con le nervature centrali bianche.

Schefflera elegantissima

Fiorisce in autunno e in inverno producendo fiori di colore verde-giallo riuniti in infiorescenze a ombrella a cui seguono i frutti neri e rotondeggianti.

RUSTICITÀ DELLA PIANTA

La Schefflera è considerata una pianta da semirustica a delicata.

TECNICA COLTURALE

La pianta non richiede cure colturali troppo impegnative ed è pertanto adatta anche ai neofiti della coltivazione. E’ decisamente una pianta da arredamento.

COLTIVAZIONE IN VASO A CASA

La Schefflera in appartamento vive bene posizionata in un ambiente luminoso in modo però che non riceva il sole diretto, mantenendo un ambiente umido con frequenti nebulizzazioni alla chioma e lasciando vicino alla pianta una ciotola con dell'acqua. Attenzione anche a non posizionarla in modo che riceva delle correnti d'aria che sono mal sopportate. La pianta può essere portata all'aperto durante la bella stagione.

COLTIVAZIONE IN PIENA TERRA IN GIARDINO

La coltivazione in piena terra è sconsigliata per questa pianta dato che condizioni climatiche che le sono più congeniali. Si può coltivare in vaso e tenerla in giardino durante la bella stagione però deve essere portata in ambiente protetto non appena il tempo volge al freddo.

ESPOSIZIONE E LUCE

La Schefflera va tenuta in luoghi molto luminosi ma non al sole diretto. E' una pianta che non ama le correnti d'aria fredda anche se è importante assicurare una buona circolazione dell'aria.

TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

Le temperature estive non dovrebbe superare i 24-25°C e d'inverno non dovrebbero scendere sotto i 13°C.

PULIZIA DELLE FOGLIE

Le foglie possono essere pulite con un semplice panno morbido umido oppure facendole una doccia con acqua tiepida. Si raccomanda di non usare mai i lucidanti fogliari che ostruiscono gli stomi della pianta inibendo pertanto le normali funzioni fisiologiche (respirazione, traspirazione e pertanto la stessa fotosintesi clorofilliana).

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

La Schefflera va annaffiata spesso. D'estate anche 2-3 volte la settimana in modo da assicurare un terriccio costantemente umido.

E' inoltre importante, specialmente nei periodi più caldi, nebulizzare la chioma per creare un ambiente umido congeniale alla pianta specialmente quando le temperature superano i 20 °C e sistemarla su un sottovaso con dei ciottoli dove rimarrà costantemente un filo d'acqua in modo da garantire un ambiente umido (non dimentichiamo che sono piante di origine tropicale) che non deve essere a contatto con la terra della pianta.

L'acqua di nebulizzazione deve essere a temperatura ambiente, mai fredda.

Durante l'autunno e l'inverno si riducono le frequenze in modo da mantenere il terriccio appena umido.

TIPO DI TERRENO DA USARE E COME RINVASARE

La Schefflera si rinvasa ogni anno, all'inizio della primavera usando un buon terriccio fertile.

Se si vuole contenere lo sviluppo della pianta si utilizzando dei vasi di dimensioni via via più grandi fino a un diametro di 25-30 cm. In seguito ci si limita ogni anno a rinnovare il terriccio superficiale per almeno 5 cm. Se invece si desidera avere delle piante di maggiori dimensioni, si utilizzano dei vasi sempre più grandi.

E' importante che il vaso sia di terracotta perchè consente alla terra di traspirare. E' inoltre buona norma sul fondo del vaso mettere dei pezzi di coccio per favorire il drenaggio dell'acqua di irrigazioni in quanto questa pianta non gradisce i ristagni idrici.

CONCIMAZIONE

La Schefflera si concima sa aprile a ottobre ogni 2-3 settimane. Si mischia all'acqua di irrigazione un buon concime completo vale a dire che oltre ad avere i macroelementi quali azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) abbia anche i microelementi quali il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta. Durante l'autunno e l'inverno le concimazioni vanno sospese.

Diminuite leggermente le dosi rispetto a quanto riportato nella confezione.

FIORITURA

La Schefflera non fiorisce in appartamento. In ogni caso la pianta produce dei piccoli fiori di colore variabile dal blu, al lillà al rosso a seconda della specie riunite in infiorescenze a spiga che però hanno poco valore ornamentale dato in pratica solo dalle splendide foglie.

Schefflera actinophylla
Schefflera actinophylla
Schefflera arboricola
Schefflera arboricola

COME POTARE LA PIANTA

La Schefflera non si pota. Vanno semplicemente eliminate le foglie che via via disseccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.

MOLTIPLICAZIONE

La Schefflera si propagano per seme o per talee di ramo.

Nel scegliere la tecnica da adottare occorre tenere presente che la moltiplicazione per seme ha con se lo svantaggio che, subentrando la variabilità genetica, non si è certi che si avranno delle piante uguali alle piante madri, nel qual caso qualora si voglia ottenere una Schefflera ben precisa o non si è certi della qualità del seme che si sta utilizzando, è bene fare la moltiplicazione per talea.

MOLTIPLICAZIONE PER TALEA
Moltiplicazione per talea: taglio della talea sotto il nodo

In primavera si prelevano delle talee apicali lunghe circa 10-15 cm tagliandole immediatamente sotto il nodo. Fare dei buchi con una matita, tanti quante sono le talee, e sistematele per almeno 1 cm di profondità, avendo cura di compattare delicatamente il terriccio attorno alla talea che dovrà essere formato da un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. Il vaso va tenuto a una temperatura di circa 18-24°C e il terreno deve restare costantemente umido (non inzuppato) fino a quando non si vedranno comparire i primi nuovi germogli che indicano che le talee hanno radicato. A quel punto si aspetta che le talee si irrobusticano dopo di che si rinvasano nel vaso definitivo e si trattano come se fossero piante adulte.

MOLTIPLICAZIONE PER SEMI

La moltiplicazione per semi si effettua all'inizio della primavera distribuendo i semi il più uniformemente possibile date le piccole dimensioni, in file parallele su un terriccio per semi. Dato che i semi sono piccoli, per interrarli leggermente, spingeteli sotto il terriccio usando un pezzo di legno piatto. Sarebbe buona norma, per prevenire eventuali attacchi di funghi, somministrare con l'acqua di irrigazione anche un fungicida ad ampio spettro, nelle dosi indicate nella confezione.

Moltiplicazione per seme: 
disposizione dei semi nel terreno
Moltiplicazione per seme: uso di un nebulizzatore per inumidire il terreno
Moltiplicazione per seme: uso di un foglio di plastica trasparente per evitare che il terreno si secchi troppo rapidamente e per mantenere una umidità costante

Il vassoio che contiene i semi va tenuto all'ombra, a una temperatura intorno ai 21 - 24°C e costantemente umido (usate uno spruzzatore per inumidire totalmente il terriccio) fino al momento della germinazione. Va inoltre ricoperto con un foglio di plastica trasparente che garantirà una buona temperatura ed eviterà un disseccamento troppo rapido del terriccio.

Per queste piante sarebbe opportuno che per almeno un'ora al giorno il vassoio di moltiplicazione rimanga scoperto in modo da arieggiare per bene il terreno. Una volta che i semi hanno germogliato, si toglie il telo di plastica, e mano a mano che le piantine crescono, si aumenta la quantità di luce (mai il sole diretto). Tra tutte le piantine nate, sicuramente ci saranno quelle meno vigorose rispetto ad altre. Individuatele ed eliminatele in questo modo garantirete più spazio alle piantine più robuste.

Quando saranno sufficientemente grandi da poter essere manipolate, le trapianterete facendo in ogni caso molta attenzione a non rovinare alcuna parte della pianta (sarebbe preferibile usare una forchetta per queste operazioni che infilerete al di sotto del terreno per prendere la piantina intera e metterla nel nuovo vaso) in un terriccio così come indicato per le piante adulte e le trattate come tali.

PARASSITI E MALATTIE E COME CURARLI

Foglie che appassiscono o pendono

questa sintomatologia è indice di temperature troppo basse o che le annaffiature sono eccessive o troppo scarse o che le concimazioni sono inadeguate.
Rimedi: analizzate come avete curato la pianta secondo quanto riportato nella presente scheda tecnica e comportatevi di conseguenza

Infestazione dovuta a cocciniglie

Le sono dei fastidiosi insetti spesso presenti nelle nostre piante. Sono facilmente riconoscibili.

Cocciniglia bruna e cocciniglia farinosa sulla pianta

Rimedi: è possibile eliminarle usando con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande e in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.

Acari e afidi sulla pianta

Entrambi questi parassiti sono facilmente riconoscibili guardando la foto riportata sotto. Gli si possono combattere mantenendo intorno alla pianta un ambiante umido oppure usando un insetticida specifico per esempio l' e allo stesso modo possiamo combattere anche gli .

Acari e afidi sulla pianta: parassiti e danno

ETIMOLOGIA DEL NOME SCHEFFLERA

Il nome Schefflera è dedicato a Jacob Christian Scheffler, botanico tedesco amico di Linneo e vissuto a Danzica nel 1700.

TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI

I testi che usiamo per scrivere i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a .

BIBLIOGRAFIA ONLINE

, University of Florida, IFAS Central Florida Research and Education Center

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